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Autore: Faith_Burns    08/07/2014    0 recensioni
"E' ora di dirle la verità" Sussurrò Dimitri a Leilah.
"La verità a proposito di cosa?" Una voce tenera riempì le orecchie dei ragazzi, era Emily che di soppiatto, entrò nella stanza dove Leilah e Dimitri stavano discutendo.
"La verità sulla tua famiglia"
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: Triangolo
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Prologo
Emily correva spaventata a perdifiato lungo l'interminabile bosco di Rhyne Hills. I suoi passi lasciavano delle impronte lungo il terriccio bagnato della foresta, e di tanto in tanto qualche piccolo ago di pino le feriva il piede. Ma non c’era tempo da perdere, così lasciandosi alle spalle quella che sembrava una delle creature  più tenebrose storie dell’horrore, Emily si fece forza e iniziò a correre più velocemente nonostante i suoi piedi fossero sporchi di sangue e fango.
 I suoi polmoni, chiedevano pietà, ma a perdifiato, lei doveva andar via da quella foresta. Non era sola, ovviamente. Qualcuno o qualcosa la stava inseguendo. Se l'avesse raggiunta sarebbe stata la fine. A metà strada, rallentando, si accorse con occhi spalancati che ciò a cui stava andando incontro, era un burrone << E’ la fine! >> In quel preciso istante si sentì cadere nel vuoto e chiudendo gli occhi Emily, si ritrovò per terra, senza nemmeno rendersene conto. Un braccio aveva attutito un colpo, provandole una ferita che le faceva male. Muoverlo era impossibile, ma lei doveva continuare a correre. In men che non si dica una strana creatura, con il volto coperto dal buio della notte, la stava fissando. La fissò così a lungo che Emily perse anche il conto del tempo. Poi all’improvviso, si sentì prendere da quel braccio dolorante. Tutto ciò che vide fu un uomo che lei non aveva nemmeno visto. Profumava di loto, ed i suoi capelli rossi, svolazzavano in aria a causa del vento.
Gli occhi, non più del verde smeraldo, erano diventati del colore della pietra lavica.
<< Bene bene >> il mostro la teneva da un braccio – quello ferito- da almeno un metro sopra la terra, mentre Emily , con lo sguardo pieno di terrore, implorava pietà.
<< Ti prego, non uccidermi >> tremolante, non riuscì a scandire perfettamente le parole, ma per lo meno qualcosa l'aveva detta.
<< Ti darò tutto quello che vuoi >> continuò,mentre lo sguardo dell’assassino stava diventando sempre più intenso.
<< Oh ma io voglio te >>
 
 
<< Sei ancora tra noi? >> Gwenda stava sventolando una ventaglio sopra il viso di Emily, sudaticcio per il caldo e probabilmente la tensione causata dall’incubo.
<< E’da un bel po’ che stiamo cercando di svegliarti >>
<< Mi dispiace, mi sono addormentata >> la povera ragazza era ancora incredula a ciò che aveva appena sognato. Era così reale, pensò tra sè e sè, eppure il mondo reale non era fatto da  mostri con denti aguzzi e unghie nere affilate come due lame.
<< Ho bisogno di bere qualcosa di fresco e zuccherato, torno subito >>
Emily si congedò dagli amici e dopo aver tolto il grande cappello di paglia e gli occhiali da sole neri, si avviò verso il corridoio piastrellato color verde acqua.
La casa delle vacanze della cugina Gwenda, si trovava quasi in riva al mare, un luogo perfetto dove entrambe trascorrevano tutte le vacanze estive da quando erano bambine.
Il luogo sembrava quasi incantato; da una parte si affacciava il mare, che con il cielo limpido formava un tutt’uno.
Dall’altra parte invece, alle spalle della casa, si trovava un piccolo bosco, grazioso per lunge passeggiate di giorno, ma inquietante di notte.
All’esterno della casa, si trovavano una serie di graziosi archi di pietra color avorio che incorniciavano perfettamente la porta d’ingresso e le finestre color neve.
Lungo il corridoio, arredato con grandi quadri che raffiguravano ogni tipo di paesaggio, Emily sentì qualcuno parlare ad alta voce.
<< Dimitri, sei tu? >>  Esitò un attimo, poi si avvicino silenziosamente, cercando di scrutare con gli occhi qualche volto.
<< Dammi tempo, non posso farlo adesso >> sussurrò una voce.
La stanza degli ospiti, non sembrava affatto ospitare solo Dimitri.
<< Non hai più tempo, devi farlo entro stasera >>
Rispose l’altra voce. Cercando di non farsi notare , molto delicatamente, aprì la porta, ma un cigolio la tradì.
<< Dimitri, scusa non volevo disturbare...Gwenda e Alexander ci stanno aspettando in spiaggia >>
Il misterioso moro sembrava essere solo e con un’occhiataccia, cacciò Emily dalla stanza.
<< Scusa non sarei dovuta irrompere così nella tua stanza >> chiuse la porta e con un sospiro, si avviò verso la cucina,dove poco dopo passò Dimitri che questa volta non la degnò nemmeno di uno sguardo. 
 
Il sole spiccava in cielo, illuminando con i suoi raggi solari tutto ciò che si trovava attorno. Con la sua luce illuminava il mare creando, con il suo riflesso, qualcosa di puramente magico.
<< Dove diamine siete stati tutto questo tempo? >> Alexander, andò incontro ad Emily, la prese da un fianco e la invitò a fare una passeggiata lungo la spiaggia.
<< Emily, dobbiamo parlare >> il biondo, si girò verso il dolce viso dell’amica, stringendola delicatamente con le sue mani lungo le braccia della ragazza. Fissò il verde smeraldo  dei suoi occhi per qualche secondo, mentre le onde del mare, suonavano per loro una melodia naturale, rendendo l’atmosfera magica.
<< No >> Emily posò delicatamente una mano sulle labbra rosee di Alexander e fece un passo indietro. Poi continuò.
<< Non ora >> riprese <>
  Ciao :D non ho idea di dove devo inserire le note dello scrittore o se posso farlo direttamente qua:) Non so nemmeno se ci sia una sezione adatta per le presentazioni ! Sono iscritta sul sito dal 2011 ma solo adesso ho deciso di pubblicare una storia, sistemandola un po':D Aspetto i vostri giudizi e consigli :D un abbraccio!
  
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