Sento dei singhiozzi provenire dalla camera da letto, sta piangendo, lo capisco.
Vado da lui, voglio consolarlo, voglio tornare a vedere quel sorriso che illuminava i lati più remoti del cuore.
Probabilmente non sorriderà più come prima, ma sono una Grifondoro: non mi arrendo!
Mi siedo sul letto, lui ha la faccia sul cuscino, cerca di reprimere singhiozzi e lacrime.
Gli accarezzo i capelli e sorrido, mi vengono in mente le immagini di lui che scorrazzava sulla scopa con i capelli rosso fuoco tutti scompigliati.
Lui mormora: "A-angelina"
Mi abbasso e gli bacio la testa.
Si gira e vedo le lacrime solcargli il viso.
Cerco di asciugarle con le dita e dico: "Non piangere George, Fred c'é ancora, lui è ancora qui".
Fa una smoria e dice: "È lo stesso discorso che fece mio padre quando morì nonno".
Sorrido e anche lui, con lentezza, allarga le labbra in un sorriso appena accennato.
Dico: "Fred è qui, nel nostro cuore" e gli tocco il petto.
Lui si asciuga una lacrima e io dico: "E il suo animo è qui, in questo bambino, che è appena nato".
Mi porto una mano sulla pancia.
Lui sorride, finalmente il suo sorriso, e dice: "T-tu s-ei incin..."
Annuisco, lui scoppia a piangere, stavolta per la gioia e io lo seguo a ruota.
Ci abbracciamo, io dico: "Si chiamerà Fred"
Lui mormora: "Grazie Angelina!"

Angolino me:
Salve puffole!
Sono su un tren, la noia ha avuto la meglio su di me è quindi mi sono messa a scrivere.
Che ve ne pare? Spero vi piaccia
Baci
Ida