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Autore: candidalametta    29/08/2008    1 recensioni
ho pesato che Anyanka dovesse avere l'occasione di esprimersi dopo quella notte con Spike che tanti problemi porterà a tutti quanti. perdonatemi so ho prolungato la loro relazione, anche io amo le storie spuffy ma questa puntata mi ha partiolarmente colpito e meritava un pò di tempo anche se cortina. grazie in anticipo. siate clementi è la mia prima ff ;)
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anya Jenkins, William Spike
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sistemo meglio il collo alto del maglione nero affinché sia ben coperto. Non mi preoccupa il freddo, ma il segno vermiglio che stenta ad andarsene. Penso che l’inverno sia il mio più grande complice, l’unico che mi capisca veramente, mandando il freddo pungente che a tratti sento nell’anima, regalandomi la possibilità di nascondere meglio le tracce del mio peccato. “come farò in estate?”, sorrido tristemente pensando ad un futuro così lontano. Solo oggi mi sembra che qualcun altro stia vivendo la mia vita, che le mie scelte, la mia scelta, sia stata presa da un'altra persona, senza sentimenti, senza cuore, senza anima. .
Proprio come Spike. .
Lui per cui mi sto dannando come il demone che non sono più, lui per cui ho rinnegato tutta la mia vita cambiata, il segreto che nascondo a troppe persone. .
Era iniziato come un “favore” che mi aveva chiesto, anzi no, supplicato di fargli. Un incantesimo che si poteva attuare solo con una violazione del suo corpo, un incantesimo che io ho voluto fare per dimostrare che anche rinunciando all’immortalità, ai miei poteri, alla vendetta che scorre ancora nelle mie vene sono ancora capace di attuare. .
Lo specchio riflette il mio volto con un’espressione confusa, sommersa dai ricordi, probabilmente lo stesso sguardo che aveva trovato lui quando venne nel negozio di magia per avere ciò che gli serviva. .
“non posso più vivere cosi Anyanka, tutto quello che ho sempre creduto fondamentale per me si sta sgretolando, io sto cambiando, e ciò che sto diventando non mi piace. Ho perso la testa, ma non per quel misero chip, ma per lei, non posso fare nulla senza chiedermi se stia facendo la cosa giusta, cosa ne penserebbe, se potessi fare qualcosa per farmi amare”. Era crollato su una sedia con la testa tra le mani, la prima volta che lo vedevo davvero sconfitto, poi un sussurro “Anya ti prego….”.
Non so se sia stato il suo sguardo scuro per una volta a intenerirmi, o se tutto quello che mi aveva fatto Xander in quei giorni avesse la sua colpa. Forse avevo solo voglia di lasciarmi andare, prendere quello che mi donava e ricevere qualcosa che mi mancava da tempo. Lui non sapeva ancora quale sarebbe stato il prezzo per avere ciò che desiderava. “posso aiutarti Spike, ma ti costerà”, “i soldi non sono un problema”…risi, senza allegria e per un attimo mi sentii davvero il demone vendicativo che i secoli avevano temuto. “il tuo denaro non serve vampiro, quello che dovrai darmi sarà la tua più totale volontà di abbandonarla, il tradimento senza rimorsi” sorrisi malignamente “pensi di riuscirci?”. .
Sorrise anche lui, con uno sguardo un po’ cattivo, ma soprattutto risoluto, “possiamo sempre aiutare la volontà” e tirò fuori dallo spolverino nero una fiaschetta di indubbia provenienza Non funzionò. L’incantesimo non si formò, eppure stranamente ci fu molta magia quella notte. Quando la sua pelle fredda si uni alla mia e i nostri visi furono vicini leggemmo ogni uno negli occhi dell’altro una profonda comprensione, un unico dolore per un amore non nostro che stavamo consumando. Come comparse di uno spettacolo, cercavamo di interpretare i protagonisti, prendere un ruolo che non ci apparteneva lasciandoci frustrati con le battute sbagliate a mezza bocca. .
Eppure quando tutto finì non mi sentii abbandonata perché un altro naufrago era con me nella desolazione del tradimento volontario. .
La rabbia fu più forte del dolore per il male che stavamo creando. .
La vendetta più oscura delle bugie. .
Era naturale, per un demone e per un vampiro cercare consolazione nel buio, nella notte. Nella breve quiete dell’oscurità dei suoi occhi consumo ancora quella pace rubata ad altri, l’enorme menzogna che tento di coprire con alibi e lana intorno al mio collo. Non è colpa sua lascia la sua traccia sul mio collo. Deve mordere quando i suoi movimenti diventano involontari e il mondo intorno perde i suoi contorni. Sentire i suoi denti entrare nella mia carne senza neanche farmi male perché solo troppo taglienti, perché il dolore è misto a qualcos’altro che rende tutto più vago. .
Baciarlo e sentire il mio sapore nella sua bocca, come se fosse una parte di me. Un regalo alla mia insicurezza, qualcosa di completamente mio. L’illusione che per un attimo coltiviamo entrambi ma che non si avvera, perché i nostri cuori sono di qualcun altro e ogni bacio prende un sapore amaro anche se desiderato perché proibito. La mia pelle brucia mentre la sua rimane fredda, priva di quel calore che prenderebbe se io fossi lei. .
Ma nessuno è come lei, nessuno può prendere il suo posto, nella vita o nel cuore di questo povero vampiro. Così ci illudiamo notte dopo notte che non stia succedendo niente, che a noi, creature del male non ci importi di altri che del nostro piacere. .
Bugie. .
Bugie che continuiamo a ripeterci sperando che diventino realtà, mentre lui passa le albe a tormentarsi vicino la sua casa, mentre io passo i miei giorni accarezzando le cose che lui ha lasciato il quello che avrebbe dovuto essere il nostro nido e che invece è uno sterile ricordo di qualcosa di distrutto. .
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Questa notte al buio l’ho sentito sfiorami un fianco,con la punta delle dita lo sentivo cercare qualcosa sulla mia pelle. Ho aperto gli occhi credendo di vedere il suo sguardo attento su di me, invece aveva gli occhi chiusi, una smorfia di tristezza sulle labbra. Poi le sue dita si erano ritirate, sempre dormendo si era girato sul fianco opposto lasciandomi vedere solo la sua schiena bianca, poco illuminata dalle prime luci dell’alba. .
Su quel corpo che nasconde bene la sua età in un involucro dagli anni migliori di un uomo, nulla lascia trasparire il passare del tempo se non piccole cicatrici che come macchie di luna splendono lucide sulla sua pelle. Le sfioro con un dito, la dove qualcuno un tempo lo ha ferito con cattiveria rimane solo un tratto più liscio dove il tatto scivola riconoscendo subito il punto di vecchio dolore. Chiudo gli occhi e ricordo distintamente, il segno che Spike ha lasciato su di lei in uno dei primi incontri, quella cicatrice che non può sparire su quel fianco che forse già allora desiderava. Quella che lui cerca ancora sul mio corpo nelle nostre notti. Piango in silenzio. .
Non per gelosia. .
Non per vendetta. .
Ma per una smisurata compassione che mi unisce a questo vampiro, perché mentre lui cerca il suo marchio, io aspiro il suo profumo alla ricerca di qualcuno che non c’è. Bacio piano una sua spalla nuda coprendola senza volerlo di lacrime, gocce che rotolano senza colpa sul suo petto, sfiorando piano la pelle sopra un cuore che non batte. .
Mi alzo, so cosa devo fare per il bene di tutti e due. Su una lapide spezzata che funge da scrittoio aspettano le poesie incompiute William. Trovo ancora della pergamena annerita dalle troppe sigarette, reggo la penna di corvo che si ostina ad usare nonostante macchi tutto ciò che tocchi. Scrivo senza pena di rimpianto. Senza scuse, perché lui mi vuole così, schietta e decisa. Forse allora capirà. .
“Fa solo male tutto questo. Crea solo dolore a me e te. Nonostante la nostra vita esiga dolore per vivere non posso continuare così. Come quella notte al negozio Spike. Abbiamo fatto bene non lo nego. Ma come mi hai detto tu prima che tutto questo ci travolgesse andiamo avanti Spike. E forse il sole di domani non farà così male”. >
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ri-postata con html per la gioia di coloro che si sono rovinati gli occhi con la mia inesperienza... grazie in ritardo a space oddity
  
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