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Autore: SHUN DI ANDROMEDA    29/08/2008    1 recensioni
"Era un pigro pomeriggio d’agosto. La spiaggia privata del villaggio turistico “Alba Rojas”, uno dei più esclusivi della Costa Brava, era gremita di persone, che si godevano la meravigliosa giornata di trionfale sole. Il mare era cristallino e l’acqua limpidissima, mentre una leggera brezza carezzava la superficie come una morbida carezza. Nel cielo azzurro, le nuvole si avvicendavano giocose nelle forme più disparate. Sulla battigia, tre ragazzi con gli occhiali da sole sedevano tranquilli, chiaccherando del più e del meno, ridendo e scherzando, spruzzandosi di tanto in tanto e cacciandosi in acqua tra risa allegre." SALVE!!!!! Riecco a voi la piccola Shun!!! Sono tornata!!!!!! Questa mia opera è un tributo alle vacanze, ma soprattutto è un regalo di compleanno per una persona molto speciale! SHARI92, che compie 16 anni!! Ho voluto farle questo regalo perchè mi sono molto affezionata a lei, e mi sono messa d’impegno per dare vita a questa oneshot, quindi spero che ti piaccia, Jessy!!! UN BACIONE A TUTTI QUELLI CHE MI SEGUONO, QUINDI ANCHE A FEDY E FABRY!!!!!!! CIAO CIAO!!!!! AUGURI JEM-CHAN (GEMY DI FEDY)!!!!!!!!!!!!! SEE-YA!!!!! SHUN PS: La passione per Tom riguardo ad Avril non so se è vera, ma l’ha citata la mia amica Fedy e l’ho infilata a mia volta!!! Quindi, è merito suo!!! Se i nomi fittizi dei due nostri eroi vi sembrano familiari, non temete! Avete ragione!! Ho recuperato i vecchi nomi che avevo dato a Bill e Jared nella mia FREUNDSCHAFT.
Genere: Generale, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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My Fic

***MUSICA SULLE ONDE DEL MARE***

 

Era un pigro pomeriggio d’agosto.

 

La spiaggia privata del villaggio turistico “Alba Rojas”, uno dei più esclusivi della Costa Brava, era gremita di persone, che si godevano la meravigliosa giornata di trionfale sole.

 

Il mare era cristallino e l’acqua limpidissima, mentre una leggera brezza carezzava la superficie come una morbida carezza.

 

Nel cielo azzurro, le nuvole si avvicendavano giocose nelle forme più disparate.

 

Sulla battigia, tre ragazzi con gli occhiali da sole sedevano tranquilli, chiaccherando del più e del meno, ridendo e scherzando, spruzzandosi di tanto in tanto e cacciandosi in acqua tra risa allegre.

 

Indossavano corti calzoncini da spiaggia di allegri colori, rosso, giallo, verde e colori simili, con arabeschi molto particolari e disegni floreali.

 

Uno, portava lunghi capelli di un nocciola chiaro, tenuti legati in una coda, e gli altri suoi compagni li tenevano corti, nascosti da cappellini a visiera calati quasi sugli occhi.

 

Come tutti, si godevano le vacanze.

 

“Chissà dove saranno Andrè e Bi... Sono parecchie ore che sono rientrati al bungalow...” disse improvvisamente uno dei ragazzi, i cui capelli a rasta erano scivolati fuori dal cappellino, rivolgendosi ai due amici, “Non preoccuparti, in fondo fa troppo caldo per loro, saranno andati in piscina, oppure saranno da qualche parte all’ombra, magari in compagnia di qualche bella spagnola!” rise il ragazzo dai capelli nocciola, passandogli un braccio dietro le spalle, “Si, ce lo vedo Andrè che fa il filo a una spagnola!” scherzò il terzo, intromettendosi nel discorso, “Io ci vedo soprattutto Bill, impacciato davanti alle grazie di qualche ragazza!” rise il  secondo, “Dopotutto, non è un donnaiolo come il fratello!” scherzò lui, schivando per un pelo un pugno del rasta, “E allora? Mi piacciono le donne! C’è qualcosa di male??” ringhiò il ragazzo, visibilmente rosso in viso, “No, no... Ci mancherebbe altro che fossi gay!! Già con la storia di Avril mi hai scioccato, basta così!” continuò a ridere il nocciola, provocandolo.

 

I due presero a rincorrersi per tutta la spiaggia, schizzandosi e buttandosi ripetutamente in acqua, sotto lo sguardo divertito del terzo ragazzo, che continuava a starsene tranquillamente seduto sulla battigia.

 

“GEORG LISTING, IO TI AMMAZZO!!!!!!!!!!!!!!!!!!! TI AMMAZZO CON LE MIE MANI!!!!”

 

“GUSTAV!! SALVAMI DALLA FURIA DI TOM KAULITZ!!!”.

 

Il terzo, che nascondeva sotto il cappellino dei corti capelli biondi, tirato in causa, scosse la testa: “No, mio caro, io non mi ci infilo nei tuoi casini!! Ti arrangi da solo! Mai provocare Tom!” rispose, ridendo.

 

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“No, Andrè, dobbiamo tenere una tonalità più alta, ok?”

“Va bene, ma non sono sicuro di farcela....”

“Forza, se Tomi ti ha insegnato bene, ce la farai!”.

 

Nel frattempo, due ragazzi, incuranti del gran caldo, sedevano in un angolo nascosto e tranquillo del complesso, sotto una tettoia di bambù, vicino a un elegante bungalow. Malgrado la luce intensa del disco solare, non portavano alcun occhiale.

 

Uno, biondissimo, teneva sulle ginocchia incrociate una chitarra elettrica, collegata a un piccolo amplificatore, mentre l’altro, moro, reggendo dei fogli, li studiava con attenzione.

 

Si stavano esercitando con grandissimo impegno.

 

“Ok, ci siamo quasi, basta solo che tu ti ricorda di fare un doppio arpeggio dopo il primo ritornello e il gioco è fatto, chiaro?” disse il moro, sistemandosi dinanzi a lui, “Chiaro amico! Allora, riproviamo?” replicò con un sorriso il biondino, scoccando un occhiata a uno dei fogli che teneva in mano il moro, “Certo! Dobbiamo essere perfetti per stasera! Vedrai, ci divertiremo!” rispose lui, afferrando un microfono poggiato sul tavolo e regolando un piccolo mixer, “è la prima volta che partecipo a un’ esibizione musicale, anche se è solo per divertimento!” esclamò eccitato il biondo, concentrandosi sullo strumento, “Se Tom scopre che gli abbiamo preso la chitarra sono guai!!” terminò ridendo.

 

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Il pomeriggio passò velocemente.

 

E giunse finalmente la sera.

 

La grande terrazza a picco sul mare al tramonto, era gremita di persone che, subito dopo cena, volevano assistere all’annuale esibizione a cui partecipavano gli ospiti del villaggio turistico.

 

Era un’occasione per passare una serata allegra in musica.

 

I tre ragazzi del pomeriggio sedevano in prima fila, inquieti.

 

Avevano cercato i loro amici ma non li avevano trovati, e non erano neppure andati a cena.

 

Ora, speravano di trovarli tra il pubblico che assisteva alla gara.

 

“Dai Tom, non fare quella faccia, saranno andati in città a divertirsi, in fondo sono maggiorenni, sono grandi e responsabili, non stare a preoccuparti.” cercò di tirarlo su il ragazzo dai capelli nocciola, “Avevano detto che ci saremmo visti stasera, non è da loro mancare. Ok, mio fratello potrebbe anche arrivare in ritardo, ma Andrè è la responsabilità fatta a persona, non tarderebbe mai a un appuntamento.” spiegò inquieto il rasta, guardandosi attorno, “Dai, vedrai che saranno da qualche parte a parlare con qualche ragazza e non si saranno accorti dello scorrere del tempo.” affermò il nocciola, guadagnandosi un nuovo pugno, “Ma tu pensi solo a quello?? E se fossero finiti in qualche guaio?” rispose piccato il rasta, “Ma che vai a pensare!! Non è che ogni posto della terra pulluli di maniaci, mettiti il cuore in pace, torneranno presto!” gli diede una sonora pacca sulla schiena il giovane dai capelli corti.

 

Con uno sbuffo, il ragazzino si mise seduto e si preparò ad assistere allo spettacolo.

 

La serata fu piacevole, nonostante le preoccupazioni.

 

I tre amici si divertirono molto ad assistere alle varie esibizioni in programma; da un gruppo di ballerine che fece girare la testa a Tom, a un gruppo di studenti italiani dilettanti di musica rock, a cui Georg insegnò alcuni virtuosismi del basso.

 

Insomma, fu una serata tranquilla sotto tutti i punti di vista.

 

La notte, intanto, era calata, ed erano state accese le torce che costellavano l’intera terrazza.

 

Una ragazza dalle avvenenti forme, avvolta da un semplice pareo trasparente arancione, si fece innanzi tra le torce, recando con sè un foglietto: “E ora, l’ultimo gruppo di questa sera. Due giovanissimi fratelli vogliono concludere in bellezza questa nostra divertente serata con un loro pezzo, un pezzo che, vi posso assicurare, è pura dinamite! Diamo il benvenuto a Shun e Ikki, i Saint Bro!!!” esclamò la giovane, battendo le mani.

 

Due ragazzi entrarono in terrazza.

 

Alla luce delle torce, si poterono distunguere i capelli; il maggiore, o quello che comunque sembrava esserlo, aveva folti capelli di un intenso blu elettrico.

Quello che sembrava il minore, invece, li aveva di un bel verde smeraldo.

 

I visi erano celati nel buio.

 

“Guarda quello!!! Che capelli strani che ha!!!” esclamò a mezza voce Gustav, indicando il ragazzo dai capelli blu, “Davvero, sembrano dei clown!!” rise, un pò troppo forte, Tom, trascinando gli amici.

 

Il ragazzo dai capelli verdi parve aver udito le risa dei tre e scambiò due parole al fratello, “Penso che ci abbiano sentito!” scherzò sottovoce Gustav.

 

Poi, prese un microfono, e fece un cenno all’altro.

 

Subito, una musica rapida e graffiante avvolse la terrazza, una melodia veloce e dal ritmo irresistibile.

 

Il maggiore suonava con grande virtuosismo la chitarra elettrica, e il minore cantava con voce dura e profonda.

 

Avevano incantato il pubblico.

 

I tre Tokio erano rimasti basiti.

 

Chi erano quei due?

 

“Sono bravissimi... Ehi, Tomi, quel ragazzo potrebbe dare del filo da torcere perfino al nostro Bill!” esclamò Georg, fissandoli ammirato, “E il fratello a te!” rincarò il batterista con un leggero ghigno di sfida.

 

Ma il chitarrista non rispose ai compagni, troppo concentrato per dar loro retta.

 

Chi era quel ragazzo dai capelli verdi?

E il fratello?

 

Eppure quei movimenti....

 

Il gioco di fianchi del cantante e i gesti avevano messo nel dubbio i Tokio, sembravano così familiari....

 

Dopo un ultimo doppio arpeggio ad opera del giovane dai capelli blu, la musica finì.

 

 Tutti rimasero in silenzio, troppo scioccati per dire alcunchè.

 

Poi, cominciarono a scrosciare tumultuosi gli applausi.

 

Che si tramutarono in boato.

 

Anche i tre Tokio applaudirono, basiti per l’abilità dei due fratelli.

 

La giovane presentatrice si fece innanzi sulla terrazza, complimentandosi con loro: “Bravissimi!! Davvero bravi!!” esclamò lei, applaudendo ammirata.

 

I due fecero un leggero inchino, visibilmente imbarazzati.

 

La ragazza prese il microfono: “Volete dire qualcosa?” chiese loro; il verde si scambiò un’occhiata con il blu, poi si avvicinò all’orecchio della ragazza.

 

Le sussurrò qualcosa, poi lei alzò la testa: “Il nostro ospite, che dice di chiamarsi Thomas, e suo fratello Benno vorrebbero che i tre ragazzi in prima fila li raggiungessero qui.” spiegò lei, facendo l’occhiolino a Tom, Gustav e Georg e sorridendo furbescamente verso di loro.

 

A quelle parole, chitarrista, batterista e bassista si guardarono stupiti, e si alzarono, titubanti, avvicinandosi con circospezione.

 

Tom li guardava in cagnesco, chiedendosi che mai volessero da loro: “Dai, non fare quella faccia! Non sono mica degli alieni!!” esclamò per sdrammatizzare Georg, dandogli una pacca sulla schiena.

 

Quando i cinque ragazzi si trovarono gli uni dinanzi agli altri, rimasero in silenzo per qualche istante.

 

Un leggero brusio attraversava il pubblico come una scossa elettrica.

 

Improvvisamente, Thomas e Benno scoppiarono a ridere, e passarono loro la chitarra elettrica; tra lo stupore dei tre, sulla fascia, verde smeraldo, e sul ponte c’era scritto TOKIO HOTEL.

 

“Ehi, ma questa è la mia chitarra!!!!!” sbottò Tom, guardandoli in cagnesco, “Certo che lo è! Secondo te Andrè si sarebbe portato dietro la sua quando potevamo usare tranquillamente e indisturbati la tua???!” rise Thomas, levandosi a sorpresa la parrucca verde.

 

Sotto, vi erano i suoi veri capelli, neri come la notte, tenuti lunghi sulle spalle.

 

La stessa cosa fece Benno, mostrando una arruffata capigliatura biondissima.

 

“Vedi, te lo avevo detto che non ci avrebbero nemmeno riconosciuto??” interloquì Bill, rivolgendosi al suo migliore amico, “Avevi ragione! Mi dispiace Tom, ma questa volta ve l’abbiamo fatta!!” replicò Andreas, battendo il cinque col moro.

 

I cinque amici scoppiarono a ridere assieme.

 

“Caro Georg, mi sa che questa volta hai sbagliato! Non erano andati in città, ma si stavano divertendo alle nostre spalle!” constatò pomposo Gustav, “Effettivamente... Però io ce li vedevo comunque bene insieme a qualche ragazza!!” replicò il bassista a braccia conserte, non trattenendo però un risolino divertito.

 

“Visto fratellino come è stato bravo Andrè?” affermò Bill allegro, “Già.... Vedo che hai messo a frutto le mie lezioni!” rispose Tom, facendo buon viso a cattivo gioco, “E non hai ancora visto nulla!! Ci siamo esercitati a lungo, e posso dire che questa canzone la useremo nel prossimo disco!!!” esclamarono i due amici, abbracciandosi.

 

“Forza, unitevi a noi!!!” li richiamo Andrè, facendo segno agli altri tre.

 

I quattro Tokio e Andreas si abbracciarono forte, ridendo e scherzando, dopo una notte di musica sulle onde del mare.

 

SALVE!!!!!

Riecco a voi la piccola Shun!!! Sono tornata!!!!!! Questa mia opera è un tributo alle vacanze, ma soprattutto è un regalo di compleanno per una persona molto speciale! SHARI92, che compie 16 anni!!

 

Ho voluto farle questo regalo perchè mi sono molto affezionata a lei, e mi sono messa d’impegno per dare vita a questa oneshot, quindi spero che ti piaccia, Jessy!!!

 

UN BACIONE A TUTTI QUELLI CHE MI SEGUONO, QUINDI ANCHE A FEDY E FABRY!!!!!!!

 

CIAO CIAO!!!!!

AUGURI JEM-CHAN (GEMY DI FEDY)!!!!!!!!!!!!!

 

SEE-YA!!!!!

 

SHUN

 

PS: La passione per Tom riguardo ad Avril non so se è vera, ma l’ha citata la mia amica Fedy e l’ho infilata a mia volta!!! Quindi, è merito suo!!!

Se i nomi fittizi dei due nostri eroi vi sembrano familiari, non temete! Avete ragione!! Ho recuperato i vecchi nomi che avevo dato a Bill e Jared nella mia FREUNDSCHAFT.

 

   
 
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