Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Amens Ophelia    10/07/2014    9 recensioni
[NaruHina; controcanto]
L'ultimo anno insieme, anche quando insieme, noi, non lo siamo mai stati per davvero.
Gli ultimi mesi di sguardi sfuggenti, di parole mai arrivate, di brividi a senso unico.
Non m'interrogo sul domani: è lui che tormenta me, piuttosto.
Credo fermamente nel "Carpe diem", ma non in me stessa.
***
"Tu ne quaesieris, scire nefas, quem mihi, quem tibi finem di dederint" [...]
"Tu non chiedere, non è lecito saperlo, quale fine ultimo a me, quale a te abbiano dato gli dèi" [...]
(Orazio, Carmina I, 11)
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki | Coppie: Hinata/Naruto
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Maggio

 
Ora capisci in cosa consiste la maledizione di chi ama invano? L’insidia degli abbracci, il veleno di certi baci – falsi quanto la patina del mondo –, lo splendore destabilizzante dei sorrisi… Comprenderai tutto ciò, guardando il mio?
Due cuori spezzati ne formano uno integro?
Se questa fosse una legge assodata, razionale e senza margine d’errore, consacrerei la mia vita alla scienza dei numeri, delle verità assolute e dimostrabili, e non a quella del cuore, dei poeti, così fragile e soggettiva.
Ad ogni modo, sarebbe troppo tardi, perché siamo emblematicamente al capolinea.
 
L’ultima lezione della mia vita, l’ultima fra questi banchi, fra queste mura. L’ultima con te.
 
Ascolto parole che già domani dimenticherò. Annoto qualche termine sul foglio e fingo attenzione, partecipazione, quando tutto ciò che catalizza i miei pensieri sei tu, Naruto, così incredibilmente vicino.
Il tuo respiro, mentre chini il volto e prendi nota dello studio dantesco di Auerbach, mi sfiora la mano, la manda in fiamme. Mi lanci uno sguardo interrogativo, come a dire: “Non scrivi nulla?”. No, come potrei?
Se fossi un po’ più furba, mi azzarderei a volgere questa piccola negligenza come un pretesto per rivederti, tra qualche giorno, e chiederti gli appunti per fotocopiarli, ma la mia stupida timidezza – il mio demone, il mio anatema – m’induce a pensare che, piuttosto che assillarti, sia molto meglio rischiare un voto meno alto all’esame.
Non questa volta.
«Non ti senti bene? Vuoi uscire?» sussurri al mio orecchio, pronto già ad alzarti e a lasciarmi passare. Oh, Naruto, ancora non comprendi che tu, morbo implacabile, sei pure la cura?
«No, ti ringrazio. Va tutto a meraviglia». Mentirti, nasconderti i miei veri sentimenti, è diventato spaventosamente semplice, purtroppo.
Non questa volta.
Con un sospiro di sollievo che mi accarezza involontariamente il collo, mi sorridi e torni ad ascoltare la spiegazione.
Sei ancora così vicino, te ne rendi conto? Sei adiacente al mio cuore, eppure non riesci a vederlo!
 
La campanella suona; un trillo lugubre, che tu accogli con una smorfia che sa di nostalgia e libertà insieme, bussa al mio petto: “Mai più, Hinata. Mai più”, ripete, costringendomi ad osservare il banco, la lavagna, i colleghi, la borsa del professore – ancora sul tavolo – e te, Naruto. Mai più, quando tutto, in me, vorrebbe urlare “Ancora, ancora una volta, almeno”.
Suggelli l’ultimo rintocco con un’affermazione che pare una condanna: «Siamo liberi, ora!».
Sarò prigioniera dei ricordi, ecco la verità.
Non questa volta.
Un respiro profondo, lo sguardo fisso sul banco, un sorriso tirato e: «Naruto, posso chiederti il quaderno per copiare la lezione…?». Nessuna risposta, perché tu sei già uscito.
Anche stavolta.
 
Chiacchiere confuse, scalpiccii irritanti, risate sguaiate di chi ancora potrà godersi le primavere più liete in ateneo risuonano nell'aria, mentre le mie mi aspettano, grigie e vuote, al portone d’ingresso.
Non ti conoscevo, la prima volta che ho messo piede qui dentro. Dopo cinque anni, ho solo appreso il tuo nome, qualche informazione personale, e mi sono assuefatta al suono della tua voce; non è cambiato poi molto.
Va bene, è finita. Se riesco a pensarlo, forse posso farmene una ragione.
 
«Ehi, hai sentito l’ultima? Pare che lei sia andata a letto con il suo migliore amico, settimana scorsa!»
Me ne dovrei curare, di questi vaniloqui?
«La ragazza di Uzumaki?! Poveretto! Come l’ha presa?»
Il respiro mi si paralizza in gola. Tutti, ma non lui. Non merita questo.
«Male, direi. Gli hanno spezzato il cuore in due misure diverse; non riuscirà più a sorridere».
 
Perché hai donato il tuo ultimo raggio di sole proprio a me?
 

 
----
Riuscirai mai a comprendere che il mio alloro, per quanto appassito, canterà sempre e solo della tua gloria, in tutta la mia decadenza? 
   
 
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Amens Ophelia