Il portale era maledetto, nessuno mai me lo aveva detto. Andai oltre senza sapere cosa aspettare, o dove andare a parare. Al di là c'era un inferno, logico, tutto girava attorno a un perno, che nessuno sapeva dov'era, la mia missione semplice era: trovare il perno e distruggere tutto cị che mi veniva incontro, senza temere il contro. L'umanità voleva volare, libera da ogni male. "Amici del mondo" si chiamava, il nome era stato scelto dall'ava. Ero la prescelta per la missione, credevo che fosse semplice la spedizione. Qualcuno dei miei amici paura aveva, come se li avessi accusati di aver fatto qualcosa con Eva. Cercai in lungo e in largo la cosa, sembrava che mancasse qualcosa! Il perno non era mai esistito, brontolai: - Chi diavolo me lo gaveva dito?- Nell'inferno ora ero, preferivo coltivare un pero. Non so come persi conoscenza, davvero insolita questa lenza. Mi risvegliai lontana dal portale, forse ero libera da ogni male. Vidi i miei amici e l'organizzazione, pensai "che diavolo succede, ...ione?". Il gruppo mi voleva morta, mi salvai scappando dalla porta. Sotto un albero mi sedetti, stavo bene lontano dai suddetti. Conobbi un coetaneo sotto quell'albero, mi disse che ora era libero, un'organizzazione lo aveva catturato e lo aveva ammazzato. Quello fu il mio presente: dal mondo dei vivi ero esente. Vidi correre davanti a noi una bambina, piccola, salutami Marina.