~~“Non c’è stato alcun crimine. Non ci sono più motivi validi per la vostra presenza qui”. Mentre lei parlava Caius alzò la mano, in cui reggeva un oggetto di metallo inciso e decorato. Era un segnale. Tre soldati dei Volturi fecero un balzo in avanti e Irina fu completamente oscurata dai mantelli grigi. Nello stesso istante, dalla radura si levò un orribili stridore metallico. Caius entrò nella mischia grigia, e quel grido stridulo e sconvolgente esplose subito in un sorprendente geyser di scintille e lingue di fuoco. I soldati arretrarono con un balzo da quell’inferno improvviso, riprendendo subito i propri posti nella linea perfettamente retta del corpo di guardia. (…) Il suo sguardo balenò sulla nostra prima linea, soffermandosi rapidamente sulle sagome immobili di Tanya e Kate.

  (Breaking Dawn, pagina 490-491)

Morta. Irina è morta.  Mia sorella è morta per colpa di Caius. La vista mi si tinge di rosso mentre lancio un grido di rabbia. “Fermatele!”, grida Edward, mentre io e Kate saltiamo verso l’assassino. Edward mi blocca, e non riesco a scrollarmelo di dosso solo perché Carlisle mi stringe le braccia intorno alla vita. Mi dibatto furiosamente mentre Carlisle mi dice “È troppo tardi per aiutarla, non dargli quello che vuole.” Mia sorella è più difficile da trattenere. Si scrolla di dosso prima Rose, poi Emmet, e quando Garrett l’atterra, lei gli dà la scossa, ma lui non molla la presa. “Zafrina!” grida Edward. Tutto si fa buio. “Ridammi la vista”, sibilo. Presto il buio si colora del mio incubo peggiore. Rivedo nostra madre in fiamme, Irina che singhiozzava e Kate che si dimenava gridando il suo nome mentre io la trattenevo, cercando di consolarla e di farla calmare. “Ascoltatemi, Tanya, Kate “, la voce di Carlisle. “Al momento, vendicarla non serve a niente. Irina non vorrebbe vedervi sprecare così la vostra vita. Pensate a quello che state facendo. Se li assalite, moriremo tutti”. La vista ritorna. Mi appoggio a Carlisle e cerco con gli occhi Kate. Immobile, per terra, bloccata da Garrett, che la consolava. Sento Carlisle sussurrarmi parole di conforto, ma né io né lei vogliamo essere consolate. Prima nostra madre, adesso Irina. I Volturi si stavano prendendo tutto ciò che avevo di più caro.

È finita. Renesmee è salva, e così tutti noi. Garrett mi dice che ci avrebbe seguiti a Denali, e io gli do il mio consenso. Almeno mia sorella sarebbe stata felice. L’unica persona di cui mi ero innamorata adesso aveva una famiglia, e io non avevo più niente. Seduta sulla neve di Denali, mi sento vuota, stanca, anche se non dovrebbe essere possibile. Se chiudo gli occhi, anche solo per un attimo, è un incubo. Decido di tornare a Forks. Non posso far finta che vada tutto bene. Mi metto a correre.

Sono sul campo dove c’è stato l’incontro con i Volturi. Blocco la mia corsa, entro nella radura lentamente, a passo d’uomo, e cammino fino ad arrivare al punto esatto in cui Irina è stata uccisa. Le gambe mi cedono, e cado in ginocchio per terra. Affondo le mani nella neve. Non posso piangere, perché sono un vampiro. Inizio a singhiozzare. Non mi è rimasto più niente.