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Autore: MatsuriGil    10/07/2014    2 recensioni
è una storia che continua... alle superiori... e oltre...tra amori e litigi. i migliori amici sempre in competizione per l'amata Mikan... . Questa storia è scritta un capitolo Natsume e uno Mikan per guardare i rispettivi punti di vista. nota autore: in alcuni tratti la storia potrebbe essere OOC
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Sì lo so, sono passati praticamente 2 anni da quando non aggiorno più questa fan fiction, però mi ero promessa che anche se l’avevo lasciata in sospeso appena avevo tempo l’avrei ripresa e conclusa. Anche perché manca davvero poco alla parola fine e non mi andava lasciarla così.
Ho creato una pagina di fb dove potrete chiedermi tutto quello che riguarda questa fan fiction e le altre che scrivo. Li scriverò anche quando aggiornerò di nuovo, ecc…
Questo è il link:
https://m.facebook.com/MatsuriGilFanfiction
D’ora in avanti risponderò anche a tutte le vostre recensioni, visto che adesso EFP ha una maniera molto più pratica per farlo, rispetto a quella che era due anni fa.
Ora vi lascio al capitolo, spero che commenterete in molti.
Buona lettura :)



 
Capitolo 30: IL PIANO 

(Natsume)
 
 
Passò una settimana da quando Mikan mi aveva detto che aspettava un bambino, il nostro bambino.

Ancora io stesso facevo fatica a crederci, ma, purtroppo, anche se in un certo senso questa era stata una bellissima notizia, nell’altra le mie preoccupazioni non avevano fatto altro che aumentare.

Mikan e io avevamo deciso di tenere questa cosa nascosta a tutti gli altri, ovviamente eccetto Hotaru e Ruka, visto che loro già ne erano a conoscenza.

Io sapevo che però non potevamo rimanere inosservati per molto, quindi decisi che era il momento di agire.

L’unico modo per tenere al sicuro Mikan e, di conseguenza, anche il nostro bambino, era quello di eliminare dalla faccia della Terra Persona.

Non importa in che modo, ma dovevamo riuscirci. Lui era l’unico che poteva veramente nuocere a Mikan solo per il gusto di farlo.

Dovevo andare a parlare con Saito, lui era l’unico che poteva aiutarmi ad eliminarlo, inoltre avevamo sancito un patto.

Quando ci eravamo sentiti l’ultima volta nella missione mi aveva dato un foglietto trasmettitore sul quale potevo comunicare direttamente con lui attraverso qualche sorta di alice.

Cercai quel foglietto all’interno del cassetto e dopo poco lo trovai, era andato a finire sotto un libro.

- Saito, sono Natsume, dobbiamo vederci

Aspettai una risposta, che non tardò ad arrivare

-Conosci la foresta ad Est dell’accademia, troviamoci lì stasera verso mezzanotte, a quell’ora potremmo parlare tranquilli senza che nessuno ci disturbi, mi raccomando cerca di non farti seguire da nessuno, altrimenti è inutile.

-D’accordo, non ti preoccupare, a stasera.

Anche questa era fatta. Rimisi il foglietto sotto al libro in modo che nessuno lo vedesse al primo sguardo.

Avevo deciso per il momento di tenere all’oscuro Mikan di questo incontro fra me e Saito.

Sarebbe stato troppo pericoloso se l’avesse scoperto, anche perché non mi avrebbe mai mandato a combattere da solo, ed ora, lei di certo non poteva unirsi alla battaglia, sarebbe stato troppo rischioso.


 
Il resto della giornata passò velocemente, e, finalmente arrivò l’ora in cui mi sarei dovuto incontrare con Saito.

Mi incamminai verso il luogo dove ci saremmo incontrati.

Vidi un ombra appoggiata su un albero, lui era già li che mi aspettava.

Quando mi vide, si girò verso la foresta facendomi un cenno per dirmi di seguirlo.

Il suo comportamento sembrava strano, ma non ci feci molto peso, molto probabilmente cercava solo di dare poco nell’occhio se qualcuno si fosse aggirato nella zona.
Si fermò dopo aver camminato per circa 15 minuti. Con pochi passi lo raggiunsi e lui si girò guardandomi negli occhi.

Solo in questo momento mi accorsi di quanti oggetti per indebolire l’alice aveva addosso.

Aveva almeno 5 orecchini su entrambe le orecchie, in più collane e bracciali.

Per un attimo ebbi il timore di sapere quanto fosse forte il suo alice, visto che per placarlo doveva usare tutto quell’armamentario.

Mi resi conto anche che in realtà non avevo nemmeno la più pallida idea di che tipo di alice possedesse.

Mentre ero assorto nei miei pensieri, Saito ruppe il silenzio dicendo:

“Natsume, dimmi, per quale motivo mi dovevi vedere così urgentemente?”

“Ho bisogno del tuo aiuto, devo eliminare Persona il più presto possibile, altrimenti le persone a cui tengo di più rischiano la vita ed ormai non posso aspettare altro tempo”

“Posso sapere quale è il motivo per cui dici questo? Pochi giorni fa avevi detto che avremmo dovuto aspettare il momento più adatto per attaccarlo di sorpresa”.

“Sì, hai ragione, ed in un certo senso rimango dell’idea che bisogna colpirlo di sorpresa per avere un vantaggio importante su di lui, però ora la situazione è cambiata, e devo proteggere Mikan a tutti i costi”.

“Capisco, non ti chiederò nient’altro, quindi suppongo che mi ai chiamato con l’idea di pianificare un attacco”.

“Sì, ho già pensato a qualche idea, ma per essere sicuro che funzioni ho bisogno di sapere quale sia il tuo alice”.

“D’accordo, mi sembra giusto. Come hai notato poco fa, il mio alice è molto potente ed ho bisogno di tutti questi anti-alice per tenerlo sotto controllo, anzi per meglio dire per mantenerlo innoquo. Infatti anche con tutti questi indosso posso esercitarlo a mio piacere, praticamente funzionano solo per inibire un 30% del mio alice.
Io ho un alice molto particolare, riesco a controllare gli elementi e qualsiasi cosa collegata alla natura.
Per spiegarti meglio posso creare devastanti terremoti appoggiando semplicemente il palmo della mia mano sul terreno. Posso spostare acqua, fuoco, vento da una parte all’altra.
In sostanza sono un manipolatore, è questo il mio alice per la precisione”.

“Hai un alice molto utile, ma da quello che ho capito il tuo unico punto debole è che non puoi creare le cose, per poter usare il tuo potere devi avere già a disposizione le materie prime, giusto?”

“Esatto, per questo ti ho salvato quando stavi per morire. Acqua, Terra e Vento, bene o male, sono quasi sempre a tua disposizione, ma il Fuoco, nonché l’elemento più forte fra questi in fatto di potenza è l’unico che non si può trovare in natura e scatenare un incendio darebbe troppo nell’occhio, quindi avevo bisogno del tuo aiuto”.

“Ok, quindi direi di metterci qui e organizzare un piano”.

“Sono d’accordo con te, Natsume”.

Discutemmo per diverse ore, ma finalmente avevamo elaborato un piano che ci avrebbe garantito il completamento della nostra missione.

Ora non ci restava altro che metterlo in atto.
 
   
 
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