Polvere, io mi identifico
in te, siamo tutt’uno
nell’infinito Nulla…
A causa del tuo schernire
i monumenti muschiati
sei la nobile salvatrice,
unica e sola Regina
del Tempo, antica Polvere,
quasi invisibile spirito
o forse velo sottile
che accarezza i sentieri della luce.
Polvere, polvere immensa,
insinuandoti tra le colonne
soltanto tu ci proteggi,
offuschi marmi e metalli:
l’arma del fante, la penna
del poeta, le labbra
del Mistico che assapora
il vino d’un oblio muto…
Polvere che non sai di essere
polvere, confusa al vento.
E mentre vai diventi sempre più
un nonnulla, e ti riveli,
finché di te non rimane
niente, o meno di niente…