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Autore: TinaTiva99    10/07/2014    5 recensioni
"È sera, ma è come se fosse mattina; le ore non segnano più una giornata. Il sole non rende più felice chi lo guarda, e la pioggia non rattrista ancora di più. Tutto è uguale, niente particolari, niente di niente."
Scusatemi, ma oggi non potevo non pubblicare nulla. :''(
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anthony DiNozzo, Ziva David
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The little light of hope
 



 
È  sera, ma è come se fosse mattina; le ore non segnano più una giornata. Il sole non rende più felice chi lo guarda, e la pioggia non rattrista ancora di più. Tutto è uguale, niente particolari, niente di niente. Non esiste cosa al mondo che gli permetta di dimenticare, di andare avanti e ritrovare un sorriso perduto, una felicità abbandonata lontano, dall’altra parte del mondo. Una felicità che poteva tenere con sé, se non fosse stata schiacciata dal carrello di un aereo. Separato da tempo da quel sentimento che era riuscito ad ottenere. La luce della speranza era fioca nel suo cuore, ma non si spegneva, mai lo avrebbe permesso. Seduto con la schiena appoggiata alla finestra, dal suo balcone guardava le stelle, mentre le bottiglie vuote accanto a lui aumentavano; voleva confondere tutto, anche se, in fondo, le idee chiare non le aveva da un pezzo. Che fare della sua vita? Qual era il suo destino? E chi lo sapeva … riusciva solo ad alzare la testa verso il cielo, dove le stelle gli ricordavano i suoi occhi nocciola, quegli occhi furtivi, che avevano qualcosa di misterioso, enigmatico. Stringeva nella mano la stella di David, la sua stella di David, mentre un sorso di vino decisamente troppo lungo scendeva veloce per la sua gola. Voleva solo che quell’agonia finisse, come era cominciata. Voleva riprendersela, ma sapeva di non poterlo fare. Voleva tornare in quel maledetto posto per portarla al sicuro con sé. Ma lei non glielo avrebbe permesso; aveva cercato di farglielo capire, ma lei aveva già fatto la sua scelta da tempo. Sentiva un vuoto nel cuore come dovuto ad un suo sbaglio, anche se la decisione non l’aveva presa lui. Già, se fosse stato per lui in quel momento sarebbe nel letto da un pezzo, insieme a lei, mentre dormivano abbracciati, consapevoli di essere al sicuro. Guardò la camera da letto, ricordando il suo dannato orgoglio quando era morto Eli David. Ricordò quando l’aveva salvata da quell’inferno della Somalia, ricordò quando avevano ballato a Berlino, ricordò quando lei aveva guidato per la prima volta facendolo stare male, ricordò quando si erano conosciuti, quando aveva detto quel “Fai sesso al telefono?” che mai avrebbe dimenticato, ricordò quando le aveva detto che non poteva vivere senza di lei. Ricordi, già … otto anni fatti di ricordi, che sfumano e scorrono nella sua testa insieme alla visione della sua vita. Sembravano appartenere ad una vita fa, anche se le immagini apparivano nitide nella sua mente. Scorrevano veloci, si fermarono solo un momento in più, suo malgrado, al giorno in cui la sua vita cambiò per sempre, quando gli aveva detto di amarlo, quando si scambiarono quel dolce bacio. Ricordava le sue labbra, anche se erano state sue per poco. Ricordava che le scale dell’aereo erano difficili da salire. Ricordava il suo viso, le sue lacrime e quelle “volontà” che non si sarebbero mai realizzate; né quelle di lei né le sue. Odiava quella dannata distanza che li separava, anche se i loro cuori non si sarebbero mai divisi davvero. Sapeva che un giorno, quando ne avrebbe avuto la forza, avrebbe riprovato; cercare di convincerla a tornare dalla sua famiglia, da lui. Perché non poteva vivere senza di lei e sapeva che, in qualche modo, sarebbe riuscito a portarla con sé.

Le ore passavano sempre più lente, la sua vita perdeva senso. Pensava che, magari, dopo tutto questo tempo, lei avesse cambiato idea, almeno lo sperava.
 
Era notte fonda e lui era ancora lì seduto. Dopo un ultimo lungo e bruciante sorso di vino disse in quello che fu più un sospiro:

“Mi manchi, piccola ninja.”
“Prima o poi riuscirò a riportarti a casa.”


















































Note

 Ok... scusatemi, ma oggi non potevo starmi zitta.
è già passato un anno e Cote mi manca come non mai. Penso che questa storia sia il ritratto di tutte le fan :'''(
Ho pensato di scrivere questa storia stamattina... solo per dirvi due parole:
Non smettete mai di combattere, non arrendetevi. Mandate messaggi alla CBS, seguite le tendenze su Twitter ed i progetti di Bring Back Cote.
è davero bello che nessuno di noi abbai mollato! Nonostante sia già passato un anno :'''(
Come a voi, mi manca tutto di Ziva e Cote, e mi manca NCIS, perchè non sono riuscita a vedere i nuovi episodi... è praticamente impossibile senza di lei. E mi mancano Tony e Ziva e le interviste di Michael e Cote, che ogni volta mi facevano morire dal ridere.
Spero, come tutti, che torni, davvero. E per far sì che ciò accada dobbiamo continuare a crederci!
E, soprattutto, un enorme grazie e supporto a Cote, per qualsiasi cosa! è una grande :) <3  (Ti amiamo!)

Spero che, nonostante sia molto triste, la storia vi sia piaciuta :)

A presto
TinaTiva
  
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