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Autore: Cassandra Von Vukich    10/07/2014    0 recensioni
Semplicemente una poesia, ispirata da un misterioso uomo, in una misteriosa notte.
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nei prim di Marzo il sole splende,
nell'or dell'alba follia mi prende.
Si tu sapessi ciò che disìo,
comporre tanto per te mio Dio.
Che tu non pensi ch'io sia una folle
poichè t'appello in tal maniera,
ma che tu sappia natura volle
che l'genio mio di musa fiera
necessitava e in te ha trovata.

Appena adesso di te l'avvento,
un altro anno si aggiunge al tempo:
che la tua voce superi il vento,
che la tua chioma, nera e fluente
s'accresca ancora, venga potente.

Iridi pure senza paura,
siino riflesso, figura pura.
Siino su pure, sì penetranti,
spacchino il vetro mille diamanti,
faccian che mostri il bello ideale,
poniti inanzi uomo regale,
risaltin duri i tuoi lineamenti,
spicchi il candor di una pelle fatale,
sì che non possa far altrimenti
mirarti qualunque creatura mortale.

Mi hai sì colpita, mi sento ispirata,
sto qui elogiando, stanchezza smarrita,
chi compie gli anni in codesta giornata.

Dietro al tuo corpo veggio il sospiro,
sì tanto freddo ma arde al suo interno,
scrivo tranquilla e finisce l'inverno.

Pare la sera che t'ha generato:
non una nuvola e un cielo sì terso,
chiudo l'elogio con questo mio verso:
T'accoglie la terra, creatura vincente,
Buon compleanno, uomo valente.
  
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