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Autore: kamy    10/07/2014    0 recensioni
Siamo nel 2035, vent'anni dopo Ultron. Tony ha avuto due figli con Pepper, ma ha tanti, troppi, segreti.
[Stony].
Genere: Drammatico, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Sorpresa, Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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Ringrazio anche solo chi legge.


Cap.1 Alexander e Victor

 

Tony osservò il figlio avanzare nell'acqua, socchiuse gli occhi evidenziando le rughe che li circondavano, sbuffò incrociando le braccia.

“Alexander, non allontanarti!” urlò. Si voltò, aggrottò la fronte guardando il secondo figlio seduto sulla sabbia. Accennò un sorriso, roteò gli occhi.

“Victor, tu dovresti farlo, invece” disse, sarcastico. Victor sbuffò roteando gli occhi, le iridi castano scuro erano sfumate di verde acqua. Strofinò le mani sulla sabbia dondolando i piedi, osservò il fratello camminare verso la riva. Alexander arrossì, abbassò il capo stringendo le mani.

“Scusa, papà” sussurrò. Tony scosse la mano in aria, si allontanò di qualche passo sospirando pesantemente, guardò Steve passare le mani sull'asciugamano steso sotto l'ombrellone. Fece un passo indietro, sorrise e lanciò un'occhiata ai figli seduti sulla sabbia. Sospirò, si girò nuovamente e strinse le braccia al petto sotto i muscoli definiti ricoperti di sudore.

“Mi sarebbe piaciuto avere due figli. Un maschio e una femmina” sussurrò, con tono roco. Steve mise delle pietre per tenere fermo l'asciugamano e ne stese altri due bloccandoli con delle rocce.

“Pensavo non ti piacessero i bambini”. Lo aiutò a sedersi e si sistemò a sua volta accanto a lui. Tony roteò gli occhi, espirò rilassando le spalle tese e accennò un sorriso facendo risaltare le righe attorno alle labbra.

Ma così avrei potuto chiamarli May e Steven, e avrei completato la lista” spiegò. Guardò verso i figli, vide Alexander alzarsi e correre verso delle rocce; Victor sospirò rizzandosi a sua volta. Steven batté le palpebre, si avvicinò verso Tony osservandolo con gli occhi socchiusi.

“La lista di cosa?” domandò. Tony sollevò gli occhi verso il cielo, sospirò.

“La lista delle persone che ho sempre amato e non ho avuto” rispose roco. Steve si strinse l'addome e arrossì.

“Non sei felice con Pepper?” domandò. Tony irrigidì le spalle, le iridi si fecero liquide e si sedette stendendo le gambe.

“La amo, ma è sempre in viaggio” spiegò. Voltò il capo, socchiuse gli occhi.

“Vorrei qualcuno che mi stesse più vicino, una volta tanto” ammise. Steve gli baciò la guancia e sorrise.

“È vero, è da parecchio che non si fa vedere” bisbigliò. Tony assottigliò le labbra, osservò Victor avanzare verso la riva e Alexander scuotere il capo schizzando acqua dai capelli castano ramato. Tony accennò un sorriso, espirò e si girò.

“Già. Ma non importa granché. Lei stessa mi ha chiesto più volte di trovare qualcuno che mi stia accanto con i bambini”. Steven appoggiò la fronte su quella di lui, diventando rosso in viso.

“Dovrei lasciare l'esercito” mormorò. Tony sgranò gli occhi, batté le palpebre e socchiuse la bocca.

“Lo faresti per me?” sussurrò con tono roco. Steve gli strofinò delicatamente le proprie labbra sulle sue.

“Sì, Mr. Stark” mormorò con voce roca. Tony udì le risate dei propri figli, chiuse gli occhi poggiando la fronte contro quella del soldato e sospirò.

 

“Smettila di negarlo. Non hai già rovinato abbastanza vite?” sibilò Rhodey.

“Credi di potermi fare la predica solo perché ora sei un generale?” gli chiese Tony in risposta. Inarcò un sopracciglio, strinse le braccia incrociate. Rhodey si sporse, gli sfiorò un capello grigiastro tra quelli marrone scuro e socchiuse gli occhi.

“Stai invecchiando, e sei solo con due figli. Smettila di fare il ragazzino ribelle e comportati come ci si aspetta da Anthony Stark”. Tony espirò, spinse Steve per le spalle e scosse il capo.

 

“Non a queste condizioni” mormorò con tono inudibile. Una lacrima rigò il viso di Steve, che si voltò di scatto.

“Scusa” bisbigliò. Tony si morse il labbro, gli strinse la spalla e lo fece girare; affondò le dita fino a sentirle dolere.

“Solo Tony. Tutto qui” biascicò.

“Pensavo non ti piacessero i nomi propri” sussurrò Rogers, abbassando lo sguardo. Tony ridacchiò, allargò la mano sulla spalla dell'altro e si sporse in avanti, fece l'occhiolino.

“Solo se devo dirli io” rispose, scherzoso. Steve gli sorrise, chiuse gli occhi e lo baciò. Tony ricambiò il bacio, sentì Alexander urlare e si staccò. Si alzò, si voltò e vide il giovane ridere dimenando le braccia in acqua. Victor roteò gli occhi, sbuffò passandosi la mano tra i capelli castano-nero e sollevò il fratello. Tony sospirò, tornò seduto e si morse il labbro socchiudendo gli occhi.

“Sei disposto a restare con me? A restare con noi?” domandò, piano. Steve si grattò una guancia e deglutì.

“Se voi... emh... accetterete la mia famiglia” sussurrò. Tony scrollò le spalle, poggiò le mani sull'asciugamano.

“Se tu lo fai con i miei capricci, non vedo perché io non dovrei farlo con la tua famiglia” rispose. Steve chiuse gli occhi e gli sorrise.

 

  
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