Crossover
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Autore: GaaRamaru    29/08/2008    3 recensioni
Cosa succederebbe se l'Enigmista avesse radunato i più grandi criminali della storia per risolvere i loro continui problemi con i cosiddetti supereroi ? E se tra questi criminali ci fossero anke il joker, Yeshol o isma delle follie dell'imperatore ? E cosa c'entrano i bambini con tutto questo ?
Genere: Commedia, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga, Film, Libri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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I protagonisti di questo cross-over saranno tratti da vari film, libri, e cartoni animati, per questo vi forniremo una breve descrizione, tanto per introdurli a chi non li conosce ^^

 Johnatan Kramer (John), è tratto Saw – L’enigmista, ed è appunto L’enigmista, una mente geniale che nel film cerca di far comprendere alle persone il valore della vita, sottoponendoli ad orrende torture che lui usa chiamare Giochi.

 Orochimaru, preso da Naruto, il cartone giapponese dei ragazzini ninja, tra cui il protagonista è appunto Naruto, che si troverà molte volte a combattere contro Orochimaru: Un ninja traditore dall’aspetto serpentino.

 Joker, nemico più conosciuto di Batman apparso nell’ultimo film, Joker è un criminale che vuole portare il caos a Gotham City, veste spesso i panni di un pagliaccio e usa truccarsi la faccia da tale.

 Yeshol, l’abbiamo preso dal libro Guerre del mondo Emerso di Licia Troisi, è un assassino professionista a capo di una setta che venera un Dio sanguinario.

 Lord Voldemort, preso dal film Harry Potter che penso tutti voi conosciate, e credo non ci sia bisogno di spiegazioni.

 Malefica, tratta da “La Bella Addormentata Nel Bosco” è la classica strega cattiva, bella ma decisamente perfida.

 Isma, presa dal “Le Follie Dell’Imperatore” quella che tenta di uccidere il povero Kusko (Si, il lama), è così brutta che viene definita da tutti la Nonna brutta di Dracula, o ragnatela di rughe. 

 

Prologo

 

La pioggia ticchettava incessante sulla superficie liscia delle finestre di uno di quegli edifici che si poteva benissimo paragonare ad un castello infestato, d’altronde anche il panorama non era da meno. La costruzione mal ridotta si ergeva sbilanciata su una collinetta, poco distante da un centro più o meno abitato, dato che a causa del maltempo le stradine tortuose erano completamente deserte. Gli abitanti si erano tutti rintanati nelle proprie case, al sicuro dal tempo violento che minacciava di portarsi via tutto. Ignari di quello che stava accadendo poco lontano da loro, in quell’edificio mezzo diroccato in cui le vecchie travi minacciavano di cedere da un momento all’altro. Probabilmente anche voi starete pensando ad una di quelle storie dell’orrore, che si raccontano in quelle notti fredde accanto ad un fuocherello, ma non illudetevi: quello che stiamo per narrarvi, è molto, molto peggio...
Un lampo illuminò rumorosamente la stanza in rovina, mostrando cinque sagome scure completamente avvolte nei propri mantelli neri.

? - Insomma, qualcuno si decide ad accendere una dannata luce o dobbiamo consumarci qui al buio ancora per molto ?!

? – Già, perché nell’era della corrente elettrica noi siamo gli unici deficenti con neanche una candela a portata di mano ?

? - … Mi pare di avervelo già detto, la corrente è saltata e dato che questo non è un luogo che definirei esattamente abitatabile, mi pare anche logico che non ci sono fonti di luce attive.

Quella spiegazione tagliente e decisamente irritata da parte di uno degli individui fece tacere tutti gli altri. O almeno momentaneamente.

? – Ma io non vedo un emerito cazzo. Non ho neanche la minima idea di chi stia parlando!

? – Già, mi spiegate come pretendete di concludere qualcosa in questo stato ? (E, soprattutto. Per le menti geniali chiamate anche autrici, non vi sembra ora di darci un taglio e riconoscerci da criminali di classe quali Siamo ?! Dannazione, non mi sono fatto una carriera solo per ritrovarmi con un punto interrogativo al seguito di ogni cosa che dico!)

Un altro breve silenzio di comune assenso aleggiò per qualche istante nella sala, prima che qualcuno (non chiedetemi chi) tossicchiò, rimediando all’errore di studio.

Joker – Bene, è già qualcosa, vedere il mio nome comparire davanti a quello che dico mi rincuora , almeno in parte. Eppure ancora non riesco a distinguere se quella cosa che mi ritrovo davanti è una lucidissima palla da basket che volteggia a mezz’aria o la testa di qualcuno.

Una goccia di sudore si materializzò sulla presunta palla da basket, che in realtà era la povera testolina pelata di zio Voldy.

Voldy – Giusto a titolo informativo, mio caro Pagliaccio, io sono il grande, invincibile, spietato, mostruosamente perfido Tu-sai-chi! Sarebbe ora che ti facessi un po’ di cultura andando in qualche cinema, ormai producono Harry Potter anche in quelli più scadenti.

Dopo quell’eloquente spiegazione, non tantomeno irritata della precedente, il nostro Joker alzò entrambi i sopraccigli assumendo un’aria più che perplessa.

Joker – Ho due domandine. Primo, se tu sei il così detto grande, invincibile, spietato, mostruosamente perfido Io-non-so-chi, mi chiedo perché mai ti ritrovi in una stanza completamente buia come un povero sfigato, a parlare con Neanche-tu-sai-chi di non-si-sa-cosa. Secondo, si, ho sentito parlare di quel film, e colgo l’occasione di chiederti come mai, se tu sei questo grande chissà-cosa, il titolo è “Harry Potter” e non “Noi-sappiamo-che-tu-sei-una-testa-pelata”. Inoltre, non per nulla, ma tutto ciò mi sta facendo venire fame, sapete, quella marca di biscotti, com’era? Ah, “Noi-sappiamo-che-ci-verrà-il-mal-di-pancia”.

Il buio di cui tanto si lamentava l’individuo a forma di pagliaccio, ben presto venne semi spazzato via da un fuoco molto poco rassicurante che ora avvolgeva Voldy, scoprendo che la sua testa era veramente pelata. (Tutti si stanno ancora chiedendo come Joker l’abbia notata nell’oscurità di prima.)

Joker – Uh, luce! Sai patatone, sto iniziando a ricredermi, potremmo usarti come torcia non-esattamente-tascabile.

Voldy – MA IO TI…!!!

La presunta minaccia di morte venne troncata sulle labbra del pelatone quando l’urto violento di un pugno colpì l’enorme tavolo, che si spezzò momentaneamente in due. Dopo il rumore sordo procurato da quell’incidente, nessuno osò fiatare, stavolta per davvero. Tutti volsero lo sguardo verso quella che doveva essere la fonte di tutto ciò, scoprendo una figura incappucciata esattamente a capotavola. I presenti, ancora un attimo in preda allo sgomento generale, ne approfittarono per cercare di capire chi fosse quell’inquietante sagoma che ora, in piedi davanti  tutti, veniva resa ancora più minacciosa da un fulmine caduto esattamente in quello che si usava chiamare “momento giusto nel posto giusto”.

John – Signori, vi pare questo il comportamento che si addice a menti superiori quali noi siamo, come ha voluto ricordarci l’illustre sig. Joker ? Grazie a Yeshol, è stato già spiegato che al momento non disponiamo di un’effettiva fonte di luce – La torcia umana là, non conta. – Vi prego di mantenere la calma, dato che siamo qui per discutere di un argomento di estrema importanza.

Lo sguardo dell’uomo che aveva appena parlato passò in rassegna ai lati del tavolo come a valutare i presenti. In quel poco di luce dato dai raggi lunari, ora era possibile vedere il volto di John, un uomo sulla cinquantina dall’aspetto austero e autoritario. Gli occhi di un azzurro limpido non lasciavano trasparire nessuna emozione, mostrando agli altri solo un velo freddo e distaccato. I capelli candidi segnati dall’età avanzata gli ricadevano scomposti sulla fronte, senza però rovinare l’immagine di quella persona seria ed estremamente professionale. Ora che l’atmosfera si era più indurita, tutti erano concentrati su di lui, aspettando di sapere perché effettivamente erano stati convocati in quel posto sperduto nel mondo.

John – Prima di illustrarvi la situazione, vi informo che mancano ancora due elementi, e vi sarei grato se voleste aspettare con la massima calma e autocontrollo di cui sono sicuro ognuno di voi dispone personalmente.

Appena il tempo di questo invito che la quiete che si era creata con tanta fatica venne spezzata dal tonfo della porta aperta di botto. Un altro lampo improvviso fece stagliare la sagoma di quello che assomigliava ad un ramo secco in putrefazione a sembianze umane sulla soglia della porta. Tutti i presenti rimasero letteralmente pietrificati al loro posto, e il silenzio che si era creato venne rotto soltanto da una muta esclamazione d’orrore. Quando poi si rivelò per quello che era, una vecchia rinsecchita chiamatasi anche ragnatela di rughe, alcuni erano lì lì dal perdere i sensi. L’esclamazione “Chi ha fatto entrare il demonio?!” venne subito seguita da un sospiro più o meno di sollievo quando una seconda figura si accosto alla prima, rifacendo prendere gli occhi dei presenti dall’appena subita molestia.

Malefica ed Isma – E’ ORA DI DARE INIZIO ALLA FESTA!!

Dopo un secondo di ancora più gelo, qualcuno si riprese replicando d’istinto, forse essendosi fatto trasportare dall’esclamazione allegra delle due – Totalmente inappropriata, tra l’altro –

Yeshol – Ok, tu si, lei no.

Malefica – Certo! Isma – Cosa?!

John – SILENZIO!!!

L’urlo improvviso fece trasalire tutti, che tornarono a guardare spiazzati quello che prima pareva un uomo di ghiaccio, impossibilitato a perdere il controllo. Come per discolparsi nel notare quegli sguardi allibiti, Johnny tossicchiò con fare vago prima di riprendere a parlare, con la fermezza di prima.

John – Volevo dire, che le qui presenti fanciulle hanno completamente sbagliato destinazione. Questa non è una festa a luci rosse (E si vede, l’unica luce che ho visto fin ora era una torcia pelata, e non è il massimo ve l’assicuro. Nd Joker.) Bensì una riunione di alto livello tra i più grandi criminali della storia. Siete pregate di..

Ma qualcosa fece morire le parole sulle labbra dell’uomo, come un pensiero improvviso, un’intuizione geniale. Le fissò ancora per un istante prima di inclinare appena all’indietro il capo, quasi le stesse scrutando da cima a fondo.

John – Anche se, ora che ci penso, la cosa potrebbe interessare anche a voi. E, no, non ve lo sto chiedendo. Sedetevi, prego.

Quel tono fermo troncò ogni protesta sul nascere, lasciando le due donne avvicinarsi al tavolo stranamente riparato da scotch e nastro adesivo. (Che pronto intervento, eh ?)

John – Dunque. Vi ho convocato qui, per discutere di una cosa importante, come avrete già capito. Probabilmente vi sarete accorti che qui riuniti ci sono i massimi esponenti del mondo del crimine, e non a caso. Ognuno di voi è stato esaminato personalmente da me, prima di venire scelto per quello che io e il mio assistente abbiamo chiamato “Progetto per Rivalsa”

Prima di continuare indicò con un cenno del capo l’uomo che si era alzato e portato al suo fianco. Aveva una corporatura ben modellata nonostante anche lui dovesse avere la sua età, i capelli ricci neri pece gli contornavano il volto dalla pelle lattea, su cui spiccavano due gelidi occhi azzurri.

Yeshol – La situazione è questa: sono ormai secoli che veniamo presi ingiustamente a calci  da questi cosiddetti Supereroi, l’essenza del “Bene” , ecc ecc. e sappiamo tutti che in realtà vincono solo per condizioni fortuite che gli autori creano apposta per loro! Ma adesso è il momento di dire BASTA e ribellarci. L’unico modo per farlo, è creare autori futuri che non si battano per far trionfare sempre il bene. Dobbiamo far aprire gli occhi a questi giovani, ragazzini che devono capire che la vita non è una favola, che il bene è effimero e la differenza tra quello che definiscono Normalità e Pazzia è solo una linea sottile.

Malefica e Isma, come d’altronde tutti i presenti in quella stanza logora, se prima si erano trovate spaesate e non comprendevano il motivo di quella riunione, ora guardavano con attenzione prima Yeshol, poi Johnny, valutando la situazione con occhi diversi e soprattutto con una malefica serietà.

Orochimaru – E cosa avete esattamente intenzione di fare per riuscire in questo scopo ?

I due a capotavola si scambiarono uno sguardo complice, di chi ne sapeva una più del diavolo, poi John si chinò sul tavolo davanti a se sostenendosi con le braccia, con un sorriso sadico sulle labbra, come se stesse per proferire una cosa del tutto malvagia e contorta.

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N.B.

Spero che il prologo vi sia piaciuto, come avrete intuito è una cosa basata sulla demenzialità anche se alla fine un fondo di verità ce l’ha anche la trama. Per chi non l’avesse capito Isma e Malefica sono state sostituite agli altri due criminali che non si sono presentati xD Inoltre qui si spera anche che aspetterete il primo capitolo, in cui la storia inizierà il suo svolgimento :P

 

Cyaaa! E recensite, eh! u.u/

  
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