Serie TV > Glee
Ricorda la storia  |       
Autore: saramermaid    11/07/2014    0 recensioni
Prompt partecipanti alla prima "Thadastian Summer Challenge 2014" indetta da me con la collaborazione di altri fan della coppia su Tumblr. La sfida è aperta a tutti coloro che vogliono partecipare e all'interno troverete tutte le informazioni a riguardo.
#1 Cabina
#2 Pacchetto
#3 Sabbia
#4 Scherzetto
#5 Coraggio
#6 Paura
#7 Diploma
P.s La scelta di collegare o meno i prompt è facoltativa. Fateci un salto e buona lettura!
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Sebastian Smythe, Thad Harwood | Coppie: Sebastian/Thad
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Pairing: Thadastian, Thad Harwood, Sebastian Smythe
Genere: Sentimentale, Introspettivo, Fluff
Rating: Verde
Capitoli: 1/7
Prompt: Cabina
Note: I prompt fanno parte della "Thadastian Summer Challenge 2014" indetta da me ed altri fan di questa OTP a cui possono partecipare tutti seguendo alcune semplici regole:
-Munitevi di dizionario possibilmente italiano o anche straniero se volete
-Aprite il dizionario su una pagina a caso
-Scorrete la pagina fino ad incontrare il primo sostantivo presente
-Il sostantivo sarà il vostro prompt su cui costruire la storia
-Ripetete l'operazione per sette volte fino ad avere sette prompt diversi
-Infine ricordate che nel testo deve essere citata almeno una volta la parola trovata.




1. Di docce fredde ed improvvisi malori




L’ultima campanella della giornata segnò la fine di quell’interminabile e noiosa lezione di matematica a cui Sebastian aveva prestato attenzione si e no per cinque minuti. Non gli andava a genio il professor Wale e nemmeno il suo compagno di banco sostanzialmente nerd ed occhialuto che lo fissava sempre con occhi adoranti.

Fortunatamente non avrebbe dovuto rivedere né l’uno né l’altro almeno fino a lunedì e lui si sarebbe potuto godere il week-end in santa pace nel modo in cui conosceva meglio: lo Scandals. Mentre saliva le scale che l’avrebbero portato alla sua stanza nel dormitorio, Sebastian si era già prefissato una scaletta mentale di cose da fare.

Si sarebbe fatto una doccia rigenerante togliendosi di dosso quella orribile divisa monocolore, avrebbe scelto quel jeans aderente nero che gli fasciava il sedere alla perfezione e la maglietta a maniche corte color prato che risaltava i suoi accattivanti occhi verdi.

Poi sarebbe andato allo Scandals ed avrebbe ballato e rimorchiato fino all’alba, lasciando all’ennesimo sfigato di turno un numero di cellulare totalmente sbagliato per evitare la prevedibile sindrome di accozzamento del giorno dopo.

Era un piano assolutamente perfetto e del resto anche ampiamente collaudato un paio di volte. Ghignando soddisfatto, entrò nella stanza chiudendosi la porta alle spalle e notando con sommo piacere che il suo compagno di stanza rompipalle non era ancora rientrato.

Avrebbe scommesso persino le sue mutande firmate che Thad Harwood si fosse intrattenuto in qualche corridoio con Sterling e Duval, i suoi migliori amici nonché fantagenitori come li aveva personalmente ribattezzati Sebastian.

Cullato dal silenzio, il castano si svestì in fretta prendendo il suo accappatoio bianco e si diresse in bagno infilandosi sotto il getto dall’acqua fredda per combattere il primo caldo primaverile. Le gocce gli scorrevano lungo il corpo tonico e curato grazie agli allenamenti di lacrosse e alle prove di ballo con i Warblers.

Potersi permettere una scuola privata abbastanza costosa aveva i suoi vantaggi, come una cabina doccia decisamente spaziosa e comoda in cui Sebastian poteva rilassarsi e sciogliere i muscoli. Gli bastavano i suoi quindici minuti lì dentro per trovare la calma e la pace necessari, quasi come se quella cabina doccia fosse in grado di lavar via ogni preoccupazione.

Quando ebbe finito indossò i boxer dopo essersi asciugato e si fermò immobile davanti all’armadio per cercare i vestiti che aveva già deciso di indossare. Non fece nemmeno caso all’arrivo di Thad, che stranamente pallido, si buttava a peso morto sul proprio letto portandosi una mano alla fronte.

Fu quando notò la tracolla del moro buttata malamente per terra – tutti sapevano che Thad Harwood era l’incarnazione dell’ordine – che iniziò ad insospettirsi sicuro che ci fosse qualcosa che non andava.

Normalmente non si sarebbe scomodato ad interessarsi della salute del ragazzo, soprattutto considerato che spesso e volentieri entrambi si ritrovavano a litigare lanciandosi frecciatine, ma il mutismo di Thad era fin troppo evidente e questo creava a Sebastian non pochi problemi.

Non l’avrebbe mai ammesso nemmeno sotto tortura, ma in quei mesi passati insieme condividendo la stanza e le prove con i Warblers aveva imparato a conoscerlo ed in fondo ad apprezzarlo. Non si spiegava quindi il senso di costrizione alla bocca dello stomaco, ma era certo che fosse preoccupazione.

Per la prima volta si stava preoccupando per qualcuno che non fosse semplicemente se stesso e questo un po’ lo confondeva. Sebastian Smythe non si curava di nessuno se non quando ci fosse di mezzo il proprio tornaconto personale e non provava sentimenti quali affetto, amore o simpatia. Eppure quel nanetto ispanico dagli occhi cioccolato alle volte faceva vacillare i suoi propositi.

Come in quel preciso momento. Il castano lasciò perdere la ricerca del suo outfit e si avvicinò cautamente accanto al letto di Thad che era ancora disteso con le mani posate sopra la fronte e gli occhi chiusi. Sebastian lo sentiva respirare a fatica e gocce di sudore gli imperlavano il volto leggermente accaldato.

«Harwood stai bene?» Si costrinse a buttar fuori quella domanda sforzandosi enormemente di risultare gentile.

«Da quando ti preoccupi per me Sebastian? Comunque sto bene.» gli rispose Thad in un mormorio sostanzialmente indecifrabile.

E se il francese non si fosse trovato a meno di venti centimetri da lui probabilmente non l’avrebbe nemmeno udito. Sempre meno convinto che andasse tutto bene, Sebastian allungò la mano posandola sulla fronte dell'altro dopo aver gentilmente scostato la sua. Non fece caso al sussulto dell’ispanico per quel gesto, poiché allarmato si accorse che il ragazzo aveva la febbre abbastanza alta.

«Non stai affatto bene Harwood. Hai la febbre.» gli rispose.

«Non morirò per un po’ d’influenza anche se tu ci spereresti. Goditi pure il tuo fine settimana.»

Nonostante le frecciatine, Sebastian si morse la lingua per evitare di rispondergli a tono e si premurò invece di riempire un bicchiere d’acqua che gli porse insieme ad alcune medicine. All’occhiata scettica di Thad rispose con uno sbuffo esasperato ed un’occhiata rassegnata.

«Non sto tentando di avvelenarti. Sono aspirine e ti aiuteranno ad abbassare la temperatura corporea.» disse.

Thad lo ringraziò dopo aver buttato giù le compresse tentando di alzarsi per indossare qualcosa di più comodo della divisa scolastica. Peccato che non avesse fatto i conti con i giramenti di testa dovuti alla febbre e che se non fosse stato per Smythe si sarebbe ritrovato di sedere per terra sulla moquette.

La presa di Sebastian era forte e decisa attorno ai suoi fianchi e Thad sentiva improvvisamente un gran caldo, decisamente non dovuto all’influenza. Aveva sempre reputato Sebastian un bel ragazzo sebbene caratterialmente fosse uno stronzo egocentrico ed ora che si trovavano a distanza ravvicinata poteva notare quanto brillanti fossero i suoi occhi verdi.

D’altro canto anche Sebastian era rimasto colpito da quella vicinanza, sebbene non lo mostrasse esteriormente. Il corpo accaldato di Thad stretto tra le sue braccia e quegli occhi castani resi lucidi dalla febbre e del tutto magnetici erano un attentato al suo autocontrollo. Avrebbe tanto voluto azzerare la distanza e baciare quelle labbra carnose, salvo poi scuotere la testa dandosi mentalmente del coglione.

Decise quindi di concentrarsi solo sul malessere del moro e l'aiutò a cambiarsi non senza un notevole imbarazzo da parte di quest’ultimo, che si intimava di non arrossire più del dovuto, dato e considerato che il castano indossava sostanzialmente solo un paio di boxer neri.

Sebastian non potè evitare di concedersi un ghigno soddisfatto per l'effetto che il suo corpo semi nudo provocava nel suo compagno di stanza ed era certo che se avesse dato sfogo alla sua verve creativa con battutine maliziose, l'altro l'avrebbe bellamente mandato a quel paese nonostante l'influenza.

Una volta che si ritrovò finalmente sotto le coperte Thad chiuse gli occhi cercando di riposare, mentre le medicine iniziavano a fare effetto, ignaro della battaglia interiore dell’altro ragazzo. Sebastian frattanto si era rassegnato ad ammettere che la presenza di Harwood non gli dispiaceva per niente ed improvvisamente non era più così tanto deciso ad andare allo Scandals.

Era sicuro che se fosse uscito lasciando quel nano malefico da solo, avrebbe passato la serata a preoccuparsi senza concludere un bel niente e senza godersi a pieno il divertimento. Sospirando indossò una tuta, mandando completamente a farsi fottere il suo programma perfetto per il week-end, e si sedette accanto a Thad rimboccandogli le coperte.

«Non dovevi uscire?» gli disse in un sussurro il moro.

«Non voglio averti sulla coscienza se crepi. Ora sta zitto e dormi Harwood.» rispose acido per mantenere la sua reputazione da stronzo cronico.

Il volto di Thad si aprì in un lieve sorriso mascherato dalle coperte. Anche se Sebastian sembrava il solito menefreghista era riuscito a leggere tra le righe ed aveva compreso che in fondo anche il francese possedeva un cuore. E l’aver rinunciato ad andare allo Scandals per prendersi cura di lui ne era una prova più che sufficiente.







A/N


Hola chicos! Nonostante io sia ormai veterana in questo fantastico sito, è la prima volta che decido di scrivere una Thadastian. (Amo enormemente questa coppia! Dovrebbero prenderla in considerazione per la sesta stagione o magari quel sadico di Murphy potrebbe fare uno spin-off dedicato ai Warblers! Che tirchio!) Tralasciando i miei non tanto normali sproloqui mentali, spero abbiate apprezzato questo primo prompt. Come infatti ho precisato nell’introduzione prima di cliccare sulla storia, ho indetto su Tumblr insieme ad altre fan della coppia il primo Thadastian Summer Challenge 2014. In poche parole chiunque voglia partecipare deve seguire delle semplici regole.
Aprite un dizionario (possibilmente in italiano) su una pagina casuale e scorrete le voci fino a bloccarvi al primo sostantivo che trovate. Quella sarà la parola intorno a cui costruire la storia. Ripetete la stessa operazione per sette volte fino ad avere sette parole o eventuali prompt. L’unica regola è: la parola deve essere citata almeno una volta nel testo. Infine condite a go go con la vostra fantasia e sbizzarritevi! Vi assicuro che è incredibilmente divertente! Io mi sono divertita come una matta ed ho riso di fronte alle strambe parole che mi sono capitate per sorte. Vi lascio alla storia, buona lettura e per qualsiasi dubbio, chiarimento, consiglio o critica lasciatemi una recensione. Mi farebbe piacere conoscere il vostro parere generale quindi confido in molte recensioni. See you with the next prompt!

XOXO

Sara


  
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: saramermaid