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Autore: thinias    11/07/2014    8 recensioni
ATTENZIONE TUTTA LA SHOT E’ SPOILER SE NON AVETE VISTO IL FINALE DELLA NONA STAGIONE.
Quale sarà la reazione di Dean una volta scoperto cosa il Marchio di Caino gli ha fatto, e quali sono le estreme conseguenze delle sue scelte? Cosa resterà di lui, di quello che conosce, dei suoi sentimenti, della sua umanità, dell’amore per suo fratello? Chi e cosa sarà Demon!Dean…?
Genere: Angst, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Crowley, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nel futuro
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Titolo one shot:  Open your eyes Dean
Autore: Thinias
Pairings: nessuno

Rating: R
Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester, Crowley
Warning: angst, introspettivo
Conteggio parole: 1.451
Timeline: inizio decima stagione
Spoiler: 9/10 stagione
Disclaimer: I personaggi di Supernatural non mi appartengono. Scrivo senza alcuno scopo di lucro e non intendo violare alcun copyright.
Note: tempo di hiatus e tempo per me di crisi di astinenza senza più forte. Per cui, ho deciso di ipotizzare quale potrebbe essere la prima scena della premiere della decima stagione, proprio partendo dallo shock subito a causa dell’ultimissima scena del finale della nona.
ATTENZIONE TUTTA LA SHOT E’ SPOILER SE NON AVETE VISTO IL FINALE DELLA NONA STAGIONE.
Trama: quale sarà la reazione di Dean una volta scoperto cosa il Marchio di Caino gli ha fatto, e quali sono le estreme conseguenze delle sue scelte? Cosa resterà di lui, di quello che conosce, dei suoi sentimenti, della sua umanità, dell’amore per suo fratello? Chi e cosa sarà Demon!Dean…

 

 

 

Apri gli occhi Dean.

Vedi quello che io vedo. Senti quello che io sento. Andiamo ad ululare a quella luna!

 

Sento quelle parole come se provenissero da lontano.

Mi chiedo per un momento come è possibile che io sia ancora vivo.

Posso quasi sentire l’eco del dolore della lama che affonda del mio petto e il polmone che esplode in una bolla di sofferenza. Il sapore del sangue mi ha invaso la bocca, è difficile respirare… parlare.

 

Sono fiero di noi…

 

Eppure ora sembra tutto così distante, sfocato.

Non sento niente.

 

Niente, solo un bisogno sordo che fatico a trattenere e che aumenta con l’aumentare della mia presa di coscienza. 

 

Il braccio pulsa dove il Marchio di Caino deturpa la pelle con la sua cicatrice; mi chiama come una sirena con il suo canto e la solidità della Prima Lama stretta tra le mie dita acuisce quella sensazione. So che è lei anche senza guardare. Vibra in risonanza con il Marchio, è come se si riconoscessero.

 

Ora è parte di me, un prolungamento del mio braccio.

La stringo e mi aggrappo a quella solidità per cercare di ritrovare me stesso.

 

Apro gli occhi.

 

Mi sembra quasi di fluttuare, mi sento strano, diverso.

So chi sono... no, so chi ero.

In un attimo la consapevolezza mi raggiunge con la forza di un pugno nello stomaco, mi rendo conto di quello che non sono più e di quello che sono diventato.

Un mostro.

Quello da cui sono fuggito per tutta la vita.

 

Dovrei aver paura, forse…

Dovrei urlare al cielo la mia disperazione, perché il mio peggior incubo è diventato realtà.

 

Invece quello che sento, quello che provo in questo momento, è solo una strana calma e l’ebbrezza del potere che la Prima Lama infonde nel mio braccio. Non riesco a distogliere l’attenzione dall’impugnatura che tengo stretta nella mano. È come una droga, ma è diverso ora, la sento scorrere libera nelle vene.

La forza, l’energia che sento è quasi inebriante e mi lascio trascinare da essa.

 

Quando mi alzo il mio corpo reagisce in modo differente da prima. Lo sento più forte eppure è come se non fosse mio.

Dio, è come se bruciassi dall’interno.

Tutto quel potere… si agita dentro di me come una fiera pronta ad attaccare.

 

Quando guardo Crowley, ad un passo dal mio letto, vedo il suo vero volto e mi chiedo distrattamente se ora anche il mio è simile al suo.

 

“Benvenuto nella tua nuova vita, Dean.”

Il suo sorriso lascivo, quando pronuncia quelle parole, mi fa infuriare. Sento il Marchio nutrirsi avido di quella rabbia, bramoso di assaporarla attraverso di me.

Sono in piedi prima ancora di rendermene conto e piombo sul Re dell’Inferno con una velocità che sorprende anche me.

“Tu sapevi…” la mia voce esce in un sibilo. Gutturale e profonda più di quanto non la ricordi.

Il mio viso è vicino al suo, percepisco la sua sorpresa e… qualcos’altro.

Paura forse.

“Tu sapevi quello che sarebbe successo!” Lo ripeto spingendo il braccio che tengo sotto la sua gola. Vedo il Marchio farsi rosso, quasi incandescente e sento la sua pulsazione farsi più forte e rimbombare nella mia testa con una semplice parola.

 

Uccidi

 

“No, Dean... non ne ero sicuro.” Cerca di mantenere il suo tono saccente, ma la sua voce trema, ha paura. “Permettimi di aiutarti e di mostrarti cosa vuol dire essere quello che sei diventato.”

“Hai mentito!” Nel mio tono c’è una promessa di morte che non riesco a celare. “Mi hai nascosto delle informazioni importanti, non credi?”

Le nocche delle dita si sbiancano esangui, mentre stringo l’impugnatura della Lama; il tremore che c’era un tempo ora è scomparso, ora mi appartiene, ora non devo più combatterla. 

Forse Crowley lo vede nei miei occhi o forse lo sente nelle mie parole, poco importa; vedo aumentare la sua paura.

 

Basta un battito di ciglio perché di lui non resti che aria impalpabile.

 

Un sorriso piega gli angoli della mia bocca, anche se il pulsare nella mia testa emette una nota di disappunto per la preda persa. Ho tempo. Ho tutto il tempo del mondo per ritrovare quel piccolo verme.

Un altro pensiero che dovrebbe farmi inorridire. Ma non è così.

Mi avvicino alla porta e la mia immagine viene catturata da un piccolo specchio appeso alla parete.

Non vorrei guardare ma non posso farne a meno.

 

Il pallore del mio viso e i segni delle ferite che lo ricoprono, non riescono a farmi distogliere lo sguardo dal riflesso dei miei occhi. Due pozzi neri. Prova tangibile di quello che sono diventato.

Colpisco lo specchio prima che possa rendermene conto e l’immagine si spezza, in frantumi.

 

Guardo le schegge sparse sul pavimento ed è di nuovo tutto così distante. C’è solo il richiamo del Marchio che rimbomba nelle mie orecchie e continua a pulsare sempre più forte.

 

Devo andarmene da qui. Allontanarmi da questo posto che non può più essere la mia casa.

Una nuova consapevolezza di cui prendo atto.

Per un momento penso che dovrei restare, imprigionare me stesso in un sotterraneo tra trappole del diavolo e catene, e impedire all’essere che sono diventato di prendere il sopravvento.

 

Ma di nuovo il mostro, che non smette di ribollire dentro di me, cancella questo pensiero e la calma torna a dominare il mio corpo e la mia mente.

Chiudo gli occhi e, quando li riapro, so che sono tornati verdi, limpidi, umani, ma è solo una facciata che non può nascondere l’anima nera che mi porto dentro.

 

Quando esco dalla stanza trovo Sam nel corridoio. Ha la pistola in mano e la tiene spianata di fronte a sé. La sua espressione passa in un momento dallo stupore all’incredulità, poi abbassa l’arma lasciando che le sue braccia restino inermi lungo i fianchi.

“Oh mio Dio.” Il sollievo nella sua voce, un sorriso sulle sue labbra. “Dean!”

 

Lo guardo per un attimo, poi mi muovo come a rallentatore, cercando di passargli accanto per andarmene da quel posto e da lui. È meglio così, ne sono certo.

“No! Dean aspetta!” Mi afferra per un braccio quando gli passo vicino.

Mi fermo, ma non mi volto.

Mi lascia. Sento che aveva bisogno di toccarmi per capire se fossi vero. Carne e sangue, non un fantasma incorporeo.

“Come...?” La sua voce è appena un sussurro.

 

Di nuovo mi sento come distaccato dal mio corpo, estraneo nella mia stessa carne.

Quello che dovrei sentire, quello dovrei provare di fronte a mio fratello, resta appena fuori dalla mia portata. Scivola via senza che io lo possa fermare.

Resta solo il nero della mia anima e dei miei occhi. Forte come non sono mai stato, privo di tutte quelle remore che governavano le mie azioni, lascio che quello che c’è dentro di me salga in superficie e che Sam veda ciò che sono ora.

 

Quando mi volto verso di lui i miei occhi sono tornati ad essere neri.

La sua espressione incredula sembra perfino comica, non riesce a trattenersi dal fare un passo indietro, forse per scappare dall’evidenza di questa situazione.

 

“Dean…” Comprensione e dolore.

 

Non rispondo, non è necessario. Non c’è nulla che lui possa fare. Che nessuno possa fare.

Ma non può lasciarmi andare. Avrei dovuto saperlo.

 

Mi afferra il braccio tirandomi indietro. “Aspetta, non andartene!”

Mi accorgo di avere ancora la Lama in mano solo quando ne stringo l’impugnatura. Il Marchio brucia sul mio braccio e dentro di me. È come se sentisse l’odore del sangue. Devo andarmene, non voglio fargli del male.

Ma di nuovo la mia anima scura prende il sopravvento, la Prima Lama è sulla sua gola, il suo corpo premuto contro il muro. Il bisogno di uccidere rimbomba nella mia testa togliendomi il fiato, mi sento sopraffare.

 

Uccidi

 

Per un momento tutto quello che vedo sul suo volto è la paura. Non ha paura di morire, ha paura di me.

“Dean!”

I suoi occhi sono dilatati, il respiro è affannoso.

“Dean! Sono io! Ti prego fermati!”

 

Ed è difficile.

Così difficile da richiedere tutta la mia forza. Non voglio ucciderlo, non voglio fargli del male. Non lui.

“Dean!”

Chiudo gli occhi mentre cerco di combattere contro il volere del Marchio che mi spinge ad uccidere, a reclamare il sangue di mio fratello. I secondi passano e sembrano minuti, ore intere, prima che io riesca a muovermi.

Mi tiro indietro e mi rendo conto che non so se sarò in grado di farlo una seconda volta.

 

“Non cercarmi Sam.” So che non mi ascolterà.

“Ma se lo farai e un giorno dovessi trovarmi... uccidimi!”

Solo uno sforzo ancora più grande mi permette di allontanarmi da lui.

Non mi volto indietro mentre me ne vado, non voglio vedere il suo viso.

 

So che mi troverà.

Uccidimi

 

 

 

N.d.A.

 

E come al solito non ce la faccio ad aspettare che la nuova stagione inizi senza ipotizzare quello che potrebbe succedere.

Vedere Dean che si trasforma in Demon!Dean è stato abbastanza pesante e la prima cosa che mi sono chiesta è proprio cosa passerebbe nella sua testa (spero proprio che ce lo faranno vedere).

Mi rendo conto che la shot è un po’ allucinata, ma ho voluto immaginare un Dean che si sveglia e che si ritrova demone, seppur mantenendo ancora qualche tratto della sua umanità in lotta con l’anima demoniaca che ora si porta dentro. Ho immaginato la confusione alternata a momenti di lucidità e come il potere del Marchio e della Lama ora possano prendere il sopravvento su di lui.

Che dire, spero che vi sia piaciuta e se volete, fatemi sapere cosa ne pensate. ;)

Resta inteso che se la premiere andrà in questo modo io non voglio sapere niente XD

 

Ciauuuuuu S.

   
 
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