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Autore: acvxht    11/07/2014    3 recensioni
Are you mine? Are you mine tomorrow, or just mine tonight?- ripetei la strofa fino alla fine, lasciai andare anche l'ultimo accordo, voltai la testa verso Calum che cantava in parte a me, i nostri sguardi si incrociarono, non so perchè, non so come, allo stesso tempo girammo la tracolla, in modo che non ci fossero strumenti fra di noi, mi attirò a se premendo le labbra sulle mie. Vi assicuro che era come respirare di nuovo, una boccata d'aria fresca, me ne fregai del fatto che più di cinquanta persone aveva gli occhi fissi su di noi, era quello che volevo e niente e nessuno avrebbe rovinato quel momento.
-Are you mine?- mi sussurrò vicino alle mie labbra.
-I wanna be yours- sussurrai a mia volte rincastrando le labbra sulle sue.
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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OUT OF MY LIMITS
 
Mi chiamo Alex, ho 19 anni, e ho appena scoperto di avere un fratello in Australia , nostra madre ci ha abbandonati quando eravamo molto piccoli, io avevo due anni, Michael era appena nato, evidentemente la nostra nascita non era prevista nei suoi piani, mi sono sempre chiesta come si fa ad abbandonare un bambino, è impossibile, se qualcuno c'è riuscito però, evidentemente è possibile. Michael, è più piccolo di me di qualche anno, non che importi, e sinceramente non saprei che aggiungere dato che l’ho visto solo in foto…
Sto facendo le valigie, partirò domani per l'Australia, ho deciso di andarmene, non mi sono mai trovata bene nella mia “famiglia”, quindi insieme ad alcuni assistenti sociali abbiamo accordato il mio trasferimento. 
Il mio trolley straborda, probabilmente supererà il limite e dovrò pagare un supplemento, ma farei di tutto pur di andarmene, sarà un po' difficile lasciare le mie amiche, ma hanno promesso che verranno ha trovarmi anche se Sidney non è proprio dietro l'angolo. 
Il mio volo parte alle 9 del mattino, quindi per arrivare puntuale all'aeroporto mi sa che dovrò svegliarmi intorno alle 6 e trenta, quindi è meglio salutare tutto, chiudere la valigia e preparare la borsa.
 
Odio non riuscire a prendere sonno, è orribile, ma ero già arrivata in partenza con il presentimento di non riuscire a dormire, per ammazzare il tempo, decido di ricontrollare le ultime cose, assicurarmi di aver preso tutto, caricabatterie, Ipod, telefono, computer, c'è tutto, ricontrollo anche la mia borsa, c'è proprio tutto, speravo che mi mancasse qualcosa in modo da doverlo andare a cercare per casa e far scorrere altro tempo. Sono le 3 del mattino, a Sidney dovrebbe essere mezzogiorno, mando un sms a Michael, mi sono procurata il suo numero in modo da contattarlo per informarmi sull'arrivo del resto delle mie cose, quella che più mi preoccupa è la mia chitarra. Premo invio, sperando in una sua risposta, magari sono troppo invadente, non sono neanche partita che già mi preoccupo. 
La risposta arrivare dieci minuti dopo, c'era scritto che non dovevo preoccuparmi e che la mia roba stava già nella mia futura casa. Tirai un sospiro di sollievo e ringraziai. Decido di tirare fuori la roba che metterò domani mattina, opto per un paio di jeans stretti strappati sulle cosce e incisi sui polpacci abbastanza chiari, la mia maglia degli ACDC e le Vans nere.
Sono le 8.55 e sono appena salita sull'aereo alla ricerca del mio posto, non posso non ammettere di aver paura, una piccola percentuale è dovuta al volo, bhè, il resto si farà sentire al mio arrivo, ho paura di non piacere, di sembrare scortese e una che si crede chi sa chi. Alle 9 e un quarto l'aereo prende quota fra le nuvole, prendo le cuffie e l'Ipod dalla borsa e mi perdo nelle note. Ho dormito per 3 ore, ne mancano sette, direi che siamo a buon punto dai. Ma chi prendo in giro, i minuti sembrano infiniti. Passo un'altra oretta leggendo un libro, dopo di che è ora di pranzo, ci portano della pasta, un po' di pane e un dolcetto, non è il massimo, ma qualcosa dovrò pur mangiare no? Se no appena atterro faccio la figura del maiale che muore di fame, meglio di no. 
L'ultima ora sembra essere passata in un attimo, forse perché l'ho interamente passata a farmi prendere dal panico. Il viaggio dopotutto è stato abbastanza tranquillo, anche gli scali intermedi che erano quelli che più mi preoccupavano sono andati bene. Ci stiamo abbassando di quota, infatti la hostess dice di rimanere seduti e di allacciarsi le cinture. Eccoci siamo atterrati, mi alzo raccogliendo la mia roba, prima di scendere guardo il riflesso nel finestrino e mi faccio una coda onde evitare di sembrare un procione (?). Mi tremano le gambe e reggersi in piedi è un'impresa non da poco, entro in aeroporto dirigendomi al ritiro bagagli e noto una signora e un ragazzo che hanno un cartello con scritto il mio nome, passo accanto al rullo trasportatore e ritiro la mia valigia, dopodiché sembrando il più tranquilla possibile, mi dirigo verso la mia nuova famiglia.
-Ciao, sei tu Alex?- dice il ragazzo, è circa cinque centimetri più alto di me, molto magro, carnagione pallida, ma la cosa che più mi è saltata all'occhio sono i capelli verdi, è strano.
-Ehm... si- mi sono leggermente inceppata.
-Felice di conoscerti-. Dopo una breve conversazione su come è andato il mio volo ci dirigiamo verso il parcheggio e Michael si offre di portarmi il bagaglio. Mi invitano a salire sui sedili posteriori dell'auto, è abbastanza spaziosa. Mi fanno le solite domande di routine.
-Bella la t-shirt- si complimenta Michael.
-Oh, grazie- dico guardandomi la maglia, non mi ricordavo neanche cosa indossavo.
 
Michael's POV
Leggo il cartellone con gli arrivi previsti, mancano meno di cinque minuti all'arrivo di Alex, l'avevo vista solo in una foto ma le ritraevano solo il viso, avevo paura, forse più io che lei, avevo paura di non piacerle. Ecco, lo vedo, il suo aereo è atterrato, io e mamma aspettiamo un po' poi quando vediamo arrivare i passeggieri alziamo il cartellone sperando che lo noti, intravedo una ragazza al ritiro bagagli, può essere lei dato che non vedo altre ragazze sui 17 anni, eh si, è proprio lei, si sta avvicinando, è leggermente più bassa di me, magra, capelli lunghi biondi cenere raccolti in una coda, il viso assomiglia al mio ma ha i lineamenti più fini, quando è abbastanza vicina da poterla vedere in faccia noto che ha gli occhi verdi, sembra una ragazza cortese.
 
Alex's POV
-Eccoci a casa Alex!- i Clifford abitano in una villetta, di quelle a schiera, molto carina, con un piccolo giardino, in veranda c'era un dondolo e due divanetti in vimini che circondavano un piccolo tavolino rotondo in vetro.
-Prego entra- mi invita la mamma di Michael, dentro la villetta è molto spaziosa.
Michael mi invita nel giro turistico della casa, al piano terra ci sono il salotto, la cucina, molto spaziosa e un bagno, mi porta su per le scale, ci sono cinque stanze, una è la camera da letto dei genitori di Michael, una è quella di Michael.
-Wow, è molto grande la tua stanza-
-Grazie, anche la tua è grande uguale- 
-Bello quel poster- dico riferendomi all'enorme logo dei Nirvana su una parete.
-Già, anche a te piacciono?-
-Moltissimo- proseguiamo con il tour, ci sono due bagni.
-Quello più piccolo era un ripostiglio ma abbiamo pensato di farci un bagno per te-
-Oh, non so cosa dire, grazie mille, io non ho portato niente per ringraziarvi-
-Non importa basta che stasera ci cucina qualcosa all'italiana-
-Certo, però mi devi dare una mano-
-Sono un disastro in cucina-
-Ci divertiremo-
-Va bene- mi porta in camera mia, era enorme, le pareti erano bianche, sotto la finestra c'era un piccola rientranza dove c'erano appoggiati dei cuscini marroni scuri, il letto matrimoniale era al centro, più alto di quello di Michael, le coperte erano bianche panna, i cuscini avevano rifiniture in beije e il resto era sempre su quei toni.
-Ti piace?-
-Se mi piace? E' bellissima-
-Non è molto colorata ma io la trovo accogliente- ha detto Michael storcendo un po' il naso.
-A te non piace vero?- dico con tono divertito
-Mmh non proprio-
-L'avevo intuito- dissi ridendo. Mi lasciò in camera mia a sistemarmi, era praticamente già ora di cena, tiro fuori dalla valigia un paio di pantaloni della tuta, se da noi stava arrivando l'inverno qua l'estate era alle porte, e una maglietta bianca semplice.
-Mamma, Alex ha detto che ci prepara qualcosa all'italiana- sento vociare dal piano di sotto.
-Va bene basta che non l'hai costretta-
-Non mi ha costretto, trovo solo che sia un modo per ringraziarvi-
-Oh, sei molto dolce, ma non ce né bisogno, sarai stanca-
-No, ho dormito sull'aereo va tutto bene, faccio io- rispondo cortesemente.
-Però Michael mi deve dare una mano-
-Agli ordini capo!- disse mettendosi sull'attenti, sono proprio espansivi qui, è bello. Entriamo in cucina chiudendo la porta, scrivendo su un foglio tutto ciò che ci sarebbe servito. 
-Da cosa iniziamo?-
-Ehm, direi dal ragù- gli dico cosa fare mentre io inizio ad impastare gli ingredienti per la pizza, lascio riposare l'impasto intanto preparo il sugo. 
-Ora che ho tagliato la verdura che faccio?- 
-La metti nella pentola insieme alla carne- gli dico poi di stendere la pasta della pizza, mentre io sto attaccata ai fornelli.
-Alex, era tutto buonissimo- dice il signor Clifford
-Grazie mille, mi sembra il minimo-
-Ora è meglio se vai a metterti a posto, domani Michael ti voleva portare un po' in giro-
-Certo- accetto la proposta e mi alzo da tavola, entro in camera prendendo il necessario per fare la doccia.


BUONASERA RAGAZZE, EH SI SONO TORNATA CON UNA NUOVA FF, QUESTA VOLTA PERò SARO' MOLTO PIU' COSTANTE. CHE DIRE, E' IL PRIMO CAPITOLO E SPERO CHE VI PIACCIA. SE AVETE CONSIGLI POTETE LASCIARMI UNA RECENSIONE, ACCETTO QUALSIASI CRITICA PUR CHE NON SIA OFFENSIVA. 
UN BACIO xX
   
 
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