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Autore: SpaceDementia    30/08/2008    10 recensioni
"Propongo una tregua!" Dico alzando le mani.
Leila guarda il fratello mentre lui ride come un dannato.
"Sono pronta a contrattatre. Lui non fa testo." Dice indicando con il pollice Sam.
"Colazione con pane tostato e cioccolato più il mare se voi mi lasciate fare una doccia." Leila mi gaurda male, molto male.
"Devi giurarlo. Aspetta, me lo metti per iscritto?" Sgrano gli occhi. Cosa? Scompare in camera sua correndo e poi ritorna con un foglio e un pezzo di carta. Me lo porge.
"Devi scrivere: Io zio Mik- perchè non scrivi?" Mi riprende mentre la guardo a bocca aperta. "Se non chiudi la bocca entrano le mosche." Mi sorprende sempre più. Mi metto a sedere sul divano poggiando il foglio sul tavolino. "Bene, scrivi: Io, zio Mikey, autorizzo i miei nipoti, Leila e Sam, a tagliarmi i capelli se-"
"Ma sei impazzita?" Chiedo ridendo.
"No no. Scrivi zio."
Sequel di I'll meet your eyes, in this pool of blood.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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All You Need Is Love
 " The End...?"
E' davvero finita?



All You Need Is Love



Mikey Pov

"Zio, zio sveglaiti! Hai promesso che mi portavi al mare! Dai zio, sveglaiti!" Sento qualcuno scuotermi violentemente.
"Mmm..." Prendo il cuscino e me lo porto sulla testa.
"Dai zio, sveglia!" Apro gli occhi e mi metto a sedere di scatto. Mi volto di lato e la vedo lì, in piedi affianco al letto con un sorriso di che le va da un orecchio all'altro.
Guardo l'orologio.
Riduco gli occhi a due fessure.
"Sai che ora è Leila, vero?" Inizia a dondolare da un piede all'altro.
"Le sette?"
"Ecco!" Detto questo mi lascio cadere con la schiena sul materasso chiudendo gli occhi.
Si dorme...
"Zio!" Comincia a scuotermi ancora.
"Leila!" Mi rimetto a sedere e mi soride ancora.
"Andiamo al mare. Dai." Dice supplichevole.
"Tesoro caro, sono le sette. Lascia dormire ancora un po' lo zio Mikey. Dormi un po' anche tu."
"Sei proprio un vecchietto." Sgrano gli occhi.
"No no zio, scherzavo!" Dice alzando le mani e cominciando a indietreggiare. Mi alzo da letto riducendo nuovamente i miei occhi a due fessure. "No zio, davvero, scherzavo!" Dice quasi terrorizzata.
"Scherzavi, eh?" Un sorriso malefico compare sul mio viso. Mi fiondo su di lei prendendola per i fainchi e caricandomela su una spalla.
"Zio no! L-lasciamo dai!" Grida fra le risate.
"Noooo. Sei mia!" La lancio sul letto inizindo a farle il solletico. Si dimena come un'anguilla ridendo a più non posso.
I cuscini cadono sul pavimento quando si sentono dei passi avvicinarsi alla camera.
"Lela ti savvo io!" Sento qualcuno salire sul letto e cominciare a tirarmi i capelli.
"Scappa Sam!" Grida lei mentre riesce a divincolarsi dalla mia presa.
Mi volto leggermente, quel poco che mi permette di prendere Sam e buttarlo sul letto per fare ciò che ho appena fatto a sua sorella.
"No. Solletico no!" Grida anche lui tra le risate. Solo che lui scalcia più di Leila.
"Zio?" Mi volto vero Leila che... Dolore!
Mi massaggio il naso mentre lei abbassa l'arma del delitto: il mio cuscino preferito.
"Questo non dovevi farlo." Dico prendendone uno e dandole una botta in testa. Sgrana gli occhi e mi gaurda con espressione scioccata.
"Anche tu." Ed è così che iniziamo una lotta con i cuscini alle sette e dieci del mattino. Ma che ci posso fare? Oramai ci ho fatto l'abitudine.
La cosa più assurda? Le sto prendendo per davvero.
Una ragazzina di tredici anni e un bambino di solo quatro anni e mezzo.
Scappo in salotto nascondendomi dietro il divano.
Mi seguono correndo e mi gaurdano con dei sorrisi stampati sul viso e il fiatone.
"Propongo una tregua!" Dico alzando le mani.
Leila gaurda il fratello mentre lui ride come un dannato.
"Sono pronta a contrattatre. Lui non fa testo." Dice indicando con il pollice Sam.
"Colazione con pane tostato e cioccolato più il mare se voi mi lasciate fare una doccia." Leila mi guarda male, molto male.
"Devi guiurarlo. Aspetta, me lo metti per iscritto?" Sgrano gli occhi. Cosa?
Scompare in camera sua correndo e poi ritorna con un foglio e un pezzo di carta. Me lo porge.
"Devi scrivere: Io zio Mik- perchè non scrivi?" Mi riprende mentre la guardo a bocca aperta. "Se non chiudi la bocca entrano le mosche." Mi sorprende sempre più. Mi metto a sedere sul divano poggiando il foglio sul tavolino. "Bene, scrivi: Io, zio Mikey, autorizzo i miei nipoti, Leila e Sam, a tagliarmi i capelli se-"
"Ma sei impazzita?" Chiedo ridendo.
"No no. Scrivi zio."
"-A taglairmi i capelli se non manterrò il mio patto che comprende delle fette tostate con nutella e mare per tutta la mattinata. Poi sotto ci metti la firma. Sai come quando firmate i vostri contratti." Annuice alle sue stesse parole.
"Si zio. Conratti." Dice Sam annuendo.
"Sam, contratti, non conratti." Gli sussurra Leila all'orecchio. Il piccolo annuisce. Ridacchio mentre li vedo.
"Andiamo a lavarci ciurma!" Dico predendo Sam in braccio.
Che vita... che nipoti.


"Mi pace il tuo pane e nutlella." Dice Sam annuendo con la faccia totalemnte soprca di cioccolato.
"Sei tutto sporco Sam!" Dice Leila cominciando a ridere.
"Hai chiamato la mamma?" Dico mentre bevo un sorso del mio caffè. Che ci posso fare. Le vecchie abitudini non muoiono mai.
"Si. Ha detto che sta arrivando." Mi alzo e vado verso la cucina per prendere il succo d'arancia a Sam. Mentre gli porgo il bicchiede suona il campanello.
"Vado io!" Dice il bambino saltando giù dalla sedia e andando verso la porta d'ingresso.
"Papà!" Si sente dopo che la porta si è aperta.
"Sam!" Sorrido.
"Tu non vai a salutare?"
"Prima o poi dovranno veire qui, no?" Questa ragazzina non è cambiata per nulla. Sento le risate di Sam e dei passi che si fanno sempre più vicini.
"Buon giorno!" Mi volto e la vedo lì. In tutti questi anni non è cambaita per nulla. Conserva sempre lo stesso sorriso, sempre la stessa allegria.
"Ciao Mamma!" Dice Leila abbracciandola.
"Michael." Mi dice con gli occhi che le brillano.
"Catherine." Dico facendo un inchino. "Ti va del caffè?"
"Osi chiedermelo anche?" Dice fingendosi indignata.
"Zio zio! Papà! C'è papà!" Dice Sam tirandomi per la maglietta. Mi volto.
"Ciao Frank!"
"Hay Mikey! E' caffè quello?" Dice guardando la mia tazza mentre si avvcina a Leila.
"Ciao ledy Leila." sussura prima di darle un bacio sui capelli.
"Allora? Come si sono comportati questa volta?" Mi chiede Frank rubandomi la tazza di mano.
"Sai il detto: tale padre tale figlio?" Chiedo prendendomi un'altra tazza.
Frank annuisce.
"Hai presente le nostre riunioni band?" Annuisce ancora.
"Bene... peggio." Dico serio. Kat sgrana gli occhi.
"No mamma, non è vero. Lo zio Mikey ci aveva detto di svegliarci presto stamattina così ci avrebbe portato al mare ma lui non si svgliava! E così abbiamo inziato a rincorrersci e alla fine gli ho fatto mettere per iscritto delle cose. Zio fallo leggere alla mamma." Frank la guarda a occhi sgranati mentre Kat, che esamina il foglio, cerca di trattenera una risata.
Ormai sono anni che Leila si ferma a dormire da me quando non ha scuola o quando ci sono le vacanze, e Sam, questa è la seconda volta che dorme qui.
"Papà papà, andiamo casa. Voio giocare ai pirati." Dice Sam abbracciando Frank per una gamba.
"Ma devi andare al mare con zio Mikey." Dice Frank prendendolo in braccio.
"Lo so, è dura la vita dello zio." Mi dice Kat poggiandomi una mano sulla spalla.
"Bene, Frank. Io devo andare con Emily a vedere per il vestito. Ci vediamo dopo da Ray. Okay?" Chiede Kat. Frank mi garda.
"Devo andare anche io al mare?" Chiede terrorizzato. L'ultima volta ha mangiato della sabbia per colpa di Sam. Kat annuisce e io scoppio a ridere.
"Okay, allora a dopo." Dice baciandola sulle labbra. Questo, è amore.
"A dopo."
"Ciao mamma." Risponde Leila con la mano.
"Ciao Mamma." Dice Sam quando ormai Kat ha già chiuso la porta di ingresso.
Sono passati ormai cinque anni da quando quei due anni capito di amarsi, per davvero.
Da quando Frank ci ha fatto picchiare da Brian, da quando la mia vita è cambiata, in meglio ovviamente.
La cosa più bella, è che nessuno dei due è cambaito. Nessuno di noi, nè Gee, nè Ray, nè Bob. Siamo sempre li stessi, solo un po' più responsbili, di tanto in tanto.
Quel concerto... mi ha procurato un occhio nero.
"Mikey, ci sei?" Mi chiede Frank passandomi una mano davanti al viso.
"Si, si."
"A che pensavi?"
"Al mio occhio nero." Si porta un dito sul mento.
"Quando sono scappato da palco e Brian è salito lì predendovi a pugni?" Chiede ridacchiando.
"Si, il conceeto in cui sul palco c'è stata una rissa tra band e manager." Non lo scorderò mai il destro di Brian. Ancora ho li incubi la notte.
"Direi che quelle sera per me... bhè... fu fantastica." Dice gaurdando Leila e Sam litigarsi lultima fetta di pane tostato. Gliela toglie dalle mani e la divide in due.
Sorrido.
E'un buon padre, Frank, lo è con Sam, suo foglio, lo è con Leila.
"Allora ciurma, al mare!" Dico scattando in piedi.


Kat Pov

"Questo coso mi fa sembrare un pallone!"
"In effetto questo coso è proprio brutto." Mi dice Emily mentre mi gaurdo allo specchio.
"E' orribile!" Dico facendo un giro su me stessa. Emily annuisce.
"Deve essere proprio rosa?" Chiedo.
"Se vuoi posso passare al lavanda." La guardo sgranado gli occhi.
" Io al mio matrimonio non ti ho fatta vestire lavanda." Dico alzando un sopracciglio.
"Già mi ha deto un vestito verde." Mi dice mettendosi le mani sui fianchi.
"Dammi un giallino se proprio devi. Ma non rosa, o lavanda." Dico entrando nel camerino.
"Okay, vado per il giallino." Mi sfilo questo orribile vestito di seta rosa e infilandomi i jeans e la maglia esco.
"Oh mio Dio." Ed è qui che rimango scioccata.
"Ti piace?" Mi cheide Amily mordicchiandosi un'unghia.
"E' divino." Dico a bocca aperta. "Gerard ne rimarrà incantato." Continua abbraccianodola.
"Emily?" Ci voltaimo.
"Cazzo, stai benissimo!" Christa si avvicina alla ragazza con occhi sgranati e bocca aperta.
"Come mai hai fatto così tardi? E' inutile tanto proverai anche tu l'orrendo vestito rosa." Dico riducendo gli occhi a due fessure e puntandole un dito contro.
"Quello che mi hai fatto vedere l'altra volta?" Chiede a Emily che annuisce.
"Oddio che schifo. Comunque ho fatto tardi perchè sono andta a predere mia sorella all'aereporto." Dice andando verso il camerino.
"Ma non arriva la settimana prossima per il matrimonio?" Chiedo avvicinandomi alla tenda.
"Si, ma ha anticipato."
"Sono proprio curiosa di conoscerla."
"Presto. Ora è da un'amica." dice uscendo fuori.
"Oddio che schifo." Dice Emily guardandola.
"Oddio, è prorpio brutto." Replico io.
"Oh mamma, Emily ma che razza di vestito è questo? Sembra una busta." Dice piegando la testa di lato. Io e Emily la imatiamo.
Scuotiamo tutte la testa , come fossimo sincronizzate, e scoppiando a ridere.
"Muoviamoci o non faremo in tempo a far tutto." Dico prendendola e conducendola nel camerino per farla cambaire.



Mikey Pov

"Non è possibile che ogni volta che io vengo al mare con voi debba magaire sabbia." Dice Frank scendendo dall'auto e prendendo per mano Sam.
"Io credo di averla nelle mutande." Gli surrusso. Mentre ridacchia suona il campanello.
"Ciao Bob!" Dico appena la porta di apre.
"Uomini! Ciao Leila, ciao Sam!" Dice accarezzandogli le teste.
"Zio Bob!" dice Leila abbracciandolo.
"Gli altri?" Chiede Frank entrado.
"In cucina." A quelle parole Leila corre in cucina.
"Papà!" Si sente gridare.
"Leila!" E non posso fare a me di sorridere sentendoli. Ancora ricordo quanto ha sofferto Gerard per lei. Quanto bene le vuole e quanto ci tieni a lei.
"Ciao!" Dico ai presenti mentre vado verso il frigo per una birra.
"Salve a tutti!" Ci voltiamo e ci sono Kat, Christa e Emily con dei cartoni di pizza.
"Cibo!" Dice Bob balzabdo dalla sedia e facendola cadere sul pavimento. Tipica mossa di Bob. Faccio un passo indietro per evitare che mi cada sul piede e non so quel quale oscuro motivo ci riesco.
"Chri, tua sorella?" Chiedo addentando un pezzo di pizza.
"E' andata a trovare un'amica. La vedrete domani... penso."
"Bob, non mangiare troppo che poi Judy ti caccia di casa... se sfondi il letto."
"Frank!" Lo risprende Kat.
"Mikey!" Dice lui cercando di far ricadere la colpa su di me.
"Sei un idiota." Dico guardandolo serio e dandogli uno scappellotto.
"Okay, scusate." Alza le mani.
"Bob dov'è Judy?" Chiedo bevendo un sorso di birra.
"Arriverà più tardi." Mi guardo un attimo introno. Nulla è cambiato in questi anni. Gli stessi visi, le stesse battute e le stesse risate, un paio di ruge in più forse, i nostri visi saranno si e no invecchiati di un paio d'anni.
Siamo sempre noi, sempre gli stessi.
Già, non siamo cambiati per nulla.


Frank Pov

Entraimo in casa. Imbraccio ho il piccolo Sam. Lo porto in camera sua e lo metto a letto baciandogli una guancia.
Diventare padre è stata una delle gioie più grandi della mia vita.
"Buona notte, Frank." Dice Leila baciandomi una guancia con l'espressione totalmente assonnata.
"Notte piccola." Vedo Kat salire con lei le scale e andare verso la sua camera per rimboccarle le coperte.
Sono felice ora. Felice come non lo sono mai stato.
La guardo sfliarsi i vestiti.
Mi gaurda, con quei suoi occhi neri e pieni di luce, i capelli lungi che le incorniciano il viso.
"Cosa c'è?" Mi chiede sedendosi sul letto accanto a me.
"Sembra solo ieri."
"Cosa?"
"L'averti incontata." Sorride e accarezzandomi una guancia posa un bacio delicato e leggero sulle mie labbra. Adolescenti eravamo e tante ne abbiamo pessate insieme. Così giovani e così immaturi, ed è straordinario il modo in cui ci siamo rincontrati, il mondo e la semplicità con cui l'amore è tornto fra di noi.
Gli anni sono passati, ma noi siamo quelli sempre.
Basti pensare ai gesti, agli sguardi, ai sorrisi. Sono passati solo cinque anni da quando l'ho rincontata. Da quando ancora, mi sono innamorato di lei.
Le prendo una mano poratandomela sul cuore.
Sorride con gli occhi che le brillano. Proprio come quella sera, sotto la neve.
No, non è cambaito nulla fra di noi.
Sfiora il suo naso con il mio e sento il suo respiro caldo sul viso.
"Ti amo Kat." Le dico poggiando la fronte sulla sua.
"Lo so, Frank. Ti amo anch'io." Sussurra prima di fondere le sue abbra con le mie.
La vita non potrebbe essere più dolce.




I My Chemical Romance non mi appartengono e l'intera storia è solo frutto della mia fantasia

Salve a tutti!
Nuova storia che non è altro che una continua di I'll meet your eyes, in this pool of blood.
Spero che i miei indizi nelle l'ultimo capitolo siano stati colti.;P
La storia non sarà incentrata su Kat e Frank, no no, questa è la storia di Mikey. Ci saranno avviamente tutti i personaggi ma la storia verterà su di lui.
Questa storia la dedico alla mia migliore amica, a quella persone che amo con tutto il cuore e che non mi abbandona mai, che mi regala mille sorrisi senza chiedere nulla in cambio.
La dedico a Jessika (a cui voglio un mondo di bene e che mi ha sempre appoggiata!), Fre, Jejè e anche a Vale che poverina mi deve sopportare...
E Poi ringrazio anche gli angeli che hanno recensito l'ultimo capitolo di I'll meet your eyes, in this pool of blood.

A voi, Rò.
  
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