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Autore: angel17    11/07/2014    0 recensioni
Ho sempre considerato mia mamma come un nemico, qualcuno di cui non potersi fidare. Poi mi sono ricreduta e ho deciso di scrivere questa ''lettera'' per lei.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao mamma,

Sai, avevo voglia di scriverti. Non so bene per quale ragione. O forse si.. Ricordo che tu mi dicesti che se ne avessi sentito il bisogno avrei potuto farlo. E ora sono qui, davanti ad un foglio, a tentare di mettere per iscritto quello che provo. Le mie emozioni, i miei dolori, le mie gioie. Per farti capire chi sono o quello che voglio sembrare. Apparentemente potrei sembrare ”forte” e una di quelle piene di amiche da amare. 

Inizio col dirti che non sono forte. Cado ad ogni ferita; non sono piena di amiche. No, anzi. Ora, in questo periodo della mia vita, mi sento tremendamente sola. Afflitta dal dolore e dal dispiacere. Forse perché ho capito il vero significato della parola ”amore”, o forse perché sono più complicata di quanto possa sembrare. 

Il punto è che mi trovo partecipe di una vita che non sento mia. Viviamo in un mondo in cui fingere è diventata la parola chiave della vita di ogni individuo. Si nascondono lacrime e paure nel proprio cuscino, che si impregna dei nostri desideri inascoltati e si sorride davanti ad un volto che sentiamo di conoscere.

Sono tante le cose che vorrei dirti. Probabilmente le mie parole non saranno capaci di esprimersi correttamente, non saranno all’altezza. Ma è bello provare a crederci ogni tanto.

Ti ho sempre considerata una sorta si supereroe, a cui potevo prendere a calci il cuore, ma che sarebbe stata sempre lì pronta a salvarmi. Probabilmente da poco a questa parte ho capito davvero che sei un essere umano, una donna, più precisamente una mamma; la mamma che io, involontariamente, non sono stata in grado di amare fino a fondo. Perché facevo un enorme errore: tendevo a chiudermi in me stessa. Poi però ho capito che un peso è più leggero se portato da due. Così ho imparato che tu non sei un nemico ma un alleato. E questo mi ha fatto sentire sollevata, amata e compresa. Ma… Ancora adesso non sono in grado di capire l’immensità delle cose. Ho l’incredibile capacità di farmi scappare le migliori occasioni per poi sentirmi in colpa, pentirmene, stare male.. L’ho fatto tante volte questo errore con te, ma sappilo mamma, non voglio continuare a farlo. 

Bisogna cambiare in qualche modo, migliorare, ed in qualche modo qualcosa in me è cambiata: non sono più quella bambina che scappa davanti alle cose. Ora sono una ”donna” che affronta il problema, regge il suo sguardo. Non sempre però, a volte vorrei crollare, far cadere quella torre che porto da sempre sopra le spalle, e a volte accade. A volte cedo. Sto male fingendo di stare bene, perché vorrei non essere d’intralcio per nessuno o perché penso che nessuno, probabilmente, sarebbe in grado di capirmi. 

E’ per questo che scrivo: mi fa stare bene, mi asciuga le lacrime e mi dà forza per alzarmi. Perché domani è un altro giorno, perché domani io potrò farcela. 

Estremamente delicata, fragile e sensibile. E’ così che in questo periodo mi definirei: e questi fogli, questo profumo di carta, mi fa comprendere me stessa.. Quello che davvero sono. Credo di averti scritto abbastanza mamma, magari non a sufficienza.. E non so se comprenderai a fondo il significato di queste parole. Probabilmente non le ho capite neanche io.

Ciao mamma, ti voglio bene.

  
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