Caldo
Soffocante, maledetto caldo.
I mesi estivi alla Shinigami Dispatch Association erano sempre stati infernali ma mai come quell'anno, i distributori automatici di bevande erano letteralmente presi d'assalto.
Tutti boccheggiavano.
Sbuffavano.
Ansimavano.
Non lui.
William T. Spears, direttore sezione amministrativa, lavorava senza dire una parola. Impassibile.
Piccole goccioline di sudore colavano dalla sua fronte e venivano prontamente asciugate da salviettine umide; di tanto in tanto staccava lo sguardo dalle miriadi di documenti sulla scrivania per posarlo con aria sconsolata sui suoi sfaticati colleghi.
Dal lungo corridoio che fronteggiava la porta dell'ufficio udì una voce familiare, stridula e insopportabile.
William era cosciente del fatto che colui che stava per entrare nel suo ufficio non l'avrebbe mai lasciato lavorare: come sempre avrebbe iniziato a fare battute inopportune e a ridere scompostamente.
Infatti, con le sue femminee e ridicole movenze, Grell Sutcliff spalancò la porta dell'ufficio e si precipitò da William.
- Wiru! – trillò poggiando distrattamente il milkshake alla fragola che aveva in mano sulla pila pericolante di documenti di lavoro
- Come fai a lavorare con questo caldo? Perché non ti togli la giacca? -.
Si sedette sulla scrivania e inizio a giocherellare con i capelli del direttore canticchiando un irritante motivetto.
- Cosa sei venuto a fare, Sutcliff? - lo fulminò William.
Grell scese dal tavolo offeso: - Ts! Io vengo qui per tirarti su di morale e tu mi tratti così? 
William sperava con tutto il cuore che si fosse veramente offeso e che se ne sarebbe finalmente andato ma: - Ah, Wiru…adoro quando mi tratti male! - gridò Grell.
Il direttore fece un sospirò di rassegnazione, si alzò in piedi e prese Grell per i capelli: - Dimmi chiaramente che cosa vuoi e vattene. -
L'irritante shinigami fece un sorisetto malizioso, William si avvicinò al suo viso e posò le calde labbra su quelle del rosso.
Si allontanò immediatamente e riprese a lavorare come se niente fosse.
- W-wiru? - gemette Grell incredulo
- Cosa c'è, Sutcliff? - chiese distrattamente il direttore,
- Cosa c'è? Ma mi hai appena baciato! –
William alzò lo sguardo con un’espressione di sorpresa mista a disgusto:
 - Un bacio? Io? Sutcliff,fammi il piacere…-
Grell era talmente stupito della cosa che non sapeva bene se gioirne o meno.
Non potendo più ignorare l’imbarazzante silenzio che si era creato, William si guardò intorno e vide i suoi colleghi con gli occhi spalancati osservare la scena.
"Che io l’abbia fatto davvero?” pensò tra sé e sé.
- E voi? Cosa avete da guardare? - urlò, fulminando con lo sguardo tutti i presenti.
Gli altri Shinigami tornarono alle loro carte con una strana espressione di ilarità in volto.
Grell non diceva nulla ma appena vide comparire un leggero accenno di rossore sulle guance di William, fece un gridolino eccitato e gli saltò al collo: - Oh,allora è successo davvero! Ah, io l’ho sempre saputo che eri l’uomo giusto per me, vado subito a dire a tutti di tenersi liberi per il giorno del nostro matrimonio! –
Il direttore si alzò e sbatté le mani sulla scrivania facendo traballare pericolosamente il milkshake,si diresse a passi feroci verso Grell, lo prese per il colletto della giacca e sibilò:
- Apri bene le orecchie Sutcliff: qualunque cosa sia successa in questa stanza è stato un incidente che non si ripeterà mai, mai, mai più. Se una sola parola a riguardo uscirà da quella boccaccia, sei licenziato.-
William si sistemò la giacca con disinvoltura e fece per tornare alla scrivania quando improvvisamente si girò verso gli altri colleghi e puntò il dito contro uno di loro: - Questo vale anche per voi. –
Grell, barcollante e ancora in preda alle convulsioni d’amore si avviò verso la porta.
- SUTLCIFF! - tuonò Spears
- Si? - rispose speranzoso lo Shinigami
- Il tuo stupido milkshake, riprenditelo. –