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Autore: Potter_Alien    12/07/2014    1 recensioni
“Io amavo Bill,lo amo tutt’ora e lo amerò per sempre,non voglio una nuova famiglia,era lui la mia famiglia,con voi"
Una cosa che non si aspettava nessuno,una triste verità nascosta a tutti.
Una pistola,un lettera.
Genere: Drammatico, Sentimentale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve ragazze!Oggi mi si è accesa la lampadina ed ecco qui cosa ne è venuto fuori.Une one-shot tutta per voi,buona lettura!



Un'altra notte senza dormire,un’altra notte passata a piangere,un’altra notte a non accettare il destino,a pensare a ciò che non sarebbe mai dovuto accadere.
Ero tornata dopo una notte di duro lavoro al locale,come sempre mi ritirai piuttosto tardi e cioè alle 3 e mezza di mattina. Stavo crollando dal sonno,e non vedevo l’ora di andare a dormire,girai la chiave nella serratura facendo attenzione a non fare troppo rumore,non volevo svegliare il mio ragazzo,oramai sapevo che aveva il sonno leggero,dopo mesi di convivenza,e volevo sempre trattarlo nel migliore dei modi,facendo si che dormisse tranquillamente. Tirai la borsa sul divano del salotto e andai direttamente sopra in bagno a darmi una sciacquata,misi il pigiama che trovai già pronto in bagno,me lo aveva preparato Bill,lo sapevo,era dolcissimo.
Andai in camera da letto,e qualcosa immediatamente spiccò ai miei occhi,Bill non c’era. Dove poteva essere?Sarebbe stato in cucina avrei intravisto la luce accesa,o in salotto dove ero precedentemente stata,ma non c’era,forse aveva sentito il rumore delle chiavi e pensai si era nascosto da qualche parte per scherzare un po’ .
“Dai Bill vieni fuori!Dove sei?” dissi mentre controllavo sotto il letto                       
Nessuna risposta,il che non mi piaceva per niente.
“Bill?Dove sei?Mi stai facendo spaventare,stupido!” Dissi preoccupata,qualcosa non andava e il mio sesto senso mi avvertì
Decisi di vedere nel balcone,niente. In giardino,niente. Secondo bagno,niente. Era rimasta solo la cucina da vedere,spaventata come non mai scesi di corsa le scale. Una scena agghiacciante, davanti i miei occhi trovai quello che mai avrei voluto vedere. Era
Mi avvicinai tremolante,respiravo affannosamente,avevo la mano davanti la bocca per lo stupore. Urlai disperatamente con tutto il fiato che potessi avere,mi precipitai su  di lui
Era a terra,in un lago di sangue,con una pistola in mano.
“Oddio amore?!” nessuna risposta,una mano lo scuoteva,l’altra gli tenevo il viso
“Bill mi senti??!!” Non rispondeva neanche quella volta,e le mie lacrime scendevano come fiumi in piena
Non sapevo cosa fare,avevo le mani sporche di sangue,il cuore batteva a mille,avrei voluto strapparmi i capelli!
“Bill ti prego rispondi..!” dissi abbracciata a lui,o almeno al suo cadavere.
Ero disperata,non poteva essere!Perché quel gesto?
Perché hai fatto questo Bill?Perché?
Corsi a prendere il cellulare e composi immediatamente il numero di Tom
Uno squillo,due squilli,tre squilli,quattro…
“Cazzo rispondi!” dissi tra le lacrime
Chiamai altre volte,alla quarta volta finalmente rispose
“Tom corri qui a casa!Ti prego!” gli urlai per telefono
“Calmati calmati!Che succede?!” disse preoccupato dalla mia voce e dai singhiozzi
“Bill,è..è qui,c’è sangue,non respira corri!!”
“Ma che cazzo è successo?!!Arrivo subito”
Mi venne in mente l’idea di chiamare la polizia,ma no,ci voleva un ambulanza
Composi il numero e dissi solo l’indirizzo seguito dalla parola “sangue” e “correte”
In pochissimo tempo arrivò Tom e mi vide piena di sangue,sulla maglietta,la mani.. rimase pietrificato nel solo vedere me
“Tom vieni!” Gli afferrai il braccio e lo portai vicino quello che era(o meglio una volta) il suo gemello.
“No cazzo!Porca buttana!Bill?!” gli si precipitò sopra,neanche lui ci credeva
“Sono tornata da lavoro e l’ho trovato così!Che facciamo Tom?” dissi piangendo mentre continuavo a tremare come una foglia
“Non lo so..Hai chiamato l’ambulanza?!” disse confuso
“Si,poco fa!”
“Sentivo doveva succedere qualcosa,non ero tranquillo..”
“La polizia!Dobbiamo chiamarla!”
Tom compose il numero e in un attimo sarebbero dovuti arrivare.
Arrivò la polizia assieme all’ambulanza,e una volta scesi si poliziotti dall’auto vollero sapere tutto ciò che sapevamo,cominciarono a fare foto,e io ero immobilizzata,senza fiatare. L’ambulanza entrò con una barella,e caricarono il mio amore,tutta la  mia vita in un momento si era distrutta,mi passarono per la mente tutti i nostri momenti migliori,e alla disperazione si aggiunse un senso di vuoto che neanche sapevo descrivere.
Si avvicinò il medico legale e prese il suo polso
“Andato,da un’ora e mezza più o meno” abbracciai Tom e nascosi il mio viso nell’incavo della sua spalla
“Ci dispiace. Deve seguirci alla centrale,signorina” disse un poliziotto avvicinandosi
Mi presero per le braccia a mi misero in macchina assieme a Tom e i poliziotti,e come detto prima ci dirigemmo alla centrale,in cui vennero aperte le pratiche e ci interrogarono.
“Io non sapevo che avesse una pistola,non potevo immaginarlo!”
“Molto bene,potete andare,riferiremo noi eventuali novità”
Ci informarono poi che era stato suicidio,ma il perché di tale gesto ancora rimaneva un mistero,per tutti.
Dopo,ci fu il funerale e tutto,dal momento della sua morte Tom,George e Gustav mi erano vicini,e li ringraziavo tantissimo,ne avevo bisogno,di certo non avrebbe fatto tornare indietro Bill,ma almeno cercavano di consolarmi,in qualche modo.
E così io andai a casa di Tom,non potevo e non volevo entrare nella mia casa,quella che condividevo con Bill,lui ormai non c’era più.
Ma sarei dovuta tornare prima o poi in quella casa,e ci tornai.
A un mese dalla sua scomparsa,un giorno mi alzai,pensavo a quanto mi mancasse Bill,il suo profumo,che pensandoci proprio bene potevo ancora sentire forse,il suo profumo Hugo Boss che tanto amavo,non lo avevo minimamente toccato,lo teneva dentro una scatola,sotto il letto,quanto avrei voluto risentirlo..Perché non prenderlo?Forse me lo avrebbe fatto sentire più vicino..Decisi di cercare la famosa scatola,e la trovai,la presi e la misi sul letto,il cuore batteva forte,ci stavo ripensando,forse era meglio di no,ma mi feci coraggio e l’aprì. Trovai il profumo,accanto c’era una lettera,mi venne un tonfo al cuore..Magari,l’aveva lasciata proprio lui apposta..Non avevo il coraggio di aprirla..Così decidi di chiamare Tom,forse insieme a lui sarebbe stato meglio. Una volta composto il numero il telefono squillò una volta,e al secondo squillo mi rispose
“Heylà”
“Ciao Tom”
“Come va?”
“Come sempre..Ascolta ti ho chiamato per dirti una cosa..”
“Dimmi pure..”
“Ho trovato una lettera,nello scatolo dove Bill teneva il suo profumo..Penso che l’abbia lasciata lui apposta,non ce la faccio ad aprirla da sola,vieni per favore..?”
“Una lettera?Tra poco sono da te”
“Ti aspetto” chiusi la chiamata e aspettai che arrivasse lui per poter far luce su quel piccolo mistero
In meno tempo di quanto mi aspettassi Tom era già da me,e con lui c’erano anche George e Gustav.
“Hey ragazzi!”
“Eravamo a casa con Tom e ci ha detto della lettera e siamo voluti venire pure noi” disse Gustav
“Si infatti” affiancò George
“Allora..andiamo?” disse Tom nervoso
“Andiamo” e detto questo salimmo tutti e quattro in camera
Ci ritrovammo tutti sopra il letto a gambe incrociate,con la scatola al centro,come se fosse un enigma da risolvere(o quasi quasi lo era) ci guardavamo perplessi e nervosi.
“Tom..La apri tu?” chiesi
“Meglio che la apri tu”
“Ok..” si mise accanto a me,feci un respiro profondo e aprì la busta,estrassi la lettera e respirai ancora,per leggere le “righe che ci lasciò Bill” o meglio Le sue ultime parole.
“Ciao amore,
Sapevo avresti aperto quella scatola prima o poi,ne ero sicuro.
Sicuramente in questo momento non sarai sola,forse ci sarà qualcuno con te,magari Tom o chissà anche George e Gustav a leggere questa lettera,sicuramente vi sarete chiesti e lo starete facendo ancora adesso il perché di quel che ho fatto..
Come già sapete tempo fa facevo uso di droga,il che mi aveva reso tossicodipendente,cosa che non mi piaceva. Dipendere da quella robaccia non andava bene,e grazie al tuo anzi al vostro(parlo al plurale,sono sicuro di quello che ho detto prima) aiuto,standomi vicino e facendomi disintossicare sono tornato come prima,e di avvicinarmi di nuovo a quella schifezza proprio non avevo più intenzione,non mi faceva bene,non solo a me,ma anche a voi,non lo meritavate. Ne sono stato lontano per molto tempo,e finalmente potevi godermi di nuovo la mia vita in una splendida compagnia,la vostra. Ma qualcosa è andato storto,non era nei miei piani. Una sera in un locale qualcuno mi offrì quella robaccia,di accettarla neanche mi passò per l’anticamera del cervello,quindi rifiutai. Ma al quanto pare la mia risposta non piacque a quella persona,quindi senza poter fare niente e senza poter chiedere aiuto mi ritrovai di nuovo fatto di droga,non volontariamente,mi aveva fatto sniffare senza volerlo,con uno spintone caddi,e proprio mentre stavo cadendo quella persona schifosa mise la mano con la polvere davanti a me,e io respirando inspirai,e mi ritrovai un'altra volta punto e d’accapo. Pregai che non fosse così,ma per sicurezza feci un controllo,e le cose andarono per il verso sbagliato. Non volevo di nuovo farvi passare quello che abbiamo passato la volta precedente,non potevo legarvi a me un'altra volta,o almeno non in quel senso. Voi dovete essere liberi,non meritavate tutto quello..Sarei stato un peso,di troppo. Mi dispiace che magari sia andata così,neanche ve l’ho detto perché sapevo avreste cercato di aiutarmi,ma non volevo mettervi di nuovo in mezzo. Vi ringrazio di quello che avete fatto per me ragazzi,per tutto!Io non voglio che voi piangiate per me,se voi sarete felici allora lo sarò anche io. Quindi sorridete. So che è difficile,ma fatelo per me. Perdonatemi. Non vi dimenticherò mai,nessuno di voi!
Guss,cerca di bere meno caffè
George stai attento con quella piastra,ti si bruceranno i capelli
Tom starai attento tu al mio amore,vero?
E poi tu amore,sappi che ti amo e ti amerò per sempre!E mi raccomando,non perché io non ci sia più tu non debba farti una famiglia,io con te avrei voluto festeggiare il nostro matrimonio,avere dei figli,e passare la vecchiaia insieme,ma non è più possibile. Quindi fatti forza,se tu sarai felice allora lo sarò anche io.
Mi raccomando,prendetevi cura di voi ragazzi!
Mi mancate
Vostro Bill”
Già dalle prime righe cominciai a piangere,e con me anche gli altri,Tom aveva gli occhi lucidi e cercava di nasconderlo,ma dopo scoppiò anche lui.
Nessuno di noi se lo sarebbe aspettato,completamente. Insomma non potevamo mai pensarlo,lui ha sbagliato a pensare di essere un peso..
“Noi l’avremmo aiutato,vero ragazzi?” chiese George asciugandosi le lacrime
“Certo,scherzi?” disse Gustav con la voce ancora scossa
“Tu zitto che devi bere meno caffè!” Disse Tom ridendo leggermente
“E tu stai attento a lei!” disse ridendo anche Gustav
“Forza ragazzi,come vedete lui sarà sempre con noi” disse George
“Hai ragione!Ma una cosa non farò mai..” dissi
“Cosa?” mi chiesero
“Io amavo Bill,lo amo tutt’ora e lo amerò per sempre,non voglio una nuova famiglia,era lui la mia famiglia,con voi. Adesso continuerete ad esserlo voi,con lui sempre nel cuore”
“Ma hai letto?Lui vuole che tu sia felice..” Disse Tom passandomi una mano sulla schiena
“Lo so,lo so. Io sto bene con voi e va bene così” dissi tirando su col naso
“Se per te va bene così..” disse Tom guardandomi
“La lettera la tengo io se per voi va bene,facciamo delle fotocopie e ognuno avrà la sua..”
“Perfetto!” disse George alzandosi dal letto
Si avvicinò e mi abbracciò,e lo stesso fecero gli altri.
Finalmente avevamo scoperto cosa era successo ,avevamo capito.



Eccomi di nuovo qui.Spero vi sia piaciuta,vi aspetto nelle recensioni che tanto aspetto!^^
Vi lascio la mia pagina facebook,così sarete sempre aggiornati! Potter_Alien
  
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