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Autore: skonhet    12/07/2014    3 recensioni
Un giorno qualunque nella vita di Fleur e Bill insieme.
(Storia partecipante al Contest “About Daily Life” indetto da Himeko Kuroba sul forum di Efp)
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bill Weasley, Fleur Delacour | Coppie: Bill/Fleur
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Autore: skonhet
Titolo: Un giorno
Personaggi: Bill Weasley, Fleur Delacour
Genere: Romantico
Rating: Verde
Avvertimenti: /
Introduzione: Una giornata qualunque nella vita di Bill e Fleur
Eventuali note dell’Autore: /




Sono le otto del mattino a Villa Conchiglia. Fleur è già sveglia, fluttua tra le stanze illuminandole col suo riverbero argentato, spalanca le finestre ridestando le tenebre della casa. Col suo fine udito sente le onde leggere infrangersi contro gli scogli aguzzi e la salsedine intrecciarsi col profumo del caffè che già bolle in cucina. La luce estiva già picchia sul volto di Bill, sprofondando tra le cicatrici profonde, storcendogli una smorfia. Fleur lo osserva un po’, prima di sfiorargli le labbra sussurrando «Bonjour mon amour». La contrazione di Bill subito si scioglie, apre di sottecchi un occhio, e con un sorriso di quelli rubati a Fred e George l’agguanta per un braccio a la trascina con sé sul letto. Stringendola affonda il naso tra i sottili capelli lucenti che ogni mattina inondano i cuscini. Lei cerca di divincolarsi, protestando e ricordandogli quanto ci sia da fare in casa, ma dopo qualche minuto il tepore dell’abbraccio di Bill la convince a lasciarsi andare un po’.

Si risvegliano ormai a mezzogiorno. Fleur sbuffa rimproverando Bill di averla distratta «Il café sarà tuto freddo!» e lui la osserva ondeggiare irata e sfuggire alla sua vista. Rispetto alla sua dolce metà ama rimandare i suoi impegni in momenti della giornata più tardivi, che gli consentano quella pigrizia giustificata dal tepore delle ore intermedie. Il pranzo, veloce, lo soddisfa proprio perché di fronte a lui Fleur continua la scena della moglie contrariata. Pur non essendo un’ottima cuoca, Bill ama il modo in cui lei si preoccupa di assecondare i suoi gusti da mannaro, ma soprattutto come si ostini a combinare queste esigenze con la cucina francese. Il risultato sono delle quiche alla carne cruda e choucroute controverse, dal sapore selvatico e per Fleur stomachevole. Entrambi tuttavia finiscono per saziarsi della vista dell’altro.

Il pomeriggio scorre lento e pigro, stesi sul grande divano rotondo che occupa un’intera parete del salone. Stretti tra loro, ne occupano appena un quarto, con un libro in mano o fantasticando sulle note della radio. A volte fanno l’amore accompagnati dal ribollire lento del mare, altre si addormentano nuovamente cullati dalla leggera brezza oceanica che smuove le ipnotiche tende azzurre. Poi con lo stesso sguardo assente, da svegli, accarezzandosi la chioma a vicenda, i due giovani sposi fantasticano sul bambino che cresce nel ventre di Fleur, un anonimo bambino di cui Bill è così sensibile che nella notte spesso ne percepisce i movimenti quanto la madre. Spesso battibeccano sul nome, che Fleur esige sia francese mentre Bill vorrebbe assegnargli un nome esotico. Fleur lo immagina guaritore, se maschio, o insegnante se femmina. Bill sa che qualunque sia il sesso riuscirà a evitare che studi a Beauxbatons. Su questo litigano spesso. Il battibecco si conclude sempre con l’idea che per lo meno sono d’accordo a non mandarlo a Durmstang.

Quando il cielo si colora di arancio e le temperature si fanno più miti, Bill e Fleur, mano nella mano, si stendono sul giardino che dà sul mare, a contemplarne l’infinita distesa. La mano sinistra di Fleur corre spontanea sul leggero rigonfiamento che il mese precedente l’aveva messa in allarme, e Bill le porge una margherita colta sul momento. Lei poggia la sua testa sulla spalla di Bill, e attendono che si faccia sera per tornare al loro giaciglio d’amore.



Note dell'autrice
Mi piace immaginare i momenti più semplici della vita dei miei personaggi, come può esserlo una monotona giornata estiva. Spero vi piaccia :*
  
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