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Autore: _Alis98    12/07/2014    1 recensioni
Mickey non lascerà che qualche disturbo bi-qualcosa porti via l'uomo che ama. Scritto in risposta al finale della 4x12 e per l'anonimo su tumblr che richedeva una fic su Mickey che affronta il disturbo bipolare di Ian.
È uscito molto più triste di quello che volevo e sono molto dispiaciuta.
Disclaimer: Non possiedo Shameless.
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Ian Gallagher, Mickey Milkovich
Note: Missing Moments, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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NA: un anonimo su tumblr ha chiesto che scrivessi a proposito di Mickey che affronta il disturbo bipolare di Ian, ma probabilmente avrei scritto questa cosa comunque! 
Per il capitolo originale qui e l'autrice è la fantastica Love the Omni.
Buona lettura!

La camera da letto era buia e silenziosa.

Erano quasi le 5 di mattina, ma Mickey non riusciva a dormire. Si sedette vicino ad Ian sul letto, la sua testa pendeva in giù e i suoi occhi sembravano iniettati di sangue. Guardò il suo ragazzo che dormiva, con la fronte aggrottata per la preoccupazione. Le parole che Fiona Gallagher gli aveva detto quel pomeriggio gli turbinavano nella testa.

Ian era malato.

Per qualche motivo Mickey non poteva crederci. Ian sembrava stare bene solo un paio di giorni fa. Non c'era nessuna possibilità che qualcosa così grande fosse successa ad Ian senza che lui ne sapesse niente.
Non c'era nessuna fottuta possibilità.

Le sue narici si dilatarono e sospirò con rabbia, non volendo riconoscere tutti i segni che gli erano stati sotto il naso tutto questo tempo.

Il Milkovich non era niente più che un bandito. Perfino quando era da solo, non aveva mai visto davvero il punto. Il mondo era merdoso, e frignare su quello non avrebbe risolto nulla. Ma Mickey aveva pianto per Ian. Aveva bevuto una birra e aveva vegliato al fianco di Ian, le lacrime erano cadute lentamente per tutta la notte.

Le ore erano passate e gradualmente Ian iniziò a muoversi. Riprese conoscenza, strizzando gli occhi aperti, ma sembrava ancora stanco nonostante la sua intera giornata di riposo. I suoi occhi si abbassarono tristemente, e il suo corpo sembrava pesante mentre stava steso lì, avvolto in una fascio di coperte.

Il Milkovich provò a ricomporsi prima che Ian lo vedesse, ma era troppo tardi. Loro stabilirono un contatto visivo.

Quando Ian vide lo sguardo negli occhi di Mickey, il senso di colpa lo colpì così forte che riuscì a respirare a mala pena. Tutto quello che sembrava fare causava dolore a Mickey, e gli spezzò il cuore. "Mickey," pianse, con voce rotta. "Mi dispiace così tanto."

"Non hai niente di cui essere dispiaciuto," Mickey replicò fermamente. Sospirò, contento per un breve secondo in cui Ian se la sentiva di parlare con lui.

"Ma è tutta colpa mia," mugolò Ian. "Tuo padre che ci becca, io che ti forzo a uscire allo scoperto davanti a tutti... ti hanno perfino sparato due volte per colpa mia."

"Questo non è vero, e lo sai," disse Mickey con voce derisoria, incapace di credere a ciò che stava sentendo. "Mio papà era una testa di cazzo molto prima che arrivassi tu. Se non fosse stato per te non sarei mai riuscito a tenergli testa."

Ian continuò a singhiozzare, quasi come non avesse neanche sentito Mickey.

"Sono così stupido," continuò, il suo respiro stava diventando più affannato e disperato. "Io distruggo fottutamente tutto ciò che tocco. Sai, volevo essere un ufficiale così tanto cazzo. Quello era il mio unico sogno, l'unica cosa che potevo fare. Non sono intelligente come Lip o quello da cui tutti dipendono come Fiona. Non sono niente. Non so cosa farò ora..." Iniziò a impanicarsi, sembrando anche più sconvolto da quelle parole. "Oh, cazzo. Non so cosa farò ora..."

"Hey," disse Mickey dolcemente, asciugando una lacrima dalla faccia di Ian e accarezzando la sua guancia. "Hey, andrà bene. Si risolverà tutto."

Ian rise senza umorismo, un'altra lacrima stava strisciando giù per la sua guanca a rimpiazzare quella che Mickey aveva asciugato. "Non se sono come Monica," disse con voce roca.

Prima quel giorno il pel di carota aveva sentito tutti loro fuori dalla porta che parlavano di lui. Dopo quello, tutto aveva avuto senso. Sapeva cosa il Disturbo Bipolare facesse alle persone. Sapeva cosa significasse, e sapeva cosa sarebbe diventato.

Non c'erano possibilità che poteva attraversare quello.

"Mi lascerai per questo, lo so e basta," continuò con voce tremolante. "Finalmente ho te, tutto di te, e tu mi lascerai e basta."

"Di che diavolo stai parlando?" ringhiò Mickey con frustrazione. "Non c'è nessuna fottuta possibilità che io lo faccia, amico. Davvero pensi, dopo tutta la merda che abbiamo passato, che qualcosa mi spingerà mai a lasciarti?"

"Non mi vorrai," sospirò Ian sconfitto. "Non così." I suoi occhi inizarono a abbassarsi. Si sentiva così senza speranza e stanco.

"Non rinuncerò a te," giurò Mickey. "Non mi importa cosa cazzo devo fare. Ruberò tutte le fottute medicine del mondo. Starò al tuo fianco e ti racconterò tutte quelle fottute battute sugli asini zoppi che vuoi finché non sorriderai di nuovo. Non mi importa! Farò qualsiasi cazzo di cosa serve!"

Lacrime di rabbia e frustrazione iniziarono a formarsi di nuovo negli occhi di Mickey. Era incazzato con il mondo per aver fatto questo ad Ian e incazzato con la madre di Ian per avergli passato la sua merdosa genetica.

Ma più di tutto era incazzato con se stesso per non essere capace di aggiustarlo.

Ian stava semplicemente steso lì, sembrando morto. Si tirò di più le coperte, volendo crollarci dentro.

Mickey posò il suo braccio sopra a quello di Ian e lo accarezzò dolcemente. "Ti farò stare meglio, te lo prometto."

Ian si aggrappò al braccio di Mickey e pianse finchè non ricade nel sonno.

Mickey afferrò di nuovo la sua birra e la mandò giù, guardando fuori dalla finestra per vedere il sole che inziava a sorgere.

Quel disturbo "bi-qualcosa", o comunque cazzo si chiamasse, non stava per portare Ian via da lui. Mickey non gliel'avrebbe lasciato fare.
Note traduttore:
Ciao a tutti!
Continuo a tradurre le storie di questa autrice e ho notato che le altre sono piaciute molto e ho anche avuto le "mie" prime recensioni quindi sono molto soddisfatta.
Leggete e se vi va fatemi sapere cosa ne pensate.
Bye.
  
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