12/07/2014
0 recensioni― Dal diario di Becca Thorn, 2 luglio
“…”
Oggi la seduta del Consiglio di Vega è stata piuttosto stressante. Non vedevo l’ora di tornare a casa. Qui a Vega sono tutti ancora un po’ sotto shock, dopo aver scoperto che Alex Lannon, un semplice soldato dell’esercito di Vega, è in realtà il bambino che l’Arcangelo Michael aveva salvato molti anni prima da morte certa. Alex è il “prescelto”. Ci salverà tutti. O almeno così dice Michael. E io mi fido di lui.
“…”
Sono ormai molti giorni che non vedo Michael. Già... Chissà dove sarà adesso. Mi manca. Ma non so nemmeno con esattezza cosa provo per lui. Quando solo percepisco la sua vicinanza, o mi sembra di vederlo girare per le strade del mercato di Vega, mi sento la donna più felice di tutte. Persino adesso, che sono qui seduta sulla terrazza ad ammirare questo splendido tramonto, mentre scrivo sul mio diario, mi sembra di vederlo volare sopra quei grattacieli, laggiù, con le sue bellissime ali nere. Ali che lo rendono libero e al tempo stesso prigioniero. Lui è un Arcangelo, e io sono una donna. Un’umana. Il nostro è un amore impossibile.
― Dal diario di Michael, 3 luglio
“…”
Oggi c’è stato un altro attacco da parte degli angeli al servizio di mio fratello Gabriel. E’ stata dura, ma anche questa volta ce l’abbiamo fatta a resistere, ma a caro prezzo. Vega è ormai sull’orlo di una crisi. Mi metto a scrivere qualcosa sul mio diario, con lo scopo di distogliere per un attimo il pensiero da questo terribile conflitto. Sono a casa, sdraiato sul mio letto. La finestra leggermente aperta lascia entrare uno spiraglio d’aria che riesce a darmi un po’ di conforto e a rilassarmi.
“…”
Sono un po’ di giorni ormai che non faccio altro che pensare ad una persona. Vedo la sua sagoma nei miei pensieri, dovunque io sia. A volte mi sembra di vederla persino qui, nella mia stanza, o in qualsiasi luogo io mi trovi. E’ una donna dai lunghi capelli rossi e dallo sguardo magnetico. Parlo della Consigliera Becca Thorn. La domanda che non riesco a togliermi dalla testa è questa: “cosa provo esattamente per lei?”.
― Sempre dal diario di Michael, 7 agosto
“…”
Vega è sconvolta. E' ormai passato un mese da quando è venuta a galla la verità legata a quel bambino che salvai molti anni fa da morte certa, e che strappai dalle braccia della sua povera madre morente. Alex è cresciuto, ormai è un uomo. Il “prescelto”, che io ho protetto e che continuerò a proteggere, fino a quando non deciderà di abbracciare il suo destino di “salvatore” della razza umana.
“…”
Non posso fare a meno di pensare a Becca. Mi manca. La scorsa notte lei è venuta da me, nel mio appartamento. Si è avvicinata per baciarmi, ma io mi sono allontanato. “Cosa ti fa pensare che io sia in grado di amare?” le ho detto, cercando di avere uno sguardo serio, credibile. “Sono un codardo che non riesce ad ammettere i propri sentimenti” pensai, perché la verità era questa. Ma lei è una donna forte, non si arrende così facilmente. Mi ha guardato dritto negli occhi, poi mi ha detto: “Tu sei l’uomo che amo Mik. Ho finalmente capito quali sono i miei sentimenti per te. E tu hai capito cosa-” Poi, all’improvviso, si è interrotta, ha abbassato lo sguardo e si è morsa il labbro inferiore. Senza rendermene conto, quella donna era già sull’uscio della porta di casa mia quando decisi di fermarla afferrandola per un polso. “Bek aspetta. Scusami, io non volevo.” Poi non so cosa mi è preso, non ce l’ho fatta a resisterle. La desideravo con tutto me stesso. Il suo profumo mi aveva inebriato, e le sue parole mi avevano stregato. L’ho stretta a me e l’ho baciata. Un bacio lungo e passionale, al quale sono seguiti molti altri. Abbiamo passato una splendida notte insieme. La più bella della mia vita, da quando mi ricordo di essere qui a Vega.
― Dal diario di Becca Thorn, 10 agosto
“…”
Prendo un respiro profondo e inizio a scrivere. “Caro diario, ho finalmente ammesso i miei sentimenti per Michael.” La notte del 6 agosto scorso non è di certo una di quelle notti che ti scordi facilmente. Ero andata da lui, decisa ad affrontarlo una volta per tutte. Erano due le risposte che mi aspettavo. “Ricambio i tuoi sentimenti, anche io ti amo Bek, ti ho sempre amata.” L’altra però, era quella che più mi spaventava. Era una frase che mi ripetevo spesso ultimamente. “Il nostro è un amore impossibile” oppure “Io sono un arcangelo e tu un’umana. Tra noi non può esserci niente”. Ero andata lì e mi ero preparata anche un bel discorso. Discorso che ho dimenticato strada facendo, perché lui ha aperto la porta, mi ha fatto entrare e mi ha fatto accomodare sul divano. L’ho visto e non ho capito più niente. Solo ora mi rendo conto di quanto, per tutto questo tempo, sono stata innamorata di lui. E’ andato in cucina e dopo una decina di minuti è tornato con una tazza di tè fumante. L’ho ringraziato con un cenno del capo e ho iniziato a bere. Qualche sorso, poi decisi di poggiare la tazza sul tavolo di vetro del soggiorno. Era giunto il momento di affrontarlo. Raccolsi tutto il coraggio che trovai in quel momento. Lui nel frattempo si era messo vicino a me, e ogni tanto mi osservava. Aveva il suo solito sguardo. Impassibile. Era quasi impossibile scrutarlo e capire cosa stava pensando in quel momento. Non so cosa mi è preso. Quello sguardo mi aveva attirato come fa un magnete con un oggetto metallico. E senza rendermene conto ero lì, ad un passo dalle sue labbra. Poi lui si è alzato e si è allontanato. Era andato alla finestra e aveva iniziato a guardare fuori. “Cosa ti fa pensare che io sia in grado di amare?” mi aveva appena detto, dopo essersi voltato di nuovo verso di me. Quelle parole mi avevano fatto un po’ male, oppure quasi me le aspettavo, chissà. Mi ero illusa che Michael potesse provare qualcosa per me. Poi dalla mia bocca uscì una frase, che mai avevo pensato di poter pronunciare. O almeno, pensai di non doverla più pronunciare visto che i miei sentimenti non erano ricambiati. “Tu sei l’uomo che amo Mik. Ho finalmente capito quali sono i miei sentimenti per te. E tu hai capito cosa-” Mi ero bloccata. Avevo di nuovo paura della risposta. Di sentirla di nuovo. Oppure mi ero resa conto di aver commesso uno sbaglio, e che stavolta avrei rischiato di perdere Michael per sempre. Abbassai lo sguardo e mi morsi il labbro inferiore. Poi mi alzai di scatto e mi avviai alla porta. Ero ormai sull’uscio quando sentii la mano di Michael che mi bloccava il polso. “Bek aspetta. Scusami, io non volevo.” Poi l’unica cosa che riesco a ricordare di quella sera sono le labbra di Mik inchiodate alle mie, in un lungo e passionale bacio. Nel giro di pochi minuti eravamo sul suo letto a coccolarci e a toglierci reciprocamente i vestiti. Io accarezzavo la sua schiena con un pizzico di lussuria mentre lui riempiva avidamente il mio collo di baci. Quella notte è difficile da dimenticare. E’ stata stupenda… meravigliosa in tutto. La mattina seguente lui era lì, ancora al mio fianco. Mi aveva appena dato un bacio sulla fronte e detto “Buongiorno amore” mentre mi stringeva ancora a sé. Non mi aveva mai abbandonato. I nostri corpi erano ancora nudi e le lenzuola ci coprivano il minimo indispensabile. Per un momento mi ero sentita un tutt’uno con le sue grandi ali nere. Ed ero lì, insieme a lui, a volare sopra a uno dei grattacieli di Vega.
Fanfiction basata sulla coppia formata dalla Consigliera Becca Thorn e dall’Arcangelo Michael, tratta dal telefilm “Dominion”.
Con una dedica speciale alla mia grande amica Jessica (@IronCat). Ti voglio tanto bene.
Grazie anche a Tom Wisdom, l'attore che interpreta l'Arcangelo Michael, per questo breve scambio di tweets.
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Oggi la seduta del Consiglio di Vega è stata piuttosto stressante. Non vedevo l’ora di tornare a casa. Qui a Vega sono tutti ancora un po’ sotto shock, dopo aver scoperto che Alex Lannon, un semplice soldato dell’esercito di Vega, è in realtà il bambino che l’Arcangelo Michael aveva salvato molti anni prima da morte certa. Alex è il “prescelto”. Ci salverà tutti. O almeno così dice Michael. E io mi fido di lui.
“…”
Sono ormai molti giorni che non vedo Michael. Già... Chissà dove sarà adesso. Mi manca. Ma non so nemmeno con esattezza cosa provo per lui. Quando solo percepisco la sua vicinanza, o mi sembra di vederlo girare per le strade del mercato di Vega, mi sento la donna più felice di tutte. Persino adesso, che sono qui seduta sulla terrazza ad ammirare questo splendido tramonto, mentre scrivo sul mio diario, mi sembra di vederlo volare sopra quei grattacieli, laggiù, con le sue bellissime ali nere. Ali che lo rendono libero e al tempo stesso prigioniero. Lui è un Arcangelo, e io sono una donna. Un’umana. Il nostro è un amore impossibile.
― Dal diario di Michael, 3 luglio
“…”
Oggi c’è stato un altro attacco da parte degli angeli al servizio di mio fratello Gabriel. E’ stata dura, ma anche questa volta ce l’abbiamo fatta a resistere, ma a caro prezzo. Vega è ormai sull’orlo di una crisi. Mi metto a scrivere qualcosa sul mio diario, con lo scopo di distogliere per un attimo il pensiero da questo terribile conflitto. Sono a casa, sdraiato sul mio letto. La finestra leggermente aperta lascia entrare uno spiraglio d’aria che riesce a darmi un po’ di conforto e a rilassarmi.
“…”
Sono un po’ di giorni ormai che non faccio altro che pensare ad una persona. Vedo la sua sagoma nei miei pensieri, dovunque io sia. A volte mi sembra di vederla persino qui, nella mia stanza, o in qualsiasi luogo io mi trovi. E’ una donna dai lunghi capelli rossi e dallo sguardo magnetico. Parlo della Consigliera Becca Thorn. La domanda che non riesco a togliermi dalla testa è questa: “cosa provo esattamente per lei?”.
― Sempre dal diario di Michael, 7 agosto
“…”
Vega è sconvolta. E' ormai passato un mese da quando è venuta a galla la verità legata a quel bambino che salvai molti anni fa da morte certa, e che strappai dalle braccia della sua povera madre morente. Alex è cresciuto, ormai è un uomo. Il “prescelto”, che io ho protetto e che continuerò a proteggere, fino a quando non deciderà di abbracciare il suo destino di “salvatore” della razza umana.
“…”
Non posso fare a meno di pensare a Becca. Mi manca. La scorsa notte lei è venuta da me, nel mio appartamento. Si è avvicinata per baciarmi, ma io mi sono allontanato. “Cosa ti fa pensare che io sia in grado di amare?” le ho detto, cercando di avere uno sguardo serio, credibile. “Sono un codardo che non riesce ad ammettere i propri sentimenti” pensai, perché la verità era questa. Ma lei è una donna forte, non si arrende così facilmente. Mi ha guardato dritto negli occhi, poi mi ha detto: “Tu sei l’uomo che amo Mik. Ho finalmente capito quali sono i miei sentimenti per te. E tu hai capito cosa-” Poi, all’improvviso, si è interrotta, ha abbassato lo sguardo e si è morsa il labbro inferiore. Senza rendermene conto, quella donna era già sull’uscio della porta di casa mia quando decisi di fermarla afferrandola per un polso. “Bek aspetta. Scusami, io non volevo.” Poi non so cosa mi è preso, non ce l’ho fatta a resisterle. La desideravo con tutto me stesso. Il suo profumo mi aveva inebriato, e le sue parole mi avevano stregato. L’ho stretta a me e l’ho baciata. Un bacio lungo e passionale, al quale sono seguiti molti altri. Abbiamo passato una splendida notte insieme. La più bella della mia vita, da quando mi ricordo di essere qui a Vega.
― Dal diario di Becca Thorn, 10 agosto
“…”
Prendo un respiro profondo e inizio a scrivere. “Caro diario, ho finalmente ammesso i miei sentimenti per Michael.” La notte del 6 agosto scorso non è di certo una di quelle notti che ti scordi facilmente. Ero andata da lui, decisa ad affrontarlo una volta per tutte. Erano due le risposte che mi aspettavo. “Ricambio i tuoi sentimenti, anche io ti amo Bek, ti ho sempre amata.” L’altra però, era quella che più mi spaventava. Era una frase che mi ripetevo spesso ultimamente. “Il nostro è un amore impossibile” oppure “Io sono un arcangelo e tu un’umana. Tra noi non può esserci niente”. Ero andata lì e mi ero preparata anche un bel discorso. Discorso che ho dimenticato strada facendo, perché lui ha aperto la porta, mi ha fatto entrare e mi ha fatto accomodare sul divano. L’ho visto e non ho capito più niente. Solo ora mi rendo conto di quanto, per tutto questo tempo, sono stata innamorata di lui. E’ andato in cucina e dopo una decina di minuti è tornato con una tazza di tè fumante. L’ho ringraziato con un cenno del capo e ho iniziato a bere. Qualche sorso, poi decisi di poggiare la tazza sul tavolo di vetro del soggiorno. Era giunto il momento di affrontarlo. Raccolsi tutto il coraggio che trovai in quel momento. Lui nel frattempo si era messo vicino a me, e ogni tanto mi osservava. Aveva il suo solito sguardo. Impassibile. Era quasi impossibile scrutarlo e capire cosa stava pensando in quel momento. Non so cosa mi è preso. Quello sguardo mi aveva attirato come fa un magnete con un oggetto metallico. E senza rendermene conto ero lì, ad un passo dalle sue labbra. Poi lui si è alzato e si è allontanato. Era andato alla finestra e aveva iniziato a guardare fuori. “Cosa ti fa pensare che io sia in grado di amare?” mi aveva appena detto, dopo essersi voltato di nuovo verso di me. Quelle parole mi avevano fatto un po’ male, oppure quasi me le aspettavo, chissà. Mi ero illusa che Michael potesse provare qualcosa per me. Poi dalla mia bocca uscì una frase, che mai avevo pensato di poter pronunciare. O almeno, pensai di non doverla più pronunciare visto che i miei sentimenti non erano ricambiati. “Tu sei l’uomo che amo Mik. Ho finalmente capito quali sono i miei sentimenti per te. E tu hai capito cosa-” Mi ero bloccata. Avevo di nuovo paura della risposta. Di sentirla di nuovo. Oppure mi ero resa conto di aver commesso uno sbaglio, e che stavolta avrei rischiato di perdere Michael per sempre. Abbassai lo sguardo e mi morsi il labbro inferiore. Poi mi alzai di scatto e mi avviai alla porta. Ero ormai sull’uscio quando sentii la mano di Michael che mi bloccava il polso. “Bek aspetta. Scusami, io non volevo.” Poi l’unica cosa che riesco a ricordare di quella sera sono le labbra di Mik inchiodate alle mie, in un lungo e passionale bacio. Nel giro di pochi minuti eravamo sul suo letto a coccolarci e a toglierci reciprocamente i vestiti. Io accarezzavo la sua schiena con un pizzico di lussuria mentre lui riempiva avidamente il mio collo di baci. Quella notte è difficile da dimenticare. E’ stata stupenda… meravigliosa in tutto. La mattina seguente lui era lì, ancora al mio fianco. Mi aveva appena dato un bacio sulla fronte e detto “Buongiorno amore” mentre mi stringeva ancora a sé. Non mi aveva mai abbandonato. I nostri corpi erano ancora nudi e le lenzuola ci coprivano il minimo indispensabile. Per un momento mi ero sentita un tutt’uno con le sue grandi ali nere. Ed ero lì, insieme a lui, a volare sopra a uno dei grattacieli di Vega.
Fanfiction basata sulla coppia formata dalla Consigliera Becca Thorn e dall’Arcangelo Michael, tratta dal telefilm “Dominion”.
Con una dedica speciale alla mia grande amica Jessica (@IronCat). Ti voglio tanto bene.
Grazie anche a Tom Wisdom, l'attore che interpreta l'Arcangelo Michael, per questo breve scambio di tweets.