Fissava il soffitto da ore. I pensieri si accumulavano nella sua mente impedendogli di dormire. Era stanco della sua vita, era stanco del dolore che provava ogni giorno, che aumentava ogni giorno.
Voleva farla finita, ma non aveva il coraggio per farlo e si odiava per questo.
Che senso aveva vivere una vita così? Quando tutto ormai è andato perso e non si può più fare nulla? Quando il dolore ti tormenta fino alla sfinimento, quando si arriva alla pazzia e non si trova più nessun motivo per andare avanti?
Louis questo senso non lo trovava, ma non trovava nemmeno la forza per far finire tutto questo. E questo lo stava uccidendo. Anche se, forse, era già morto da tempo, era morto dentro. Non provava più niente, se non dolore. Troppo dolore per una persona sola. Non era più forte come prima.
Ne aveva passate tante ed era sempre riuscito a rialzarsi contando solo sulle sue forze, ma adesso il problema era proprio questo. Louis non aveva più forze, non aveva la forza necessaria per tornare a vivere. Perché quello che stava facendo non era vivere, non si poteva considerare vita questa. Sopravviveva. E così non poteva continuare. Non voleva continuare così. Ma non sapeva cosa fare, non vedeva l'uscita da questo tunnel. Non vedeva la luce nel buio che lo circondava. Voleva essere salvato da tutto questo, ma non c'era nessuno a farlo. Perché era troppo tardi per essere salvato, avrebbe potuto farlo soltanto una persona. Lui. Ma lui se ne era andato, lui era felice ora, senza Louis. Lui l'aveva distrutto.
Louis chiuse gli occhi, pensare a tutto questo non lo aiutava, si sarebbe solo fatto del male da solo continuando a ricordarlo. Ma era il suo pensiero fisso, non riusciva a toglierselo dalla testa. Gli aveva rubato il cuore, si, ma l'aveva ridotto in mille pezzi. E nessuno poteva ricomporlo ormai, nessuno.
Sospirò mordendosi le labbra, non doveva piangere. Non voleva farlo. Non poteva crollare e scoppiare ancora. Non per lui.
Eppure non riusciva a evitarlo, tutto questo lo stava uccidendo. Lui l'aveva ucciso. 
Aveva un vuoto dentro, perché senza di lui si sentiva così. Vuoto. Ma non poteva più farci nulla, doveva riuscire ad accettare la realtà. Aveva trovato di meglio, aveva fatto quello che facevano sempre tutti. Era andato via, l'aveva lasciato nonostante le promesse, nonostante tutte quelle parole ora non era qui. Louis si era fidato di lui, gli aveva dato tutto. Tutto il suo amore. Tutto se stesso. E lui cosa aveva fatto? L'aveva abbandonato, l'aveva lasciato solo.
E non riusciva nemmeno ad odiarlo per tutto questo. Odiava solamente se stesso, si era lasciato usare, illudere per l'ennesima volta e non se lo sarebbe mai perdonato. Aveva amato, si era lasciato andare. Per una volta gli era sembrato diverso, pensava che tutto potesse andare bene. Aveva creduto al per sempre. E questi erano stati i risultati. Il per sempre era una grandissima cazzata, lo aveva sempre saputo. Ma con lui era stato tutto così diverso, lui gli era sembrato diverso. Ma non lo era.
La colpa era solo sua, di se stesso. Non avrebbe più permesso a nessuno di distruggerlo. Non sarebbe nemmeno potuto succedere, rifletté dopo qualche secondo, perché Louis non ci sarebbe più stato. Presto sarebbe sparito, non avrebbe più sofferto.
Ce l'avrebbe fatta a smettere di soffrire, avrebbe dato fine a tutto questo dolore. Alla sua vita. E c'era solo un modo per riuscirci. Un'unica soluzione. Doveva solo farlo, per il suo stesso bene. Anche se avere il coraggio di farla finita sembrava così difficile, non si sarebbe tirato indietro. Infondo lo sapeva dall'inizio. Era quella la soluzione.