Happy Ending

Lieto fine: queste parole per Regina erano sempre suonate estremamente melense.

Aveva sempre creduto che servissero solo per descrivere una sciocca illusione, che fossero un modo come un altro per tirare avanti, per convincersi che tutti avrebbe potuto risolversi per il meglio.

Si era sempre creduta superiore a ciò, così come pensava di esserlo al vero amore: dopo che sua madre aveva strappato il cuore dal petto di Daniel, l'unica cosa che aveva desiderato era stata la morte di Biancaneve.

Solo adesso si rendeva conto che questo folle desiderio di vendetta le aveva precluso ogni possibile felicità: si era chiusa in se stessa, dedita solo a ferire chiunque le passasse a tiro pur di raggiungere il suo obiettivo.

Mai avrebbe pensato che, un giorno, avrebbe avuto la sua seconda possibilità, che varebbe camminato a fianco di una persona che l'apprezzava veramente per quello che era, nonostante tutto il male che aveva fatto.

Invece Robin l'aveva accettata comunque, vedendo la donna celata dietro la regina cattiva.

Il piccolo Roland, le faccia impiastricciata, le afferrò la mano mentre, tutto concentrato, cercava di raggiungere i rimasugli di gelato sul fondo del cono.

Regina lo guardò intenerita: forse aveva davvero l'opportunità di ricominciare, di redimersi.

Forse crescere Roland poteva essere realmente la sua seconda possibilità.

Henry, per quanto fosse suo figlio e per quanto non ci fosse cosa che amasse di più, era stato la seconda chance di Emma Swan, non la sua.

Avrebbe potuto esserla, avrebbero potuto vivere insieme sotto l'effetto del sortilegio ma non era destino. La salvatrice era arrivata, stravolgendo tutto e portandole via la cosa a cui teneva di più al mondo: suo figlio.

Robin le sorrise, mentre cingeva con il braccio le spalle di suo figlio.

No, non sarebbe successo di nuovo.

Questa volta nulla le avrebbe portato via la sua felicità, nulla le avrebbe portato via né Robin né Roland.

Arrivarono davanti a Granny e il bimbo li precedette, sgambettando verso la porta.

Robin la baciò con dolcezza, abbracciandola.

Quello che aveva sempre voluto era essere felice ed era convinta che solo la vendetta avrebbe potuto appagarla invece era stato proprio l'amore a venirle incontro, quando non aveva più speranze.

Forse adesso poteva avere il suo lieto fine, forse poteva cominciare a crederci davvero.

Sorrise dolcemente quando le labbra di Robin si allontanarono dalle sue.

Lo amava davvero come non pensava di poter più fare.

Era fuggita da lui, era stata una codarda. Se solo quel giorno fosse entrata nella locanda indicatale da Trilli tutto sarebbe stato diverso.

Ma, semplicemente, non era destino.

Una cosa era certa: adesso che lo aveva trovato, non lo avrebbe lasciato andare, mai più.

Robin ricambiò il sorriso, prima di raggiungere Ronald e entrare da Granny.

Regina si sistemò i capelli e, cercando di tornare seria, lo seguì.

Il chiacchericcio la travolse non appena mise piede dentro, insieme all'odore dolciastro tipico di Granny.

Con stupore, vide Emma venirle incontro:

"C'è una cosa che devi sapere." -dichiarò la ragazza, scrutando Regina per vedere la sua reazione-"Ho riportato indietro qualcuno dal passato. E' una donna e crede che tu sia ancora.."

"..cattiva." completò Regina per lei.

Emma annuì "La porto qui. Le ho già detto che va tutto bene ma è una situazione un po' delicata. Sento che, incontrandoti..."

"Capisco." la interruppe la donna.

In fondo non c'era problema. Se davvero voleva cambiare doveva dimostrarlo agli altri, a questa sconosciuta prima di tutte.
Lei non era più la regina cattiva. Lei era Regina e, finalmente, era felice: nulla poteva cambiare questo.

La nuova arrivata l'avrebbe capito presto.

Emma l'accompagnò di fronte a lei: "Regina, voglio presentarti..."

"Marian?" -la interruppe una voce fin troppo familiare. Robin si era alzato dal tavolo, fissando la forestiera come se fosse uno spettro-"Credevo fossi morta, credevo che non ti avrei più rivista." sussurrò, andandola ad abbracciare.

E quando Regina realizzò cosa fosse appena successo, il mondo le crollò addosso.