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Autore: NonTrovoUnNome22    13/07/2014    4 recensioni
Durante lo scontro più sanguinoso e decisivo che la Galassia abbia mai conosciuto una squadra di soldati si distinse per le proprie capacità e il proprio coraggio.
Queste sono le cronache del loro operato durante la guerra contro i Razziatori.
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In N7 Chronicles sarà raccontata la storia di una squadra N7 parallela a quella della Normandy durante gli eventi di Mass Effect 3, coinvolgendo molti dei personaggi secondari e delle comparse della trilogia e dando spazio ad alcuni degli avvenimenti importanti per il lore avvenuti offscreen che faranno da sfondo a una trama orizzontale completamente originale. Spero apprezzerete. :)
Genere: Azione, Dark, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza
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Cittadella – 23/2/2184
Era passato quasi un anno dall’attacco della Sovereign, eppure le riparazioni della stazione non erano ancora finite.
Tuttavia quella parte del presidium non era stata colpita, ed è proprio per questo che l’ammiraglio Mikhailovich l’aveva scelta come meta della sua licenza. Voleva dimenticarsi di quell’attacco, voleva dimenticarsi di tutto, almeno per un po’.
Più di vent’anni di servizio, e non aveva mai perso così tanti uomini come quel giorno.
Quel maledetto giorno di quasi un anno prima, il giorno in cui l’Umanità si affermò nella comunità Galattica difendendo il Consiglio e guidando la SUA flotta alla vittoria del nemico.
Ma a lui non importava: aveva perso 6 navi, con altrettanti equipaggi.
Per lui era comunque una sconfitta.
 
Se ne stava lì, seduto su una panchina ammirando il lago del Presidium, cercando di dimenticarsi tutto e tutti; ora era in licenza, una lunga e meritata licenza in attesa della prossima tempesta.
Perché la Sovereign era solo l’inizio, lui lo sapeva.
Ad un tratto il Factotum squillò, controvoglia rispose: era un funzionario del Consiglio.
-Qui Ammiraglio Peter Mikhailovich, cosa posso fare per voi?-
-Ammiraglio, sappiamo che si trova in licenza sulla Cittadella, il Consiglio avrebbe bisogno incontrarla per discutere di alcune questioni di sicurezza interne-
-Quando?- chiese Peter incuriosito.
-Il prima possibile.- rispose seccamente il funzionario.
L’ammiraglio fece una smorfia di nervosismo: perché il Consiglio voleva vederlo così urgentemente?
-Sarò lì tra mezzora.- disse rassegnato.
-Perfetto, avvertirò il Consiglio, arrivederci Ammiraglio.-
 
Mezzora dopo si trovava proprio di fronte all’entrata dell’ascensore della torre della Cittadella, “Dio benedica i trasporti rapidi” pensò mentre saliva.
-Benvenuto Ammiraglio- disse cordialmente Tevos, il consigliere Asari
-Buongiorno Consiglieri- farfugliò Peter quasi automaticamente
-Non abbiamo avuto ancora occasione di ringraziarla per il servizio svolto durante la battaglia della Cittadella, ho sentito che è stata la sua flottiglia a difendere la Destiny Ascension dalla Sovereign...-
Era stato il Consigliere Valern a parlare, un Salarian.
L’Ammiraglio si trattenne, quel giorno aveva sacrificato molti suoi uomini per difendere degli alieni che non sopportava, e ciò lo faceva arrabbiare.
-Di quali questioni mi volevate parlare? L’impiegato mi aveva anticipato qualcosa via fac…-
-Non qui- tuonò il Consigliere Turian.
L’ammiraglio fece un’altra smorfia di stizza: detestava essere interrotto, specialmente da un Turian…
-Le informazioni che le passeremo oggi riguardano la sicurezza Galattica e sono strettamente confidenziali, se ne farà parola con chiunque all’infuori di noi verrà accusato di alto tradimento- disse in tono severo Sparatus.
Era appena stato minacciato da un Turian? L’ammiraglio era incredulo…
-Non è sicuro parlarne in questa stanza, prego ci segua- disse in tono deciso Tevos
 
Si trasferirono in un’altra stanza, arredata solo con un tavolo di metallo piuttosto spartano, senza finestre e con una sola entrata, che si sigillò una volta che furono all’interno.
 
-Verrò al sodo: la Sovereign ci ha messo in seria diffoltà, se in futuro si ripresentassero nemici forti come o più di lei rischieremmo l'annientamento. Qualcuno come...-
-i Razziatori- disse Mikhailovich finendo il discorso di Tevos.
-… come i Geth … qualunque prova dell’esistenza dei Razziatori è morta col Comandante Shepard, lui fu l’unico a parlare con il drone Prothean su Ilos e a ricevere le trasmissioni delle sonde ritrovate su Eden Prime e Virmire, manifestando effetti collaterali come visioni o paranoie: i Razziatori non esistono!- concluse la consigliera Asari -Tuttavia dobbiamo essere preparati, e sopperire alla falla nella sicurezza che abbiamo dimostrato di possedere durante lo scontro con la Sovereign-
-Noi disponiamo delle migliori tecnologie, ma abbiamo bisogno di un leader capace, un leader che porti a termine i compiti che gli affidiamo- disse Valern.
Prese parola il Consigliere Anderson, che fin’ora era rimasto in disparte: - Abbiamo notato il tuo eccellente lavoro durante la battaglia della Cittadella, ecco perché sei appena stato riassegnato al comando della Sanctuary-
-Non conosco nessuna nave con quel nome...- disse perplesso l'Ammiraglio squadrando i consiglieri.
-La segretezza è una nostra prerogativa: la Sanctuary è una corazzata Asari in costruzione, fa parte di un progetto molto più ampio.- spiegò il consigliere Umano.
Peter squadrò i suoi interlocutori con il suo sguardo torvo che tanto intimoriva le reclute, poi aggiunse-Da dove cominciamo?-
 
Fine prologo.
   
 
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