La casa era in fiamme, tutta la roba di Chris bruciata, lei che piangeva e  padre che stava arrivando. 
È finito tutto,cazzo!; quelle parole rimbombavano nella testa della ragazza, i suoi capelli metà neri con le punte rosse le andavano in faccia, aveva bruciato tutto, tutto quanto. 
Le vecchie cose di sua madre, le sue e quelle del padre, non l'aveva fatto apposto ma era successo perchè aveva lasciato accesso il fornello e di fianco lo straccio. 
Il padre arrivò prendendola fra le braccia:<< Chris! Chris va tutto bene? Ehi va tutto bene! >> la stringeva cercando di calmarla.
<< papà è bruciato! È bruciato tutto! >> continuava ad urlare tenendosi le mani sulla faccia.
<< andrà tutto bene davvero! >> le parlò con voce rassicurante.
<< come al solito non capisci un cazzo! >> si tolse dalla presa alzandosi, indicò la casa ormai spenta dal fuoco:<< è andata! Ogni cosa della mamma è andata! Ed è stata colpa mia! Solo mia! >> guardò il padre trattenendo le lacrime. Si mise le mani nei capelli, il tatuaggio nel braccio destro era scoperto dalla maglietta senza maniche degli ACDC  nera, aveva gli anfibi sporchi di fuliggine bianca e anche i pantaloni. 
Il padre non seppe che fare:<< ci troveremo una sistemazione temporanea, ho un amico che mi deve un favore. Cucciola tranquilla >> cercò nuovamente di abbracciarla.
<< papà! Smettila! La mia roba è andata! Cazzo! >> imprecava ad ogni singola parola, era sconvolta. 
Era una mattina fredda quella del trasferimento nella casa temporanea, Chris si mise il vestito nero corto davanti e lungo dietro, gli anfibi e si mise la felpa sollevando il cappuccio sulla testa a mo' di funerale. Quella mattina non si truccò, non gliene fregava niente di nessuno, il giorno prima si era rifatta il guardaroba. 
Arrivarono davanti alla casa e lei aveva le cuffie nelle orecchie con gli Three Days Grace nelle orecchie, chiuse la portiera andando davanti alla macchina osservando l'enorme villa con le braccia conserte, appoggiandosi al cofano. 
Il padre la raggiunse:<< allora che te ne pare della casa del mio amico? >> lo guardò scuotendo la testa. 
Vennero accolti dal maggiordomo e un signore di mezza età era davanti a loro:<< Adam! Allora l'hai trovata eh? >> sorrise abbracciando il padre di Chris, poi si voltò verso di lei:<< tu devi essere Christine, sei bella come tua madre ma gli occhi sono del papà >> le parlava come se lei fosse una bambina ma aveva compiuto ormai 20 anni, lei sorrise cordialmente togliendosi il cappuccio, i suoi capelli scuri con le punte rosse caderli leggeri sulle spalle, i suoi occhi verdi erano uguali a quelli del padre era vero ma avevano un carattere diverso. 
Le fece fare un giro per la casa, lei guardava intorno chiedendosi dove fosse la stanza del padre. 
Quando rimasero da soli prese coraggio:<< tu papà dove stai? >> lui si voltò sorridendo:<< io sto da giorgia >> giorgia la sua fidanzata che odiava Chris perchè era coetanee, Chris spalancò gli occhi:<< come solito vai a scopare, idiota >> si voltò verso un muro mentre il padre la rimproverava, lei non ascoltava guardava un piano forte a corda nero, quelli da bar di lusso. Lei amava suonare il piano ed era l'unico strumento che sapeva suonare, teneva la coda del vestito mentre si mise una ciocca dietro l'orecchio. 
Sentiva delle risate, girò la testa e vide un gruppo di ragazzi seduti su un lungo divano rosso, li riconobbe e si nascose dietro il muro mentre il padre la guardava perplesso:<< che fai? Cos... >> li mise una mano sulla bocca e si portò un dito alle labbro:<< non respirare potrebbero sentirti >> disse sotto voce:<< quando pensavi dirmi che sono a casa di Jamie Campbell Bower! >> il padre spalancò gli occhi ridendo piano:<< scusami ma David Bower non ti viene familiare? >> alzò un sopracciglio. 
Lei spalancò gli occhi ritirando la mano di scatto, si stavano alzando, prese il polso del padre tirandolo in una stanza, si misero contro il muro respirando piano, lei si mise una mano sul petto guardando il padre "ti odio" disse muovendo soltanto la bocca. Se ne andarono salutando il ragazzo, poi iniziò a parlare con il padre di suoi argomenti.
<< cosa ci fate qui? >> Chris sussultò insieme al padre, era la governante.
<< ci stiamo...ehmm...nascondendo >> disse velocemente uscendo con il padre, jamie e il padre iniziarono a discutere, si fermarono davanti a loro, Jamie si voltò vedendola, rimase a bocca aperta, David ruppe il silenzio:<< Jamie questa è Christine Brucks, Christine questo è mio figlio Jamie. Dovresti conoscerlo no? >> lei annuì rimanendo seria. Aveva vista 5000 volte Shadowhanters, amava Jace e adesso c'e l'aveva davanti, shock nella sua piccola testolina.
Il padre di Chris cercò di darle un bacio ma lei si allontanò muovendosi verso sinistra, Jamie e David guardarono la scena rimanendo in silenzio. 
Prese le valigie portandole, da sola, fino alla stanza, Jamie stava appoggiato allo stipite della porta della sua camera mangiando:<< forzute per essere una ragazzina così minuta >> ridacchiò.
<< affogatici! >> entrò con la valigia, Chris era piccola davvero, era alta 1.70 con gambe sottili poi con gli anfibi ancora peggio. Entrata in camera si tolse la felpa e la mise sul letto, aveva le inferiate rosse, le coperte color crema, si stese sul letto guardando il tetto, era appesa una semplice lampada. Si alzò guardando nella valigia, c'erano dei libri:" papà... " li prese ed erano tutti di shadowhanters, li nascose subito facendo un rumore assordante, chiuse un occhio guardando la porta che però non si aprì, sospirò. 
Per la cena mise dei jeans e una maglietta lunga fino alle cosce e i capelli legati in un pipullo colorato. 
Servirono la cena e Jamie mangiava affamato, lei giocava con il cibo stando dritta. 
<< puoi rilassarti, Chris >> David parlò con una voce dolcissima, si calmò all'istante. Jamie fece roteare gli occhi smettendo di mangiare, lei non aveva fame da quando era successo l'incidente mangiava poco, già non mangiava poi dopo ancora peggio. 
Jamie si alzò di scatto andando a prendere il giacchetto:<< io vado, i ragazzi mi aspettano >> stava per uscire quando David parlò:<< porta con te Chris! >> Jamie sbuffò a mi guardò, mi alzai avviandomi verso la camera:<< no, grazie >>, salì le scale chiudendosi in camera:" idiota! Potevi conoscere il Cast! Cretina! "
Si accasciò stando attaccata con la schiena alla porta tenendosi la testa fra le mani, dopo poco si mise a letto addormentandosi. 
Nel cuore della notte si alzò, erano le 3 del mattino, uscì per andare a bere, aveva una maglietta lunga indosso e i capelli slegati, stava scendendo quando Jamie e gli altri entrarono, si bloccò di colpo guardandoli. Alzarono gli occhi su di lei, si teneva la maglietta con una mano arrossendo dentro si malediceva per non aver messo i pantaloncini, Jamie non si reggeva in piedi, Kevin Zegers sorrise:<< lo puoi prendere tu, noi dobbiamo andare >> lei annuì incantata mentre Jamie rideva isterico, lo prese e gli altri se ne andarono, aveva parlato con Kevin Zegers! Stavo morendo dalla felicità, portò Jamie nella sua stanza lo lasciò 5 secondi e si stava togliendo i pantaloni:<< Jamie Campbell Bower! Che fai? >> li strinse la lampo arrossendo.
<< lo so che mi vuoi, baby! >> rise sdraiandosi sul letto e si mise la maglia sulla faccia addormentandosi, Chris ringraziò il cielo andandosene a dormire.
Si sdraiò nel letto stringendo il cuscino, era felice.