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Autore: annarita_esposito    13/07/2014    1 recensioni
Notte. Era notte.
Ed ero proprio lì. Sotto il palcoscenico. Sarebbe iniziato tutto a momenti. Tutto era pronto. Beh… forse non proprio…
Forse io non ero pronta a tutto ciò. Sarei dovuta rimanere lì con lei, invece di spingermi così oltre. Oramai sono qui e qui devo stare.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Una sola vita.
 
Notte. Era notte.
Ed ero proprio lì. Sotto il palcoscenico. Sarebbe iniziato tutto a momenti. Tutto era pronto. Beh… forse non proprio…
Forse io non ero pronta a tutto ciò. Sarei dovuta rimanere lì con lei, invece di spingermi così oltre. Oramai sono qui e qui devo stare.
Solo un attimo, era bastato solo un battito di ciglia a farmi capire che stavo esagerando, che non dovevo fregarmene. In quell’istante, piccolo per il mondo, gigantesco per me sul palco era apparso Blaise. Proprio lui, quel Blaise, quello fresco, seducente, menefreghista… Blaise. È stato in quel momento che ho sentito il cuore correre all’impazzata, quando l’ho visto. Il suo opposto. Draco. Era uscito dopo il resto della band, dritto al microfono con il suo passo forte e deciso. Blaise aveva mosso le prime note e Theo e Harry lo avevano seguito, mentre Draco prendeva tra le mani il microfono e intonava la mia canzone con la sua voce perfetta. Cercai i suoi occhi e quando li trovai lui mi sorrise, e io, stupida, incosciente chiusi gli occhi e lasciai che il cuore e i sensi si perdessero tra le loro note, e le parole della canzone rimbombavano in me…
We are, we are, we are
Radio hysteria…
Hallo, the and is near
Hallo, we are still standing here…
Dopo queste altre canzoni seguirono. Tutte perfette perché le parole uscivano dalle sue labbra sulle quali volevo si posassero le mie. Sogno…  Un sogno seducente come lui.
Il concerto era passato così: in un tempo infinitamente bello, infinitamente lungo, infinitamente corto. Alla fine ci furono gli autografi e le foto. Erano andati tutti via. Non sapevo più cosa fare, lì mi sentivo un estranea. E pensavo che da un po’ di tempo stavo lì tutti i giorni. Un po’ per lui un po’ per lei. Lily si era innamorata di quel gruppo non appena lo aveva sentito e subito aveva deciso di diventare la loro manager, ma era comunque rimasta la mia migliore amica. Adesso ero alla sua ricerca girovagando tra il backstage e il palco. Non la trovavo e in più dentro di me sentivo un’ansia crescere e imprigionarmi. Stava per accadere qualcosa di speciale.
Senza rendermene conto mi ero fermata in mezzo al corridoio con gli occhi chiusi quando qualcosa mi prese la spalla. Distratta com’ero non mi resi conto dell’arrivo di un estraneo, così sobbalzai nel vestito nero. Mi voltai con gli occhi spalancati e tutto il mondo scomparve perché ero persa nei suoi occhi argento, forti e felini. Sentii le mie labbra aprirsi in un sorriso e feci per spostarmi, ma Draco mi strinse a se. Sentii i suoi muscoli tesi, poi lentamente si rilassarono e lo abbracciai anch’io. Non esisteva nient’altro. Solo io e lui. Le sue mani mi alzarono il mento e le sue labbra si scontrarono violentemente con le mie. Era da molto che lo volevo, così tanto che senza pensarci ricambiai il suo bacio e mi sentii trasportare dalla bellezza di quel momento così sublime da arrivare quasi al divino. Mentre ricambiavo il suo bacio, sentii le sue mani risalirmi lungo la schiena e rabbrividendo mi avvicinai di più a lui stringendolo nel mio abbraccio così debole. Le mie mani si staccarono dal suo collo e iniziarono a scendere in una carezza fluida. Non sapevo se era giusto ne me ne interessava, ma forse a lui sì. E forse aveva letto i dubbi nei miei occhi perché mi sorrise e mi spinse di più a sé. Senza una parola mi baciò di nuovo e fu un bacio dolce, caldo, romantico che chiedeva solo il mio amore e mi dava molto di più… Presi forza e le mie mani si spostarono alla sua nuca quando uno strano tossicchiare ci riportò entrambi al presente.
-Ehi, sono spiacente, signorino… ma noi abbiamo fame e… mi sa che abbiamo perso Blaise –
Draco continuò a stringermi a se, poi alzò gli occhi al cielo e sbuffò, io invece, avevo abbassato il volto ma ascoltavo ogni più piccolo movimento.
-Hermione, ti dispiace seguire Theo. Io vengo tra un po’- gli sorrisi e feci per allontanarmi ma lui mi strinse la vita in un altro bacio –Già mi manchi. Farò in fretta promesso-
Questa volta mi allontanai da lui e seguii Theo con aria altera. Lui sorrise. Lo sentii nell’aria e poi non c’era più. Era andato a prenderlo…
Con tutte le mie forze mi spinsi a seguire Theo. Aveva ancora i vestiti del concerto. Chissà se Draco lo aveva fatto perché ci teneva a me, cosa aveva provato? Pensavo che forse non l’avrei mai saputo, invece quando arrivammo dagli altri Theo andò dritto da Harry, lasciandomi imbambolata sulla porta. Gli disse qualcosa all’orecchio e poi insieme scoppiarono a ridere in quel momento arrivò Draco, io ebbi solo il tempo di alzare gli occhi e socchiudere le labbra poi non vidi nient’altro che lui, mentre mi lasciavo baciare dimentichi di tutto e di tutti. Furono i fischi e le risatine di Theo e Harry che ci riportarono al presente. Passato il momento di relax mi guardai intorno e mi resi conto che Lily e Blaise ancora non erano tornati.
-Dra, ma Lily e Blaise? Non li hai trovati? –
-No, anzi. Ho dato la serata libera a Blaise, così sono usciti insieme-
-Era quasi ora…-
-Scusa Theo? –Lo guardai interrogativa. Non trovavo un significato alle sue parole.
Ora mi guardava un po’ impacciato, lanciò un’occhiata a Draco, quindi continuò. -Era da un po’ che Blaise rompeva le scatole dicendo che voleva uscire con Lily…-
-Oh… capisco-E iniziai a ridere.
-Va bhè, io comunque ho fame…- iniziò Theo.
-…e io ho voglia di uscire. – terminò Harry.
-…e io ho voglia di andare a ballare…-
-Bene, manco solo io che penso che andiamo a mangiare una pizza fuori e poi andiamo in discoteca. Che vene pare? –
Mi risposero insieme in un coro di voci. Quella sera quindi per festeggiare il concerto andammo in pizzeria, poi in discoteca ed infine a casa. Io lasciai che Draco mi stringesse a se durante l’intera serata poi andammo a casa sua. Naturalmente quella notte non successe nulla, ci accoccolammo su suo letto e ci addormentammo stretti l’uno all’altra. Il mattino dopo mi risvegliò una luce strana, molto luminosa. Aprii gli occhi e per un attimo non compresi dove mi trovavo. Mi ci volle un po’ per ricordare la sera prima. Alla fine compresi. Ricordai. Mi girai nel letto alla ricerca di Draco. Non c’era. Mi girai, scesi dal letto e andai in cucina. Draco era lì che preparava la colazione.
-Buon giorno, dormigliona. – aveva un sorriso così bello che mi incantai
-Che ore sono?- risposi con un sorriso ancora mezza addormentata
-Le 10:00-
-Cosa??- guardai l’orologio. Si, erano le 10:00-È tardi… Lily si arrabbierà!!-
-Non è così grave. Oggi non lavorerò neanche io. Che ne dici di uscire un po’?-
-Umm… va bene. Ma prima devo passare da casa, devo cambiarmi.-
Feci segno verso la mia figura. Lui mi guardò, un po’ pensieroso. Si girò, spense il fornello versò le uova in due piatti che poggiò sul tavolo già pieno di succhi, cereali e latte. Mi si avvicinò, mi prese per mano e mi accompagnò al tavolo dove mi fece sedere. Si abbassò leggermente e mi baciò. Di nuovo mi lasciai andare sulle sue labbra e mi sentii scogliere dal piacere. Come neve al sole.
Finita la colazione, andai in camera a vestirmi e poi, insieme ci smaterializzammo a casa mia dove ebbi modo di farmi un bagno e cambiarmi. Indossati i miei inseparabili jeans neri e molto attillati, una maglia versace e gli occhiali Armani ci smaterializzammo in riva al mare.
Quando arrivai seppi che la smaterializzazione era andata a buon fine dall’odore di salsedine trasportato dalla brezza. Restai così ad occhi chiusi per un po’ di tempo, mi piace essere accarezzata dalla brezza marina e sentire l’odore di salsedine poi sul mio corpo. Draco mi osservò poi in silenzio mi prese la mano e ci incamminammo sul bagnasciuga.
- È bellissimo-
-Non paragonato a te- sorrisi e mi alzai in punta di piedi. Sapeva cosa volevo. Mi si avvicinò lentamente e proprio mentre le nostre labbra stavano per sfiorarsi si senti in sottofondo la canzone che ieri sera cantava al concerto.
-Il telefono- il suo –Rispondi- sbuffò
-Pronto? - ci fu un attimo di silenzio poi- No, io oggi non vengo…-
Ancora un sottofondo. Il mio cellulare iniziò a vibrare e nell’aria si diffuse per elisa
-Pronto? - Guardai Draco e sorrisi scuotendo la testa –oh… Lily… come? Un appuntamento con te?? Era oggi? Me ne sono dimenticata! -
-Come hai fatto a dimenticarlo? Va bhè… senti sbrigati che passo a prenderti e…-
-Non posso…-
-Cosa? –
-Non posso, dissi. Non sono a casa al momento. Ecco sono piuttosto impegnata. Che ne dici se rimandiamo a domani? –
-E va bene. Domani alle 9.00. Ora dimmi con chi stai e cosa stai facendo! –
-Ok. Sono con Draco a mare…-
-Ecco dov’è sparito. Va bhè. Allora oggi giornata libera per tutti. Ci vediamo domani-
-Certamente. Ah… Buon giorno! – risi e spensi. Draco aveva terminato prima e adesso mi guardava come se fossi una piccola pazza. Lentamente si avvicinò di nuovo a me e mi baciò. Fu un bacio dolce e travolgente. Di quelli che fanno sognare e perdere la testa. Le mani si infilarono sotto la maglietta e risalirono la schiena stringendomi di più. Ci spogliamo entrambi delle magliette e le lasciammo sulla spiaggia. Era bellissimo. Aveva un fisico perfetto. Tutto ben scolpito. Lasciai che le mie mani carezzassero il petto e poi il ventre. Lo guardai negli occhi in modo seducente. Accennai un sorriso e avvicinai le labbra al suo collo. Mi fermai un attimo per annusarlo: aveva un buon odore di pino, a fiori e primavera il tutto unito al profumo di salsedine che ci circondava. Lo baciai, poi ancora finché con un sorriso biricchino lo morsi e mi staccai da lui correndo verso il mare. Mi ricorse. Era veloce. Mi prese sul bagnasciuga e finimmo in acqua. Ci guardammo in faccia per un secondo e poi scoppiammo a ridere. Fu così semplice, così normale che ci divertimmo parecchio.
-Oh no… non ho il costume- mi lamentai guardandolo di sottecchi e fingendomi preoccupata e arrabbiata.
-Va bhé… vorrà dire che ti butterò a mare così come stai- mi sorrise in modo sfacciato e molto velocemente mi prese tra le braccia e cercò di buttarmi a mare, ma io non lasciai il suo collo e così perdemmo l’equilibrio e cademmo di nuovo.
La spiaggia era bellissima, paradisiaca e soprattutto vuota.
-Bravo, ci sei riuscito. Adesso come faccio per… Draco?!? Draco ma che stai facendo? –
-Mi sto spogliando… sono tutto zuppo e devo far asciugare i vestiti-.
Io lo guardai con aria scettica ma poi iniziai a spogliarmi anch’io rimanendo in intimo. Restammo immobile a fissarci un po’, poi ci prendemmo per mano e andammo verso il mare. Per una volta completamente seri.
Entrammo lentamente fin quando l’acqua non ci arrivò alla vita. Ci fermammo e ci girammo l’una verso l’altro. Lo guardai negli occhi, insicura. Lui mi prende il mento e lentamente mi baciò. Fu un bacio soffice che andò sempre più nel profondo diventando intenso. Durò un’eternità. In quel tempo infinito le mie mani corsero alla sua nuca, gli sfiorai i capelli con la punta delle dita. Le sue mani si rincorrevano sul mio corpo lasciando dietro di se carezze dolci ed intense. Le sue mani si fermarono sulla chiusura del reggiseno. Mi bloccai, ma non lo fermai. Mi spostai solo un po’ e tornammo a riva. Mi sdraiai sui vestiti ancora bagnati e lui viene giù con me. Riprese a baciarmi e ad accarezzarmi, finchè il bisogno non fu impellente.
Avevo fatto l’amore con Draco. Fu il primo pensiero che attraversò la mia mente quando tutto ebbe fine.
Draco si voltò verso di me e mi sorrise dolcemente.
-È stato bellissimo-
Io non sapevo cosa rispondere. Mi sentivo un’idiota e in quel momento non capivo se era giusto quello che avevamo fatto. L’unica cosa che sapevo era che ci desideravamo troppo e nessuno dei due aveva il controllo della situazione. In silenzio mi alzai e mi rivestii. Draco mi guardò prima sospettoso poi rabbioso.
-Che stai facendo? –
-Mi rivesto. E tu farai lo stesso. Devi accompagnarmi a casa…-
Draco mi guardò con aria stranita come se non capisse ciò che stavo facendo.
-Ascolta… abbiamo fatto un errore. Non dovevamo… -
-Cosa? Non mi sembrava che ti lamentassi mentre eri con me. Cosa succede, Herm? Non riesco a capirti sul serio-
-Draco, noi apparteniamo a due mondi diversi ci siamo spinti troppo oltre-
-Balle- urlò quell’unica parola e mi sentii come se mi avesse schiaffeggiato.
-Dra io… io non sono pronta per il tuo mondo-
-Non è tanto diverso dal tuo! – lo disse con calma, ormai era completamente rivestito e si passo una mano tra i capelli zuppi.
-Dra… Io… -
-Herm, ti amo. E tu non puoi trattarmi così come un giocattolo e poi buttarmi quando hai raggiunto il tuo scopo. Non puoi perché tu…-
-Shh… - gli sorrisi –ti amo anch’io… credo di poter provare. Ti amo talmente tanto è solo che… forse stiamo correndo un po’ troppo – Lo abbracciai forte al collo. Avvicinai le labbra al suo orecchio –Voglio stare con te per sempre. –
-Per sempre -.
Le nostre bocche si fusero in un nuovo bacio simbolo di un amore eterno.
-Oddio… la prossima volta portiamo gli asciugamani. Ho la sabbia sin dentro le mutande –
-Se vuoi posso aiutarti a liberartene –
-Dra smettila… lasciala lì dov’è adesso ho troppa fame per pensare ad altro –
Ed insieme scoppiammo a ridere. Poi ci dirigemmo verso un fast food lì vicino, prendemmo due
 take-aways e ritornammo a casa. Ci sedemmo sul divano e posai il mio sguardo su Draco. Tutto in lui mi dava l’idea stupida della perfezione. Lentamente la mano si spostò al suo braccio lui sorrise e lasciò che la mano continuasse a vagare dal braccio a petto fino al ventre per poi tornare su.
-Ti dà fastidio? –
-No, affatto. Anzi mi piace non sai come mi fa sentire –
Sorrisi. –Spero bene –
Scoppiò a ridere con me. Poi mi sdraiai completamente accanto a lui una mano sul suo petto e con lo sguardo cercavo il suo.
-Dra? –
-Sì? –rispose restando immobile. Io poggiai la testa al suo petto e ascoltai il battito del suo cuore. Lento e ritmico. Dolce e suadente.
-No niente -.
La giornata terminò. Erano ormai le 21:00, quando ci rendemmo conto che il cielo si era oscurato. In apparenza, sembrava che nulla fosse cambiato.
Solo in apparenza.
  
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