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Autore: Vis    13/07/2014    4 recensioni
Piccola one shot Seijuro MikoshibaxGou Matsuoka
Con entrambe le mani sugli stipiti di essa fissava la felpa nera della Samezuka che piegata troneggiava sul letto di Gou.
Subito controllò nel suo borsone, credendo di aver scordato la sua felpa lì, la settimana scorsa.
Tuttavia, lentamente, tirò fuori da esso la felpa nera con il simbolo della scuola cucito sul petto.
Meccanicamente tornò a guardare l’indumento sul letto, per poi spostare gli occhi scarlatti su ciò che stringeva fra le mani.
***
«Pioveva e S-Seijuro per non-» arrossì, Gou, mentre rievocava alla mente il giorno del suo primo bacio.
«Seijuro?» gli occhi scarlatti si assottigliarono riducendosi a due fessure quando le labbra rosee della minore pronunciarono il nome del suo capitano.
Genere: Comico, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gou Matsuoka, Rin Matsuoka, Seijuro Mikoshiba
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Felpa
 



Rin raramente gettava uno sguardo verso la camera di Gou, a pochi metri dalla sua.
A dire il vero, il maggiore dei Matsuoka non sapeva neanche se la stanza della sorella fosse ancora un tripudio di rosa, fate e peluche morbidi e graziosi come lo era stata durante gli anni delle elementari.
Quel giorno, un solo elemento gli fece aprire gli occhi.
Era tornato a casa per il week-end come sempre e con il borsone su una spalla, le mani affondate nelle tasche dei jeans e le cuffiette nelle orecchie, si ridirigeva verso la sua camera; camminava con passo lento, fischiettando le melodie delle canzoni che la riproduzione casuale del suo Ipod faceva partire.
Per caso guardò di sbieco verso la  porta della camera di Gou: era semi-aperta e dall’esterno si riusciva ad intravedere i piedi del letto e parte della scrivania ordinata.
Ma fu ciò che era appoggiato sulla trapunta color cipria che attirò l’attenzione del rosso: inizialmente aveva superato la camera senza badare a ciò che aveva visto, ma dopo qualche secondo, dopo aver realizzato, sgranò gli occhi e tornò indietro, spalancando la porta. Con entrambe le mani sugli stipiti di essa fissava la felpa nera della Samezuka che piegata troneggiava sul letto di Gou.
Subito controllò nel suo borsone, credendo di aver scordato la sua felpa lì, la settimana scorsa.
Tuttavia, lentamente, tirò fuori da esso la felpa nera con il simbolo della scuola cucito sul petto.
Meccanicamente tornò a guardare l’indumento sul letto, per poi spostare gli occhi scarlatti su ciò che stringeva fra le mani.
Rin fece velocemente due più due e dopo aver ricacciato la propria felpa nel borsone afferrò quella sul letto, appartenente a qualcuno di sua conoscenza.
A grandi falcate tornò al piano inferiore, diretto al salotto, dove pigramente Gou stava guardando la tv.
«Gou!» la chiamò, fermo dietro il divano su cui la minore era stesa.
«Sì, Onii-chan?» non lo guardò, la rossa, ma tenne lo sguardo fisso sullo schermo, portandosi alla bocca un pocky al cioccolato.
«Che significa questa?!» alzò la mano che teneva stretta la felpa, ormai tutta stropicciata.
Appena gli occhi vermigli della ragazza si posarono sull’oggetto incriminato scattò a sedere: «Come l’hai trovata?!»
«Non è questo l’importante!» ringhiò il maggiore «perché ce l’hai tu?»
«Pioveva e S-Seijuro per non-» arrossì, Gou, mentre rievocava alla mente il giorno del suo primo bacio.
«Seijuro?» gli occhi scarlatti si assottigliarono riducendosi a due fessure quando le labbra rosee della minore pronunciarono il nome del suo capitano.
«N-non ti ho detto niente, Onii-chan, perché non è ancora niente di ufficiale!» spiegò Gou, emozionandosi solamente pensando che effettivamente lei e Seijuro Mikoshiba uscivano insieme.
Venne riscossa dai suoi pensieri, che inspiegabilmente erano andati a parare ai muscoli abbronzati del sorridente capitano della Samezuka, da un ringhiare che assomigliava a minacce di morte bisbigliate.
I grandi occhi della ragazza si posarono sulla felpa, ancora stretta nella mano di Matsuoka: «Onii-chan, non spiegazzarla in quel modo! Devo ridarla a Seij-»
Nel sentire pronunciare di nuovo il nome del rosso Rin esclamò: «Mikoshiba, sei un uomo morto!»
 

 
~


Un brivido scese lungo la spina dorsale di Seijuro Mikoshiba, steso sul proprio letto a leggere.
Rabbrividì, chiedendosi quale fosse la causa.
D’improvviso, starnutì. Si strofinò il naso, aggrottando le sopracciglia rosse: che qualcuno stesse parlando di lui?
Una sensazione sgradevole, simile al pericolo, lo accompagnò fino al lunedì successivo.
 
 
 

 
Note:
Non era programmato che tornassi a pubblicare di nuovo in questo fandom oggi.
Questa stupida one-shot mi è venuta in mente grazie ad una fanart su Tumblr -praticamente tutte le mie fanfiction su Free sono ispirate da Tumblr- in cui Gou indossava una felpa della Samezuka e mi sono detta: “Perché no?”
Inoltre, era da mesi che volevo scrivere qualcosa riguardo Gou e Mikoshiba, quei due cucciolotti  -che speravo comparissero di più nella seconda stagione ugh-
Tanto per cambiare Rin è il protagonista. Non si capisce che è il mio preferito, vero?
Beh, credo di aver detto tutto. Fatemi sapere se fa tanto schifo e se ci sono errori, anche perché l’ho scritta di getto ;w;
Vis
   
 
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