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Autore: Roku    14/07/2014    0 recensioni
Testo argomentativo che tenta di far capire come sia impossibile non avere alcun genere letterario che piaccia e quindi poter dire "A me non piace leggere"
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scusi, non le piace leggere?

Esistono tantissimi generi letterari… questo perché esistono scrittori diversi fra loro e se esistono scrittori diversi fra loro, esistono
anche lettori che preferiscono un genere letterario ad un altro o un autore ad un altro anche se interessati nello stesso genere.
Ma sicuramente ogni persona, se cerca, può trovare un genere letterario che gli piaccia.
Infatti se si è una persona alla quale piace l’idea del mistero, dell’indagine, della scoperta, ecc… allora esiste il genere Giallo che unisce tutti gli elementi del crimine e della giustizia.
Se si è una persona che ama conoscere un mondo totalmente diverso da quello reale o vuole vivere un’avventura straordinaria allora esiste il genere Fantasy che unisce, magia, avventura, azioni epiche, creature magiche, ecc… regalando emozioni e sogni di grande intensità.
Se invece si è una persona legata in qualche modo al passato e alla quale piacciono molto alcune situazioni storiche reali, allora esiste il Romanzo Storico che unisce e collega fatti realmente accaduti con una storia inventata.
Se invece si è piccoli e piacciono molto gli animali e li si vorrebbe sentir parlare, allora esistono le Favole in cui gli animali vengono personificati in uomini.
Questi sono solo pochi esempi, si potrebbe andare avanti per ore.
In qualunque caso, indipendentemente dal tipo di persona che siete e dall’età che avete, se vi sentite essere il personaggio di un libro, quel genere vi piace, potrà non piacervi un altro autore o un altro libro, ma quel genere vi piace.
Qualcuno potrebbe dire che non gli piace leggere… mi chiedo se ci ha mia provato.
Leggere NON significa sfogliare le pagine pronunciando le parole che si vedono!
Leggere vuol dire “cambiare mondo”. Per leggere veramente, bisogna decidere un tempo in cui siamo noi e il nostro libro. Dopo si apre la prima pagina e da quel momento fino alla fine della nostra lettura la nostra mentalità deve essere: “Tutto quello che il libro mi dirà dovrò prenderlo come vero, anche se assurdo”. In questa maniera si attiverà il patto narrativo che è un accordo fittizio fra lettore ed autore dove il lettore sceglie appunto di prendere per vero tutto quello che legge, mentre lo scrittore deve impegnarsi a scrivere in maniera tale da non far distrarre il lettore e, se lo scrittore è stato bravo, qualunque cosa vi distrarrà dalla vostra lettura, vi irriterà. 

   
 
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