A desperate pray.
A shattered promise.
The diamond is broken.
The sky is off.
NOT GONNA DIE
Death surrounds
My heartbeat’s slowing down
I won’t take this world’s abuse
I won’t give up, I refuse!
My heartbeat’s slowing down
I won’t take this world’s abuse
I won’t give up, I refuse!
La morte, mi avvolge. Sento il mio battito, rallenta. Steso fra queste macerie, ansimante, sanguinante, gli occhi socchiusi, come probabilmente poche volte in vita mia, ti vedo, Rangiku. Corri, mi stai cercando, non sai dove sono, non te l’ho mai detto. Ansimi, sei al limite, ma continui a correre, e salti da un palazzo all’altro. Mi vedi. Spalanchi gli occhi: cristalli azzurri, puri, limpidi come l’acqua di cui stanno cominciando a riempirsi; orbite forgiate appositamente per l’incastonatura dei diamanti più belli, presi e fatti egoisticamente tuoi, al fine di attirare al loro interno l’animale più viscido, e plasmarlo a tuo piacimento. E le tue labbra, pezzi di carne prelibata, si allontanano sempre di più l’una dall’altra, vogliono sussurrare, no. Vogliono parlare, no. Vogliono urlare. Come, un serpente tale sono, avrebbe potuto scampare al profumo, all’impulso, alla tentazione di un sapore nuovo, così lussuoso? Ti sento, Rangiku. Sento il tuo calore contrastare il freddo, che si fa strada sempre più velocemente sulla mia pelle. Sento i tuoi singhiozzi interdetti, il tuo pianto sommesso, le tue urla represse. Imperdonabile. Una scheggia di cristallo ricade sul mio viso pallido, graffia, fa male. Imperdonabile. Scivola via, come volesse cancellare quell’errore indelebile, farsi perdonare, ma si è già impiantata nel mio cuore, come un pugnale. -Se diventassi un serpente e iniziassi a divorare umani, e con la stessa bocca, gridassi “Ti amo”, sarei ancora in grado di dirti “Ti amo” nello stesso modo in cui lo faccio oggi?- Imperdonabile. Non è così che doveva andare. Il mio compito qui, probabilmente è finito, ho fallito nel mio obiettivo, ma non voglio abusare di questo mondo. Ci rinuncio. Mi rifiuto. “Imperdonabile”.
This is how it feels when you’re bent and broken
This is how it feels when your dignity’s stolen
When everything you love is leaving
You hold on to what you believe in
This is how it feels when your dignity’s stolen
When everything you love is leaving
You hold on to what you believe in
È così che ci si sente, quando ti pieghi troppo e finisci per spezzarti? Quando l’obbiettivo è così lontano, da rendere ogni sforzo vano? È così che ci si sente, quando la dignità ti viene rubata? Io non posso saperlo. Sono soltanto un viscido serpente che striscia, cercando la sua preda e, quando l’ha trovata, non aspetta ad inghiottirla, senza lasciarle scampo. Questo è ciò che sono. No. Questo è ciò che ero, prima di incontrarti, Rangiku. Tu, eri la preda perfetta, avrei potuto attaccarti senza troppi problemi. Non l’ho fatto. Il motivo? Eri stesa per terra, priva di sensi, inerme, indifesa. Mi fermai avanti a te, e capii una cosa: “Tu sei come me, vero?”. Fu quello il motivo. Tu eri la prima, l’unica in quel buco di anime, ad essere diversa. Eri come me. Tutti i giorni probabilmente lottavi contro la fame, quella sera, probabilmente lottavi contro la morte, e allora sacrificai la mia cena, per darla a te. Avrei semplicemente potuto lasciarti lì terra, a morire, dopo essere stata violata a sangue da quegli shinigami. Cosa sarebbe cambiato per me? Assolutamente niente. Eppure non l’ho fatto. Il perché? “Sei come me”. Probabilmente era, ed è, soltanto una scusa a cui aggrapparmi, una spiegazione che non avrebbe mai compromesso il mio essere un serpente agli occhi degli altri. Ma ora a cosa servirebbe tutto questo? Io sto per lasciare questo mondo, e l’unica cosa che tu puoi fare è disperarti. –Quando tutto ciò che ami ti sta lasciando, ti aggrappi a tutto ciò in cui credi-. Questo è quello che pensano gli umani. Questo è il loro modo di agire. Ed è perché hanno paura, e si arrampicherebbero a qualunque cosa quando la morte comincia a chiamarli. Allora noi, anime trasparenti e insignificanti, cosa dovremmo fare? Cosa farai, Rangiku?
The last thing I heard, was you whispering “goodbye”
And then I heard you flat line
And then I heard you flat line
È come allora. Te ne stai andando, di nuovo, senza dirmi dove, senza dirmi perché. Forse perché questa volta probabilmente sarà davvero “per sempre”, e magari non sai nemmeno tu dove andrai. Neve, improvvisamente appare davanti ai miei occhi. “Quella è un’uniforme da shinigami? Dove l’hai presa?”. Era sera. Tutto era bianco, ricoperto di neve, e tu, a testa alta continuavi a camminare, soddisfatto del tuo nuovo abito, e del futuro che ti avrebbe aspettato. Nonostante la difficoltà nel seguirti, nella soffice distesa candida, ti raggiunsi, e tu di conseguenza ti fermasti. Ricordi vero? Le utlime parole che mi rivolgesti quella sera? “Ho deciso. Diventerò uno shinigami”. Bastò quella parola per farmi sbiancare completamente. Ichimaru Gin, il mio unico amico, mi avrebbe abbandonato, per seguire quegli sporchi shinigami. Il tuo viso ruotò, di profilo, vidi il tuo sguardo, quella macchia di sangue innocente sulla tua guancia pura e indifesa. Il tuo tono, seppur tanto infantile, suonava così serio e deciso, quasi quello di una promessa. “E come shinigami cambierò le cose.” Una promessa? Come quelle degli adulti? No, gli adulti dicono sempre delle bugie. Gli adulti non mantengono le promesse. E io ero sicura che tu avresti mantenuto la tua. L’ultima cosa che ho sentito, eri tu che sussurravi un “addio”, e poi solo un piatto silenzio. “Così, Rangiku…Non dovrai più piangere.” Non smisi mai di crederlo, di credere in te. Continuavo a gridare il tuo nome, mentre tu ti allontanavi sempre di più, ignorando, stavolta, i miei richiami. Te ne sei sempre andato senza lasciarmi niente, nemmeno un ricordo, probabilmente perché sapevi che poi non mi sarei più staccata da quel posto, e forse è un bene. Ora sono qui. Avanti a te, mi vedi? Mi senti? Sto piangendo, mi sto disperando, forse come mai in vita mia. Per te, Gin.
No, not gonna die tonight
We’re gonna stand and fight forever
(Don’t close your eyes)
No, not gonna die tonight
We’re gonna fight fot us together
No, we’re not gonna die tonight.
We’re gonna stand and fight forever
(Don’t close your eyes)
No, not gonna die tonight
We’re gonna fight fot us together
No, we’re not gonna die tonight.
No, non morire stanotte. Non lasciarmi, Gin. Non abbandonarmi ancora una volta. Noi resisteremo e combatteremo, insieme. Non chiudere gli occhi. Mostrami per una volta il cielo che hai egoisticamente racchiuso, e nascosto in essi per troppo tempo. Mostrami le tue emozioni, i tuoi sentimenti, il vero motivo. Mostrami che non sei quel serpente di cui tanto ti vanti, e a cui vai tanto fiero di essere paragonato. Adesso che hai aperto i tuoi occhi per la prima volta, non chiuderli, non puoi farlo proprio ora. Combatteremo per noi stessi, insieme. Quindi, non morire adesso, Gin. Io ti amo, Gin.
A desperate pray.
A shattered promise.
The diamond is broken.
The sky is off.
You’re gonna die tonight.
-ANGOLO DELL’AUTRICE-
E salve! Spero che questi piccoli “pensieri” vi siano piaciuti, e spero si sia capito che la fic è divisa comunque fra i due personaggi. Come detto già nella presentazione, credo che sia la coppia più bella in Bleach, solo poco accennata, ovviamente questo è solo quello che penso io, ma non ditemi che non vi è scappata la lacrimuccia quando avete visto l’episodio!
Beh, questo era solo un piccolo angolino, ora mi dileguo—Ciao ciao! Spero di poter rispondere a tante recensioni :)
_I am the Darkness_