Serie TV > Roswell
Segui la storia  |       
Autore: Agnese_san    14/07/2014    0 recensioni
Post 3x18
[...]I ragazzi, tre maschi e tre femmine, sono scomparsi nel bel mezzo di quella che testimonianze hanno dichiarato essere stata una stretta sorveglianza, durante la cerimonia della consegna dei diplomi nella West Roswell High School.[..]
Genere: Avventura, Mistero, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Parte 81

L’alba maestosa di una Nuova Era.

Una intervista privata al giovane Re e alla Regina di Antar, le loro maestà Reali Max e Liz Evans.


Ti rendi conto all’improvviso che loro sono entrati nella stanza, anche se non puoi vederli. Li senti. L’intera atmosfera cambia. Ti aspetti di scoprire che sia entrata la vera Afrodite, invece si tratta di una giovane, amorevole coppia.

La prima cosa che noti di loro, a parte la loro età o la saggezza nei loro occhi, è che si toccano costantemente. Di solito, si tratta di piccolo gesti, come le loro dita che si sfiorano, ma non passa molto tempo prima che le loro mani si uniscano. Quando tra loro non c’è nessun contatto, il modo in cui si guardano l’uno con l’altra, suggerisce che su un piano metafisico, inarrivabile per noi mortali, le loro anime si stanno toccando. E’ una coppia molto innamorata.

C’è una tale aura intorno a Max, che puoi dimenticare facilmente che questa è un’intervista informale e ti alzi, automaticamente. Max e Liz alzano le loro sopracciglia in disapprovazione, rimproverandomi tacitamente per il mio lapsus. Max non si sente ancora a suo agio con la pompa e gli avvenimenti che lo hanno circondato in questi giorni. Io dubito che si sentirà mai a suo agio, e so che pretende che quelli che considera suoi amici si comportino con lui normalmente.

Non è nella sua natura essere pomposo, né lo è in quella di Liz, anche se a volte appaiono così regali che fai fatica a immaginare che, un tempo, lei serviva i turisti nel ristorante di suo padre e lui lavorava in un mediocre Centro UFO. Cosa che ho trovato alquanto ironica.

Ritrovandomi in piedi, è quasi naturale completare la formalità con un inchino, mentre li ringrazio per aver accettato di incontrarmi.

"Tu sei più che benvenuta, Sarah." mi sorride lui.

Il suo sorriso è devastante. Mi chiedo come faranno le donne in politica nel mondo, a tenergli testa. Il suo sorriso può vincere il più duro dei cuori, mentre nessuno ha la possibilità di catturare il suo. Liz lo tiene troppo saldamente, con la sua benedizione. Max mi fa segno di sedermi e io non posso fare a meno di sentire come se mi avesse dato un comando regale, cosa che, naturalmente, non ha fatto. Si toccano di nuovo. Liz si e appoggiata contro di lui ed il braccio di Max le è scivolato attorno. Giuro che le rose sbocciano alla loro ombra.

Max continua a parlare. "Tu ci hai aiutati così tanto, in passato. Per me e per Liz sei stata una grande amica. Tu ti meriti tutte le esclusive che riuscirai a sopportare."

Ammetto di sentirmi orgogliosa che lui sappia che ho aiutato lui e la sua causa, rimanendo dietro le scene. E’ stato duro smettere di arrossire. Ma ho sbagliato in qualcosa. Gli ho confessato che la mia carriera ha preso il volo, fin da quando mi sono imbattuta la scorsa estate, a Boston, in suo cognato, Jesse Ramirez.

Liz sorride e mi chiede dove sia andato a finire il tempo. Credo che sia stato un periodo piuttosto intenso, per lei. Noi, ora, conosciamo qualcuna delle loro avventure, ma ci sono ancora molte altre cose che non ci hanno detto. E so che non tutte sono state divertenti.

Faccio loro notare che, in effetti, hanno avuto il tempo di fare un sacco di cose.

Sono scampati agli assassini dell’FBI, si sono sposati, hanno aiutato moltissime persone lungo la loro strada, sono riusciti a salvare la Terra da un’invasione su larga scala e hanno vinto una guerra intergalattica. E ora, sembra, stiano programmando un formale Matrimonio Reale interplanetario. Devono essere esausti.

"Sì." si guardano di nuovo negli occhi. A quanto pare, amano farlo anche quando si toccano. "Dovremmo riposarci, ma ci sarà il tempo per farlo, più tardi, quando saremo in luna di miele. Ci rilasseremo e ricaricheremo le nostre batterie."

Chiedo se è così che gli sposini lo chiamano, oggigiorno, e loro mostrano di essere ancora molto umani diventando di dieci gradazioni di rosso. Dopo tutto, le voci che girano tra i loro amici dicono che questi due sono peggio di una coppia di conigli stimolati.

"Questo non lo scriverai, vero?" mi chiede Max. C’è quel bellissimo, mortificato sguardo sul suo viso. Avrei voluto veramente aver portato con me un fotografo, ma la camera non sarebbe mai passata attraverso lo scudo che circonda il palazzo. Ho promesso a Max che non l’avrei fatto, ma so che Liz ha capito.

"Certo che non lo farà, Max." Liz mi fa rivolto un sorrisetto ironico. Lei riesce a vedere dentro le persone, un abilità che si è rivelata la rovina dei molti, molti delegati che hanno cercato di trascinare Max in accordi che lui non voleva. "Perché Sarah sa cosa potremmo farle per rappresaglia."

Il mio sorriso svanisce al pensiero che quello che lei potrebbe farmi. Anche io ho sentito delle voci. Liz scoppia a ridere del mio disagio. Io le dico che è una infida giovane donna.

"Bene." lei ci ha pensato un momento. "Essere infida non è una cosa che mi piace, Sarah. Ma c’è una cosa che ho imparato da tutto questo e non me ne starò più seduta ad incassare. Createci dei problemi e noi li creeremo a voi."

Sussulto, alla durezza delle sue parole, riconoscendo l’acciaio che Max e gli altri sanno fin troppo bene essere dentro di lei. Le credo.

"Credile solo in parte." aggiunge Max. "Dubito che Liz sia così dura da portare avanti questo genere di minaccia."

Gli faccio notare che lui parla così solo perché non ha mai visto il suo lato duro. O almeno, non dal punto di vista di una terza persona. Max fa un grande sorriso a sua moglie e io mi ritrovo a pensare alle cose che devono aver visto questi due.

Chiedo della loro luna di miele. E’ stata oggetto di congetture fin da quando è stato annunciato il matrimonio. Interi battaglioni di spie sono stati messi in campo. Non c’è giornalista vivo che non abbia cercato di corrompere una delle guardie di Max. Tranne me. Io so fin troppo bene come vengono trattati gli ospiti sgraditi. Diciamo solo che le farmacie di Roswell hanno esaurito le pomate di antistaminico.

"Noi ti vogliamo bene, Sarah," Max scuote la testa. "Ma non fino a questo punto. Non è importante sapere dove andremo. Finora, lo sanno solo Serena, Michael, Maria e i nostri genitori. E Michael ha avuto severe istruzioni di trattare tutti quelli che chiedono di sapere dove andremo, nel modo che lui ritiene più opportuno. Dubito che sopporterà ancora per molto che i nostri genitori vengano tormentati. Non più di quanto non sopporti che veniamo importunati noi."

Max ha quel modo di fare minacce, pur continuando a sembrare innocente. L’ovatta di Liz è avvolta su una solida barra di ferro. Io faccio marcia indietro, ma non prima che avergli chiesto un indizio.

"Caldo. Sabbia. Quiete." mi risponde sorridendo. Non posso fare a meno di realizzare che mi ha descritto una vasta porzione della Terra. "E chi dice che è sulla Terra?" lo sguardo di Liz brilla di malizia. Avevo ragione. E infida.

E dopo la luna di miele, cosa c’è per la giovane coppia più famosa del mondo?

Max attira Liz vicina a lui. "Durante l’estate andremo su Antar per l’Incoronazione ufficiale. Faremo il possibile per far tornare una sembianza di normalità. Ritorneremo in autunno e decideremo cosa fare, prima che tutto questo ci soffochi. Isabel vuole diventare una perfetta padrona di casa ed aiutare Jesse nella sua prossima avventura."

Gli chiedo di cosa si tratti.

"Che posso dirti, Sarah?" sorride Max. "Sai bene quanto me che il tuo fidanzato, Glenn McCarthy, si presenterà come candidato alla Presidenza, con Jesse Ramirez come Vice Presidente."

Mi chiedo da che parte stia Max, in tutti questo. Tecnicamente, lui è ancora un cittadino americano e avrebbe diritto di voto. E non è un segreto che lui e il Presidente Forest non si vedono di buon occhio. Max ha umiliato pubblicamente il Presidente rifiutando l’invito di incontrarlo alla casa Bianca. Max è quotato per aver detto ‘L’uomo bianco parla con lingua biforcuta’. Le loro divergenze sono state ampiamente riportate.

"Io sto dove voglio stare, non importa chi si presenta. Io credo che Glenn sia la scelta migliore e ha con lui il migliore dei Vice Presidenti. E lo direi anche se non fosse mio cognato. Naturalmente devo dirlo, altrimenti Isabel mi ucciderebbe."

Gli chiedo in tutta sincerità, se non pensa che Jesse sia un po’ troppo giovane e privo di esperienza per diventare Vice Presidente degli U.S.A. In effetti, lui sarebbe secondo solo al Presidente, nel governare la nazione più potente del pianeta. L’unica reazione di Max è un sorriso sarcastico ed io mi sento una sciocca per avergli fatto questa domanda.

"Jesse è più grande di me." si stringe nelle spalle, con quel suo sorriso. "E io governo, per quanto ne so, il pianeta più potente dell’Universo. Così, probabilmente, hai fatto la domanda al ragazzo sbagliato. In ogni caso, non può fare peggio dell’attuale titolare, giusto? Jesse ha avuto l’addestramento migliore che si possa avere. Mi piacerebbe vedere il passato militare del concorrente di Jesse. E ci vorrebbe un giornalista investigativo molto coraggioso, per indagare sul passato di Izzie."

‘Izzy’ è il nomignolo che Max ha dato alla sorella. La loro vicinanza è eccezionale e, a detta di tutti, lo è sempre stata.

Chiedo se è vero che Forest ha rifiutato l’invito per assistere al loro matrimonio. Per una volta, Liz e Max sembrano avere opinioni diverse. Max annusce, mentre Liz scuote la testa. Ma mi rendo conto ancora una volta che sono molto più in sintonia di quanto possa rendermi conto.

"Sì e no." dice Max sorridendo.

"Lui non verrà perché non lo abbiamo invitato." borbotta Liz."Ho ancora negli occhi la visione di quello che ha dovuto sopportare Max quando è stato preso dall’FBI. Se Forest fosse riuscito a prenderlo di nuovo … " Rimane senza parole per la rabbia.

Nessuno ha voluto dirmi quello che Max ha passato quando era nelle mani dell’FBI, in una ‘Stanza Bianca’ dei loro laboratori segreti, ma non c’è bisogno di un diploma per immaginarlo. Liz ha bisogno di calmarsi e va verso la credenza per prendere un bicchiere d’acqua.

"Lui non verrà." Max mette da parte tutto il resto, per guardare solo Liz. E’ degno di nota che lei sia più sconvolta di quanto lo sia lui e che lui cerchi di confortarla, quando dovrebbe essere il contrario. Nessuno dei due vuole vedere soffrire l’altro, nemmeno nella sua immaginazione.

Porto il soggetto sui loro amici e chiedo di Michael e Maria. Max mi fa un grande sorriso e dice che stanno venendo e mi ci vuole un momento per rendermi conto che si sta prendendo gioco di me.

Gli chiedo cosa faranno al ritorno dalla loro gita su Antar. E’ Liz, ormai ripresasi dal suo accesso di rabbia, che mi risponde.

"A Maria hanno offerto molti contratti come cantante e lei è decisa a cogliere l’opportunità. Ma lo farà alle sue condizioni. Con la possibilità di cantare tutto quello che vuole, come vuole. E Michael la seguirà da vicino. Lui non vuole rimanere impantanato in un lavoro, perché prende il suo compito di secondo di Max molto sul serio."

"Non potremmo aveva un amico più leale di Michael." Max annuisce, guardando con quanta passione Liz parla di Michael. "Spero solo che riesca un po’ a vivere."

"Maria farà in modo che lo faccia, Max." sogghigna Liz. Maria e Michael sono veramente una strana coppia. A meno che tu non li conosca bene, non crederesti che si amino. Litigano in continuazione.

Ho detto loro che sapevamo già che Kyle e Connie saranno a capo delle loro forze di sicurezza, finché staranno sulla Terra.

"Non è proprio così." Max scuote la testa. "Connie sta per diventare il nostro pilota personale. Lei adora volare sulle nostre navi e noi abbiamo bisogno di qualcuno di cui ci fidiamo e, per lo stesso motivo, Kyle sarà il nostro meccanico. Quei due saranno con noi dovunque andremo così, sì, saranno due figure importanti per la nostra sicurezza, ma è Michael il vero capo."

Hanno anche due impressionanti guardie del corpo, nelle persone di Eldugar e di Katya. Entrambi Antariani, fanno parte dell’elite delle Guardie di Max. Accompagnano Max e Liz dovunque vanno, controllandoli continuamente.

"Non sempre." ridacchia Max. "Per cominciare, si prenderanno un po’ di tempo libero quando torneremo su Antar. Si sposeranno ed avranno le loro famiglie da salutare."

Così rimane solo la nostra coppia Reale. Cosa faranno in autunno, al loro rientro da Antar?

"College." dicono insieme, sorridendo.

"Fa parte di una promessa che ho fatto a Liz." Max le bacia il dorso della mano.

Chiedo loro se hanno già fatto la loro scelta. Non è un segreto che non c’è un College al mondo che non abbia offerto un paio di posti nella loro istituzione. Si può solo immaginare l’adulazione che questi due hanno ricevuto. Non c’è dubbio di che prestigio possa guadagnare un College dicendo che hanno aiutato ad educare il Re e la Regina dell’Universo. Non è un segreto nemmeno che sia Harvard la favorita, a causa del sogno infantile di Liz di studiare lì Biologia Molecolare.

"Sì." dice Liz con un sorriso. "E’ vero. Harvard è stata sempre la prima, sai? Ma quando ho fatto domanda di iscrizione, l’ultima volta, mi hanno detto di no. E a Max non hanno risposto affatto. Così andremo al College che ci ha accettato quando eravamo una coppia di sconosciuti."

Questa dovrebbe essere una sorpresa, eppure, conoscendo questi due come li conosco, non lo è affatto. Hanno scelto di frequentare la Northwestern University di Chicago, Illinois, facendone il campus più popolare al mondo. Max e Liz, in autunno, andranno alla Northwestern.

"Forza NWU!" Liz agita in aria la mano. Sarebbe un’ottima cheerleader ma, a meno che Max non faccia parte della squadra, dubito che si prenderebbe il disturbo.

Così, deciso l’immediato futuro, chiedo loro se hanno dei piani per dopo il College.

"Credo che quello che Sarah voglia chiederci, Max, è se resteremo sulla Terra o se ci trasferiremo su Antar." Ho già detto che Liz è molto sveglia?

"Ah." annuisce Max. "Perché usare quattro parole quando se ne possono usare cento?" Mi sorride di nuovo. Forse dovrei suggerire una nuova clausola per la Convenzione di Ginevra.

"Max prende molto sul serio i suoi doveri." dice Liz per lui. "Quando potremo, terremo corte su Antar. Ma abbiamo delle responsabilità anche nei confronti di questo pianeta. Così, passeremo del tempo anche qui. C’è molto da fare, per entrambi i mondi."

Il che mi porta chiaramente alla domanda successiva. Chiedo loro del Palazzo.

"E’ bello, non è vero?" Liz quasi scoppia dalla gioia.

Bello non rende giustizia a questo posto. Gli ingegneri Antariani hanno incoraggiato le pareti a ‘crescere’ dalla terra del deserto. Costruito interamente da granito cristallizzato, non si riesce a vedere una singola giunzione. Mi è stato detto che il processo usato non permetterà che la pietra invecchi. Il Palazzo rimarrà nelle sue condizioni originarie per milioni di anni. Sembra così …

"Naturale." annuisce Max. "Come se facesse parte della terra. I nativi Americani ne sono rimasti molto impressionati. La scorsa settimana, sono venuti a darci la loro benedizione con una cerimonia molto speciale."

Max e Liz hanno una grande affinità con la popolazione del posto.

"Credo che sappiano che non abbiamo intenzione di sfruttare la terra, ma che vogliamo vivere in armonia con essa. Era quello che facevano i loro antenati."

C’è un enorme arco, fatto dello stesso granito cristallizzato, che delimita l’ingresso alla proprietà di Max. Il modo in cui rifrange la luce lo fa sembrare un arcobaleno. Su un altare accanto all’arco, sono stati incisi i nomi di tutti quelli che, nella cerchia di Max, hanno dato la loro vita per combattere contro i suoi nemici. E’ la cosa più incredibile che io abbia mai visto, a dispetto del fatto che, considerando tutto quello che hanno dovuto affrontare, i nomi sono relativamente pochi. Non è un segreto che Max non approvi che la gente muoia per lui.

"Si chiama ‘Arco della Pace’." mi dice Max. "E non rimarca la nostra vittoria, ma il fatto che la guerra è finita. La perdita di ogni singola vita è deplorevole e noi vogliamo che essere sicuri che il loro ricordo viva per sempre. E’ un simbolo che unisce il pianeta Antar al pianeta Terra. Spero che, col tempo, diventi un grande monumento, come ogni altro che adorna il mondo, entrambi i mondi. Spero che la gente lo veda come un … tempio, credo. Un tempio contro l’inutilità della guerra."

Nessuna parte del Palazzo è visitabile, per motivi di sicurezza, ma chiedo a Max di spiegarmene la disposizione.

"Laggiù, c’è il nostro appartamento personale. E’ fatto a forma di più, così che ognuno di noi abbia la propria ala. E quando metteremo su famiglia, potremo avere la nostra intimità, ma gli amici sempre vicini. Naturalmente abbiamo una grande piscina. E’ una specie di promessa che avevo fatto a Kyle e a Michael."

"Non che tu ti sia opposto strenuamente ad averne una." Liz da una gomitata sulle costole di Max.

Visto che hanno parlato del mettere su famiglia, chiedo loro se si aspettino presto di sentire passi di piedini.

"Non da noi." sorride Liz. "Non prima che abbiamo finito il College."

"I quartieri privati sono separati dal resto del compendio da alte pareti." continua Max, e io sospetto che anche le pareti siano protette da quella specie di scudo di energia. "Lì ci sono le caserme e le sale per le riunioni. Lì è dove terremo corte, quando saremo sulla Terra, certo. Credo che possiamo considerarlo l’equivalente sella Sala Ovale."

La sala dove Max incontrerà e accoglierà i suoi ospiti ha un nome strano.

"Non strano." Max scuote la testa. "Onorato. L’abbiamo chiamata ‘Sala Bektor’, il nome di un coraggioso Antariano che ha dato la sua vita per salvare quella di Liz. Noi non lo dimenticheremo mai."

E Bektor non è la sola persona che questi due hanno voluto ricordare.

"No." concorda Liz. "Abbiamo ricostruito il teatro che Kivar ha distrutto, più bello e più grande. Ovviamente Roswell è destinata a cambiare, perché sappiamo che molta gente verrà qui per vederci. Così, abbiamo voluto un posto che potesse accogliere i Capi di Stato e così via. Abbiamo voluto un posto che potesse accogliere balletti, opere, spettacoli di Broadway e, naturalmente, concerti dal vivo. Qualcosa di cui Roswell potesse andare orgogliosa." gli occhi di Liz si sono riempiti di lacrime. "Lo abbiamo chiamato ‘Alexander Whitman Memorial Theatre', il nome di un amico, a noi molto caro, che è morto prima che ci accadesse tutto questo."

Capisco di aver finito l’intervista dall’emozione che cominciano a mostrare. E’ strano vedere che a questa giovane coppia siano rimasti ancora dei sentimenti, dopo tutto quello che hanno passato. Ma ancora li hanno e continuano ad essere importanti, per loro.

Basta solo vedere la lealtà che è loro data da quelli che hanno servito sotto di loro. Lealtà e rispetto che si sono guadagnati nel fuoco della battaglia. E non solo da parte dei guerrieri. Sembrano amarli tutti, i loro compagni, i loro bambini. Non che lo conoscessi personalmente, ma in qualche modo Max mi ricorda J.F.K.

So che devono avere mille e uno impegni che li attendono e, sebbene Max e Liz possano fare molte cose, non possono controllare il tempo. Li ringrazio per avermene dedicato una parte, che so molto preziosa.

"Come ho detto prima, Sarah, noi ti dobbiamo molto. E’ il meno che potessimo fare."

Liz mi abbraccia e mi bacia sulla guancia. Non il genere di bacio delle attrici di Hollywood, ma uno che mi fa sentire quanto le sia cara. Max mi prende la mano e mi stringe in un abbraccio. Anche lui mi da un bacio sulla guancia e io mi sento andare a fuoco. Quando lasciano la stanza, resto a guardarli per un po’.

Appena pensano di essere fuori di vista, cominciano a scherzare tra di loro, prendendosi in giro come una coppia di normali adolescenti, cosa che mi ricorda che è esattamente quello che sono. Beh, forse non proprio normali. E’ come se Max e Liz abbiano uno sdoppiamento della personalità. E’ qualcosa che i veterani che hanno imparato a conoscere questa giovane coppia, notano ogni volta.

Un momento, sono questi seri leader del mondo, modellatori del nostro futuro, premura e compassione che sprizzano da tutti i pori, le cui parole hanno un peso per quelli che ascoltano, le cui azioni hanno superato anche quelle dei generali più famosi.

Un momento dopo, sono una coppia di simpatici adolescenti, pazzamente innamorati, in cerca di un posto dove pomiciare.

Ma non sottovalutateli. Max e Liz prenderanno il futuro di entrambi i pianeti per la collottola e ne faranno un bel futuro.

Sarah Brackham.

* * * * *

Il prossimo è l'epilogoooooo
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Roswell / Vai alla pagina dell'autore: Agnese_san