Fanfic su artisti musicali > HIM
Segui la storia  |       
Autore: kuutamo    14/07/2014    1 recensioni
(SEQUEL di Craving For Deliverance**)
FINALE AGGIUNTO^^
" Chi è? "- mi chiese, continuando a fissarla.
" Una donna che ha perso tutto.. che disperatamente parla alla luna, bramando la liberazione. "
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ville Valo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                               



 

Appena tornai a casa iniziai a mettere tutto in ordine nervosamente, movimenti meccanici e distratti perché non riuscivo a non pensare fino a quanto potesse essere ingiusto il mondo.

Ma la consapevolezza dentro la mia testa era un'altra.

Ora potevo davvero mettermi l'anima in pace e rassegnarmi: lei poco prima, neanche accorgendosene probabilmente, mi aveva confermato tutto. Tutti i miei dubbi, le mie paranoie, tutto quello che avevo visto. Perché avevo visto, e stava lì in punto. 

Ora non potevo più nascondermi dietro false speranze, ad incomprensioni. 

Ora non potevo più sfuggire da me stessa, e da quello che inesorabilmente si sarebbe frantumato dentro di me, come cristalli scuri che si schiantano sul pavimento.

A Ville, per qualche strana e oscura ragione, piaceva vivere con lei. Il modo in cui veniva trattato mi feriva, forse più del consentito, ma non potevo farci nulla; ormai ero diventata io quella iperprotettiva e lui la ragazza indifesa da salvare. Ma non potevo salvarlo da un "male" così, volontario. 

Seguivo un blog aggiornato con tutte le nefandezze che quella donna metteva in rete, e quando ogni volta di tanto in tanto controllavo, ne trovavo di cotte e di crude. Non c'era mai da annoiarsi se non altro, ma a spese di Ville?

Mi domandavo se lui ne sapesse qualcosa… Insomma, suo fratello, i suoi amici, nessuno gli aveva riferito nulla? Eppure non era difficile trovare commenti inopportuni. Esistevano più profili e addirittura dei gruppi di supporto, di questi tempi si raggiunge il baratro troppo spesso. Il cattivo gusto, e la meschinità delle persone nell'approfittarsi di un' approfittatrice mi faceva saltare i nervi come poche altre cose. Ma si sa, ognuno ha le sue opinioni, per quanto siano sincere e valide, ed il mondo è bello perché è vario, ma chiunque sia stato il genio a dire per primo questo detto, non si era reso conto di quanto marciume ci può essere a questo mondo.Insomma, sostenere una persona che fa stare male o comunque porta indirettamente a stare male il tuo idolo, non è il massimo della coerenza. Anzi, non ci si avvicina nemmeno.

 

Speravo con tutte le forze che Ville risolvesse quella situazione e soprattutto che sapesse, altrimenti glie lo avrei detto io. Non sapevo se mi avesse creduta certo, ma se non altro gli avrei fornito un impulso per controllare e vedere con i suoi occhi che persona fosse quella che aveva accanto.

 

Dopo che l'uragano dentro di me si calmò e la pace si ristabilì nell'ordine del mio salotto mi sedetti sul divanetto e composi il numero di Ville.

 

" Pronto "

" Matilda, ma che fine hai fatto? "

" Hai avuto le medicine? "

" Si, si certo…. Ma non dovevi tornare? "

" Cos'è tutto questo affetto finn? Guarda che non scappo mica, sono a pochi passi da te… "

 

'Già, solo a pochi passi…. Ma con un mare di parole non dette che ci separa…' 

La mia mente viaggiò libera, sfuggendo al mio controllo, ormai totalmente autonoma.

 

" È successo qualcosa con Sandra, cosa ti ha detto? "

" Niente che non sapessi già "- con quella frase lo avevo praticamente tagliato in due dal dubbio: da una parte potevo alludere a qualcos'altro, più profondo del superficiale, ma lui decise di prendere in considerazione la zona meno minata e più sicura possibile.

" So che vi siete parlate, quando è tornata con le medicine era nervosa "

" Ville, ci siamo dette semplicemente quello che pensiamo l'una dell'altra "

" E..? "

" E l'avrei mandata a quel paese volentieri "

" Però non lo hai fatto "

" Già.."

 

 

 

Ci furono attimi di silenzio e poi cambiai argomento.

 

" Comunque, avevo chiamato per sapere come stavi e soprattutto se avevi preso la medicina "

" Joo, äiti "

" Devi prenderlo ogni 12 ore, quindi inizia a contare "

" Queste cose sono sempre state di una noia mortale, sai, io non sono molto preciso "

" Nemmeno io, ma se non lo fai ti ci farò diventare ! Sarà meglio che tu mi dia retta "

" Ok ok, sto già abbastanza male così, ti ascolterò "

" Passo in questi giorni per vedere come stai, nel frattempo mi raccomando, riguardati.."

" Lo farò, anche tu.. "

" Allora notte.."

" Notte Matilda…."

 

 

 

 

Erano passati due giorni e quel pomeriggio avrei staccato prima dal lavoro per passare a vedere come andava.

Ma il punto è che.. non feci neanche in tempo a finire il mio turno che Ville si presentò al caffè, sorridendo. 

Non sapevo se essere stupita e contenta di vederlo o arrabbiata perché fosse uscito di casa.

 

" Ma che..? "

" Prima che inizi con la predica, posso dirti che sto molto meglio; non mi ero sbagliato, era una cosa passeggera "

" Mhm, almeno hai preso l'antibiotico? "

" Certo, anche se le caramelle erano molto meglio "

" Quanto ti capisco… Senti tra un po' stacco.. "

" Quanto? "

" Mezz'ora"

" Non puoi prima? "

" Mi ero presa il pomeriggio per venirti a trovare " - dissi guardandolo male.

" Va bene, ti aspetto al tavolo allora "

" Nel frattempo vuoi qualcosa? "

" No, ti aspetto, così prendiamo qualcosa insieme "

" Ok.. Allora a tra poco "

 

Mi voltai per andare dietro al bancone per prendere la prossima ordinazione ma poi mi bloccò.

 

" Avresti per caso un libro con te? "

" Mhm, posso provare a vedere. Aspetta, torno subito "

 

Un paio di minuti dopo tornai da lui con in mano il libro che stavo rileggendo, ma che avevo interrotto per l'ennesima volta per mancanza di tempo.

 

" On the Road " -lesse. 

" Lo hai già letto? "

" No, in realtà no. Com'è? "

" È soltanto uno dei miei libri preferiti "

" Beh, si vede. Allora vedremo di fare un tentativo " - sorrise.

" Buona lettura, e mi raccomando, trattamelo bene ! " 

" Ma se è una reliquia ! "

 

 

Per quei venti minuti mi sentii molto più osservata e più imprevedibile del solito, eppure ogni volta che rivolgevo lo sguardo verso di lui, il suo si manteneva basso, intento nella sua lettura. Chissà, forse lo aveva preso. Mi era sembrato strano che non conoscesse l'autore, però nella vita tutto era possibile. 

Mentre lo spiavo sfogliare le pagine, mi accorsi proprio di essere io quella che dei due stava osservando l'altro. E lui se ne accorse, almeno dal sorriso che incorniciò il suo viso ad un certo punto, ma speravo fortemente che lo avesse fatto per motivi riguardanti la storia che leggeva.

'Si, si'

Ah, quanto odiavo le vocine.

 

 

 

" Eccomi! " 

Alzò gli occhi dal libro.

" Finalmente, un altro po' di pagine e mi sarebbe venuta nostalgia dell' America "

" A chi lo dici… Dentro quel libro ho sempre pensato che ci fosse un mondo " 

" Si… fin ora sembra interessante, anche se a volte lo scrittore esce fuori di testa completamente "

Mi sedetti sul divanetto di fronte a lui.

" È proprio il suo modo di scrivere, d'altronde lo scrisse tutto in poche notti, su un rotolo. Suppongo che le sue parole siano irrequiete come la sua anima, o almeno è sempre così che ho interpretato la cosa.. È un po' come te, se ci pensi "

" E come sono io? "

Era una domanda trabocchetto? Non sapevo se con quel gesto avesse voluto mettermi in difficoltà, ma provai a rispondere semplicemente dicendo quello che avevo sempre pensato di lui, guardandolo negli occhi.

" Tu sei un'anima irrequieta.. Puoi essere pacato, ma anche furioso. Nei tuo occhi anche se non c'è traccia di questa furia, quest'ultima ha lasciato una tempesta, segno del suo passaggio. Sei disperatamente in cerca di qualcosa e le tue parole, i tuoi testi, non fanno che rivelare solo una parte di te, perché l'altra, quella più oscura e contorta, la tieni per te.. Non la esorcizzi. Kerouac aveva una frenesia che gli ribolliva nel sangue e nelle membra, doveva andare e non voleva essere fermato, voleva vivere. Tu..tu non so che cosa vuoi… Certo, dai versi che scrivi posso parafrasare che quello che cerchi è l'amore, ma la faccenda non è tutta qui. È nascosta, come in ognuno di noi forse. Quello che cerchi è qualcosa di così profondamente intimo che probabilmente non hai ancora rivelato neanche a te stesso "

Per alcuni secondi ci fu silenzio, ma non perdemmo mai il contatto visivo. Poi, sempre celando ciò che si nasconde dietro carne e ossa, parlò.

" Tu, mi fai paura "

Lo guardai. Non mi stava prendendo in giro, era molto serio anche se cercava di ammorbidire tutta quella situazione con un sorriso accennato. Io non dissi nulla, aspettai semplicemente che continuasse.

" Sei poco più di una ragazzina… eppure, hai capito il mondo molto meglio di me. Come fai ad essere così razionale e intuitiva allo stesso tempo? " 

" Non credo.. È solo una questione di sensazioni, forse mi sbaglio " - ma sapevo in realtà di non sbagliarmi.

" Forse "

Non l' avrebbe mai ammesso, e lo sapevo, ma ora se non altro sapeva che con me non bastava vestire una faccia rilassata per fingere di star bene con se stessi.

" E tu invece, tu cosa cerchi? "

" Io? Forse non lo so ancora. Sono venuta qui neanch'io so per quale motivo, eppure mi sento a casa, per quanto sola a volte possa essere. Dopo…dopo quello che è successo, la mia vita credo sia diventata ancor più priva di obiettivi. E dire che già prima non ne avevo.. Insomma, sai, tutte quelle cose che fanno quelli della mia età, andare all'università, lavorare, sposarsi; tutti gli altri hanno qualcosa da raggiungere, delle tappe. Ma credo che mi siano calzate sempre strette. Il fatto è che io non avevo qualcosa da cercare, e credo di non averla neanche ora "

" Forse ti sbagli, forse devi solo fare ordine nella tua testa e capire davvero quello che cerca di dirti "

" Spero che basti questo e che tu abbia ragione… Perché ogni giorno mi alzo dal mio letto e non so neanche per cosa; certo, devo venire a lavoro, ma qual'è il mio fine qui? La verità è che mi sento in balia delle onde, ho resistito fino a questo momento, ma forse rinuncerò e mi staccherò dal parapetto "

" Non voglio che lo fai, Matilda "

" Per te è più facile, da un certo punto di vista: hai la band, una ragione per rimanere saldamente ancorato. Io no…a volte mi sembra di essere qui per sbaglio, e capita quando mi sento sola. Forse ho sbagliato a fare quello che ho fatto "

" Perché dici questo? "

" Perché mi sento fuori posto "

" Io mi sono sentito una vita così e ancora oggi, eppure guardami, sono qui "

" Anche io non ho mai smesso di sentirmici, ma questa cosa che sento è diversa, è molto più forte dell'inettitudine. E cresce " .

 

Tutto era confluito in quelle parole intricate, senza che neanche me ne accorgessi. Sentivo gli occhi pizzicare e di lì a poco sapevo che avrei aperto i rubinetti e li avrei lasciati sgorgare. Quando Ville se ne accorse, mi prese la mano.

" Non posso giurarti che troverai quello che cerchi o che sarai felice, che tutto andrà bene, ma posso dirti che prima o poi capirai che cosa fare, e se vuoi, io ti farò compagnia durante l'attesa "

Ricacciai dolorosamente indietro il groppo in gola che si era creato.

" Sei molto dolce, grazie…. Grazie davvero, Ville - stavo facendo una fatica incredibile a trattenermi dal pianto, però continuai - Sei l'unica persona che comprende.. E questo è molto importante per me: essere capita, ascoltata, è uno dei più grandi doni che mai potessi farmi " .













Note: 

Il libro, come avete letto, è On the Road di Jack Kerouac; ho davvero amato molto quel libro. Lo consiglierei a chiunque.

" Joo, äiti " vuol dire 'Si, mamma' : come vedete ormai i ruoli si sono completamente invertiti, ora è Matilda a prendersi cura del finnico.

Ringrazio chiunque legga, recensisca e segua la mia storia.

Ricordo sempre che qualche recensione in più non si butta mai via :3



Hei hei ja kiitos paljon !

 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > HIM / Vai alla pagina dell'autore: kuutamo