Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Ricorda la storia  |       
Autore: ___Page    15/07/2014    6 recensioni
Tre ragazzi e un'inaugurazione fuori dall'ordinario.
Tre ragazze e una scuola di danza.
Sei settimane per cambiare sei vite, che si incroceranno e scontreranno a ritmo di musica e battibecchi.
Perché, a volte, la musica e la danza dicono più delle parole.
Genere: Comico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Nefertari Bibi, Sanji/Violet, Trafalgar Law, Un po' tutti | Coppie: Nami/Zoro
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

A Emy e Zomi…

 

 

 

Faccio un respiro profondo, massaggiandomi il ponte del naso con pollice e indice mentre, per la quinta volta in mezz’ora, mi impongo di contare fino a dieci. Sono terribilmente nervoso. Non c’è meditazione che tenga quando sono obbligato a saltare la mia siesta pomeridiana e la situazione in generale non aiuta. 
-Tanto non mi prendi!!! Pappappero!!!-
Law solleva appena gli occhi da ciò che sta facendo per lanciarmi uno sguardo eloquente a sopracciglio alzato che io ignoro.
Mi domando come faccia a restare così calmo, dannazione!!!
-Ehy Rufy guarda!!! Uno scimmione con le cuffie!!!-
-Eh?!?! Dove?! Dove?!?!-
-Preso!!! Ahahahah!!! Nessuno sfugge al grande Usop!!!-
Soffio dal naso, infastidito, mentre un sommesso ringhio mi scuote la cassa toracica.
Calmo, Zoro, mantieni la calma!
Continuo a togliere dall’imballaggio i preziosi coltelli di Sanji, depositandoli con cura sul banco della cucina. Avrei voglia di lanciarne un paio contro quei due imbecilli di là ma mi trattengo perché non ho davvero voglia di litigare con il cuocastro oggi.
-Amici, potreste stare un po’ più attenti a dove mettete i pie… Aaaaaaaaah!!!- 
L’urlo agghiacciante è seguito da un rumore di ferraglia che crolla a terra e da un tonfo che può significare solo la scala è caduta a terra insieme a chi ci stava sopra.  
-Ehi Brook?! Tutto bene?!-
-Sì, sì… sto bene, credo… Ma questa me la pagate!- 
-Dai, fatti sotto!-
I rumori inconfondibili di una colluttazione giungono alle nostre orecchie, accompagnate da mugugni e nuovi suoni metallici.
Adesso basta!
Non permetto che mi demoliscano il ristorante!
Mi alzo di scatto, strusciando la sedia per terra, furibondo. Percepisco lo sguardo di Trafalgar piantato nella mia schiena e so che sta ghignando divertito, il bastardo, ma decido di ignorarlo anche stavolta.
Siamo qui da stamattina a spaccarci la schiena, questi tre baka sono arrivati dopo pranzo, si supponeva per darci una mano, e stanno già buttando giù il locale! Eh no!
In poche falcate raggiungo la porta della cucina ed entro nella sala ristoro come una furia.
Rufy è sdraiato a terra con Brook a cavalcioni del suo sedere mentre Usop, seduto sulla sua schiena gli schiaccia la faccia a terra con un gomito e lui mena le mani a vuoto cercando di colpire l’uno e l’altro.
Basta la mia sola presenza e il mio ringhio per far bloccare i tre imbecilli a terra nella posizione in cui sono e fargli alzare uno sguardo sgranato su di me.
-E allora?!?!?! La vogliamo piantare?!?!- sbraito, fumante di rabbia, avanzando minaccioso e sollevando in aria la mano destra, il braccio piegato ad angolo retto.
-Zoro… a-amico… calmati, ti p-prego…- mi implora Brook, con voce malferma e visibilmente spaventato.
-Se avessi voluto avere a che fare con dei bambocci…- proseguo, avanzando imperterrito -… avrei aperto un asilo!!!-
-Z-Z-Zoro…- mi richiama Usop, balbettando a più non posso.
Mi focalizzo su di lui e mi accorgo che, stranamente, il nasone sembra terrorizzato da qualcosa che si trova poco più in alto e decisamente più a destra della mia faccia. Corrugo la sopracciglia, non capendo ma subito Usop mi viene in aiuto.
-… m-m-metti g-giù quel c-c-coltello…- mormora flebilmente.
Coltello?!
Di che coltello sta parlando?!
Volto la testa di novanta gradi e sgrano gli occhi vedendo la mia mano stretta saldamente attorno al manico di un affilatissimo coltello da cucina. Nella foga di venire a dirne quattro a sti imbecilli, non mi sono nemmeno reso conto di non averlo lasciato sul bancone.
Se mi vedesse Sanji…
Sento una strana aura espandersi alle mie spalle e un brivido freddo mi percorre la schiena mentre assumo un’espressione terrorizzata.
Merda!
Faccio solo in tempo a pensarlo che un calcio mi appiattisce a terra con forza inaudita.
-Brutta alga ammuffita!!! Cosa stai facendo coi miei preziosi coltelli?!?! Se ti becco un’altra volta a giocarci t’affetto col Santoku, sono stato chiaro?!?!- mi sbraita contro mordendo il filtro della sua immancabile sigaretta mentre io lo fisso, cercando di apparire truce, cosa piuttosto complessa, se non impossibile, dato che ho una guancia spiaccicata contro il pavimento.
Mi rialzo in un secondo, massaggiandomi la faccia indolenzita e fronteggio il mio caro socio in affari, schiacciando la mia fronte contro la sua.
-Imbecille di un cuoco!!! Come ti permetti?!?!-
-Come mi permetto?!?! Come ti permetti tu di giocare coi miei coltelli, Marimo?!?!- sbraita puntandomi l’indice contro il petto.
Sono pronto a ribattere ma la porta si apre e Sanji scompare magicamente. Sembra essersi smaterializzato e io rimango immobile, un’espressione stranita sul volto, senza capire che diavolo gli è preso. Almeno finché la voce di mia sorella non raggiunge le mie orecchie.
-Ciao a tutti!- sorride radiosa ai presenti.
-Oh Robin-chwaaaaaan!!! Mia deaaaa!!!-
Ecco dove si è fiondato, il deficiente!
A fare il cascamorto con mia sorella!
Le volteggia intorno, spandendo cuoricini tutto intorno e ondeggiando le braccia mentre blatera tutta una trafila di scemenze sul fatto di essere pronto a essere il suo schiavo d’amore per l’eternità e cose così, portandomi al colmo dell’esasperazione.
Ma non ha il benché minimo rispetto?! Io sono qui, lo vedo bene che sta facendo e, francamente mi da anche un po’ il voltastomaco! Quella è mia sorella!!!
Robin accetta i complimenti e le moine di quel pagliaccio, sorridendo pacata come al solito, mentre lui le si avvicina pericolosamente, con le labbra tese in un tentativo di baciarla.
Sono già pronto a gettarmi su di lui per allontanarlo che un pennello lanciato con troppa irruenza lo colpisce in piena faccia mandandolo gambe all’aria. Incrocio le braccia al petto e mi ritrovo a ghignare soddisfatto mentre Robin, finalmente libera dalla minaccia bionda, si avvicina a me posandomi una mano sulla spalla.
-Ciao fratellino! Trafalgar!- dice poi portando la sua attenzione oltre me e facendo un cenno di saluto con la testa in direzione della cucina.
Volto il viso e vedo Law appoggiato allo stipite della porta che ghigna, un po’ in risposta al saluto di Robin un po’ visibilmente divertito dalla scena a cui ha sicuramente assistito.
Assottiglio lo sguardo, sentendomi preso in giro.
-Allora come vanno i lavori?- domanda Robin, sistemandosi meglio gli occhiali da sole sulla testa e facendomi riportare l’attenzione su di lei.
-Beh…- comincio voltandomi verso la zona ristoro, mentre la sento appoggiarsi con l’avambraccio alla mia spalla.
Una catastrofe!
La scala è ancora a terra, ci sono pennelli e latte di vernice sparsi ovunque e il muro è dipinto solo per metà. A quest’ora avremmo già dovuto finire ma cosa si può pretendere, visto che i nostri aiutanti sono attualmente impegnati in un’improvvisata battaglia, tirandosi addosso qualsiasi oggetto capiti loro a tiro e usando un tavolo ribaltato e un asse di legno, che non so da dove arrivi, come scudo?!
Sono davvero troppo stanco per arrabbiarmi, così mi limito a sospirare facendo sorridere Robin con comprensione.
-Dai coraggio!- mi dice dandomi una leggere gomitata.
Le sorrido debolmente, tornando a concentrarmi sui miei due soci alle nostre spalle.
-Fatto tutto?!-
-Sì, ho qui i permessi…- dice Sanji, mostrando dei fogli a Trafalgar -… però dobbiamo parlare!- conclude con sguardo grave, girandosi verso di me.
Io e Robin ci avviciniamo curiosi, mentre lui si appoggia al bancone del bar, accedendosi una sigaretta.
-Prima di andare a recuperare i permessi mi sono fermato a bere un caffè da Makino e ho sentito parecchi clienti parlare del locale che ha inaugurato due settimane fa, avete presente?!-
-L’Upper Yard?!- domanda Law, aggrottando le sopracciglia.
Sanji annuisce, aspirando una boccata di tabacco.
-E allora?!- chiedo io, decidendomi a posare il coltello sul bancone e riportando subito le braccia al petto.
-Come “e allora”?! Hanno inaugurato quindici giorni fa e ancora ne parlano! Stanno puntando tutto sul passaparola e funziona alla grande!-
-E quindi?!- domando, continuando a non capire.
-Aaaah, certo che sei proprio una testa bacata!- commenta con esasperata calma, facendomi assottigliare lo sguardo e soffiare dal naso, mentre una vena scarlatta prende a pulsare sulla sua fronte -Negli ultimi tre mesi hanno inaugurato ben quattro posti nuovi, tra ristoranti e bistrot, facendo tutti a gara su chi riusciva ad avere più visibilità di quello precedente! Non possiamo fare un’inaugurazione classica, passeremmo inosservati! Dobbiamo farci venire un’idea!-
Aggrotto le sopracciglia.  
-Senti un po’, non ti starai preoccupando un po’ troppo?! Apriamo tra un mese e passa, ora di quella data avranno smesso di parlare dell’inaugurazione di questo “Apre Jar”!!!-
-Upper Yard!- mi suggerisce Robin, sottovoce.
-Quello che è!- sottolineo, scrollando le spalle e guardandola con la coda dell’occhio.
-Non è questo il punto, Marimo! Il punto è che dovremmo puntare anche noi sul passaparola! Dobbiamo inventarci qualcosa!- afferma convinto.
-Credevo che noi puntassimo tutto sulla qualità della cucina e sul buon cibo a un prezzo ragionevole!- commento sollevando un sopracciglio.
Non è una provocazione, ma la semplice verità.
Io, Sanji e Law ci conosciamo dai tempi del liceo e, già all’epoca, il suo sogno era aprire un ristorante tutto suo. Essendo cresciuto nella cucina del Baratie, il ristorante più rinomato di tutta Raftel, nonché proprietà di suo padre Zeff, ha sviluppato un grande amore per la cucina e rispetto per la qualità degli ingredienti. Per questo quando l’anno scorso ci ha proposto di entrare in società con lui abbiamo accettato. Se si parla di cibo e cucina si può stare tranquilli che il cuocastro fa sul serio.
In più l’idea è buona. Non è proprio un ristorante è più un fast food di alto livello, con hamburger di carne e di pesce e pane fatto in casa. L’arredamento è anni ’50, sembra di essere catapultati in un'altra epoca. È un locale unico nel suo genere, per questo non capisco perché Sanji si preoccupa così tanto.
-Cos’hanno fatto all’Upper Yard?!- chiede Law, concentrato.
- Uno spettacolo per attirare la clientela! Musica dal vivo!- spiega soffiando una  nuvola di fumo.
-Potreste chiedere a Brook!- interviene Robin, facendosi coinvolgere anche lei dalla situazione.
-È un’idea! Però io vorrei osare di più!- conclude Sanji, strofinando il mozzicone nel posacenere.
-Che hai in mente?!- domanda ancora Trafalgar dandogli inspiegabilmente corda.
-Beh tu avevi una band al liceo no?!-
-Sì, però sono anni che non suoniamo insieme ormai-
-Certo ma tu sai sempre cantare no?!-
-Sì… - risponde un po’ esitante, corrugando la fronte non riuscendo a capire le intenzioni di Sanji.
Anche io assottiglio lo sguardo e aggrotto le sopracciglia. Voglio proprio vedere dove vuole andare a parare.
-Beh io e il Marimo, per quanto mi costi ammetterlo, siamo entrambi intonati… Con qualche lezione…-
-Vuoi che cantiamo noi?!?!- gli chiedo, incredulo.
Lui si limita a guardarmi in tralice qualche secondo per poi tornare a concentrarsi su Law.
-Allora?! È questa l’idea?!- domanda lui, ghignando divertito.
Okay, è ufficiale, sono l’unico sano di mente in questo posto! Questo si sta facendo convincere e pure Robin annuisce e sorride!
-Io non canto!- affermo astioso.
Meglio mettere in chiaro le cose. Ma Sanji finge di non avermi nemmeno sentito e continua a parlare con Trafalgar. Quello che dice mi provoca un brivido freddo lungo la schiena.
-Non solo…- risponde enigmatico, facendo sollevare un sopracciglio a Law che si scambia un’occhiata con mia sorella.
Entrambi lo guardano, interrogativi, mentre io continuo a ringhiare, inascoltato.
-Credi che Violet abbia tempo per darci una mano?!-
Violet?! E cosa c’entra adesso Violet?! Che cos’ha in mente questo depravato?!
Un lampo di comprensione attraversa gli sguardi dei due e istantaneamente dei campanelli d’allarme cominciano a suonare nella mia testa.
Qualcosa mi dice che dovrei preoccuparmi ma non capisco cosa.
Dai Zoro, pensa, pensa, pensa!
Violet… Violet…
Una serie di informazioni mischiate e confuse mi riempiono la mente guardo, senza vederlo realmente, Law che estrae il cellulare per telefonarle.
Dunque, è la cugina di Trafalgar, sono come fratelli, , ha frequentato la Raftel High School, era nel comitato studentesco,  ha 28 anni come noi, dopo il liceo è andata in America per frequentare una scuola di non so più cosa e ora… Se non ricordo male si era messa in società con altre due per aprire lei una scuola di qualcosa…
Aerobica?!
No, no, ma cosa sto dicendo?! Una scuola di aerobica?!
Uhm…
Ginnastica ritmica?!
Nah, nemmeno…
Però c’entrava con qualcosa di artistico…
Assottiglio lo sguardo concentrandomi al massimo.
Una scuola di… di…
-Dice che sono un po’ prese con lo spettacolo di apertura della scuola ma vedrà cosa possono fare per aiutarci- ci comunica Law, riavvicinandosi e chiudendo la telefonata.
Ma certo! Una scuola di ballo!
Aspetta un attimo…
Aggrotto le sopracciglia, preso alla sprovvista.
Ma perché mai dovremmo farci aiutare da una ballerina?!?!
-Ottimo!- afferma Sanji, aspirando una boccata di tabacco e sorridendo trionfante.
-Sarà abbastanza impegnativo!- considera mia sorella che, a quanto pare, ci ha capito più di me.
-Tanto qui non abbiamo ancora molto da fare…- afferma Law appoggiandosi al bancone di fianco a Sanji.
-Esatto…- conferma sbuffando un po’ di fumo -… Una volta finito di imbiancare dobbiamo aspettare i mobili che arriveranno tra tre settimane! Ci abbiamo messo meno del previsto a sistemare tutto ma è meglio così… Avremo tempo per provare…-
Provare?! Ma provare che?!
-Scusate, si può sapere di cosa state parlando?!- domando alla ricerca di una spiegazione.
I tre si girano a guardarmi.
-Non è evidente, Marimo?!- chiede Sanji guadagnandosi un’occhiata truce.
Sto per mettermi a ringhiare ma Robin mi precede.
-L’idea, fratellino, è che cantiate e balliate all’inaugurazione- mi comunica, serafica e sorridente.
Sbatto le palpebre più volte, cercando di elaborare l’informazione.
Sta scherzando, vero?!
Sposto lo sguardo da Sanji a Law aspettando che uno dei due scoppi a ridere, dimostrando che è solo uno scherzo ma loro mi fissano seri e convinti.
Okay, non stanno scherzando.
-Ma non ci penso nemmeno!!!- esplodo all’improvviso. 
Guardo Law, sperando in un po’ di sostegno ma niente, lui ghigna rilassato e perfettamente a suo agio.
Ma è veramente disposto a fare una cosa del genere?!
Certo, sai che gran fatica per lui, quando avevamo diciotto anni suonava in giro per i locali con la sua band, i Pirate Heart, ad esibirsi è abituato. Anzi, ricordo che quando saliva sul palco subiva come una metamorfosi da ragazzo introverso e freddo a consumata rockstar. Mi sono sempre chiesto come facesse.
Per quanto riguarda Sanji invece… Beh lui la reputazione se l’è giocata ormai da tempo e poi non si fa certo problemi a mettersi in mostra.
Ma io non ho nessuna intenzione di rendermi ridicolo! Tanto non mi possono obbligare! Rilassati, Zoro!
-Ma parlate sul serio?!- chiede una voce nasale dietro di noi, bloccando il flusso delle mie considerazioni.
Io, Robin e Law ci voltiamo liberando anche la visuale di Sanji. Usop, Brook e Rufy, una mela mezza mangiucchiata in una mano e il dito mignolo dell’altra in esplorazione nel naso, ci fissano allibiti.
L’occhiata di Sanji è più che sufficiente come risposta.  
Restano in silenzio qualche secondo, sbattendo le palpebre interdetti, prima di scoppiare a ridere, rotolandosi per terra sotto i nostri sguardi impassibili.
-Yohohohohoho, questa è davvero bella!!!-
Mentre ride senza ritegno Brook da delle pacche sulla schiena a  Rufy che ha ingoiato la mela tutta intera, torsolo compreso, e ora si percuote al centro del petto a pugno chiuso per farla andare giù mentre le risate lo soffocano.
-Ahahahahahahah!!! Oh  Kami!!!- Usop si asciuga le lacrime con una mano e con l’altra si tiene la pancia -Per imparare a ballare… la… la… ahahahahah… la macarena?!-
Il cuocastro si stacca dal bancone, e, infilandosi le mani in tasca, si avvicina con calcolata calma ai tre senza dire una parola il ciuffo biondo a proiettare un’ombra sui suoi occhi. Si ferma a pochi passi da loro e in tre secondi li schianta a terra con un calcio ciascuno.
-E FATELA FINITA!!! NON C’È NIENTE DA RIDERE!!!- sbraita, sfoderando due file di denti squalini.
Si tirano su a sedere massaggiandosi i bernoccoli, tentando di rimanere seri ma, basta che incrocino gli sguardi ed ecco che ricominciano a sganasciarsi dondolando sul pavimento.
È la prima volta che un attacco di Sanji non sortisce l’effetto desiderato e lo vedo che comincia a fumare senza controllo, così decido di intervenire, anche se in fondo anche io penso che sia un’idea idiota.
Mi avvicino posandogli una mano sulla spalla.
-Dai Sanji! Lasciali perdere- gli dico, tirandolo un po’ indietro mentre lui respira affannato per la rabbia.
-C-che poi… poi… ve lo immaginate… Z-Zoro che balla?!- dice Usop a corto di fiato per il troppo ridere.
Subito mi irrigidisco a quelle parole.
Cosa vuole insinuare?!
-Yohohohohohoho!!!-
Una vena comincia a pulsare incontrollata sulla mia fronte mentre digrigno i denti infastidito. 
-Puahahahhahahah!!! Ti prego!!! Sto male, non ce la faccio più!!! Zoro che balla!!!- implora Rufy battendo il pugno a terra.
In autonomia la mia mano scatta verso il coltello abbandonato poco prima sul bancone.
-ADESSO VI AFFETTO!!!- grido contro i quattro baka stesi a terra, il braccio sollevato pronto a colpire.
Sanji mi trattiene, certamente più preoccupato per il coltello che per i ragazzi, mentre io continuo a dimenarmi mostrando i denti e sbraitando.
-Beh Zoro! Devi ammetterlo! Non sei molto coordinato!- dice Usop, tornando serio, incrociando le braccia al petto e sollevando un sopracciglio.
-IO SONO COORDINATISSIMO, NASO LUNGO!!! SONO PERFETTAMENTE IN GRADO DI BALLARE!!!-
-Oh ma davvero?!-
-CERTO CHE SÌ!!!-
-Allora ballerai all’inaugurazione?!-
-CERTO CHE SÌ!!!-
Aspetta! Che ho detto?!?!
La presa di Sanji viene meno e sento che mi sfila rapido il coltello dalla mano. Realizzo solo in quel momento che a farmi le ultime due domande è stato proprio lui, facendo leva sul mio stupido orgoglio e sulla mia incapacità di riflettere quando sono arrabbiato.
Maledetto bastardo! Mi ha incastrato!
-Molto bene, Marimo… Mi fa piacere che sei dei nostri…-
-Brutto imbecille! Io non…- comincio, fissandolo in cagnesco.
-Non vorrai rimangiarti ciò che hai detto!- mi chiede sollevando il sopracciglio visibile.
Lo fisso, interdetto.
Sa che non lo farei mai.
Sono fisiologicamente incapace di tirarmi indietro una volta che dico che farò qualcosa.
Stupido, stupido orgoglio e senso del dovere!
-Io… io…- balbetto, incapace di articolare alcunché.
-Beh lo prendo come un sì allora…- conclude superandomi e dandomi una pacca sulla spalla –Dai su, rimettiamoci al lavoro!- ordina poi accendendosi l’ennesima sigaretta.
Mi giro ancora scioccato verso Robin e Law.
Mia sorella mi sorride eterea e si stringe nelle spalle.
Ah ma non finisce qui!
Questa il cuocastro me la paga!

 

 

 

 

 

 

Angolo dell’autrice:
Ciao lettrici e lettori! Questa non è una fanfiction, no… questa è una follia partorita dalla mia mente contorta! Una specie di storia-musical! *urlo di munch*
Ringrazio già tutti quelli che hanno resistito fino a qui e quelli che hanno intenzione di darmi una possibilità ma mi sento di dirvi subito un paio di cose.
Punto primo: è terribilmente OOC, sappiatelo!
Punto secondo: se non vi piacciono le song-fic, non fa per voi.
Punto terzo: è multi-pairing.
Qualcuno sta ancora leggendo  a sto punto?! Bene! Allora vi dico che per me questa storia è molto importante perché parla di qualcosa che ho vissuto in prima persona e spero di riuscire a trasmettervi quello che sto provando nello scriverla! Fatemi sapere se vi va! J
Un ultimo avvertimento, il narratore principale sarà Zoro ma ci saranno dei capitoli con altri pov (principalmente Bibi e Nami e forse Sanji).
Beh, insomma, che altro dire?! Grazie, buona lettura  per il seguito e a presto!
Ci sentiamo qua e là lungo la fic!
Piper.
  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: ___Page