15/07/2014
3 recensioniVero Amore
Credevo di sapere tutto.
Credevo di averne già abbastanza.
Credevo che non fosse per me.
Offuscata dalla cortina di Rabbia,
costantemente cullata dal sussurro di Paura,
non vedevo,
non sentivo.
Non volevo vedere.
Non volevo sentire.
… Non volevo.
Una debole.
Una codarda.
Una bugiarda.
Per così tanto tempo ho preferito nascondermi al mondo, a me stessa.
Per così tanto tempo ho preferito essere solo un'ombra, un nome.
Per così tanto tempo non ho fatto altro che morire... E ancora morire.
Vero amore?
Cos'è il vero amore?
Cos'è... L'amore?
E... come può l'amore non essere vero?
Ridicolo.
Spaventoso.
Osceno.
Tutte storie che gli uomini hanno inventato per passare il tempo.
Tutte favole che gli uomini hanno creato per fare quello che più riesce meglio loro.
Mentire.
E cosa, cosa può fare più paura, più male di una bugia?
Allora non riuscivo a concepire niente di più terribile e doloroso.
Allora...
Ero terrorizzata.
Ed ora... Ora lo sono ancora di più.
Perché ora riesco a sentire.
Ora, finalmente, riesco a vedere.
Non con l'udito.
Non con la vista.
Con il cuore.
Lo stesso cuore che tanto aveva pianto e gridato silente,
costringendomi ad isolarlo;
lo stesso cuore che continuava imperterrito a volermi controllare,
nonostante la ferita ancora aperta;
lo stesso cuore che, disperato, cospirò contro e per la sua padrona,
affidandosi alla speranza.
Speranza flebile, incerta, impalpabile... Lontana.
Speranza che tanto aveva bisogno di crescere, prima di riuscire a splendere.
Speranza alla quale inconsapevolmente mi aggrappai sin dal primo istante.
Speranza,
il cui nome divenne per me
Aurora.
Aurora,
che con il suo tepore lentamente è riuscita ad accarezzarmi,
ricordandomi che non esiste solo la morsa gelida del dolore.
Aurora,
che con la sua dolce luce è riuscita ad abbagliarmi,
ricordandomi che non esistono solo le tenebre.
Aurora,
che con la sua energia è riuscita a svegliarmi,
salvandomi da quel sonno profondo simile alla morte che mi aveva presa con sé.
Aurora ...
Il suo nome ha una forza così disarmante
che non ho mai trovato il coraggio di pronunciarlo.
Mi rende vulnerabile.
Ma se così non fosse...
Non sarebbe vero amore.
Accettarsi.
Accogliersi.
Affidarsi.
...
Indefinibile... Incomprensibile è il vero amore.
Ma così reale da stravolgerti.
Salvarti.
Quella che vi ho proposto è una piccola FF introspettiva, mediante la quale ho cercato di trasmettere quelli che per me sono stati i sentimenti della fata Malefica, nella sua rivisitazione cinematografica "Maleficent"; chi lo ha saputo apprezzare, chi invece l'ha pienamente disapprovato, chi ha saputo coglierne il significato e chi invece ha preferito rimaner legato alla versione "classica": penso sia chiaro il mio schieramento, come spero risultino altrettanto chiari i sentimenti che ho colto minuto dopo minuto mentre guardavo il film. Non è stato facile e temo di non essere riuscita a dare il meglio, ma spesso e volentieri è difficile tradurre i sentimenti in parole: il sentimento non ha confini delineati, è sfumato, mentre la parola è una sorta di gabbia in cui si cerca di comprimere e racchiudere qualcosa che non è sempre controllabile. Tanto che alla fine ho avuto un blocco, non sapendo più cosa volevo davvero dire, non sapendo come tradurlo... E quindi ho optato per qualcosa di semplice, che magari potrà sembrare incompiuto, un po' "aperto": ma va bene così, il vero amore alla fine è per ognuno di noi qualcosa di diverso. (?)
... Ma mi sto perdendo troppo in disgressioni forse inutili, annoiando chi sta ancora leggendo queste righe. Vi ringrazio per aver letto la mia creazione, sperando che vi sia piaciuta. Commenti e consigli sono sempre ben accetti, anche perché senza questi difficilmente si cresce e migliora.
p.s: mi scuso per eventuali orrori.