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Autore: Little Wings    15/07/2014    11 recensioni
[Pernico]
Percy strinse i pugni sulle ginocchia. Erano tutti davanti al falò, tutti ridevano, scherzavano, gioivano, tutti tranne Percy. Sbuffò quando l'ennesima ragazzina in preda a una crisi ormonale rivolse uno sguardo ammiccante a Nico, che invece non faceva niente per incoraggiare quelle ragazze.
Annabeth rivolse uno sguardo confuso a Piper, ma anche lei non sapeva cosa stesse prendendo al loro amico. Solo Jason sapeva tutto e ridacchiava sotto i baffi.
Il figlio di Ade disse che sarebbe tornato alla sua capanna e salutò gli amici. Anche Percy se ne andò - senza salutare, ma queste sono un'altro paio di maniche - e seguì Nico.
«Sono stufo» ringhiò Percy dopo essersi chiuso la porta della capanna alle spalle.
Nico sussultò e si girò verso il maggiore.
«Percy, cosa...»
Il ragazzo non lo lasciò finire di parlare e lo spinse contro il muro, sovrastandolo con il suo corpo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nico di Angelo, Percy Jackson, Percy/Nico
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Secret Love




 
 
Percy strinse i pugni sulle ginocchia. Erano tutti davanti al falò, tutti ridevano, scherzavano, gioivano, tutti tranne Percy. Sbuffò quando l'ennesima ragazzina in preda a una crisi ormonale rivolse uno sguardo ammiccante a Nico, che invece non faceva niente per incoraggiare quelle ragazze.
Annabeth rivolse uno sguardo confuso a Piper, ma anche lei non sapeva cosa stesse prendendo al loro amico. Solo Jason sapeva tutto e ridacchiava sotto i baffi.
Il figlio di Ade disse che sarebbe tornato alla sua capanna e salutò gli amici. Anche Percy se ne andò - senza salutare, ma queste sono un altro paio di maniche - e seguì Nico.
«Sono stufo» ringhiò Percy dopo essersi chiuso la porta della capanna alle spalle.
Nico sussultò e si girò verso il maggiore.
«Percy, cosa...»
Il ragazzo non lo lasciò finire di parlare e lo spinse contro il muro, sovrastandolo con il suo corpo.
«Sono stufo di questo, Di Angelo» ribadì. «Sono stufo delle ragazzine adoranti che ti muoiono dietro, che sospirano quando passi e ci provano con te!»
Percy si passò una mano tra i capelli prima di continuare. «Voglio che tutti sappiano di noi. Voglio che tutti sappiano che sei il mio ragazzo» marcò il "mio" più del dovuto. «Voglio baciarti davanti a tutti, abbracciarti davanti al falò e...»
«Ma avevamo deciso di non dire niente» disse Nico.
«So quello che abbiamo detto, ma sono stanco di questa situazione e non voglio più nascondermi»
«Come vuoi tu, Perce» mormorò il più piccolo circondandogli il collo con le esili braccia «come vuoi tu».
Percy si abbassò per baciare il più piccolo.
«E se non ci vogliono perché siamo gay, andremo a stare da mia mamma»
Nico sorrise alla proposta di convivenza che il suo ragazzo gli aveva fatto, anche se molto probabilmente non se n'era nemmeno accorto, stupido com'era.
«D'accordo, Perce, ma ci penseremo domani mattina, ok?»
Uno scintillio attraversò gli occhi del più grande.
«Sono d'accordo, questa notte avremo altro da fare» disse sorridendo malizioso prima di lambire le labbra del più piccolo con le sue.
Succhiò il labbro inferiore di Nico, che si lasciò sfuggire un gemito e Percy ne approfittò per esplorare la sua bocca con la lingua. Ormai la conosceva bene, quella bocca, come conosceva bene ogni singolo lembo di pelle del figlio di Ade, compresa la piccola voglia color cappuccino che aveva sulla caviglia destra e il neo vicino all'ombelico. Percy afferrò Nico per i glutei, facendogli mettere le gambe attorno ai suoi fianchi, per poi attirarlo ancora di più a sé. La lingua del maggiore lasciò la calda e accogliente bocca di Nico per scendere a lambire il suo collo niveo, dove i denti di Percy contribuirono a lasciare un segno rosso.
«Percy, lo...» un gemito interruppe le lamentele di Nico quando il castano gli morse il lobo dell'orecchio. «Lo sai che non mi piacciono i succhiotti» ringhiò Nico.
Percy gli leccò un altro pezzo di pelle prima di rispondere. «E tu lo sai che io adoro farteli, e da adesso tutti dovranno vederli»
Nico gemette frustato. Tutto quello che chiedeva era di non essere al centro dell'attenzione, ma ovviamente il suo ragazzo non era discreto come lui.
«Tutti dovranno vedere che sei mio» continuò Percy guardandolo negli occhi. Nico vi lesse il desiderio, in quegli occhi verdi che tanto amava. Erano stati una delle prime cose che l'avevano fatto innamorare di Percy e ogni volta che il maggiore voleva convincerlo a fare qualcosa, bastava che lo guardasse negli occhi e subito Nico cedeva.
«Ma io sono tuo» mormorò prima di baciarlo di nuovo.
In men che non si dica, Nico sentì l'appoggio del muro venir meno, sostituito da qualcosa di più morbido. Percy infatti l'aveva steso sul letto ed era sdraiato su di lui.
«Mi piace sentirtelo dire» disse prima di tornare a torturargli le labbra fino a farle sanguinare.
Nico infilò una mano sotto la maglietta arancione del suo ragazzo e prese a carezzargli gli addominali.
«Siamo intraprendenti, piccolo Nico» soffiò sulle sue labbra Percy, facendolo arrossire.
A Nico di solito dava fastidio quando rimarcavano il suo essere minuto, ma non gli dispiaceva affatto quando Percy lo chiamava "piccolo".
Decise di stare al gioco del suo ragazzo, che ancora troneggiava su di lui sostenendosi coi gomiti.
«Oh, ma questo non è niente» disse sorridendo beffardo.
Fece scendere la mano dagli addominali del maggiore verso le gambe, fermandosi in prossimità di un  rigonfiamento che ormai non poteva essere ignorato. A Percy mancò il respiro quando sentì le mani fredde del minore sulla sua pelle tesa.
«Questo è giocare sporco»
In tutta risposta, Nico gli sorrise innocentemente, mentre la sua mano si faceva largo tra i boxer dell'altro. Percy chiuse gli occhi, cercando di tornare lucido quel tanto che bastava a farla pagare al suo ragazzo. Sfilò la mano di Nico dalle sue mutande e si sedette sul suo bacino. Prese i lembi della maglietta nera del minore e gliela tolse facilmente, dal momento che l'altro non oppose la minima resistenza - ovviamente. Si abbassò sul torace magro del giovane, dove lasciò una scia di baci fino a un capezzolo, che prese a torturare mentre Nico gemeva sotto di lui senza ritegno. I pantaloni del moro fecero la stessa fine della sua maglietta, così come gli indumenti del maggiore. Si ritrovarono ben presto nudi, accaldati e desiderosi di amarsi. Percy giocò con il membro del minore per un po' beandosi dei suoi gemiti prima di entrare in lui con un colpo secco e fondere i loro corpi in un'anima sola.
«Ti ricordi la prima volta che abbiamo fatto l'amore?» chiese Nico, mentre erano stesi sotto le coperte abbracciati.
«Certo, eri talmente imbranato che ho finto di venire» ridacchiò Percy.
«Ehi!» lo riprese l'altro colpendogli il petto.
Percy ridacchiò prima di posare un bacio sul capo del suo ragazzo e dire:«Certo che me lo ricordo, eri così spaesato e carino. É stata una delle volte migliori»
«Una?»
«Anche questa non era male, direi» disse alzando un sopracciglio e sorridendo.
Nico borbottò qualcosa di incomprensibile e e tornò a posare il capo sull'ampio petto del compagno. Il minore si addormentò di lì a qualche minuto, mentre Percy rimase a fissarlo accarezzandogli i capelli.
«Ti amo»
 
Lui e Percy stavano insieme da ormai sette mesi e Nico non si era ancora abituato alla stupidità del suo ragazzo.
Erano a fare colazione con gli altri ragazzi e Percy aveva intenzione di rendere pubblica la loro relazione. Si era quindi alzato in piedi sulla panca, pronto a parlare, ma era scivolato cadendo rovinosamente a terra, scatenando l'ilarità collettiva, mentre Nico si copriva il volto con le mani.
«Sei un idiota» borbottò, mentre lui si alzava e si puliva i pantaloni.
«Direi che non è stata una buona idea» disse, scoppiando poi in una delle risate che Nico tanto amava.
«Vorrà dire che dobbiamo dire agli altri di noi in un altro momento» concluse rimettendosi seduto e mangiando.
«Perce...» cominciò Nico qualche ora dopo, mentre guardava Percy che si allenava nell'arena.
Il ragazzo si avvicinò a lui per sapere cosa volesse.
«Stavo pensando» disse il minore torturandosi il labbro con i denti «cosa... cosa diranno i nostri genitori di noi?»
Percy rimase un attimo interdetto, non si aspettava quella domanda. Però riprese il suo sorriso in fretta.
«Qualunque cosa dicano, io non ti lascerò. Abbiamo sconfitto Crono e Gea, non saranno certo due Dei capricciosi a dividerci, ci faremo valere» disse mettendo in mostra i suoi denti in un sorriso rassicurante.
Nico sorrise a sua volta, ma non sembrava del tutto sicuro, così Percy avvicinò il suo volto a quello del minore e lo baciò.
«Che schifo! Due finocchi!»
La voce di Drew li fece voltare nella sua direzione, dove un'antipatica figlia di Afrodite li stava additando cercando di attirare l'attenzione degli altri semidei. Ben presto quindi i due si ritrovarono letteralmente accerchiati dagli altri ragazzi. Nico continuava a lanciare occhiate al suo ragazzo, che lo rassicurava con sorrisi. I ragazzi intanto mormoravano tra loro, chi indicandoli, chi ridacchiando e chi sorridendo loro in modo complice.
«Oh, no! Due figli dei pezzi grossi... gay!»
Una voce si era levata dal gruppo ed era quella di Sherman, figlio di Ares.
«Non credo che dobbiamo renderne conto a te» ringhiò Percy.
«Fosse per me, avreste potuto tenerlo per voi» disse disgustato l'altro.
Ormai il gruppo di mezzosangue si era zittito e ascoltava i due ragazzi che si stavano fronteggiando.
«Fosse per me tu non saresti ancora vivo»
«Perce, lascia stare» disse Nico tirandogli la maglietta.
«Si, Perce, ascolta quel frocetto del tuo ragazzo» disse Sherman ghignando.
Percy tolse il cappuccio a Vortice e puntò la spada alla gola del ragazzo.
«Prova a dire un'altra cosa del genere a Nico e ti farò pentire di essere nato» sibilò il figlio di Poseidone.
«Percy! Cosa sta succedendo?»
Chirone irruppe in quel momento seguito da Annabeth, che continuava a guardare i suoi amici cercando di capire cosa fosse successo.
Il ragazzo, seppur controvoglia, mise via la spada.
«Percy, Nico, Sherman, venite con me»
Nico aveva ancora uno sguardo spaventato e Percy lo rassicurò dandogli un bacio sulla testa. Lo prese per mano e si avviarono verso la Casa Grande.
Percy e Sherman erano dentro a discutere con Chirone già da mezz'ora, quando Nico iniziò a sbuffare.
«Dai, Nico, vedrai che andrà tutto bene» lo rassicurò Rachel, mentre Annabeth gli sorrideva.
Aveva detto loro della sua relazione con Percy e la loro reazione era stata un abbraccio stritolatore accompagnato dalle loro felicitazioni. Nico si era sentito subito più sollevato, bhe, all'inizio si era sentito stritolato dalla loro presa, in realtà. Comunque era contento che non li avessero giudicati in base al loro orientamento sessuale.
La porta alle loro spalle si aprì e ne uscì un Percy un po' rabbuiato.
«Allora?» chiese ansioso Nico.
Percy sorrise a trentadue denti e disse:«Chirone ha condannato Sherman a lavare le stalle!»
Anche Nico sorrise e Percy gli circondò la vita con un braccio prima di attirarlo a sè e baciarlo.
 
Quella sera Percy aveva insistito affinché Nico mangiasse al suo tavolo, ma il minore non ne voleva sapere, essendo contro le regole. Alla fine però si lasciò convincere e, grazie a non si sa quale motivo, il Signor D non ebbe niente da ridire. Peccato che l'idea di Percy di "mangiare allo stesso tavolo" equivalesse a "Nico seduto sulle mie gambe, mentre io lo imbocco e il resto del campo ci fissa". Perché sì, gli altri ragazzi li stavano fissando, chi con disprezzo - Drew e le ammiratrici di Nico -, chi con indifferenza e chi con simpatia.
«Perce!» sbottò Nico dopo l'ennesimo boccone che il suo ragazzo aveva tentato di infilargli in bocca.
«Dimmi, piccolo» disse l'altro, facendolo arrossire.
«La puoi smettere?»
«No. Mi piace vederti in imbarazzo. Arrossisci in modo adorabile» mormorò pizzicandogli una guancia.
Nico incrociò le braccia imbronciato.
«Sei carino anche con il broncio, sai?» disse Percy sorridendogli dolcemente e Nico non riuscì a mantenere il suo broncio.
Il maggiore gli accarezzò una guancia prima di baciarlo dolcemente come solo lui sapeva fare.
 
 
 
Okeeeey
Eccomi qua. Allors, la mia seconda Pernico *è emozionata* io adoro troppo questi due insieme, perciò non vedo perchè dovrei scrivere dell'altro. Poi in questa non muore nessuno e c'è pure l'happy ending.
Comuque, gli omofobi nella storia sono Drew (se avete letto L'eroe perduto concorderete con me sul fatto che sia antipatica) e Sherman, che secondo Wikipedia è antipatico e io mi fido di Wikipedia. Poi, Nico chiama Percy "Perce" e non è un errore di battitura, semplicemente volevo che avesse un nomignolo con cui solo Nico lo chiama. Percy ha gli occhi verdi, vero? Non mi ricordavo e non sapevo dove guardare nei libri, perciò mi sono affidata a internet, che dice che sono verdi.
Allor, io sono abbastanza soddisfatta di come è venuta, ma vorrei avere il vostro parere. Recensioncina?





 
  
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