Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars
Segui la storia  |      
Autore: _themarsparade    15/07/2014    0 recensioni
E se la persona che ti ha ucciso potesse riportarti alla vita? Se la persona per cui vivevi, la stessa che ti ha tolto tutto, potesse ridarti ogni cosa, insieme al suo incondizionato amore?
Mi fareste felicissima se oltre che a leggere lasciaste una recensione, ma vi voglio bene in entrambi i casi ♡
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Shannon Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Prima fanfiction, spero solo che vi piaccia c:


All I wanted was you.


Se dovevo voltare pagina, dovevo farlo come si deve. Dovevo fargli sentire quello che ha provocato dentro di me, in modo da liberarmi da quel’orribile sensazione  che ogni mattina appena sveglia mi svuota il petto e mi toglie l’aria. Quando lo incontrai gli feci ascoltare una canzone, una canzone scritta quasi apposta per noi, o almeno descrive i miei sentimenti per lui:
“Whether near or far, I am always yours. In these coming years many things will change, but the way I feel will remain the same.”*
Per anni ho aspettato di dirgli quello che provo, probabilmente quando mi confidai con lui si spaventò, perché sono passati 256 giorni e lui non si è più fatto sentire, tutti i tweet che gli ho scritto, tutte le lettere che gli ho inviato, tutti eliminati e cestinati. Ora farò in modo che riceva finalmente il messaggio, che porti con sè tutto il dolore che mi ha provocato in questi 256 giorni.
So che il fatto che sappia dove abita sia un po’ da stalker, e in effetti mi sento come la ragazza nel video di The Bitch Came Back dei Theory Of A Deadman, ma, al contrario di quella pazza, non voglio ucciderlo. Non voglio fargli del male, ma volevo essere capita, soprattutto da lui.
Ho tutto l’occorrente nella mia borsa. Farà male, malissimo, ma non mi importa, sono sicura che dopo starò molto meglio. Decido di andare a piedi, per godermi un’ultima volta la mia Los Angeles, prima di andarmene per sempre, per dirle addio.
Eccomi, sono di fronte casa sua. Di fronte all’enorme villa bianco candido e circondata dal verde. Il mio indice è fermo di fronte al campanello da trenta secondi, mi trema la mano. Sono agitata, ho paura, ma sono determinata a fare quello che devo, devo occuparmi di me stessa per una volta.
Il campanello ha suonato, il portone si è aperto, mi incammino sul vialetto. Mi fermo di fronte alla porta, una figura immersa in una felpa, pantaloni scuri e i suoi soliti stivali marroni allunga la mano per aprire. Solleva lo sguardo, i suoi occhi si spengono.
“Tra poco finirà tutto”, dico a me stessa, per affrontare il suo sguardo deluso nell’aver visto chi era venuto a cercarlo. Almeno si ricorda di me.
- Ciao -. Mi invita ad entrare, ma io resto lì, senza dire una parola. Il sole sta tramontando e la luna fa la sua trionfale entrata nel cielo senza stelle della città degli angeli.
- Tutto quello che volevo eri tu -.
Lui strabuzza gli occhi. Ovvio che non capisce, sono sempre stata un enigma vivente, ma questa volta devo essere chiara, deve capire cosa voglio dirgli da 256 giorni.
- Mi hai fatto male. Mi hai distrutto. Hai reso la mia vita inutile. Perché cos’è la vita senza la persona che ami di più al mondo? -. Sto crollando, me lo sento. Respiro profondamente, cercando di trattenere una lacrima che lotta per liberarsi e rigarmi la guancia sinistra.
- Ho deciso di ricominciare una nuova vita, da un’altra parte, in un posto molto lontano da te. -
-Ti prego, non c’è bisogno che lasci la città, vivi la tua vita come la vivi ogni giorno, senza pensare a me. Io… semplicemente non ci posso fare niente. -
La mia mano è nella borsa, ho tra le dita il mezzo per andare via da qui. Lui mi guarda negli occhi, i miei occhi lucidi e inconsolabilmente tristi.
- Addio, Shan. -
Un colpo secco. Il coltello è nel mio stomaco e a stento respiro. Vedo tutto sfocato, sento Shannon che grida il nome di qualcuno, probabilmente Jared. Non posso credere che vedrò una delle persone più importanti della mia vita con un coltello ficcato nel ventre. Il dolore è finito, vedo a stento Shan che chiama l’ambulanza e che mi stringe al suo petto e posa la sua mano sporca del mio sangue sul mio viso, avvicinando la mia fronte alla sua e piangendo, chiedendo scusa e prengandomi di restare con lui ancora cinque minuti. Sento il suo profumo invadermi le narici sanguinanti, e poi il buio.
 
Bip-bip.
Il monitor dell’elettrocardiogramma segna il ritmo regolare del mio cuore. Sono in un letto molto scomodo, stesa. Gli aghi mi pungono la pelle dandomi un fastidio allucinante e la testa mi pulsa. Apro gli occhi, per quanto possa riuscirci. Lui è lì, su una poltrona verdognola, dorme come un cucciolo di cane, tutto appallottolato su se stesso, bello come sempre.
L’orologio segna che sono le undici di sera. Provo ad alzarmi, ma una fitta mi colpisce dritta allo stomaco. Alzo il camice e vedo dei punti. Me n’ero quasi scordata.
- Charlie, grazie al cielo stai bene, mi hai fatto prendere uno spavento -.
No, io non volevo questo. Io sto ancora soffrendo, e non posso farcela.
- Ti prego, lasciami andare -
- Assolutamente no, abbiamo passato quindici anni a cercare di convincervi che la via più facile non è sempre quella giusta. Quindi ora ti rimetti a letto e lasci che ti curino -. Si alza per aiutarmi a tornare sotto le coperte, ma appena posa la sua mano sul mio braccio io lo allontano. - È colpa tua -.
- Non è colpa mia. Neanche ti conosco veramente! Non posso farci niente -. Non è vero. So che sta mentendo.
- Allora impara a conoscermi! Tu hai soltanto paura, e una pigrizia tale che ti impedisce anche di provare a starci veramente con una donna. Hai paura di non meritare una persona che ti ami come me, e sai che ci vuole impegno per mantenere una relazione, ma Mister Shannon Leto non può assolutamente sforzarsi di provare qualcosa di più di quel continuo desiderio di sesso che viene principalmente da quello che c’è sotto quei pantaloni, è troppo faticoso per lui! Sei la persona migliore che conosca, vorrei solo che ti convincessi che meriti più di qualche botta e via -. Non parla. Sa che ho ragione, ma non parla, è troppo orgoglioso per farlo. Mi sta ancora guardando negli occhi, non si muove neanche. Distolgo lo sguardo dai suoi occhi fermi e mi guardo intorno. C’è un coltello sul tavolino. Mi avvicino nonostante il dolore e i severi ordini di Shan che mi dicono di sedermi. Lo afferro e lo tengo stretto nella mano.
- “How do I live without the ones I love?”*. L’hai mai sentita? -. È stata la seconda canzone che gli ho fatto sentire, 256 giorni fa.
- L’ho sentita da qualcuno - risponde sorridendo, ma i suoi occhi si spengono quando i miei si riempiono di lacrime.
- Ricorda che ti amo -, concludo, lasciando andare le lacrime che scendono impetuosamente. Avvicino il coltello al mio collo, pronta a porre fine alla mia vita, per la seconda volta. Lui si avvicina appena l’acciaio freddo tocca la mia pelle, provocandomi i brividi. È come se le mie lacrime non finiscano più, mi inondano gli occhi e mi graffiano il viso. La mia mano fa sempre più pressione sul mio collo. È la fine del mio dolore, sta arrivando la felicità. Sto per morire, di nuovo.
- Va bene! Fermati, ti prego! -.
Allontano il coltello dal mio collo e sento le mie gambe cedere. Mi prende appena in tempo, mi tiene stretta a sé. Le mie lacrime si trasformano in singhiozzi, ma non di tristezza. Sono finalmente felice, perché lui sarà qui con me.
- Non me ne andrò, te lo prometto -, mi da un piccolo bacio sulla fronte, - ma tu devi promettermi che non farai più una cosa del genere -, annuisco sorridendo.
Mi rimette a letto e chiama un’infermiera per riposizionare gli aghi al loro posto nelle mie vene. Si siede accanto a me, so che non se ne andrà più.


*Frase presa dalla canzone The End Of All Things dei Panic! At The Disco.
*Frase presa dalla canzone So Far Away  degli Avenged Sevenfold.

 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars / Vai alla pagina dell'autore: _themarsparade