''Vuoi ballare con me?''

Quella era la domanda che mi ponevano le fiamme. Stavano già danzando, attorno a me, portandomi via tutto quel che avevo e cercando di trascinarmi via con loro.

No, non voglio ballare col fuoco.

Corro.

La mia casa sta bruciando, le mie lacrime bruciano.

Ho paura. Ho paura dell'inferno che si è impossessato della mia casa e che tra poco si impossesserà della mia vita.

Voglio sparire.

Voglio diventare invisibile, voglio andare via, dove le fiamme non possono vedermi e trovarmi.

Sento mia sorella chiamarmi.

''Scappa. Va via.''

Come se fosse facile.

Ci provo, ci sto provando ma le fiamme sono veloci, più veloci di me.

Sto bruciando. Sento la mia pelle ardere sotto il tocco delle fiamme, sento le mie urla.

''Balliamo insieme.''

Brucio. Non esisto più.

Mi sveglio.

Porto una mano a tastarmi il viso, bagnato di lacrime e sudore.

Non credevo che ancora ora avrei dovuto sopportare di vivere continuamente quelle scene nei miei sogni. Speravo che si sarebbero limitati ad assalirmi nel periodo della mia infanzia e poi sarebbero andati via, sarebbero spariti.

Loro sono ancora qui. Io invece non ci sono. Io sono invisibile, ora.

Sto tremando e le mie lacrime, che prima scendevano silenziose, pretendono d'esser sentite. Mi ritrovo a singhiozzare, con le mani davanti alla bocca, cercando di non emettere alcun suono nel tentativo di non svegliare nessuno dei miei amici.

Sono così concentrata nel controllare i miei singhiozzi, nel placare le mie lacrime, e di conseguenza il tremore, che sobbalzo quando mi trovo stretta tra due braccia.

Non c'è bisogno di aprire gli occhi per capire chi sia.

E' sempre stato lui a venire da me quando piangevo, anche quando ero piccola. 

Non importava, e non importa tuttora, dove mi trovi. Se le mie lacrime decido di uscire lui lo sa.
Lui c'è.

Sento l'odore di Shuuya penetrarmi le narici, dandomi un po' di sollievo perchè è la dimostrazione che lui è qui realmente, che non lo sto immaginando.

Le sue mani si muovono sul mio viso, con lo scopo di asciugarmi le lacrime che continuano a bagnarlo, spegnendo le fiamme che prima lo devastavano.

Apro gli occhi e vedo il suo sorrisetto triste decorato dalla luce emanata dai suoi occhi.

''Chiamami subito la prossima volta. Te l'ho detto un milione di volte: farò a pezzi tutto ciò che ti fa stare male.''

Io non rispondo, continuando a guardarlo fisso negli occhi.

''Mettiamoci a dormire ora. Ci penso io a mandarle via le fiamme. Okay?''

Sorrido. Shuuya ha il potere di capire tutto ciò che sento, che mi passa per la testa.

Non proprio tutto, spero.

Mi rimetto sotto le coperte e così fa anche lui, tenendomi stretta a se.

Prendo sonno tra le sue braccia, dove le fiamme non possono trovarmi e dove niente può farmi male.

Aspetterò domani mattina per picchiarlo. 

Non si entra nelle stanze delle ragazze.


{Ringrazio tutti quelli che hanno letto e sarei felice di sapere cosa ne pensate. Alla prossima!:*}