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Autore: Marty_Little_Mew    15/07/2014    2 recensioni
Marty e Lucy, due ragazze originarie di Rio Acquerello, a causa di uno strano incontro con una povera vecchia si ritroveranno davanti al destino di tutti gli allenatori del mondo pokémon, e cioé quello di intraprendere un viaggio assieme.
Che cosa succederà alle nostre ragazze una volta presi in mano un turbolento Oshawott goloso (molto goloso) e un timido ma letale (molto letale) Cyndaquil?
Quanti personaggi incontreranno nel loro cammino? Quali rischi correranno? Quali sfide affronteranno, quali strategie utilizzeranno per aggiudicarsi tutte e 8 le medaglie e arrivare fino alla cima INSIEME?
Il loro legame sarà destinato a spezzarsi oppure rimarranno unite per sempre?
Scopritelo qui!
-Scritta a 4 mani da Oshawott25 e Lila May- (COLLABORAZIONE INTERROTTA!)
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, N, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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CAPITOLO 1



-Un incontro ... infuocato!-



Quel giorno di Luglio Rio Acquerello era immersa in un caldo davvero insopportabile. Il sole splendeva sui tetti blu antico della vecchia cittadina, i viali in pietra su cui si affacciavano botique di vario genere erano completamente deserti, la fontana, simbolo della città, aveva smesso di zampillare e l'erbetta rigogliosa che la circondava di sibilare mossa dalla sinuosa danza della brezza.

Insomma, sembrava che tutta la gente e tutti i pokémon avessero cessato di esistere.

Ma in una casa in particolare, nascosta fra miriadi di negozi e condomini, una ragazza quattordicenne in particolare sembrava non curarsi del caldo afoso.

Se ne stava stesa sul letto, al fresco, approfittandone del silenzio tombale che era caduto su Rio Acquerello per schiacciare un bel pisolino rigenerante. Aveva mossi capelli color fiamma lunghi sino alle spalle, la pelle lievemente abbronzata, ciglia lunghe e labbra carnose, in quel momento spalancate.

Amava la frescura della sua camera più di ogni altra cosa al mondo. Larga e spaziosa, con una scrivania per dedicarsi agli impegni scolastici, un armadio colmo di abiti all'ultima moda, un morbido letto su cui lasciarsi cadere e una grande vetrata che si affacciava sul fiume, si sentiva in paradiso, sulle nuvole, nel suo mondo di cui solo lei ne conosceva i meandri, inaccessibile agli altri.

Non era una ragazza solitaria, anzi, le piaceva avere delle amiche con cui confidarsi, scambiarsi vestiti, consigli e pareri, ma semplicemente non adorava la troppa compagnia, forse a causa del suo indomabile carattere rabbioso, sempre pronto ad espoldere da un momento all'altro come un Thyplosion furente. Ma in fondo, non le importava più di tanto ... 

del resto, aveva l'amica migliore del mondo, la quale valeva più dell'oro.

Conosceva Marty fin da quando era piccola, con lei aveva condiviso felicità, gioia, tristezza, momenti di dolore e malinconia, e sebbene fossero una l'opposto dell'altra, sentivano entrambe di completarsi a vicenda.

D'improvviso il suo orecchio, sensibile quanto quello di un Noivern, percepì più di una voce provenire dal salotto, anch'essa femminile come quella della madre. Sempre in balia del sonno rimase ad ascoltare la conversazione per qualche secondo. Non riusciva a distinguere bene ogni parola, ma sapeva che la ragazza con cui sua mamma stava scambiando quattro parole era ...

- Marty? - domandò, aprendo gli occhi. Si alzò dal letto, confusa, e una volta infilati i piedi in un paio di comode infradito rosse, raggiunse l'amica in salotto, curiosa di sapere il motivo di tanta chiacchiera.

Appena sua madre ne avvertì la presenza sui gradini delle scale, si voltò e le lanciò un dolce sorriso. Non era una donna molto alta, ma neanche tanto bassa, con lunghi capelli castani e un paio di occhiali dalla montatura blu appoggiati sul naso. - Oh, finalmente ti sei svegliata, Lucy! - esclamò, venendole incontro e sistemandole meglio i capelli, spettinati come le piume di un cucciolo di Rufflet. - Era ora! Sono le 17:00 di pomeriggio, quando pensavi di scendere? -

Lucy scosse il capo più volte per riprendersi dal sonno e, dopo una bella stiracchiata, raggiunse Martina con passo barcollante. - Ciao, Marty! - la salutò, abbracciandola con amore.

La ragazza ricambiò la stretta, poi appoggiò le mani sulle spalle dell'amica, l'espressione seccata e lo sguardo rimproveratorio. - Lucy, mi dici che ci facevi a letto ...? -

- Mi stavo solo concedendo alcuni minuti per rilassarmi, tutto qui ... -

- Già, rilassarti, eh? Però intanto ci è saltata la prima lezione di pittura. - le spiegò Marty, trattenendo i nervi saldi. A differenza di Lucy, lei era una ragazza calma, serena, sensibile, dolce e molto paziente. Aveva lunghi capelli biondi di un colore indefinito fra il giallo paglierino e il dorato ambra, mossi, gli occhi color diamante, la pelle candida e un paio di labbra sottili come petali di margherita.

- La prima lezione di ... - la rossa sgranò le iridi e spalancò la bocca, sconvolta. Rio Acquerello non era un cittadella solo riconosciuta per i bar accoglienti, l'ottima produzione di miele e il primo, importante punto di ristoro e acquisti per giovani allenatori provenienti da Borgo Bozzetto, ma anche per i numerosi artisti di strada che, dipingendo pokémon, persone e paesaggi, decoravano con un po' di colore le tortuose vie in pietra della città, grigie e monotone. E lei si era dimenticata la sua prima lezione di pittura. Che sciocca. - ... oddio ... - mormorò, ancora traumatizzata. - ... oh, Marty, non so cosa dire, sono ... non volevo che ... -

- Tranquilla, Lucy. - Marty le regalò un meraviglioso sorriso conciliante. Per quanto ci tenesse a quel corso di pittura, non poteva arrabbiarsi con Lucy per così poco. Il legame che le teneva unite riusciva a sopportare ben altro. - Sarà per la prossima volta. -

- Uh ... - la rossa guardò in basso. - ... sicura? Disegnare è la tua grande passione, Marty, non volevo farti perdere il primo giorno ... -

- Ah, suvvia, Lucy: ci sarà un'altra possibilità, vedrai! - la rassicurò l'amica, cercando di eliminare dal volto di Lucy quell'odiosa espressione avvilita che aveva messo su appena saputo che la prima lezione di pittura era stata perduta a causa sua. - Perchè adesso non ci concediamo una bella passeggiata? In giro potremmo trovare qualche abito interessante, non so ... -

- Ma non fa troppo caldo per andare a fare shopping? -

La madre di Lucy aprì loro la porta. - Andiamo, Lucy, è un peccato sprecare la giornata in questo modo, fuori c'è un sole stupendo ... -

- Tua madre ha ragione. - le fece notare Marty, indicando il bel panorama che si affacciava fuori dal portone per tentare di convincerla.

La rossa all'inizio rimase un po' a labbra corrucciate, indecisa sul da farsi, poi si convinse che quattro passi insieme alla sua amica del cuore doveva proprio farli. Così facendo, entrambe le ragazze lasciarono la casa.

Appena uscirono, un'ondata d'aria bollente affogò i loro visi felici nell'afa estiva di Luglio. - Oh, diamine ... - mormorò Marty, allargando le narici per tentare di scacciare il caldo. 

Lucy iniziò a camminare. Di certo restando davanti alla soglia non avrebbero risolto granché. - Visto, Marty?

Te l'avevo detto che faceva troppo caldo, per uscire, ma come al solito preferisci sempre fare di testa tua. -

- Avevi ragione, Lù ... - mormorò l'altra, raggiungendola a passo lento per via del troppo caldo. - Quale negozio vorresti visitare per primo? - le domandò poi, curiosa di sapere un po' la versione di Lucy.

- Beh, io proporrei una buona gelateria, ci stai? -

- Sì, ho proprio voglia di gelato. -

- Bene, anche io! Allora forza, and ... - Lucy troncò la frase di colpo e aggrottò le sopracciglia. Grazie al suo fine udito e al suo sesto senso un po' selvaggio era riuscita ad avvertire la presenza di qualcuno non molto distante da loro. Posò lo sguardo su una figura indefinita china a terra, poi fece qualche passo in avanti, curiosa. Si trattava di una povera anziana vestita di miseri stracci, probabilmente senza né cibo né acqua né viveri necessari per permettersi il lusso della bella vita, come lei e Marty. Si mise in ginocchio davanti a lei e le appoggiò due mani sulle spalle. - Si sente bene, signora? -

- Sì ... oh, grazie al cielo due giovani ragazze! Ho bisogno di aiuto, la mia vita è giunta al termine, ormai ... -

- Oh, non dica così ... possiamo offrirle un po' d'acqua, signora, qualche bacca? - propose Marty, dolce e premurosa come sempre, ma la vecchia parve non sentirla.

- Ho qui con me due pokémon ... - mormorò, la voce rauca e spezzata a causa dell'età troppo avanzata. Prese due cestini di piccole dimensioni, uno color fragola, l'altro color cielo, e li spinse leggermente in avanti. - sono cuccioli, e purtroppo non so per quanto riuscirò a predermi cura di loro ... - 

- Pokémon? - Lucy afferrò il cestino rosso, poi lo aprì con cautela. I suoi occhi presero a brillare intensamente e le gote ad infiammarsi di un leggero rosso pomodoro. Avvolto in un sottile lenzuolo di seta dormiva un tenero Cyndaquil dal manto lucido e l'espressione ingenua. Marty si allungò per prendere quello azzurro, e quando alzò il coperchio non poté contenere un sorriso di gioia. Davanti agli occhi aveva l'Oshawott più adorabile del mondo, anche lui addormentato come Cyndaquil.

- Questi ... sono per noi? - la rossa sollevò il capo in direzione della povera vecchia, ma con sua sorpresa si accorse che di lei non restavano che quei due pokémon assopiti nei cestini. Chissà dov'era finita. - Beh? Le sembra educato lasciarci così?! - si scaldò, stringendo i pugni e mostrando i denti. Le era sempre bastato poco per arrabbiarsi, il suo carattere facilmente irritabile prendeva sempre il sopravvento della situazione. Per fortuna c'era Marty, l'acqua in grado di spegnere tutto quel fuoco scoppiettante.

- Lucy, questi pokémon ... - mormorò la bionda, afferrando Oshawott con due mani attenta a non svegliarlo. - ... sono per noi? - chiese poi, stringendoselo affettuosamente al petto.

- Suppongo di sì, quella vecchia se n'è andata senza dirci nulla. - sbottò l'altra, ancora un po' irritata, poi prese Cyndaquil in braccio con fare brusco e violento.

Il pokémon emise un gemito e si svegliò in malo modo. All'inizio si guardò un po' intorno, scrutando timidamente Rio Acquerello, poi posò gli occhi su Lucy. Senza riconoscerla naturalmente prese paura, aprì la bocca e, senza nemmeno pensarci due volte, le sputò una miriade di fiamme in volto.

La ragazza urlò, lo lasciò andare e si portò entrambe le mani sulla faccia, incenerita. - Oh, diavolo ... ehi, pokémon, che ti prende! -

- Cyndaquil! - sbottò Cyndaquil, infilandosi nel cestino con sdegno e riprendendo a dormire. 

- Beh, guai a chi lo sveglia ... - osservò Marty, mentre Oshawott russava fra le sue braccia.

- Ma non vale! Il tuo pokémon mica ha reagito così male, quando lo hai preso! - si lamentò Lucy, dardeggiando un'occhiata maligna a Cyndaquil, a sua volta girato di spalle. Per quanto quel pokémon fosse bello, se iniziavano così lo avrebbe lasciato lì dentro a patire la fame. 

- E ce credo, Lucy, lo hai preso con violenza; i Cyndaquil sono pokémon timidi, si spaventano facilmente ... - le spiegò Marty, riponendo Oshawott nel cestino con un sorriso dolce stampato in volto.

- Grazie, me n'ero accorta. - sbottò Lucy, levandosi la cenere di faccia. Per fortuna che le fiamme ardenti dei pokémon fuoco non creavano particolari danni ... altrimenti sarebbe dovuta correre al pronto soccorso a rifarsi il volto. 

- Forza, torniamo a casa: meglio conoscere meglio questi cuccioli. - disse la bionda, alzandosi col cestino azzurro in mano. - In più ho in mente una cosa. -

- Cosa? - chiese la rossa, afferrando in malo modo il cestino contenente Cyndaquil.

- Te lo dirò appena arrivati a casa. -

 



Angolino di Maggio

Ciao a tutti! Wow, che emozione essermi reicarnata nell'account della mia cara amica Oshawott25 *W*!

Eccoci qui con una fiction in progetto da un mese e che avevo voglia di far partire io, Lila May.

Le due ragazze siamo esattamente io, Lucy, e lei, Marty, e i pokémon che abbiamo trovato nel cestino sono i nostri preferiti, Cyndaquil, tipo fuoco, e Oshawott, tipo acqua. Scriveremo un capitolo a testa, cercando di portare la storia il più avanti possibile ... speriamo bene!

Intanto conto su qualche vostra recensione!

A presto!



Lucy
  
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