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Autore: SweetLuna    16/07/2014    16 recensioni
{ Jacob ~ Renesmee }
Dalla storia: «Adesso lo sai, non è il lupo ad amarti. Sono io, Jacob Black, ad averti scelto per l'eternità».
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La Saga di Twilight è finita, lasciandoci fin troppe domande senza risposta... Che cosa accade dopo Breaking Dawn?
Edward e Bella possono finalmente cominciare a vivere la loro eternità, ma ben presto si troveranno ad affrontare delle questioni in sospeso: Renée, la madre di Bella, verrà a conoscenza per puro caso dei segreti di sua figlia, ma anche lei e Phil stanno per rivelare ai Cullen qualcosa di inaspettato...
La vicenda vera e propria ha inizio sette anni dopo il mancato scontro con i Volturi. Renesmee è cresciuta, e con lei anche i sentimenti per Jacob sono cambiati: ben presto comprenderanno entrambi che il loro amore va ben oltre l'imprinting, ma a quali conseguenze può portare l'unione tra un lupo mutaforma e una mezza vampira?
Le vite di Renesmee e Jacob, della famiglia Cullen e non solo verranno stravolte da nuovi e inaspettati eventi...
—————
(Ultima revisione errori effettuata: 2020 | La trama non ha subito variazioni)
DISCLAIMER: La seguente storia non è a scopo di lucro. I personaggi originali di Twilight e il materiale fotografico appartengono ai rispettivi proprietari.
Genere: Fantasy, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black, Renesmee Cullen | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Eternity '
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41. NUOVO LOOK, NUOVA VITA!


«Ehi dormigliona, sveglia!», mi dice Jake, continuando ad accarezzarmi la schiena. Guardo fuori dalla finestra, c'è un debole sole che prova a riscaldare il cielo di Forks.
«Che ore sono?», gli domando, con la voce ancora assonnata.
«Le undici... Buon compleanno, Ness».
Il mio compleanno. Il mio diciannovesimo compleanno, quello che avrebbe dovuto essere la data di scadenza per l'incontro con i Volturi. E invece sono qui nel mio letto, con un uomo meraviglioso al mio fianco...
«Robert e i nonni sono già qui?».
«No, Bella è andata a prenderli all'aeroporto».
Non appena mi alzo dal letto, avverto subito dei forti dolori al basso ventre. Mi siedo di nuovo e Jake mi viene subito vicino, cingendomi le spalle.
«Che succede?», mi domanda preoccupato.
«Non lo so... non mi sento molto bene». Forse sarebbe ora di dirglielo, non ce la faccio più a nascondergli una faccenda tanto importante.
«Ness... ti conosco troppo bene, mi stai nascondendo qualcosa». Jacob mi prende il volto tra le mani per guardarmi dritta negli occhi, e mi bacia sulla fronte per rassicurarmi.
«Ho iniziato a sentirmi poco bene quando eravamo a Volterra...», inizio a dire. Jacob rimane calmo e composto, aspettando che io continui a parlare. «Jake... ho un ritardo di due settimane».
Jacob rimane interdetto per pochi secondi, tornando poi a guardarmi negli occhi.
«Questa proprio non me l'aspettavo. È colpa mia, forse non sono stato abbastanza attento, non lo so...».
Abbasso lo sguardo, e Jake mi sposta subito una ciocca di capelli dietro l'orecchio per tornare a guardarmi.
«Ieri ho fatto un test di gravidanza, è risultato negativo. Ormai è da due settimane che aspetto, ma niente...».
Sospiro, distogliendo di nuovo lo sguardo da lui.
«Sei seriamente preoccupata, Ness?», mi domanda mostrandomi il suo sorriso bianchissimo.
«Abbastanza», mi limito a rispondere.
«Ascoltami, Renesmee. A questo punto è necessario che Carlisle ti faccia le analisi, per avere un risultato certo. E poi... Be', non era nei nostri piani, ma sarebbe comunque una bellissima notizia. Io non te l'ho mai detto, ma dopo Michael e Sophia ho conservato il desidero di avere un altro figlio. Non so se hai notato, ma siamo piuttosto bravi a fare bambini!».
Sorrido, stringendolo forte tra le mie braccia.
«Quanto posso essere stupida ad aver pensato che... lasciamo stare, aspettami qui». Lo bacio dolcemente, per poi sgattaiolare verso il bagno. Il dolore è passato, ma il ciclo proprio non vuole arrivare. Torno subito da Jake, sedendomi di nuovo sul letto insieme a lui.
«Niente?».
«Niente».
Jacob sembra felice, nervoso e sconvolto al tempo stesso. È pensieroso, chissà che cosa gli passa per la testa...
«In ogni caso, i miei piani non cambiano», mi dice con un'espressione enigmatica. «La sorpresa che ti farò domani», prosegue a dire con ovvietà.
«Mi stai tenendo troppo sulle spine con questa storia. Lo sai che sono come mia madre, le sorprese mi mettono ansia!». Gli sorrido, cercando di decifrare il suo sguardo.
«Ieri hai fatto il test di gravidanza con Leah, ecco perché siete state in bagno tutto quel tempo!». Ha cambiato discorso, adesso inizio seriamente ad insospettirmi.
«E invece tu e Ryan di cosa stavate parlando?».
«... Mah, niente di importante. Faccende da lupi». Prima che possa rispondere di nuovo, le labbra di Jake si impossessano di nuovo delle mie. Lo spingo verso di me, facendolo sdraiare sul letto.
«Chi altro lo sa, a parte Leah?», mi domanda, tornando serio per pochi secondi.
Faccio finta di schiarirmi la voce, prima di tornare a parlare.
«L'ho detto a mio padre...».
«A Edward?!», risponde lui, sorpreso. «Fantastico, allora quando scenderò al piano di sotto troverò tuo padre ad aspettarmi in fondo alla scala con una mannaia», prosegue, sarcastico.
«Ma no, Jake... Questa volta è diverso. Mi ha vista affrontare i Volturi, e finalmente mi considera una donna adulta. Quell'esperienza ha cambiato il suo modo di vedere le cose, Jake. Di vedere me», gli rispondo.
«Wow... cioè, non ci credo! Vuoi dire che tuo padre non vuole più uccidermi?». Gli sorrido, incrociando il suo sguardo ancora perplesso.
«Lo vedrai con i tuoi occhi, Jake. Niente mannaia».
Riprendiamo a ridere e a baciarci, incuranti del fatto che la porta è solo accostata.
«Jake, potrebbe entrare qualcuno», cerco di dirgli tra un bacio e l'altro. Jacob inizia a farmi il solletico, e vedo la esile figura di zia Alice sfrecciare davanti alla porta.
«Jacob, non lo sai che la mia nipotina soffre il solletico?», la sentiamo dire con la sua vocina squillante. Sensi da vampiro, non sbagliano mai.
«Te l'ho detto che se ne sarebbe accorta!», gli sussurro attirandolo ancora verso di me, prendendolo per il colletto della t-shirt.
«Ness, smettila di baciarmi o non riuscirò a fermarmi». Che dolce minaccia...
Nel frattempo zia Alice passa di nuovo davanti alla porta, bussando piano per chiedere il permesso di entrare.
«Toc toc, chi è?».
«Il lupo mangia frutta», risponde Jake mettendosi a ridere per la sua battuta idiota, sedendosi in maniera composta.
«Vieni zia, puoi entrare!», le dico dando un buffetto sulla guancia a Jake.
«Pessima battuta, lupo», dice zia Alice rivolgendosi a Jacob.
«Buon compleanno, Renesmee! Adesso la mia nipotina viene con me». Me ne ero quasi dimenticata... Oggi zia Alice sarà la mia parrucchiera.
«Quando mi rivedrai sarò... un po' diversa», dico a Jacob, dopo avergli dato un fugace bacio sulle labbra.
«Che cosa avete in mente, ragazze? Forse non dovrei fidarmi di due vampire», risponde lui, guardandomi con un'espressione interrogativa.
«Un piccolo trattamento di bellezza, Jacob», gli risponde la zia.
«A Ness non servono i trattamenti di bellezza!».
Con un movimento fulmineo mi alzo dal letto, ridendo insieme a zia Alice.
«A dopo, Jake!».
Prima che Jacob possa aggiungere qualcos'altro, seguo subito zia Alice nel grande bagno di casa Cullen. Dopo essermi fatta un leggero shampoo, mi accomodo davanti all'enorme specchiera del bagno. Zia Alice pettina i miei lunghissimi capelli, che quando sono bagnati assumono una sfumatura color mogano.
«Nuovo look, nuova vita!», se ne esce prendendo in mano la forbice da parrucchiera.
«Non troppo corti, però».
«Li hai portati lunghissimi per anni... e in effetti mi dispiace un po' tagliarli, quindi fidati di me! Saranno lunghi al punto giusto», mi risponde, rassicurandomi.
«Okay, mi fido...».
La vedo maneggiare abilmente la forbice, e dopo avermi studiata per un millesimo di secondo, inizia a tagliare.
Una ciocca, poi due... Cavolo, saranno venti centimetri, quelli!
«Chiudi gli occhi, Renesmee». Cerco di intuire dal rumore della forbice quanto zia Alice abbia intenzione di tagliare, finché...
«Ho finito!».
Sorrido, vedendo che zia Alice ha rispettato i patti. Prima i capelli mi arrivavano ai fianchi, adesso mi arrivano sotto il seno.
«Sono sempre lunghi come piacciono a te, ma rispetto a prima è un bel cambiamento!».
Dopo essermi asciugata i capelli, posso finalmente ammirare il risultato finale: questo è il look della mia nuova vita, della fase "post Volturi". I miei capelli, dello stesso colore di quelli di papà, ricadono lungo la schiena in tante onde perfette.
«Sembri la Venere del Botticelli, Renesmee... Anzi, tu sei molto più bella!», mi dice, entusiasta del suo capolavoro. «... Sì, piaceranno moltissimo a Jake, vedrai!», mi rassicura, rispondendo alla mia domanda muta. A volte in questa casa sembra che tutti leggano nel pensiero.
 
Dalla scalinata di casa Cullen vedo Jacob che sta giocando con i gemelli, e poco più in là c'è nonna Renée che chiacchiera con nonna Esme. Nonno Phil e Robert stanno parlando con zio Jasper, e noto che è arrivato anche Eleazar.
Tutta la mia famiglia punta lo sguardo verso di me, la prima a farmi i complimenti per il mio nuovo look è nonna Renée, seguita da tutti gli altri.
«Sei bellissima tesoro, fatti abbracciare... E buon compleanno!». Corro subito da lei abbracciandola forte, mentre Jake mi osserva imbambolato. Dopo alcuni minuti, approfittando della confusione, mi prende un attimo da parte.
«Sei favolosa».
«Te l'ho detto, devi fidarti di più di zia Alice!».
Ci sediamo tutti a tavola, umani e non. Sono arrivati anche Sue e nonno Charlie, che ormai sembra non fare più caso alle innumerevoli stranezze della mia famiglia. Nonna Esme ci serve le lasagne, per poi tornare a sedersi accanto a nonno Carlisle. A tavola parliamo un po' di tutto, facendo estrema attenzione a non tirare fuori la faccenda di Volterra davanti a nonna Renée e a nonno Charlie. Vedo Jake e papà scambiarsi delle occhiate complici, papà mi sorride.
«Glielo hai detto», lo sento dirmi pochi minuti dopo. Annuisco, tornando ad osservare Jake. Mio padre è cambiato parecchio, non c'è che dire.
 
Dopo aver finito di mangiare, nonna Renée si siede sul divano con mia madre, nonna Esme e le zie. Nonno Charlie e Sue giocano con i bambini. Robert mi guarda, e capisco subito ciò che intende dirmi: è arrivato il momento di sapere la verità. Nonno Phil viene con noi, seguito da Eleazar e da nonno Carlisle. Anche Jacob e mio padre ci seguono in balcone, tutti sono impazienti di conoscere i loro doni.
«Siete davvero sicuri?», domanda un'ultima volta Eleazar, prima di procedere nell'individuazione dei poteri. Il primo a farsi avanti è proprio Robert, estremamente tranquillo e sicuro di sé.
«Devi solo stare fermo, e attendere alcuni minuti», gli dice Eleazar. Dopodiché lo vedo chiudere gli occhi, concentrandosi il più possibile. Anche zio Emmett e zio Jasper ci hanno raggiunti, seguiti da mia madre. Dentro casa sono rimaste solo le nonne, le zie e nonno Charlie con i bambini.
«Ho individuato il tuo dono, Robert», sentenzia Eleazar, mentre tutti noi restiamo in silenzio. «Si tratta di un dono molto simile a quello di Jasper... Hai un potente autocontrollo, e se fossi un vampiro potresti trasmetterlo a chi ti circonda». Robert lo interrompe con compostezza.
«Eleazar, durante l'incontro con i Volturi sembravano tutti... non so come dire, tranquilli». Ciò che sta dicendo lo avevo notato anch'io: mentre parlavano con Robert, i Volturi sembravano stranamente calmi, mai visti così sereni.
«Il tuo dono è già presente in forma umana, anche se al momento è debole. Se fossi stato un vampiro, il tuo autocontrollo li avrebbe influenzati a tal punto da impedirgli anche il solo pensiero di attaccare».
Robert mi guarda stupito, ci avevo visto lungo riguardo al suo dono. Adesso è il turno di nonno Phil, e sono impaziente di sapere quale sia il suo potenziale dono tanto temuto dai Volturi. Robert gli resta vicino, mentre Eleazar torna a concentrarsi...
«È stato semplice individuare il tuo dono, Phil», gli spiega pochi secondi dopo. Eleazar, Phil e Robert si erano già incontrati lo scorso Natale, quando ero incinta dei gemelli.
Era stato papà a chiedergli di non provare a individuare i doni, allora non sarebbe stato il momento adatto.
«I Volturi ti temono, Phil, per un motivo più che ovvio. Il tuo dono interviene nel profondo della mente, ed ha a che vedere con la memoria. È presente nel tuo inconscio, e ovviamente non funziona in forma umana. Ma se tu fossi un vampiro, Phil, ti basterebbe guardare negli occhi una persona, umano o vampiro che sia, e la sua memoria andrebbe persa. Andrebbero persi tutti i ricordi, fino a ridurre anche la mente di un vampiro a una tabula rasa. I Volturi ti temono, dunque, perché potresti privarli della loro memoria. Le loro menti potrebbero regredire fino allo stato di incoscienza e non conoscenza, e in questo modo anche i loro doni andrebbero perduti. Neanche Chelsea potrebbe provare a legarti a loro, sarebbe inutile qualsiasi potere contro il tuo. Solo un potere come quello di Sophia potrebbe contrastare il tuo, ma a quel punto sarebbe una partita su chi dei due è più veloce a utilizzare il proprio dono».
Phil resta perfettamente immobile, di fronte alle parole di Eleazar. Abbraccia subito suo figlio, mentre tutti noi restiamo in silenzio. È... felice, scosso, e chissà cos'altro.
«Ma quando io non ci sarò più, i Volturi torneranno a sorvegliare la mia famiglia», gli domanda. Non vuole dirlo apertamente, ma teme per la sorte di Robert.
«Questo non saprei dirtelo, Phil», risponde Eleazar cercando di restare vago. Questa era un'eventualità alla quale non avevamo affatto pensato.
Se da una parte scoprire il dono di Phil è qualcosa che va a nostro favore, dall'altra lo porterà a fare delle scelte decisive per la sua vita e per quella delle generazioni future della sua famiglia. Inoltre il fatto che padre e figlio umani abbiano entrambi un potenziale dono, dimostra ciò che hanno detto i Volturi: la loro discendenza è sempre stata ricca di talenti affascinanti.
Mi viene da pensare di nuovo alle parole che Felix disse a Jacob: l'immortalità non è tutta rose e fiori, vedrò morire a poco a poco le persone a cui voglio bene... E non posso negare che sarei felice se Phil, nonna Renée, Robert diventassero immortali. Ma non posso decidere per loro, non è una decisione che spetta a me.
«Papà è il migliore», sento dire da Robert per sdrammatizzare. Scaccio via i brutti pensieri cercando di pensare positivo, e al fatto che i loro doni sono davvero straordinari.
Mentre tutti gli altri sono in salone, ne approfitto per salire in camera e schiacciare un pisolino. Michael e Sophia mi seguono, questa notte hanno dormito da Billy e papà è andato a riprenderli stamattina presto. Mi metto sdraiata su un fianco, con i bambini alla mia destra... e in pochi secondi sprofondo nel sonno, Jacob verrà più tardi a svegliarmi...
 
Sono nello studio di nonno Carlisle, in attesa che arrivi con i risultati. Fare le analisi, per una come me, è piuttosto stressante: l'ago non riesce a penetrare la mia pelle, e per prelevare il sangue è necessario che io mi faccia un taglio con i miei denti: denti da vampiro... È una cosa piuttosto raccapricciante.
«Renesmee, ho qui con me i risultati... Avrai un bambino, fra qualche anno», mi dice il nonno, non appena apre la porta del suo studio.
«Che significa fra qualche anno?», gli domando, perplessa. Nonno mi viene vicino, mostrandomi le analisi. Le scritte sul foglio scompaiono a poco a poco, finché il pezzo di carta non diventa completamente bianco...
 
Apro lentamente gli occhi, guardando Michael e Sophia sdraiati accanto a me. Che strano sogno, chissà che cosa significa. Guardo l'orologio, Jacob sarebbe venuto a svegliarmi tra una decina minuti.
Questa sera festeggio il mio compleanno a La Push insieme ai ragazzi, e finalmente potrò mettere le cose in chiaro con Sam. Emily lo avrà costretto a venire, i ragazzi non avrebbero perdonato la sua ennesima assenza. Ripenso alle parole di Matthew, possibile che neanche suo figlio sia riuscito a farlo cambiare? Matt è un bambino adorabile e molto intelligente, se non lo fosse stato a quest'ora mi odierebbe come suo padre.
Ogni tanto continuo ad avvertire dei dolori, e se qualcosa non cambia è bene che le faccia sul serio, le analisi. Nel sogno di poco fa nonno Carlisle diceva che avrei avuto un altro figlio, ma non adesso. Ho ancora sei anni di tempo per poter avere un altro bambino... magari è stato un sogno rivelatore.
Jacob entra nella nostra stanza a passi leggeri, sorprendendosi di trovarmi già in piedi.
«Shhh, i bambini dormono ancora», gli sussurro con un tono di voce appena udibile per un essere umano.
Jake mi aiuta a scegliere i vestiti da indossare per questa sera: voglio mettere qualcosa di comodo, così prendo un paio di leggings neri con una fantasia a fiori bianchi e una maglietta nera con dettagli in pizzo, il tutto abbinato alle mie ballerine nere con gli strass. Mi lego i capelli raccogliendoli in uno chignon, ma Jake, venendo ad abbracciarmi da dietro, mi toglie il ferma capelli.
«Così sei più bella», mi dice, abbassandosi alla mia altezza e poggiandomi la testa sulla spalla. Mi lascio abbracciare, e il contatto con lui mi provoca subito la pelle d'oca. Come se la pelle di Jake fosse in grado di provocarmi una strana e piacevole reazione chimica...
«Quindi tu saresti felice se io fossi di nuovo incinta?», gli domando soprappensiero, restando ferma tra le sue braccia.
«Come potrei non esserlo?», mi risponde baciandomi sul collo, mentre mi sposta i capelli dall'altro lato.
«Ho come il presentimento che si tratti di un falso allarme... Io desidero un altro figlio da te, ma non credo che arriverà adesso», gli rispondo, ripensando ancora una volta al sogno.
«Quindi credi che si tratti solo di un ritardo».
«Sì».
Finisco di prepararmi, nel frattempo arriva zia Rosalie per svegliare i bambini. A lei ho preferito non dire nulla a proposito dei miei sospetti, ci resterebbe male se non fossi incinta.
«Zia, noi andiamo», dico a zia Rose prendendo la borsa. Saluto in fretta nonna Renée e gli altri, a parte Robert che verrà con noi.
«Divertitevi!», sento dire da tutta la mia famiglia, prima di salire in macchina con Jake e Robert.
 
Nel giro di dieci minuti arriviamo davanti casa Black, e noto che fuori non c'è nessuno. Probabilmente vogliono farmi una sorpresa, si saranno nascosti da qualche parte. Parcheggiamo in giardino, e Jacob corre subito ad aprirmi la portiera dell'automobile.
«Non c'è nessuno qui fuori... Si saranno dimenticati!», dico a Jake trattenendo a stento le risate.
«Hai capito tutto, eh?».
«Tutto cosa?».
Jacob mi prende per mano, fermandosi davanti alla porta.
«Fai la faccia sorpresa, io non ti ho detto niente».
Dentro casa è tutto buio, ma grazie alla mia potente vista riesco a distinguere ogni angolo della casa. Noto l'ombra di qualcuno nascosto dietro ai divani, il più classico degli scherzi da festa di compleanno.
«Begli amici, si sono dimenticati di Nessie!», se ne esce Robert, che continua a stare al gioco.
Non appena Jake accende la luce, vedo tutti i ragazzi saltare fuori da dietro i divani, mentre Billy arriva dalla sua camera da letto.
«Sorpresa!», gridano tutti insieme. Seth corre subito ad abbracciarmi, mentre Robert va a salutare Billy e tutti i ragazzi.
«Buon compleanno, leggenda vivente», mi dice Seth, sollevandomi da terra.
«Lo scherzo era banale, sappilo!».
«Lo so», risponde lui, mettendosi a ridere. Abbraccio tutti i ragazzi e le ragazze, e per ultimo Billy, chinandomi per raggiungere l'altezza della sua sedia a rotelle.
«Mio figlio è fortunato ad averti, Renesmee», mi dice Billy, scambiandosi uno sguardo complice con suo figlio. Mi stanno nascondendo qualcosa, me lo sento.
«Jake ti ha detto qualcosa che io non so, Billy?».
«Domani scoprirai tutto», risponde lui misterioso, senza far trapelare nulla di più.
«Nessie, la festa è in giardino! Siamo in troppi qui dentro», mi dice Jared, mentre tutti iniziano ad andare fuori. Usciamo sul retro, e vedo che tutto è stato addobbato a festa.
«Colpa di Alice», si lascia sfuggire Leah, sorridendomi.
Claire fa partire la musica, e sono contenta di vedere che Robert si stia divertendo con i miei amici. Caratterialmente è molto più simile a Jake di quanto potessi immaginare, è molto diverso da mia madre.
Il cibo è tutto buonissimo, una serata perfetta. In lontananza vedo arrivare anche Sam ed Emily, e per un attimo non mi va di traverso la Coca-Cola. Devo trovare il giusto momento per potergli parlare, lontano dagli altri.
«Ciao, buon compleanno», mi dice Sam in modo freddo e distaccato, passandomi davanti.
Emily abbassa lo sguardo, con rassegnazione. Se crede che mi basti così poco per arrendermi, ha davvero capito male.
Decido di lasciare un po' da parte Sam e di godermi la serata. Jacob deve aver spifferato a Seth la mia playlist, e Leah mi trascina a ballare.
«Siamo le più sexy di La Push, facciamogli vedere chi siamo!», le dico seguendo il ritmo della musica. Alla faccia di ciò che il branco diceva anni prima che io nascessi, Leah è molto femminile e sinuosa nei movimenti. Jacob ci raggiunge, e prendendomi per mano mi fa volteggiare verso di sé. Ryan ripete lo stesso gesto con Leah, mentre ormai sono imprigionata tra le braccia di Jake.
«Domani... non vedo l'ora che arrivi», mi ripete di nuovo Jake, baciandomi prima che io possa rispondere. E stavolta non ho davvero la minima idea di cosa abbia architettato il mio lupo...
 
Dopo aver tagliato la torta, arriva il momento dei regali.  Assumo un'espressione di stupore non appena apro il regalo di Embry, la famosa maglietta con la scritta "Io sono leggenda" che decido di indossare subito.
Quando arriva il momento di scartare il regalo di Jake, rimango basita nel vedere che il pacco regalo è vuoto. Ma c'è una bustina per le lettere, che apro immediatamente.
 
Per il tuo regalo dovrai aspettare domani!
Jake
 
Leggo ad alta voce il biglietto, e mi accorgo che tutti si stanno comportando come se già sapessero qualcosa.
«Che sono queste facce?».
«Sapessi, Renesmee...», mi dice Quil, facendo l'occhiolino a Jacob. Non ho intenzione di scervellarmi per cercare di scoprire la sorpresa, mi basterà soltanto aspettare...
I ragazzi continuano a mangiare la torta, Emily è vicino a Sam e così ne approfitto per avvicinarmi a loro.
«Emily, potresti lasciarci soli?», le domando guardandola negli occhi, mentre lei mi capisce all'istante. Questa sera, dopo tanto tempo, l'ho persino vista comportarsi in modo diverso con Leah. La cosa difficile sarà far cambiare atteggiamento a suo marito, missione (quasi) impossibile.
«Sam, Renesmee ti deve parlare... Ascoltala, almeno per questa volta». Emily si alza dalla panchina andando a raggiungere le altre ragazze, e faccio cenno a Sam di seguirmi poco lontano dagli altri.
«Che cosa vuoi, Renesmee?», se ne esce con il suo tono più acido. Non si sforza neanche, di essere educato con me.
«Voglio parlarti di una questione importante, Sam. Questa situazione deve finire...».
«Ma quale situazione, ragazzina? Ah, la prossima volta cerca di vestirti in maniera decente... A Jacob dà fastidio se gli altri ti guardano il culo». Vestirmi in maniera decente?
«Nessuno ti ha chiesto di guardarmi, Sam. Non mi sembra di essere tanto indecente!...». Cerco di darmi una calmata, se fossi stata un licantropo a quest'ora mi sarei già trasformata.
«Che cosa devo fare con te, Sam? Ormai non ho più sette anni, le cose sono cambiate! Hai visto con i tuoi stessi occhi che non sono un pericolo, così come non lo sono i miei figli. Pretendo che tu mi chieda scusa per come ti sei comportato con me, in tutti questi anni. Ti sei mai chiesto perché il tuo branco ti abbia abbandonato? Perché io sono l'imprinting di un tuo fratello, e nonostante questo tu mi odi!».
«Sei una mezza vampira, la mia specie dovrebbe combattere quelli come te... Jacob ha avuto un imprinting contro natura». Dio, è peggio che parlare con Aro! Almeno i Volturi mi ascoltavano...
«Ancora con questa storia, Sam? Ciò che è successo a Volterra non ti ha fatto capire nulla? Nessuno ti ha chiesto di venire a salvarmi insieme alla mia famiglia. Di' la verità, tu sei venuto a Volterra per Leah! Perché nel tuo inconscio la ami ancora, e...».
«Basta così, Renesmee. Sei molto brava con le parole, non c'è che dire. E sei brava anche a... capire la mentalità delle persone, e a ferirle...», mi dice, abbassando il tono della voce. Ho toccato il suo punto debole, ed è proprio da qui che devo partire.
«Sam... La tua parte umana non si è mai del tutto distaccata da Leah. Ma lei ha sofferto tanto per causa tua e di Emily, cerca di comprenderla! Si è sentita usata, come una pezza da piedi. E si è dovuta sorbire i tuoi pensieri per anni! Dico solo che dovresti essere felice per lei. Ha trovato un uomo fantastico che la ama, è riuscita a diventare madre. Ha accettato la sua condizione di donna lupo, e questo soprattutto grazie a Ryan. Meritano entrambi di essere felici, e tu hai bisogno di staccarti da lei. E per farlo, Leah non deve mai più far parte del tuo branco. A Emily non dirò niente, ma ciò che voglio chiederti, Sam, è di... dividere nuovamente il branco. Dimostra a chi faceva parte del tuo branco che sei cambiato, che non mi odi più. E chiedi scusa a Leah e Ryan, lascia che siano felici nel branco di Jacob».
Sam rimane in silenzio, sul suo volto non leggo più l'odio nei miei confronti.
«È la prima volta che noi due parliamo in modo serio... E devo dire che mi hai sorpreso, Renesmee. Matthew ha ragione quando mi parla di te, io non gli ho mai dato retta. Chiederò scusa a Leah e Ryan, come hanno fatto gli altri del branco tanti anni fa. E chiederò scusa pubblicamente a te e a Jacob. Hai ragione, è il momento che i branchi tornino ad essere separati per il bene di tutti noi. Sei molto saggia, non ti facevo così... Ho sempre invidiato il rapporto che Jacob ha con te, perché io non sono mai riuscito ad avere un simile rapporto con Emily. L'ho sfigurata, e non mi perdonerò mai per averlo fatto. Jacob non avrebbe mai potuto farti una cosa del genere».
Mi do un pizzicotto sulla guancia, per essere certa che non stia sognando. Forse è vero che sono una brava psicologa... Per far comprendere a Sam i suoi errori mi è bastato usare la più pacifica delle armi: la parola.
Ancora incredula, invito Sam a tornare dagli altri.
«Ehi, dove sei stata tutto questo tempo!», mi dice Jake trascinandomi di nuovo a ballare.
«Aspetta e vedrai».
Sam abbassa la musica, e prende la parola davanti a tutti.
«In questa occasione, ho una cosa molto importante da dire a Renesmee. Si è dimostrata coraggiosa e astuta sconfiggendo i Volturi, e non so quanti ci sarebbero riusciti al posto suo». Leah sgrana gli occhi, Jacob mi domanda se per caso Sam sia ubriaco.
«Ma soprattutto, voglio chiedere scusa a Renesmee e Jacob per il comportamento che ho avuto nei vostri confronti per troppi anni. E voglio chiedere scusa a Leah e Ryan, per tutto. È giunto il momento che i nostri branchi tornino ad essere separati! È una promessa che faccio davanti a tutti voi». Emily corre ad abbracciare Sam, anche Billy viene verso di lui. Jacob si avvicina, e Sam gli stringe la mano. Il patto ormai è sancito. Abbraccio all'istante la mia migliore amica, le basta guardarmi negli occhi per capire.
«Sei stata tu... Sei una persona speciale, Renesmee», mi dice.
Anche Ryan mi abbraccia, prima che Jacob venga di nuovo verso di me. Torniamo a ballare, e stavolta tutti si fermano ad osservarci.
«Ti amo», mi sussurra Jake all'orecchio, mentre lo stringo più forte a me. E adesso, non vedo l'ora che sia domani...


 
NOTA DELL'AUTRICE
Ciao a tutti! Ebbene sì, mi piace pubblicare i capitoli ad orari improponibili!
Scherzi a parte, questo è stato un capitolo molto importante: finalmente scopriamo quali sono i doni di Phil e Robert, e poi... MIRACOLO!! Sam mette da parte la sua ostilità per Renesmee e decide anche di scusarsi con Leah! 
Nel prossimo capitolo scoprirete se Ness è incinta e qual è la sorpresa di Jacob... attenzione, vi ho lasciato parecchi indizi in giro!
Alla prossima settimana <3
Greta 

P.S. Vi annuncio che a giorni pubblicherò una one shot su Leah Clearwater, il contesto ovviamente è sempre quello di Eternity. Vi aspetto anche lì, eh!
  
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