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Autore: theysavedmylife    16/07/2014    1 recensioni
"Della mia esistenza sei l'essenza"
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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First Chapter
 
 
Sapete perché esistono le storie?
Per dare colore alle cose.
Perché a qualcuno non basta la loro realtà e allora si rifugia in esse per cercare sollievo.
Il bello delle storie è che se scritte per bene ti possono portare in un altro mondo.
Farti vivere avventure sensazionali.
Le storie possono narrare di amicizia, amore, solitudine, della vita, della pace e della guerra. Di tutto.
Tutto nasce da una semplice idea, si aggiungono dettagli, forme, colori, si modella quell’idea a proprio piacimento, fin quando si decide che quella è la forma giusta.
Ma ancora non basta.
Per renderla perfetta ci vuole immaginazione, quella che magari non ti viene durante il compito di italiano, ma ti viene quando ritorni a casa, quella che a molti bambini manca al giorno d’oggi. E allora ti vengono tante idee, che finisci per scordarle.
Ti rendi conto di essere da solo con quell’idea. Che il futuro di quella dipende solo ed esclusivamente da te.
A questo punto io vi chiedo.
Siete davvero sicuri di essere gli scrittori della vostra storia?
Siete davvero sicuri di non essere l’immaginazione di qualcun altro?
Perché alla fin fine è questo ciò che siamo. Siamo una generazione piena di domanda dalla quale tutti pretendono risposte. Piena di ‘perché’?
Gli altri pretendono il rispetto, senza però volerselo guadagnare, pretendono gioia, amore, felicità senza però fare o dare nulla.
Siamo la generazione che cerca e che cresce troppo in fretta.
Siamo in cerca di risposte, ma risposte a quali domande, mh?
Siamo la generazione che è tanto criticata, ma che un giorno salverà tutti.
Beh, io sono forse una delle persone con tanto caos mentale, e non per ‘il ragazzino’ o altre stronzate varie.
Due domandine me le sono fatta anche io, ma dato che stavano diventando davvero troppo soffocanti per una ragazza come me, ho deciso di sfogarmi.
Con cosa? La scrittura.
Adesso, in questo preciso istante, battendo le dita freneticamente sulla tastiera del mio vecchio pc, mi rendo conto che non c’è modo migliore di sfogarsi.
Le dita corrono frenetiche sulla tastiera cercando di imprimere qualcosa che non so ancora identificare. Forse.. qualcosa di mio.
Ormai vivo della scrittura, di piccole pause e di sospiri.
Si dice che chi sa scrivere di se stesso allora è pronto a scrivere degli altri.
Io vi lancio questa sfida, vi sfido a scrivere di voi, a raccontarvi, a mettervi a nudo davanti a tutti. Direte.. che stronzata! Beh, vi assicuro che non lo è. Provate ad aprire ogni vostra piccola pagina, a stendere ogni vostra piccola piega, a dire davvero cosa siete, senza esagerare o altro. Capirete che è molto più difficile. Perché? Al giorno d’oggi si ha paura di mostrare chi si è davvero, per paura di essere giudicati da mentecatti senza cuore.
Con questo mio breve scritto non volevo annoiarvi.
Quindi..questa che sto per raccontarvi è semplicemente frutto della mia immaginazione.
 
Rimase a guardare Victoria che nuotava in piscina, mentre lentamente passava una mano tra i suoi capelli neri. Il sole picchiava forte ma alla ragazza sembrava non  interessare.
-Tra qualche ora abbiamo l’aereo per Londra, sarà meglio prepararci.- Disse  Zayn scostando leggermente dal naso i suoi nuovi occhiali. La ragazza sospirò salendo la scaletta e permettendo al ragazzo di ammirare il suo fisico adornato dal costume rosso. I capelli biondi di Vichy splendevano sotto i raggi del sole ed i suoi occhi azzurri fissavano il paesaggio gioiosi. Le labbra rosee erano incurvate in un sorriso dolce che Zayn amava da impazzire. La sua pelle quasi color ceramica rendeva il tutto uno spettacolo stupendo.
-Hai ragione amore, anche se per Tara non c’è bisogno di chissà quanti preparativi- disse con una nota di disprezzo nella voce la ragazza.
-Non sei contenta che la tua amata cuginetta ti venga a trovare?- esclamò Louis sedendosi affianco alla coppietta con un bicchiere pieno di qualcosa. Stese i piedi sulla sdraio e portò la sua mano destra dietro la nuca.
-Non potete neanche immaginare com’è quella. Insomma, non ha uno straccio decente, frequenta persone che al solo pensiero mi vengono i brividi.-
disse Vichy mentre continuava ad elencare tutti i difetti della ragazza mentre stringeva nell’asciugamano i suoi lunghi capelli biondi
-Zayn amore, vado un attimo in bagno- disse Victoria per poi sparire dalla loro visuale.
-Perché la sopporti? Sarà anche carina, ma è davvero stressante- esclamò Louis inorridito. Zayn dal canto suo scoppiò a ridere.
-L’amore caro Tommo. Ci vediamo a Londra.-  rispose semplicemente per poi raccogliere tutte le cose sue e della ragazza ed entrare in casa.
-Non vedo l’ora di conoscere Tara- ghignò Louis.
Zayn entrò in casa e mise tutto l’occorrente in valigia.
Non gli andava per niente di ritornare a casa, dove c’era tutta la sua famiglia. Era stato felice in questi giorni lontano da loro, stare con Vichy gli faceva bene. Era diventata l’unica cosa stabile in tutta la sua vita.

 -Ciao papà- disse entrando in salotto. Non ricevette, però, alcuna risposta fin quando non vide la testa di suo padre spuntare da dietro il giornale.
-Zayn- rispose per poi tornare alla sua interessantissima lettura.
Ormai c’era abituato, non si aspettava una festa di ritorno, ma almeno un saluto decente.
-Casa tua e di Vichy è a pochi isolati da qui. Perché sei a casa mia?- rispose burbero lasciando cadere il giornale sul tavolino. Spostò gli occhiali da vista e posizionò il pollice e l’indice sugli occhi strofinandoli in attesa di una risposta da parte del giovane.
-Mi sembra ovvio. Ero passato per un saluto- rispose in modo tagliente.
-Non usare questo tono con me signorino. Adesso che hai salutato, puoi anche andartene che la cugina di Victoria sarà già arrivata. Che incosciente che sei.-  Disse scuotendo la testa. Zayn gli rivolse un sorriso e uscì da quella casa che per anni non gli aveva portato altro che brutti ricordi.

-Oh amore, è bellissimo stare di nuovo a casa.- disse  Victoria posando le sua labbra rosee a quelle del moro. Zayn annuì solamente ricambiando il bacio. Posarono le loro valigie in salotto e si sdraiarono sul divano bianco di pelle di fronte alla televisione.
-Caspita che casa!- esclamò una voce calda alle loro spalle. Entrambi si girarono spaventati, mentre Zayn sentiva la sua mano che veniva stritolata sempre di più da quella di Victoria. Dalla porta della cucina uscì una ragazza dai lunghi capelli rossi.
-Tara- esclamò Victoria. La ragazza annuì e applaudì come se Vichy fosse una bambina.
-Già. Senti io avrei una certa sete, ma nel vostro frigo c’è solo acqua e un liquido giallo in una brocca. Non c’è qualcosa con un tasso più alto di alcool? Infondo non chiedo tanto. Siete ricchi e che cazzo- esclamò Tara avvicinandosi alla coppietta. Zayn poté notare quanto la sua pelle fosse abbronzata e la palese differenza in tutto e per tutto con Victoria. La cosa che risaltò oltre ai suoi capelli rossi erano i piercing proprio sopra le fossette. La bionda sospirò cercando di mantenere la calma per poi parlare.
-Tara, so che vieni da un posto non molto raccomandabile, ma qui usiamo un linguaggio diverso dal tuo, ci vestiamo in modo diverso dal tuo e tu non puoi andare in giro così- disse Vichy tagliente cercando di affondarla, cosa al quanto difficile.
Tara dal canto suo si sedette in mezzo ai due posando i suoi grandi occhi verdi sulla cugina e sorridendole amabilmente.
-E quando hai fatto il piercing sulla lingua?- domando Victoria sorpresa e piena di rabbia per colpa della prepotenza di quella ragazza. Più Victoria osservava quella ragazza e più la trovava volgare.
-Non ti preoccupare cuginetta cara, quando usciremo non accennerò al fatto che siamo cugine. Il piercing? Ne ho tanti altri, ma per segreto personale non ti dico dove. Dovresti scioglierti un po’ altrimenti al tuo bel ragazzo cosa gli lascerai?- disse per poi dirigersi al piano di sopra, lasciando che i lunghi capelli mossi le scivolassero sulle spalle. Solo allora Zayn si rese conto di aver fatto una figura di niente a non aver aperto neanche per un attimo la bocca, in fondo lui era il padrone di casa. Victoria si girò repentinamente verso di Zayn con uno sguardo di fuoco.
-Ti rendi conto che è appena arrivata e già mi sta facendo uscire pazza? Come farò a sopportarla per un anno?- esclamò la bionda in preda al panico. Zayn risparmiò l’istinto di riderle in faccia e posò le sue mani sulle guancia della ragazza.
-Dai amore, non pensiamoci. Andiamo a cambiarci,dobbiamo andare a casa di tua madre- disse il moro portando una ciocca bionda dietro l’orecchio della ragazza.
Victoria annuì e sospirò.
-Si, ma Tara non viene- esclamò decisa puntando il dito sul petto di Zayn.

-Zio Carlos quanto mi sei mancato- esclamò euforica Tara avvinghiando le sue braccia al collo dell’uomo. Carlos, dal canto suo, accolse amorevolmente la nipotina stringendola forte regalando un sorriso anche a sua figlia Victoria.
-Piccola peste- rispose iniziando a ridere. La ragazza si staccò iniziando a guardare l’enorme villa dello zio.
Victoria invece guardava la scena borbottando e stringendo il braccio di Zayn. Non le andava per niente a genio il fatto che tutti pensassero a lei, escludendola, come non le andava a genio il fatto che fosse venuta a quella cena. Per di più stava facendo anche la figura della scema di fronte a Zayn. Più guardava Tara e più se ne vergognava. Tutti quella sera sarebbero stati vestiti eleganti, Tara era l’unica ad indossare un jeans e maglietta.
-Zayn, mi accompagneresti di sopra?- chiese amabilmente Victoria incastonando i suoi occhi celesti in quelli marroni del ragazzo.
Zayn annuì seguendola fino alla sua vecchia camera.
-Non abbiamo avuto tempo di rilassarci per il viaggio- disse Victoria passando languidamente le mani sul torace di Zayn. Il ragazzo iniziò a godersi il tocco delle mani minute della bionda.
-Questo profumo mi fa impazzire- disse posando le sue labbra al collo di Victoria per poi attaccarsi ai fianchi della ragazza spingendola sul letto. Le finestra della stanza era aperta, lasciando entrare un leggero venticello, la luce dei lampioni della strada si rispecchiava a tratti sul pavimento della stanza quasi a confondersi con il poco di luce della luna. Uno ad uno i vestiti raggiunsero il pavimento, mentre si sentiva sempre di più l’amore crescere in quella grande stanza.
-Ti amo- sussurrarono insieme beandosi delle attenzioni che si stavano concedendo.

Zayn osservava il corpo nudo di Victoria da vicino la finestra. Si era appena addormentata e la coperta bianca le fasciava il corpo lasciandole solo il viso scoperto. Osservò i lunghi capelli biondi sparsi sul cuscino e continuò a ripetersi quanto fosse bella. Gli invitati iniziavano a farsi sentire dal piano di sotto, ma lui non ne voleva proprio sapere di scendere. Buttò fuori una nuvoletta di fumo guardando la strada, fu li che notò un corpo minuto parlare a telefono appoggiato ad un albero. Tara era completamente differente dalla cugina, in tutto. E anche se gli costava ammetterlo, doveva dire che era davvero una bella ragazza, certo un po’ rozza..ma pur sempre carina. Riportò lo sguardo su Victoria che si stava svegliando dal suo sonno.
-Che ore sono amore?- chiese sbadigliando Victoria. Zayn le si avvicinò sfiorandole il viso.
-Le nove meno un quarto. Sarà meglio prepararsi e scendere- esclamò Zayn lasciando un ultimo e lungo bacio sul collo della sua ragazza. Victoria annuì spostando la coperta e iniziando a vestirsi.

-Che ne dici se dopo questa noia ce ne andassimo in una discoteca qui vicino?- esclamò il biondino di fronte a lei. Era dall’inizio della serata che Tara l’aveva adocchiato. Occhi azzurri, capelli castano-biondo, alto, fisico scolpito e si..anche un didietro della madonna. Louis. Stavano parlando da un po’ e il ragazzo non poté fare a meno che trovarla dannatamente sexy. Tara annuì con vigore posando il bicchiere prima colmo di champagne. Una mano che le si posò sulla spalla destra la fece distrarre dagli occhi azzurri del ragazzo.
-Tara, perché non vai a chiamare Zayn e Vichy? Sono gli unici a mancare- esclamò Carlos lasciando scappare un piccolo sospiro, per poi dileguarsi senza neanche ascoltare una risposta.
-Vichy- disse Tara per poi scoppiare a ridere trascinando con se anche il ragazzo.
Louis trattenendo a stento le risate prese la mano della rossa portandola al secondo piano.
-Woh, se questa è la tua idea di preliminari, fattelo dire ragazzo.. stai messo male- disse Tara.
Louis scoppiò a riderle in faccia per poi fermarsi davanti ad una porta in legno bianco dalla quale si potevano sentire delle voci ovattate.
Louis allungò la mano per bussare.

Toc Toc
-I piccioncini che fino a poco fa stavano cercando di procrearsi, sono desiderati di sotto- esclamò una voce calda e femminile per poi scoppiare a ridere seguita subito dopo da un’altra. Zayn si staccò da Victoria e si diresse verso la porta aprendola trovandoci con sua sorpresa Tara e Louis.
-Potevate anche evitare di venire a rompere le palle qui.- Sbottò acida Victoria infilandosi le scarpe col tacco che tanto le piacevano. A quanto pare Tara e Louis la presero come una battuta dal momento che tra i due scoppiò un momento di ilarità.
-Carlos ci ha mandati qui, tigre. Zayn la prossima volta impegnati di più. E' sempre acida come un limone- disse Louis per poi sparire portandosi con se Tara.
-Non sapevo che il tuo migliore amico frequentasse i bassi fondi- esclamò Victoria guardando la sua figura allo specchio, cercando di non pensare a ciò che aveva appena detto il castano.
-Adesso non esagerare- sbottò Zayn sedendosi sul letto, se si trattava di Louis era pronto a sfoderare gli artigli contro chiunque. La bionda si girò infuriata verso il suo ragazzo.
-Non esagerare? Zayn, ma l’hai vista? E’ rozza, dozzinale. Si permette di venire ad una cena alto locata in jeans e scarpette e per di più si fa vedere in giro con un Tomlinson. Non sto esagerando caro mio. Quella ragazza è una vergogna- sbraitò per poi correre infuriata verso la porta. Corse giù per le scale cercando il padre.
Non le andava giù Tara per moltissimi motivi. Da bambine andavano d’accordissimo, ma poi arrivarono all’età di quattordici anni e il primo ragazzino. Victoria mise tutto l’impegno per farsi invitare a prendere un gelato da Jake. Ma poi lui vide la bella, simpatica, trasgressiva Tara dagli enormi occhi verdi e allora lei venne messa da parte. Ma non fu solo per quell’episodio, sarebbe da stupidi aggrapparsi ad una cosa tanto infantile. Ogni volta che Tara andava a trovarla, Carlos la trattava sempre da principessa, i suoi amici erano come offuscati da Tara, e lei con il tempo iniziò ad allontanare la rossa sempre di più fino a chiudere ogni singolo contatto.
-Oh, Victoria.. pensavo di averti persa- esclamò suo padre Carlos portandola in , cucina. Victoria iniziò a salutare ogni singolo invitato sfoderando il suo sorriso migliore.

Era da qualche notte che Zayn non riusciva a chiudere occhio, neanche se stringeva a se Victoria, cosa al quanto complicata in quel momento dato che la bionda era ancora arrabbiata con lui per chissà quale stupido motivo. Quella giornata era stata così stressante a partire dal viaggio fino alla cena con i genitori della ragazza.
Aprì l’anta del frigo rimanendo qualche istante fermo ad osservare il vuoto.
-So che mia cugina è strana, ma pensavo che almeno il suo ragazzo fosse normale- esclamò una voce calda alle sue spalle facendolo sobbalzare. Si girò velocemente incontrando i grandi occhi verdi di Tara. Emise un sospiro per poi girarsi e prendere un succo con due bicchieri.
-Non riuscivi a dormire?- chiese Zayn versando il succo nei bicchieri.
-Diciamo che i temporali non stimolano particolarmente il mio sonno- confessò la ragazza sedendosi sul tavolo di marmo della cucina.
-Hai fatto anche le ore piccole- constatò Zayn – ti ho sentita rientrare qualche ora fa- concluse la frase sorseggiando il liquido arancione. Tara annuì solamente posando il bicchiere di vetro, ormai vuoto, sul bancone.
-E’ simpatico Louis- ammise la rossa scrollando le spalle. Zayn portò lo sguardo sul bancone e approfittò dello sguardo perso della ragazza per portare il suo sulle gambe abbronzate di Tara. Aveva una ragazza così davanti a se, perche non punzecchiarla un po’?
-Io lo sono molto di più- sorrise sghembo il moro. Tara trattenne a stento una risata scendendo dal bancone.
-Per quanto tu sia carino, con me non potrà mai funzionare Malik- esclamò Tara avvicinandosi pericolosamente al viso del moro, per poi lasciarlo li da solo.
Zayn rimase fermo in quella posizione osservando il corpo di Tara camminare lentamente fino a sparire nel buio. Gli scappò un piccolo risolino che venne fermato quando si morse il labbro inferiore.
“Per quanto tu sia carino, con me non potrà mai funzionare Malik”


 

HELLO GUYS!
Questo sarà il mio millesimo acconut su Efp ma vabbè.
Tralasciamo questo particolare insignificante.
Sono felice di presentarvi la mia nuova storia.
Sto decisamente collassando sulla tastiera ed ho sete. Quindi se viva recensite.
Besoss

 

theysavedmylifexx

   
 
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