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Autore: EffeI    16/07/2014    3 recensioni
Un futuro alternativo per Harry e Hermione. Qualcosa accade nella tenda, così vuota senza Ron, poi più nulla. Quattro anni dopo Harry ha sconfitto Voldemort, sconfitta pagata a caro prezzo, e il suo futuro sembra essere già scritto....o forse no?
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Harry/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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1.Completi

Harry era seduto con la testa appoggiata sul piccolo tavolino della tenda. Ron si era smaterializzato da pochi minuti e Hermione, dopo aver  provato a dissuaderlo,senza successo, era rientrata. Adesso era sdraiata sul suo letto sotto le coperte scossa dai singhiozzi. Harry non riusciva a pensare e non poteva sentirla piangere solo per quel …. doveva calmarsi, non poteva rimanere in quella tenda, aveva bisogno di uscire, di aria. “ Hermione io sono qui fuori…..ho bisogno di aria” disse, anche se era sicurissimo che lei non lo stesse ascoltando. Uscito fuori fu travolto dalla pioggia scosciante…bene, era esattamente quello che stava cercando. Rimase sotto la pioggia lasciando che le gocce si insinuassero tra i suoi capelli, bagnassero gli occhiali fino a non permettergli di vedere nulla. Quando decise di rientrare non si rese nemmeno conto che aveva iniziato a tremare, era completamente fradicio; lanciò un’occhiata ad Hermione, era sempre sotto le coperte solo che adesso dormiva, almeno aveva smesso di piangere. Si spostò verso il suo letto e lentamente si tolse i vestiti bagnati e li mise ad asciugare  vicino alla stufa.Rimase solo con la biancheria e si infilò sotto le coperte riscaldandosi con un incantesimo, tremava ancora da capo a piedi. Continuava a pensare alle parole di Ron; come si era permesso di ricordargli che non aveva dei genitori?Pensava che non avendoli a lui non importasse nulla degli altri? Cercò di scacciare il pensiero e senza rendersene conto, lentamente,si addormentò avvolto dal tepore delle coperte e dell’incantesimo. I giorni passarono con il fantasma di Ron tra lui e Hermione, ma le cose sembrarono tornare alla normalità solo la sera che tornarono da Godric’s Hollow, Hermione si era presa cura di lui e gli aveva detto che purtroppo la sua bacchetta si era spezzata. Dopo la solita modesta cena lei  andò subito a letto mentre Harry rimase ancora in piedi. Poco dopo la sentì piangere, o meglio sentì i suoi tentativi di nascondere le lacrime. Non seppe per quale motivo lo fece, forse perché lei si era presa cura di lui e lui non aveva mai fatto nulla o forse perché anche lui aveva bisogno di parlare, così si alzò e si avvicinò al suo letto” Hermione…..” non appena lei sentì la sua voce smise di piangere e si alzò asciugandosi le guance “ Hermione, mi dispiace…..io…..è colpa mia. Se non avessi reagito alle sue parole…….lui ora sarebbe qui e….e tu non dovresti piangere tutte le sere!” lei lo guardò e nel momento in cui pronunciò “lui” fu scossa da un piccolo brivido. “ No, Harry non è colpa tua….sapeva benissimo che era l’horcrux a farlo parlare in quel modo eppure……eppure ha detto comunque quelle cose orribili……mi dispiace..davvero….e….e ti prometto che non  mi sentirai più piangere” rispose con voce debole “ Non devi, puoi piangere quanto vuoi…vorrei solo poter fare qualcosa per esserti più vicino, non……mi fa male vederti così…” parlò con voce bassa,cercando di non guardarla negli occhi. Poi senza pensare, in un secondo, le fu vicino. La strinse tra le braccia, lei così piccola e fragile appoggiò il viso sul suo petto e si lasciò andare piangendo,dando sfogo a tutte le lacrime che aveva trattenuto. Passarono minuti,forse ore e rimasero così, abbracciati l’uno all’altra, senza nessuno ad interromperli. Harry sentiva il respiro di Hermione sul suo petto e le sue piccole mani che stringevano la sua maglietta, sentiva che Hermione aveva bisogno di qualcuno al suo fianco, qualcuno che la confortasse, non chiedeva altro. 
Hermione aveva sperato tanto in un abbraccio, aveva cercato di nascondere sempre le sue lacrime, non era dolore perché Ron era andato via, era più rabbia perché non la aveva ascoltata. Non voleva altro in quel momento, voleva rimanere così,abbracciata ad Harry, lui che c’era sempre stato, lui che l’aveva sempre confortata e stimata. Dopo quelle che sembrarono ore Hermione sciolse l’abbraccio ed Harry nel lasciarla andare, le accarezzò la guancia asciugandole una piccola lacrima che era rimasta appena sotto l’occhio. Nel farlo la guardò negli occhi e per la prima volta notò come, nonostante rossi per il pianto, fossero così piccoli e di un color nocciola sfumato, erano davvero belli. Hermione non si aspettava il gesto di Harry e nemmeno che lui le rivolgesse quello sguardo così….intenso, non lo aveva mai fatto. In quel momento lui si portò all’altezza del suo viso, fino a guardarla dritta negli occhi, Dio, pensò, da quando era diventata così dannatamente bella? Ma trovò subito la risposta, non lo era diventata….lo era sempre stata.Per un istante Hermione ebbe la folle idea che Harry stesse per baciarla, ma si allontanò….solo per guardala direttamente negli occhi, lei non seppe cosa stava accadendo, ma lo sguardo di Harry la costrinse a fissare il suo sugli occhi verdi di lui; in quel momento Hermione notò quanto erano verdi, così profondi,belli e nel guardarli le trasmisero un senso di sicurezza. Harry non pensò un momento di più, si avvicinò ad Hermione fino a sfiorare le sue labbra e rimase così,con  poca distanza tra loro, spostò lo sguardo sulle sue labbra e senza pensare posò la sua bocca su quella di Hermione e fu un’esplosione pura. Al primo contatto Harry rimase senza fiato,le emozioni che ne seguirono furono contrastanti ma lentamente il desiderio e l’avidità presero il sopravvento, voleva quelle labbra, le desiderava, poi capì non erano le labbra che voleva, ma Hermione. L’ultima cosa che lei  ricordava  erano gli occhi di Harry che guardavano le sue labbra, erano così vicino, la sua mente le stava urlando di allontanarsi,ma il suo cuore le suggeriva di rimanere immobile e lei aveva sempre seguito il suo cuore. Così quando Harry la baciò, quando le loro labbra si incontrarono Hermione provò una scossa, un’emozione che le travolse il cuore come un’onda, e accorgendosi  di come lui lentamente si fosse fatto più audace, non si spaventò perché scopri che anche lei era pervasa dalla stessa avidità e senza preoccuparsi di come dovesse sembrare dischiuse le labbra e lasciò che lui indugiasse sulla sua bocca. Sentì un brivido nel momento in cui la sua lingua incontrò quella di Harry. Fu percorsa da fremito quando la mano di lui si infilò sotto la sua camicetta sfiorando prima il suo fianco con delicatezza e poi con forza. Si staccarono e entrambi rossi in viso si guardarono. Senza parlare Harry cominciò ad sbottonare con lenti movimenti la camicia di Hermione, pensava che lei lo avrebbe fermato invece con sua grande sorpresa lei concentrò la sua attenzione sulla sua maglietta e, prendendola dai bordi, la tirò sopra la sua testa. Nel farlo la sua mano sfiorò il fianco di Harry che venne percorso da un brivido. Rimasti solo in biancheria intima, entrambi consapevoli di ciò che stavano per fare, Harry si avvicinò e la baciò di nuovo con passione  facendola sdraiare sul letto appoggiando il proprio corpo sopra il suo. Non appena sentì il contatto con il suo corpo Hermione si sentì percorsa da un’emozione mai provata; passò le sue mani dietro la nuca di Harry rispondendo al bacio, scese lentamente sulla schiena, si staccò dalla sua bocca e accarezzò il petto di Harry indugiando sui i pettorali e i sui addominali.Non si era accorta di quanto fosse robusto, muscoloso e perfetto. All’improvviso si sentì avvampare: voleva Harry, lo sentiva più vicino che mai e in quel momento fu come se cui le avesse letto nel pensiero. Si capirono con uno sguardo e Harry lentamente lasciò che fu il desiderio a guidarlo così che lui e Hermione divenissero una cosa sola, uniti come non non lo erano mai stati prima, felici e completi.
  
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