Anime & Manga > Sailor Moon
Segui la storia  |       
Autore: drem_of_love    16/07/2014    2 recensioni
Primo Capitolo Revisionato. Sto rivedendo la storia così da corregere eventuali distrazioni e aggiungere ciò che manca.
Spoiler Tratto dal 15 capitolo:
Avevo deciso avrei fatto un ultimo grande gesto d'amore per lei. Alzai il telefono e chiamai Seiya.
- Qualsiasi cosa ti conti oggi Usagi non crederle. Non ha passato la notte con nessun'altro uomo. Lei ama solo te. ieri lo incontrata dopo il tuo annuncio stampa. Era disperata e le ho chiesto di aiutarmi a scegliere un regalo per Rei
Mio fratello rimase in silenzio per un po, poi mi chiese.
- Perché mi dici queste cose? Perché dovevi comperare un regalo per Rei?
- Perché lei ti vuole allontanare. Ora che sei famoso ha paura. Comunque dovevo comprare un'anello di fidanzamento
- Wow fratellone che notizia. Ora devo scappare
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mamoru/Marzio, Seiya, Usagi/Bunny, Yaten | Coppie: Ami/Taiki, Mamoru/Rei, Mamoru/Usagi, Seiya/Usagi
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Nessuna serie
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 12
 
Incontro a Central Park
 
Il mio lavoro era terminato. Era stato così difficile riaprire la ferita " Esmeralda".
Ripensare cosa mi era costato diventare ciò che ero oggi. Ero arrivata ad Hiroshima
come una serena dodicenne in carne. Ero una somara a scuola, goffa e pasticciona ma non mi ero mai sentita inadeguata.
In cinque anni in quella maledetta casa avevo conquistato una cultura, un bel fisico e determinazione.
All'apparenza poteva sembrare che ci avessi guadagnato e invece avevo perso la mia purezza, la mia dignità... la mia anima.
Fino alla tenera età di quattordici anni, avevo continuato a prendere lo studio sotto gamba.
Credevo fossi impedita, solo dopo le innumerevoli punizioni capii. A ogni brutto voto corrispondeva un castigo.
Notti insonni in giardino, andare a scuola senza biancheria, correre a perdifiato
per la città con lei che cercava d'investirmi.
Ricordavo ancora " la tortura" che mi convinse a studiare seriamente.
Avevo preso un misero 30 alla verifica di matematica.
Ero entrata di soppiatto in casa, speravo tanto che mia zia non mi scoprisse.
Stavo per chiudermi in camera quando la strega infilò il piede nella porta.
 
- Ciao cicciona, com'è andata la verifica di matematica?
- Non c'era nessuna verifica zia - risposi nervosamente.
- Quella cos'è?
 
L'avevo dimenticata lì in bella mostra nella tasca destra della divisa.
Mi strappò l'oggetto incriminato dalla tasca e cominciò a inveire contro di me.
 
 
 
- Oggi ti mostrerò un giochino davvero divertente
 
Mi afferrò per il braccio e mi portò in garage. Lì ad attenderci c'era quel lurido di Demando che sogghignava con una corda in mano.
 
- Prendila e legala, ora ci divertiremo
 
Cercai di divincolarmi ma non ci riuscii.
 
Dopo pochi istanti ero legata gambe e polsi come un salame. Quel cretino mi aveva legato vicino alla parete degli attrezzi.
 
- cosa vuoi farmi? - urlai prima che il mio aguzzino mi imbavagliasse.
 
- Insegnarti un po di educazione, coniglio mal riuscito - rispose la strega.
 
Fece un cenno all'altro e mi tappò la bocca con un foulard. Sentii la morbida seta stringere sulle mie labbra. Strinse forte il fazzoletto, era la fine.
 
Esmeralda estrasse un frustino per cavalli da un mobiletto.
 
Diede un paio di colpi a terrore divampò nei miei occhi.
 
Un colpo, due, tre, quattro... Andò avanti per tutta la notte.
 
Il sangue colava lungo la mia pelle graffiata. Pregai tanto che il Signore mi desse la forza di non morire.
 
Quando il mattino seguente mi svegliai decisi, avrei studiato notte e giorno. Non le avrei dato più nessun pretesto per farmi una cosa simile.
 
Scossi la testa e chiusi il pc. Basta finalmente ero libera da tutta quella storia.
 
Decisi di uscire, avevo bisogno di un pò d'aria. Avevo passato l'intero mese di luglio al pc e ora avevo solo voglia di divertirmi.
 
Mi recai a Central Park. Adoravo quel posto ricco di verde. Una vera oasi in una giungla d' asfalto come New York. I newyorkesi lo definivano il polmone verde della città.
 
Mi recai all'interno del parco, verso il Delacorte Theatre. Lì ogni estate vi erano innumerevoli spettacoli.
 
Arrivai all'entrata e qualcosa sembrò tagliarmi il fiato.
 
La gigantografia dei three lights era lì in bella mostra.
 
Mi ero dimenticata. Mancava meno di tre giorni al grande tour oltre oceano.
 
Mi avvicinai al cartellone e lo accarezzai con le dita.
Mi mancavano tutti così tanto. Seguii con la mano i profili uno ad uno. Il saggio e quieto Taiki, il saccente e scorbutico Yaten. Giusto al centro c'era lui. Bello, affascinante e con quel sorriso sghembo sulle labbra. Una vera calamita per gli occhi.
 
Come mi mancava quel ragazzino all'apparenza casinista e presuntuoso che all'occorrenza diventava la persona più dolce del mondo.
Ancora non avevo capito cosa sentivo per i fratelli Chiba, so solo che quel cartellone mi aveva messo addosso un'angoscia tremenda.
 
- Seiya ... Sussurrai pianissimo.
 
Non mi accorsi della presenza alle mie spalle.
 
- Sei anche tu una sua fan? Cosa ci troverete voi donne in un tipo come lui
 
Quella voce. Non era possibile! Quel tono saccente e sgarbato l'avrei riconosciuto tra mille. Decisi di non muovermi.
 
- Si. Un po come tutte d'altronde
 
- Non so come fate a non capirlo ma lui non vi guarderà mai
 
- Perché? - chiesi quasi in un sussurro.
 
- è innamorata di un altra. Non la vede da anni. Non ha mai smesso di amarla
 
- Come dargli torto, in fondo Usagi è diversa dalle altre
 
- Usagi? - Lui parlava di me.
 
- Scusami non so forse perché ti ho raccontato certe cose, forse me la ricordi un po. Comunque mi chiamo Yaten, di solito sono io lo scortese, ti dispiacerebbe smetterla di darmi le spalle?
 
Mi voltai e i suoi occhi sembrarono illuminarsi.
 
- Usagi, sei proprio tu? Taiki, Sei - gli tappai la bocca con le mani e lo trascinai alle spalle del teatro.
 
- Si sono io, ti prego non urlare. Non voglio ancora che mi vedano. Promettimi che manterrai il segreto
 
- Perché? - chiese accigliato l'argenteo.
 
- Ho bisogno di capire certe cose. Ti prometto che al concerto ci sarò in fondo sono anch'io di passaggio
 
Piccola bugia, ma non potevo metterli in pericolo. Esmeralda mi cercava ancora, Demando non demordeva le sue ricerche. Mi aveva rivelato Motoki che erano andati perfino a Tokyo.
 
- Ok te lo prometto! Certo che se non ti fossi girata chi ti avrebbe riconosciuta. Sei diventata bellissima - mi disse accarezzandomi i capelli.
 
Ero irriconoscibile, avevo slegato gli immancabili codini e arricciato i capelli, ormai arrivavano sotto le spalle. Indossavo una tuta blu cobalto con le spalline sottili a tre quarti e una pochette e dei sandali rosa corallo. 
 
- grazie
 
- Ora devo andare alle prove piccola Usagi, ti aspetto dopo domani
 
- Contaci!
 
Yaten corse via sorridendo, anche lui era diventato davvero un bel ragazzo ma questo non m'importava.
 
Dovevo far chiarezza nel mio cuore, presto avrei rivisto Seiya
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Sailor Moon / Vai alla pagina dell'autore: drem_of_love