Isolati.
Dammi la mano e viaggia con me,
finché gli occhi saran vivi.
Non aver paura,
ché se ti fidi,
il mondo mio sarà con te.
Seguimi.
Son sul colle a guardar su!
Guarda i miei capelli brillano castani
e dimmi:
hai ricordo di quand'eran serpi?
Fermati a contemplar le gambe mie
esse son leggere, esse son snelle
e rifletti,
dimmi se rimembri
quando tempo fa
assunsero del legno le sembianze.
Poltrisci ancora ai piè del colle,
attendi ch'io mi giri,
e che dia al sior Sol le spalle.
Eccomi, ecco il volto mio:
che è felice e sorridente,
e che ancor ti guiderà.
Raggiungi
in vero o in cuor tuo
la mano ch'i ti porgo.
Vieni!
Al colle il tempo è giunto alla fine.

Guarda come i piedi
immergo nel mare
che le caviglie bagnate sono appena.
Avvicinati, non aver paura
e vivi l'offerta avventura
com'hai vissuto la tua vita.
Sei vicino all'acqua?
Guarda com'è pura!
I difetti non nasconde,
e ti dice ciò che consisti davvero:
dunque ascoltala.
Ti mostra come sei
e ti offre di cambiare.
Se accetti puoi restare,
altrimenti segui me.

Adesso guardami forte
che giaccio nel floreal prato
ché tu possa ricordare
come dipinto incorniciato
la variopinta anima
che voglio liberare.
Non provare a raccontarmi:
tutto sarebbe inutile.
Il delirio è senza armi
e senza motivo futile.
Sono un fiore già sbocciato
e cresce forte in questo prato;
ti prego di non cogliermi
rinuncia a me con te
o la me di or morrebbe,
e triste rimarresti.
Assorbi da questo quadro
il meglio che t'è offerto;
il tempo qui è finito
segui me
e ascolta quel che ti dico.

Adesso terminato
l'ultraterreno viaggio
e che compreso tu hai
questo anonimo messaggio
ti dirò poi come si chiama.
Ahi cuor mio!
Non rivelar che te l'ho detto
lascia questo segreto intatto,
questo segreto ch'è di noi.
Ora ascoltami,
e chiudi gli occhi,
attendi ch'io sia pronta,
poi cingimi i miei fianchi:
abbracciami,
sì ch'io poggi il mio capo
sulla tua spalla.
Attendiamo qualche secondo
che saremo ancora una volta
affacciati al finestrone.
Puoi aprire gli occhi:
siamo di nuovo qui.
Guardiamo la città illuminata di notte.
Poi guardo i tuoi occhi
e il di loro verde vivido m'abbaglia.
Adesso avranno più colore,
or che hai capito cos'è l'amore.