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Autore: Arya Tata Montrose    16/07/2014    5 recensioni
Dopo il Capitolo 685, mi è venuto in mente questo.
Sono i pensieri di Sasuke, disperso in un punto imprecisato della Dimensione Desertica.
Spero possa piacervi.
Tata Randagia
[707 words] [SasuSaku] [Sasuke-centric] [Sasuke's POW]
Genere: Angst, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Quello che sei per me.
 
 
No. Non è possibile! Come posso essere stato così stupido da lasciare che Kaguya mi portasse qui?
Mi guardo intorno, vedo solo sabbia attorno a me. In lontananza solo dune e dune di sabbia bollente.
Somiglia al Paese del Vento. Ci sono stato con Orochimaru, una volta. Sì, subito dopo essermene andato.
Sì, quella notte avevo raggiunto il Quintetto del Suono e solo, me ne sono andato nel Paese del Vento, al rifugio della serpe.
Il potere, all’epoca, mi allettava troppo per rimanere al Villaggio, anche se le parole di Sakura mi avevano fatto vacillare.
Sì, io, Sasuke Uchiha, colui che non aveva bisogno di nessuno, il vendicatore, avevo vacillato al suono di quella voce rotta dalle lacrime, che mi implorava di restare.
 
«… o portami via con te, se non puoi stare qui.»
 
Era disposta a lasciare tutto e tutti, pur di stare con me. Per questo, era per questo che l’avevo ringraziata.
 
«Sakura, grazie.» grazie di amarmi, grazie di non avermi fatto sentire solo, grazie di essermi stata accanto, grazie per volerlo fare nonostante tutto.
 
Come può lei, amarmi ancora nonostante tutto quello che le ho fatto? Come può perdonarmi? Come ha potuto rifiutare la dichiarazione di un altro solo per me?
 
Mi era stato riferito tutto dagli Zetsu. Come quella volta nel Paese del Ferro, che aveva confessato a Naruto falsi sentimenti pur di cercarmi da sola e liberarmi dall’odio. Quella volta, tentai di ucciderla, troppo cieco per capire. Ora, solo ora mi rendo veramente conto di cosa voleva fare con quel kunai avvelenato.
Liberarmi dall’odio. Ecco cosa.
 
Interrompo un secondo i pensieri, mentre percepisco il chakra di Naruto e muovo passi veloci in quella direzione.
Mentre le gambe fanno il loro dovere però, gli occhi sono puntati sull’azzurro cielo di questo mondo, che diventa la tela dove vengono proiettate le immagini dei miei pensieri.
 
Mi chiedo, ora, io cosa provo per lei?
Lei è stata prima la ragazzina noiosa e insopportabile, poi l’unica ancora di salvezza dall’oblio della follia. Quando anche quella mia ancora è stata distrutta dalle insinuazioni di Zetsu e dalle apparenze, sono impazzito, non capivo più nulla. E ho tentato di farla fuori.
Però, mentre il suo era un gesto disperato, dettato dal più profondo amore, il mio era pura voglia di uccidere, dettato dall’odio e dalla delusione.
 
Sì, delusione per quell’ultima certezza che mi era stata strappata.
 
Quando poi sono tornato, quando imperversava la Guerra, e ho visto il so sgurado ho capito che lei ancora mi amava. Era molto cambiato però, quel sentimento. Era più maturo, più consapevole di se stesso.
Sakura mi aveva accolto, con ancora lo stesso sguardo che aveva da bambina.
 
Quando poi si è lanciata contro Madara, solo per fare da diversivo e darci la possibilità di attaccare, ho tremato. La mia anima ha tremato dentro il mio impassibile guscio. Tremore di preoccupazione per la sorte di quella che non era mai stata solo un’ancora di salvezza.
Lei era sempre stata molto di più di una semplice amica o compagna, ne ero solo inconsapevole, cieco com’ero.
 
L’aveva detto, il Kazekage ma no, io ero troppo testardo.
 
Finalmente raggiungo il punto da cui avevo sentito provenire il chakra di Naruto e, poco dopo, in lontananza, scorgo uno spazio completamente differente, dove Sakura e Obito sono affaticati ma con il sorriso.
 
«Sasuke-kun!» mi sento chiamare «Siamo qui!»
 
Comincio a correre verso di loro e dentro di me accenno un sorriso: ancora mi chiama con quel rispettoso e affettuoso suffisso.
 
Il portale del Kamui si sta chiudendo e sento chiamarmi di nuovo prima di utilizzare uno dei poteri che l’Eremita mi ha dato.
 
La afferro prima che cada a terra, poco prima che del portale non rimanga traccia. I nostri occhi si incontrano e si ha una fusione che non si vedeva da tempo: il nero dei miei occhi pece e il verde dei suoi occhi smeraldo.
 
Obito mi chiede come abbia fatto e io rispondo senza interrompere quel meraviglioso contatto visivo.
 
«Grazie a voi, ce l’ho fatta.»
 
Sakura accenna ad un sorriso e io ricambio. Mi rendo finalmente conto che la amo.
 
Alla fine della guerra, ti dirò ciò che ho finalmente capito di provare, penso portandola di nuovo in piedi.
 
[707 words]
 
Note autrice.
Buona sera a tutti.
Questa piccola shot è nata da tutto il mio fangirlare riguardo il capitolo che ieri è uscito. Insomma non potevo non scrivere nulla, vi pare?
Mi sono quindi chiesta, cosa diavolo passerà per la testa a quel fesso d’un Uchiha? Ed ecco come sono giunta a scrivere questa… cosa.
Ditemi voi cosa ne pensate, critiche e commenti vari sono sempre graditi =)
 
Mata ne,
Tata <3
 
   
 
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