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Autore: Matrona    17/07/2014    10 recensioni
Affrontare battaglie sul campo o nel cuore lascia sempre delle cicatrici. Ad ogni azione una conseguenza e Ranma e Akane lo stanno scoprendo a loro spese. Riusciranno a crescere e ad affontare la più grande delle battaglie senza nascondere il cuore e sfoderare i pugni? Spero che sia di vostro gradimento.
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ti brucerai
Piccola stella senza cielo.
Ti mostrerai
Ci incanteremo mentre scoppi in volo
Ti scioglierai
Dietro a una scia un soffio, un velo
Ti staccherai
Perche' ti tiene su soltanto un filo, sai
Tieniti su le altre stelle son disposte
Solo che tu a volte credi non ti basti
Forse capitera' che ti si chiuderanno gli occhi ancora
O soltanto sara' una parentesi di una mezz'ora        (piccola stella senza cielo - Ligabue)





 
Il lento convoglio sferragliava rumoroso sulla vecchia rotaia. Tornare a Ryugenzawa era come fare un tuffo nel passato di un Giappone ormai quasi scomparso.
Il cielo denso di nuvole, come quel giorno, offuscarono il cuore della giovane Akane, che batteva ancora tumultuoso e selvaggio.
Alle prime luci dell’alba, come una ladra era uscita di casa, approntando uno zaino e qualche provvista, senza dire niente a nessuno.
Perché il destino la stava riconducendo li? Solo l’anno prima quella desolata prefettura era stata lo scenario di una lotta impari.
Meri uomini contro un leggendario drago. Le sorgenti della vita… come aveva fatto a non pensarci.

Da quando Akane aveva scoperto il suo problema, la mente non riposava alla ricerca di una soluzione.
Confidava ciecamente nel dottor Tofu e nel suo operato e lui come sempre le aveva proposto una soluzione più che valida.
Ma come tornare li senza affrontare i fantasmi del passato? *non posso presentarmi a casa di Shinnosuke e suo nonno così… come se nulla fosse*
Le tornarono alla mente le parole della guardia forestale * Ti amo Akane… potrai mai amarmi?* . Arrossì di botto.
Quel ragazzo era così limpido che perfino lei era stata colta impreparata ad una dichiarazione del genere, non che non ne avesse mai ricevute.
I suoi occhi erano così profondi e sinceri che la mettevano a disagio senza un motivo preciso. Un altro paio di occhi le vennero in mente.

*Ranma…* Scosse la testa più volte. Non era il momento di pensarci. Per una volta avrebbe pensato solo a se stessa. Doveva risolvere un problema, ci sarebbe riuscita e da sola come una vera guerriera.
*Non posso essere una maestra di arti marziali se non riesco ad affrontare nemmeno i miei problemi personali*.


Il treno fischiò rumorosamente, cominciando a frenare. *Stazione di Ryugenzawa* .
Deglutì sonoramente, prese i bagagli e scese. Stranamente piena di persone la stazione brulicava di turisti e comitati di accoglienza. Non se la ricordava così mondana.
Un imponente cartello pubblicitario troneggiava affianco la recinzione d’uscita.
Terme di Ryugenzawa - Riprendi la giovinezza con un colpo di spugna” , una nonnina rugosa si trasformava in una graziosa signorina ammiccante non appena il cartello dinamico si muoveva.
Questa era nuova, non si era di certo accorta che li ci fosse uno stabilimento termale.
Al dire il vero cominciando a girare per la cittadina, aveva notato qua e la piccoli istituti termali, centri benessere e vari locali di estetica, tutti che promettevano forza e giovinezza.
Cercò di fare mente locale e ricordarsi la strada che portava alla foresta. *Se seguo il fiume verso l’alto dovrebbe portarmi li* Come previsto dopo venti minuti di cammino, ritrovo la fitta boscaglia famigliare.

 La nebbia spessa come zucchero filato ricopriva tutto il paesaggio. Una strana ansia si impossessò della ragazza.
*Devo stare attenta a quelle bestie giganti e trovare in fretta il passaggio sotterraneo per la fonte principale
* Con passo spedito si inoltrò, sperando di trovare ciò che cercava.
Più si guardava intorno più il paesaggio le sembrava strano. La foresta era come se fosse stata ripulita. Somigliava più ad uno stravagante parco che a un posto selvaggio.

Dopo poche centinaia di metri un piccolo cartello dipinto a mano indicava “ Ryokan* del ricordo - Venite ad immergervi in un oasi avventurosa e rilassante.*
*bene…* pensò tra se, non avrebbe dormito in tenda all’addiaccio, poteva rifugiarsi in un comodo albergo a conduzione famigliare.
Il pensiero di cucinarsi da sola e dormire in una foresta piena di bestie non l’allettava di certo.
D’improvviso si vide passare avanti un gruppetto di lucertole giganti che correvano trafelate senza minimamente accorgersi di lei.
Con un agilissimo saltò atterrò su una roccia ma purtroppo per lei, scivolò in un attimo data l’umidità. Era la fine, quelle lucertole l’avrebbero travolta se due braccia forti e muscolose non l’avessero tratta in salvo.
Dapprima l’immagine di Ranma si formulò nella sua mente ma dopo poco, un odore di muschio e fragranza di pino le invase le narici.
Conosceva quel profumo. Alzò intimorita il capo tremando impercettibilmente. Un bel ragazzo moro con gli occhi intensi, la fissava.

- Shin..shinnosuke. -

 Il ragazzo rimase interdetto. in meno di tre secondi i suoi occhi si spalancarono, le sue gote arrossirono e la presa delle sue braccia venne a mancare.

- Ak…akane. Sei proprio tu? -
Con delicatezza la fece scendere senza riuscire a staccare le mani dalle sue spalle.

- Sì… sono Akane Tendo, ti ricordi? -
Il ragazzo non aveva un ottima memoria ma come faceva a dimenticare il suo primo amore e tutta la vicenda di Orochi Yamatano.

- Che ci fai qui? Come stai? - Disse quasi borbottando.

- Emh… è una lunga storia… piuttosto tu come stai?

 Si grattò distrattamente la testa. Di nuovo quella stretta allo stomaco, sperava di averla sconfitta e adesso si ritrovava davanti la causa del suo disagio.

- Sto bene… comunque non dovresti camminare per la foresta da sola è piena di tra… -

Non finì di pronunciare la frase che una delle sue solite buche con sassi lo mise ko, lasciando Akane basita.

- Oh Shinnosuke… -

Come la volta precedente se lo caricò sulle spalle e cercò di ricordare dove fosse la casa del nonno.
Dopo alcuni minuti si accorse di non avere il benché minimo senso dell’orientamento. *ma non era da queste parti?*
Una lieve pioggerella fastidiosa aveva cominciato a cadere e ormai era ora di pranzo. Doveva trovare un riparo prima di sera. Si guardò attorno sconfitta.

Nuovamente quel cartello del ryokan spuntò come un fungo sulla sua strada. *Beh…a questo punto…*
Con risolutezza si caricò meglio il ragazzo sulle spalle e si avviò per lo stretto sentiero che conduceva al complesso termale.
Dopo circa trenta minuti di cammino si trovò davanti ad una graziosa struttura in stile orientale. Somigliava un po' a casa sua, in dimensioni ridotte.
Un piccolo ponticello divideva l’albergo dal piccolo giardino che fungeva da spiazzale. Tutt’intorno alberi di camelie mischiate a palme tropicali erano un connubio bizzarro ma stranamente armonico.
Arrivata all’entrata sentì spalancarsi la porta di legno. Un trafelato anziano gli venne incontro.

- Ah…nipote mioooo!! Sei ritornatooooo!! - Piagnucolò strappando dalle spalle di Akane il povero Shinnosuke svenuto.

- Nonno! - Il vecchio la guardò e con un sorriso enorme le strinse le mani.

- Ah ragazza mia!!!! Come stai? Come mai da queste parti!? Vieni entra pure.

- Anche lei è in vacanza qui nonno? -

Con modi gentili e impazienti si sentì spingere verso la sala da pranzo. Shinnosuke era stato sistemato sul tatami e prontamente coperto da un futon, ronfava alla grande.

- Akane cara, che gioia vederti. Vedo che come sempre il mio caro nipote è capace di pescare le belle ragazze in giro per la foresta. Ahahahaha. - La mora sorrise cordialmente, non era cambiato di una virgola.

- Bene, bene. Per quanto ti fermi? Avrai bisogno di una camera e di un bagno caldo… abbiamo delle bellissime terme all’ aperto…

- Ma nonno! Da quando avete aperto un Ryokan?… e il vostro ruolo di guardiani della foresta? - Era un pochino scombussolata, infondo era passato solo un anno.

- Ah giusto… beh vedi mia cara, da quando tu e i tuoi amici avete sconfitto Orochi molte cose sono cambiate. Ah lo sapevi che Orochi era una draghessa in realtà?
 Mangiava le donne per invidia suppongo. Ero uno splendore in abito bianco ahahahah! -


Un gocciolone si formò sulla testa di Akane cercando di capire il perché un drago a otto teste dovesse essere geloso di semplici ragazze umane e per giunta di un vecchio travestito da sposa.

- Fatto sta che la primavera scorsa la draghessa è sparita dopo una grande scossa di terremoto e per i kami ho visto un tornado formarsi nel cielo, sono sicuro fosse lei.
Da quel giorno l’acqua della vita è diventata calda e dal terreno sono spuntate falde acquifere termali un pò ovunque.
Non sappiamo cosa le alimenti ma visto che la leggenda vuole che ogni duemila anni un drago deponga delle uova, suppongo che siano loro a far si che la temperatura rimanga alta… -


Il cuore di Akane perse un battito. Se Orochi non c’era più anche il muschio della vita era andato. Non poteva certo ovviare al suo problema con della semplice acqua.

- No…nonno, quindi l’acqua non ha più i suoi poteri curativi ? - Tremò. Non era convinta di voler sapere la risposta.

- Beh non sono certo potenti come prima. Infatti il numero delle bestie giganti è diminuito sensibilmente ma per i reumatismi e il vigore dei muscoli fanno miracoli.
Io stesso mi sento giovane come un ventenne da quando mi bagno regolarmente nelle sorgenti. -
Disse d’un fiato mostrando un rachitico bicipite.

- Emh… lo vedo. Quindi prima o poi l’effetto finirà? - Il vecchio sfoggiò un sorriso semi sdentato ma brillante.

- No, se riesco a trovare le uova di Orochi. Le uova di drago hanno poteri leggendari. Possono guarire persone ad un passo dalla morte e possono dare poteri inimmaginabili a chi ne possiede uno. -
Non si ricordava quell’uomo così assetato di potere e quasi le venne la voglia di rimproverarlo.

- Ma nonno…

- Oh Akane posso leggere disapprovazione nel tuo sguardo…ma non lo faccio certo per me ma per Shinnosuke.

- Ma come, sta ancora male? -
Le tremarono le mani. Non era servito a nulla il muschio della vita?

- No fisicamente sta bene è solo che mi restano ancora pochi anni di vita e voglio lasciargli in eredità il mio ryokan,
che non potrà continuare a essere tale se non trovo almeno un uovo e mischio il contenuto con l’acqua della vita. -


- E a cosa serve per fare ciò? - Si chiese interdetta.

- Vedi. La placenta di drago è il vero potere di Orochi. Sciogliendola nell’acqua questa acquisirebbe i poteri del drago e resterebbe naturalmente calda.
Quindi benefici e terme, un futuro assicurato per il mio smemorato nipote. -


Akane spalancò gli occhi. Le uova di drago potevano fare al caso suo. Non aveva detto che guarivano persone ad un passo dalla morte?

- Se vuole l’aiuterò! - Il nonno piagnucolò di nuovo ma di gioia, stringendo le mani della ragazza. Nel frattempo un confuso Shinnosuke si destava dal sonno.

- Ah per tutti i kami sei stata provvidenziale! Quando questa storia sarà finita perché non resti con noi e sposi il mio ragazzo. Ho proprio voglia di diventare nonno… ahahah.- 

- Hei chi sei vecchio!? Non importunare Akane mi hai capito?


- Ma come non ti ricordi del tuo povero nonno, che tenta di accasarti con la ragazza dei tuoi sogni? Che ingratitudine… Buaahhh - Akane si rabbuiò.  

- Oh non volevo metterti in imbarazzo. A proposito dove sono i tuoi amici? Il ragazzo che si trasformava in donna e l’amico infermiera?- Disse, mentre Shinnosuke lo colpiva in testa con la teiera del tea.

- Oh.. non si preoccupi… loro stanno bene. Devo chiederle un favore però…

- Dimmi pure.

- Se vi aiuto a trovare le uova di drago, posso avere un pò del loro contenuto?
-
Il nonno e il ragazzo la guardarono con tanto d’occhi. Cosa doveva farsene lei della placenta di drago. Sembrava così in ottima salute.

- E cosa te ne faresti? -

- Hei… non farle domande imbarazzanti. -

- Oh certo, scusami. Potrai avere un uovo tutto per te. Di solito i draghi depongono sette o otto uova alla volta.. per cui suppongo che non ci sia problema.
-

- Grazie. - Lo sguardo di Akane era diventato pensieroso e Shinnosuke se n’era accorto.
Come mai era tornata li da sola? Un barlume di speranza si agitò nel suo petto. Ora che era li con lui e sola poteva avere l’occasione di spiegarle i suoi veri sentimenti.

- Bene. Shin, accompagna la nostra ospite nella sua stanza e mostragli la struttura.-

Ordinò ammiccando con occhio da triglia. Il ragazzo arrossì e fece strada verso uno stretto corridoio che portava alle camere.
Con un leggero inchino Akane lo ringraziò. Si sentiva sollevata, forse c’era una soluzione.

- Emh… Akane, nella stanza troverai tutto ciò che ti occorre. Le terme sono sul lato est della casa e sono miste.
Nello spogliatoio troverai asciugamani e tutto il necessario. Quando vorrai, sarò lieto di mostrarti il giardino… -


- Grazie Shinnosuke.

- Se..se ti va chiamami Shin.. -

- Ok. Shin. -


Il sorriso che sfoggiò fu dolce e triste al tempo stesso. La stanchezza del viaggio cominciava a farsi sentire. Era dura affrontare tutto da sola.
Ancora una volta il volto del codinato si affacciò nella sua mente sovrapponendo l’immagine di Shinnosuke con Ranma.

- Tu..tutto bene? - Notò la sua tristezza.

- Si.. si.

- Ti faccio portare in camera qualcosa da mangiare, ok?
Grazie per avermi portato a spalla per la foresta… avrei dovuto salvarti io.-


- Non ti preoccupare, mi stai più che ripagando adesso…e poi sono un’artista marziale non è problema portare un uomo sulle spalle. - Disse gesticolando la posa di un culturista.

Il ragazzo sorrise di rimando. Quanto poco conosceva Akane e la sua storia. Finalmente aveva l’occasione di passare un pò di tempo con lei. Non si sarebbe fatto sfuggire questo evento più unico che raro.

- Allora a dopo, grande artista marziale..mi piacerebbe conoscere un pò più di te… - La mora arrossì e si ritirò nella sua camera.
Perché quel ragazzo la metteva così in ansia ma soprattutto perché diavolo pensava ancora a quell’idiota di Ranma.
Decise di stendersi un pò e riposare, d’altronde con la testa piena di pensieri non poteva certo escogitare un piano per recuperare le uova di orochi.



Nel frattempo a casa Tendo…

- Buahhhhhhhh la mia bambina è scappata!! -

Soun in lacrime girava come uno spettro per la sala da pranzo, Genma gli faceva vento come una cortigiana,seguendolo passo per passo.
Ranma era di sopra a preparare i bagagli. Con foga metteva le provviste e i cambi d’abito nello zaino. La scatolina blu, rotolò impertinente davanti a lui ancora una volta. La strinse forte.
*Quella pazza non c’ha pensato un attimo a correre da lui. Perché? Credevo che fosse una faccenda superata…*

 Nessuno era a conoscenza della storia di Orochi Yamatano ne di quello che era successo a Ryugenzawa. I due erano stati sempre molto vaghi con la famiglia, era troppo imbarazzante.

*Non solo ho salvato quell’idiota dalla sua maledizione, adesso devo anche fargli capire a suon di botte che Akane è solo mia!*

Un lampo di genio attraversò la mente del ragazzo. *le sorgenti della vita…* perché non ci era arrivato?
Akane era li da sola in quella foresta per cercare di risolvere il suo problema non certo per rifugiarsi tra le braccia di Shinnosuke.
Il cuore si alleggerì per un momento troppo breve. Ripensò alle bestie, ai pericoli corsi e alla sua fidanzata che non era certo nella forma più adatta per battagliare con draghi a otto teste.
Rabbrividì. Doveva fare in fretta, il pensiero di saperla sola lo divorava più della gelosia per lo smemorato.


- Soun. Sono pronto. Porterò Akane a casa sana e salva.  - Proferì un Ranma più che sicuro di se.
- Oh… Ranma riportamela al più presto…ti prego… Buahhhh - Non riusciva proprio a trattenersi.

- Bravo figliolo! sono orgoglioso di te. - Disse Genma con una poderosa pacca sulla spalla.

- Non combinare casini come al tuo solito. E’ la tua ultima chance. -

Proferì con uno sguardo eloquente Nabiki. il codinato deglutì. Era vero. L’unica possibilità di tornare a casa come fidanzati.
Akane lo odiava, non poteva semplicemente andare la e spaccare tutto come king kong e portarsela via in spalla. Doveva ponderare bene ogni sua azione. Deglutì nervoso ma deciso.





La calda sera di Ryugenzawa aveva aumentato l’umidità e infittito la nebbia che densa e lattiginosa circondava tutto il ryokan.
La cena con Shinnosuke e il nonno era stata particolarmente divertente, anche qualche ospite dell’albergo si era unito alla combriccola.
Due coppie di novelli sposi, un viaggiatore piuttosto anziano e la giovane ragazza che si occupava delle pulizie, Noriko.
Tra shabu shabu accompagnato da birre e sake le ore erano passate allegre e spensierate. Era da tanto tempo che non si lasciava un pò andare.
Scuola, lezioni e ogni giorno la pantomima con i suoi per non far capire che lei e Ranma si erano avvicinati. Come sempre il pensiero finiva inevitabilmente a lui e a tutta quella faccenda.
Si rigirò nelle mani il bicchiere quasi vuoto. *non ha senso far finta che non sia successo nulla…* Il ragazzo smemorato la guardò sottecchi e si intristì.
C’era qualcosa che no riusciva a farle godere la serata. Con non poco coraggio richiamò la sua attenzione invitandola a prendere una boccata d’aria nel giardino.


- Che aria afosa! Anche qui fuori non si può stare. -

Si lamentò Akane, sventolandosi con la mano. Aveva indossato per la serata uno yukata bianco con delle graziose camelie rosse che ornavano tutta la superficie.
I capelli erano adornati da un piccolo nastro rosso. La pelle leggermente imperlata di sudore e le gote rosse per l’alcol, la rendevano agli occhi del ragazzo una immensa tentazione.
Dannazione era pur sempre un uomo nel pieno della crescita e ragazze carine come lei poche volte si erano addentrate per quei sentieri impervi.

- In questo periodo è sempre così. Meno male abbiamo ancora una sorgente fredda accanto alle terme.  

Akane barcollò sugli zori e non volendo urtò con il braccio la spalla di Shin facendolo diventare paonazzo. *mi ci dovrò buttare nell’acqua fredda tra un pò*  inghiottì il vuoto. Arrivati nei pressi di un piccolo giardino.
La ragazza rimase estasiata dalla varietà di fiori e di lucciole che popolavano le aiuole a quell’ora. Era uno spettacolo incantevole.

- Dimmi un pò Akane, ti va di raccontarmi qualcosa di te? - Sorrise gentile. Era un uomo sì, ma l’ultima cosa che voleva era metterla a disagio o farsi dare del maniaco.

 - Che cosa vuoi sapere Shin? - Gli occhi lucidi di lei lo guardavano confusa ma serena, era bellissima. Si sedettero su una panchina vicino una piccola fontana.

- Tutto quello che vuoi che io sappia… cercherò di imprimerlo nella mia mente. Sai quanto sono smemorato...-
Aveva sempre la frase giusta al momento giusto. Perché dannazione Ranma non era come lui. Spontaneo e limpido.

- Beh allora. Io sono l’ultima di tre sorelle. Kasumi è la più grande e bada alla casa, Nabiki ha 21 anni e ha finito da poco il liceo e poi c’è il mio papà Soun Tendo che è un maestro di arti marziali.
Io quando sarò pronta, erediterò il dojo di famiglia e continuerò la tradizione
. - *Allora non aveva mentito…conosce davvero le arti marziali* pensò Shinnosuke.

- E tua madre?

- Beh mia mamma è venuta a mancare quando ero molto piccola. Però da qualche anno con noi vivono.
Genma, il migliore amico di papà, Nodoka sua moglie e Ranma, loro figlio. -
Disse con una punta di durezza sull’ultimo nome.

- Mi spiace per tua mamma. Anche io non ho mai conosciuto la mia. Però hai un papà e delle sorelle e… quel ragazzo col codino giusto? Il tuo fidanzato… -
Sentirla raccontare della sua famiglia, aveva dato luogo a spot di memoria che pensava di aver cancellato.
Gli vennero in mente i momenti in cui Akane con indomito coraggio si era lanciata contro Orochi per salvare il suo fidanzato dalle fauci del mostro. Sì sentì a disagio e notò che lo era anche lei.  

- Non mi va di parlarne. - Un ventaglio di possibilità si aprirono nella mente dello smemorato. Aveva litigato con il fidanzato?
Forse lui aveva un’altra o lei si era stufata. Quale era il motivo della sua visita? Perchè voleva le uova del drago?

- Scusami non avrei dovuto essere indelicato. Non volevo metterti a disagio. -

- Non ti preoccupare. Sono io che vi sto disturbando. Appena troveremo le uova di drago, ti parlerò di tutto e toglierò il disturbo. - Shin colto da un’ impeto di coraggio, le prese una mano tra le sue.

- Tu non disturbi affatto. Sarai sempre la benvenuta a Ryugenzawa come nel mio cuore. - Sussurrò le ultime parole in un soffio che Akane fece fatica a cogliere.

- Gr…grazie.

- Se ti va puoi rimanere anche per sempre… insomma… conosci quello che provo…-
La piccola tendo arrossì fino alla punta dei capelli. Com’era possibile che quel ragazzo provasse ancora dei sentimenti così forti per lei.

- Scusami Shin, sono un pò stanca…forse è meglio che vada. -

Si alzò barcollando e fuggì verso l’albergo. Non poteva restare li un minuto di più, poteva fare qualcosa di cui si sarebbe certamente pentita.
Era brilla, triste e lui era troppo perfetto per essere reale. Aveva una gran voglia di litigare con Ranma e piangere fino ad esaurire le lacrime.
Era così doloroso essere desiderata, quando lei odiava il suo corpo mutilato della sua femminilità e fertilità.
Il ragazzo era rimasto immobile e guardava nella direzione dove era sparito l’oggetto dei suoi desideri.
*oh Akane… perchè sei così sfuggente… cosa lacera il tuo cuore?*  pensò debolmente, lasciandosi cullare da un’improvvisa brezza serale.





 


*ryokan : Albergo o pensione a conduzione famigliare, spesso abbinata a uno stabilimento termale (onsen).
*Shabu Shabu: Fettine di carne di vitello e maiale molto sottili lessate direttamente al tavolo in un brodo leggero. Generalmente vengono accompagnate da diverse varietà di salse speciali.

Angolo Autrice:
Buona seraaaaa! Anzi meglio buonanotte... sono le 00:51 e ho appena finito di editare il capitolo. Mi scuso per il ritardo. Di solito posto un capitolo a settimana ma per varie cose è slittato di qualche giorno.
Gomen ne!!
Che dire... la nostra Akane è arrivata a Ryugenzawa ma l'ha trovata un pò diversa. Cosa ne pensate? Vi è piaicuto l'incontro con Shin?
Lo so che lo state odiando in questo momento... su su, fate le brave, ne vedrete delle belle :D
Questo come potete vedere è un capitolo di transizione, che spiega un pò di cose su quello che potrebbe accadere in futuro. Spero vi piaccia. 
Ancora un grazie infinite a tutte le persoone che hanno letto e recnesito la storia e chi con pazienza mi da tanti feedaback per migliorare.

Per farmi perdonare del ritardo vi lascio un linkino ad un fan video su youtube ovviamente Ranma/Akane  che è diventato mio tormentone da una settimana.
Adoro la canzone e le animazioni.  ---->  https://www.youtube.com/watch?v=wnPcjBFPpe4

A presto vostra Karmy

  
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