Storie originali > Horror
Ricorda la storia  |      
Autore: Helys    17/07/2014    2 recensioni
"...si inginocchia nella pozza di sangue, porta le mani a terra facendosi scivolare, nei vortici delle sue dita, il sangue diventato nero. Intorno a lui la pazzia è compiuta."
Tratto da l'opera di Kounellis - Cavalli (1969)
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Zoccoli scalpitanti, il fiato dei cavalli, le narici che sbuffano a tempo di terrore davanti al loro cavaliere di morte. un mostro davanti ai loro occhi persi nella paura del demonio con il camice bianco sporco di sangue. Un uomo alto possente dalla barba rovinata dal fumo di sigaro. Il cavaliere, dalle mani rovinate, prende un ascia, strattona il cavallo bianco dal pelo lucido. il cavallo si impenna, tira la corda dal suo muso incatenato.
L’Uomo alza l’ascia, si ferma così il secondo, le luci della stanza illuminano l’arma della pazzia, il cavallo possente, inconsapevole della morte, ma ardente di paura, scalcia con foga l’aria fatta di orrore.
taglia il collo del cavallo, il sangue gronda, e lui, urla! Il cavaliere sta morendo insieme al suo destriero, continua con ferocia a colpirlo con la lama. Vorrebbe uccidere anche se stesso per il suo gesto. Il cavallo bianco diventa rosso, i suoi occhi neri sono persi nel vuoto dell’ingenuità della fine. L’uomo possente piange in silenzio, trema la testa, chiude gli occhi per cacciar via la rabbia. Deve farsi forza gli aspettano ancora 8 destrieri!
Vorrebbero scappare tutti, le corde intorno al loro muso stanno lacerando la pelle, non sembrano più cavalli, ma uomini che urlano dalla paura. Il cavaliere scavalca il cavallo per terra, la veste rossa di sangue accarezza la pancia del morto. Richiude gli occhi davanti a un orrore che deve avvenire, prende un sigaro dalla tasca, lo appoggia sulle sue labbra coperte di barba, accende il tabacco, fa un respiro profondo, butta fuori il fumo, spalanca gli occhi colmi di sangue e con tutta la sua forza uccide un cavallo dopo l’altro sfogando la rabbia di quel lavoro di morte.
 Ormai la fine è avvenuta, il massacro è compiuto.
 le sue gambe tremano, le porta una davanti all’ altra, trascinando l’ascia a terra, arriva al centro della stanza. cade il sigaro sul lago di sangue, dai suoi occhi esce lava che brucia le guance sporche, rosse. cade l’ascia insieme alle sue ginocchia, un botto. si inginocchia nella pozza di sangue, porta le mani a terra facendosi scivolare, nei vortici delle sue dita, il sangue diventato  nero. Intorno a lui la pazzia è compiuta. arrivano le mosche che girano intorno ai cadaveri appoggiandosi su gli occhi spalancati degli innocenti.
È finito tutto! Ho ucciso tutti. io con le mie dita ho creato una storia di morte, le lettere erano la mia ascia e i cavalli siete voi, lettori.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Horror / Vai alla pagina dell'autore: Helys