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Autore: Nienori    07/01/2005    0 recensioni
Danza dolce fata d'oriente...Dnaza sulle note della Morte...e accompagna le Anime alle Stelle...
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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IL RITO DEL TRAPASSO

IL RITO DEL TRAPASSO

 

Era la prima volta per me…certo, l’avevo già fatto quando l’avevo imparato da Lulu, il giorno stesso che decisi di diventare invocatrice.

Mi disse che era la prima cosa che un’apprendista deve imparare…e cominciò a danzare…il suo corpo si muoveva leggero e anche se eseguiva semplici passi era estasiante guardarla…

 

Ma ora toccava a me…e non era solo più un gioco! E se io danzavo…allora la gente moriva!

 

Mi accostai alla riva e misi un piede a pelo dell’acqua…vi spostai sopra il mio peso e…magicamente mi accorsi che l’acqua mi sorreggeva.

Una sensazione stranissima…il fresco dell’acqua sotto i miei piedi… Avanzavo con passo incerto, e l’unico rumore che si udiva era il mio tocco su quella superficie apparentemente cristallina…

La calma dopo la distruzione…neanche il vento spirava più…e in quel silenzio disumano…quello che solo la morte può portare…mi sembrò di udire il grido disperato, soffocato dalla rabbia, delle vittime di Sin.

 

E, passo dopo passo, arrivai al centro…tutto attorno a me…un lugubre cerchio di bare.

Non avevo la forza di iniziare…infondo…nessuno mi chiedeva di incominciare…ero la bianca danzatrice che placava gli animi…la morte si serviva di me: io allontano le anime e loro mi odiano e se io non riesco a fermare il Distruttore, se non ho il coraggio di farlo…mi odiano di nuovo!

Nessuno voleva che Loro se ne andassero…egoisticamente li volevano ancora li…ma il mio ingrato compito era di dare loro la pace eterna!

 

Arrivò un alito di vento che fece ondeggiare i miei capelli e che ricominciò a far scorrere il tempo apparentemente fermo…respirai profondamente e…per il bene di tutti…cominciai a danzare.

 

 

Feci ondeggiare la mia asta come mi avevano insegnato e…tutto fu più naturale del previsto. Sentivo quel freddo spirito dentro e fuori di me…ero davvero colei che doveva porre fine a tutto.

Nonostante il caldo afoso, la sinistra luce e l’affaticamento del lungo viaggio…non sentivo la stanchezza.

Dopo aver compiuto due giri, i lunioli cominciarono ad abbandonare i corpi…giravano in torno a me…come se seguissero i miei passi, e mentre vorticavo oltre alle grida dei defunti, sentivo il pianto di vivi…il dolore porta solo altro dolore

Il mio sguardo era fisso nel vuoto e pian piano…le immagini diventavano più sfocate…annebbiate dalle mie lacrime.

 

All’improvviso mi sentì sollevare e mi accorsi della colonna d’acqua che si innalzava sotto di me…

Vorticavo e vorticavo, fra lo scrosciare dell’acqua udivo, anche se finemente, il suono del campanellino della mia arma e ogni gesto del mi braccio…ogni sussulto del mio corpo liberava un’altra anima.

In quel momento ero un tutt’uno con quell’elemento…era come dormire…non volevo più svegliarmi per…per…per non soffrire più.

Era più di una semplice serie di passi…Trapassare qualcuno significa prendere dentro di se la sua rabbia, il risentimento e la sua angoscia…sentire la morte sulla tua pelle e…quando vivi la morte…dimenticare quella sensazione è orribile…

Mi chiesi perché gli invocatori dovessero sopportare tali sofferenze…forse perché la loro vita era breve e vuota di ricordi…era destinata a finire così…lontano da tutti…nel freddo del Nord…

E mentre compievo gli ultimi giri di quella macabra danza, per un momento intrecciai il Suo sguardo allibito…era vuoto…sentivo che Lui provava ciò che anche io sentivo.

Finito il rito mi girai verso il sole ormai tramontato e abbassai l’asta facendo in modo che la colonna si dissolvesse…solo che l’acqua non mi resse più e mi ritrovai immersa fino al busto…in mezzo a freddi corpi inanimati e a bui sarcofagi.

Piangevo, singhiozzavo…

Poi mi voltai verso il porto e sul mio viso ricomparve la mia falsa espressione…a volte compassionevole…a volte quel mio stupido sorriso…

 

“Non volevo farlo mai più…non altre vittime di Sin…non altri riti del Trapasso per me…”

  
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