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Autore: Nienori    07/01/2005    3 recensioni
Carezze di dolcezza per la bionda Albhed e il leggendario guardiano...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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La sera era calata da un bel pezzo e fra i cespugli cristallini del Bosco di Macalania una ragazzina bionda era intenta a guardare qualcosa…

OLTRE LA VITA, PIU’ DELL’AMORE

 

La sera era calata da un bel pezzo e fra i cespugli cristallini del Bosco di Macalania una ragazzina bionda era intenta a guardare qualcosa…

“Non è carino spiarli…non credi?”

Rikku si spaventò e visto che l’avevano scoperta rimase anche un po’ in imbarazzo…

“Eddai!” fece con il suo solito sorrisino e mettendo le braccia dietro alla schiena come una bimba “era una cosa del tutto innocente!!!”

Poi la ragazza si accovacciò come era solita a fare “Da quando ti preoccupi di queste cose?”

“Perché dovrei dirlo a te, ragazzina?” fece Auron.

“Ehi!!” fece lei un po’ irritata “ho 15 anni…ma non sono mica stupida!!! E poi…non sei contento per Tidus? Guarda che Yunie è una bravissima ragazza!”

Si drizzo in piedi portando le mani ai fianchi quasi per volere intimorire il guardiano.

“E poi non vedi come si sente solo quel povero ragazzo!!! Finalmente ha trovato qualcuno che lo consoli e che lo aiuti!!! No? Non la pensi così?”

Auron era sorpreso…quella ragazzina alta poco più di un metro e mezzo aveva una bella linguetta! L’aveva sottovalutata…era molto più adulta di ciò che dava a vedere. Auron sapeva anche che cosa aveva fatto crescere forte quella ragazzina…il dolore…l’isolamento…e ora anche una casa, la sua sola casa, distrutta…

“Cos’hai!? Hai perso la lingua?!”

Auron non parlava, continuava a fissarla. Poi, visto che inconsciamente si divertiva a stuzzicarla disse:

“Guarda che è già mezzanotte passata!  La bambine dovrebbero già essere a letto!”

Come previsto Rikku si arrabbiò, e alzò la voce

“Ma allora ti diverti?! Guarda che non mi vai molto a genio sai?! Se non la pianti ti graffio a morte!!!” 

Auron non sapeva perché…ma si divertiva con Rikku…quella ragazzina era la sola che riusciva…che lo faceva sorridere! Anche nella piana dei lampi…non lo aveva fatto per cattiveria…ma gli faceva troppo ridere come si imbronciava!!!

L’uomo allora liberò il braccio che portava fasciato e ridacchiando le fece cenno di farsi avanti…

La ragazza non se lo fece ripetere e prontamente gli si scagliò contro…

 

A vederli così…sembravano proprio padre e figlia…ma Auron non la pensava così…non aveva mai pensato che Rikku potesse sembrare sua figlia…sentiva qualcosa di diverso…di sicuro non era amore, era troppa la loro differenza di età…e poi anche fosse stato…Auron non doveva mai dimenticare che lui era parte di quel mondo solo per poco tempo ancora…lui apparteneva ad un altro mondo…

Non era sicuramente amore…era di più simile alla tenerezza…ecco un sentimento adeguato…tenerezza e protezione verso quella ragazza…

 

A Rikku, nonostante i battibecchi piaceva quell’uomo, era così misterioso e controllato…un universo completamente opposto al suo. Per lei era un punto fermo…qualcuno di cui potersi fidare…anche se certe volte proprio non lo reggeva!

Rikku si buttò a terra e  perse respiro…poi fece una delle sue smorfiette…

“Mi arrendo!” e rise ad occhi chiusi “Sir Auron! Ha vinto lei!” fece sfinita!

Era davvero fortissimo…era proprio un gran guerriero con una forza disumana pensava Rikku!

“Dai, vai a letto…domani partiamo all’alba!” fece serio Auron voltandosi.

“Ma non ho sonnooooo!” fece lagnosa Rikku

Poi si avvicinò silenziosa in punta di piedi fino alle spalle dell’uomo…

“Tu adesso che fai?”

“Visto che neanche io ho sonno…prendo la mia borraccia, scaldo un po’ di liquore vicino al fuoco e penso un po’…”

“Pensi???!!” fece stupita Rikku “Guarda che pensare fa venire vecchi! Guarda me! Io non penso e sono tutta pimpante, no?!” fece ridacchiando, con la sua vocina.

Auron si fece serio…infondo…quella ragazzina era la più brava del gruppo ad occultare il proprio dolore.

“Se quello che dici fosse vero…” la guardò seriamente “saresti una vecchia decrepita…”

Rikku capì il significato di quelle parole e abbassò il capo, sentiva che le pizzicavano gli occhi…e non era di sicuro colpa del freddo…

Auron poteva solo vedere i lunghi ciuffi biondi che nascondevano il viso della ragazza…non vedeva…ma poteva immaginare cosa provava…

“Non sono….non sono così brava a mentire allora…” fece Rikku con voce roca.

“Agli altri si….a me no!” poi si sedette accanto al fuoco “Forza!” fece in tono più sollevato “vai a prendere quelle tazze…se non beviamo subito ci congeliamo!” fece Auron.

 

Rikku tornò poco dopo con due tazze, Auron vi versò il Sakè ancora fumante e si sedettero vicino al fuoco…

“Brrr…cavolo che freddo! E non c’è neanche una cavolo di coperta” disse la ragazza stringendosi in un abbraccio per cercare un po’ di calore.

Bevvero una tazza di Sakè e poi Auron si alzò in piedi.

“Che ti prende?” fece Rikku.

L’uomo sganciò le cinghie  che portava a vita, tolse il grosso cinturone e fece scivolare via le maniche del suo mantello rosso.

“Che fai A-Auron?! Ti spogli?!” gridò Rikku mettendosi una mano sugli occhi.

“Non credo…” e le buttò sulle spalle il vestito “la prossima volta vestiti di più!”

“Grazie” fece con una vocina bassa la ragazza…come per farsi perdonare.

Poi si strinse forte forte dentro quel morbido mantello

“Com’è caldoooooooo!” fece sorridendo.

Auron non parlava più da alcuni minuti…in quel freddo andarono altre tre o quattro tazze di liquore.

“Auroooooon…hic! Ah ah ah! Come sei carinooooo senza mantello!!!!!” Rikku rideva smodatamente.

“Visto ragazza? Non dovevo darti da bere! Adesso sei ubriaca!” fece lui guardandola pietosamente.

“Non sono ubriacccccaaaaaa!!” fece seriamente la ragazza…poi scoppiò di nuovo a ridere.

“Adesso ti porto a dormire!” Auron si alzò e spense il fuoco che ancora ardeva, sistemò le tazze e quando si girò verso Rikku…la trovò addormentata!

L’uomo le si avvicinò, la avvolse per bene nel mantello e la prese in braccio. Non sapeva dove adagiarla per la notte: tutti gli altri si erano addormentati chi steso per terra su delle coperte, chi contro dei massi. Allora l’uomo vide un largo ramo di un albero apparentemente comodo e con agilità vi si arrampicò.

Posò la piccola distesa e la coprì bene…allora, e solo allora, Auron si fermò ad osservarla attentamente.

Respirava piano, silenziosamente addormentata profondamente dall’effetto dell’alcol. Certo…era giovane…ma molto, molto bella pensò. Era piccola e minuta…ma il suo viso era molto grazioso e con dei lineamenti dolcissimi…la si sarebbe potuta guardare per una notte intera…li sotto la fioca luce azzurrina di quel bosco incantato.

L’uomo non voleva che gli altri pensassero qualcosa di male e fece per andarsene…però una candida mano afferrò il suo braccio…

“Non andare via…” Rikku evidentemente sognava.

La piccola lo tirò a se…fino a quando non senti il suo corpo vicino al suo…

“Non lasciarmi sola questa notte…” Auron era un po’ in imbarazzo…non voleva toccarla o cosa…Rikku, nel sonno, continuava a parlare con voce bassa e sfuggente.

“Fa freddo…” il suo corpo si irrigidì, quasi a cercare protezione “…scaldami…abbracciami per favore…” l’uomo non sapeva più cosa fare…ma guidato da non so cosa… la strinse forte a se. Sul volto della ragazza apparve un sorriso.

Auron pensò che stesse sognando qualcuno a cui voleva molto bene…addirittura a qualcuno che amava. E lui…nessuno l’aveva mai amato così…come gli sarebbe piaciuto che qualcuno avesse desiderato il suo affetto in quel modo così inconscio e profondo…ma lui…lui era sempre fuggito.

Si dava dello stupido ad ammettere queste sue debolezze solo ora…ora che non era neanche più in vita…

Non aveva mai gioito veramente…inconsciamente…anche se fra poco tempo il suo viaggio su Spira sarebbe finito…avrebbe voluto sentirsi amato…invece…lui era quello che creava i problemi!

Rikku si mosse…le sue mani erano serrate al suo corpo…si muoveva lentamente…accennava dei piccoli gesti con gambe e braccia…e più si muoveva e più si stringeva al corpo dell’uomo.

Auron sentiva il profumo dei suoi capelli e della pelle della ragazza…così fresco e dolce…

Sapeva di non provare amore per quella ragazza…impossibile pensava! Ma la desiderava…o meglio desiderava solo starle accanto e proteggerla fino alla fine del suo tempo. Non aveva mai dato niente di se a nessuno…e ora non sapeva perché…ma ciò che poteva…voleva darlo a lei…un controsenso assurdo…ma possibile.

Sperava anche che quando Yuna l’avrebbe trapassato…quella ragazza l’avrebbe guardato con occhi lucidi…riconoscente per la sua calda amicizia…per la sua protezione…

Forse…durante quel viaggio…anche senza farsi capire…aveva protetto di più la dolce Albhed che l’invocatrice Yuna…

Ora la piccola si era addormentata profondamente e il suo corpo era completamente in quiete…ora doveva andare…ma come sciogliersi da quel caldo abbraccio….

Allora…i lunioli cominciarono a roteare accanto al corpo dell’uomo che in un secondo scomparve e riapparve al di fuori della stretta della ragazza.

Auron stava scendendo dal basso ramo quando Rikku, ancora nel sonno, si girò dall’altra parte e disse a voce bassa, quasi impercettibile

“Ti voglio bene…ti voglio bene Auron!” e cadde definitivamente fra le braccia di Morfeo.

L’uomo, dopo un espressione di incredulità, sorrise… “anche io piccola…Rikku grazie”.

Ora era felice…per la prima volta…anche se dopo la vita…

Ora era sicuro che quando Yuna avrebbe danzato l’ultima volta per lui…qualcuno avrebbe pianto…e che ogni sera…nei sogni qualcuno gli avrebbe voluto bene…

 

Era felice anche se non era amore…era molto di più infatti…si trattava di quello strano, stranissimo sentimento al quale gli uomini non hanno ancora saputo dare un nome…

 

FINE

  
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