FLUVILUNIO INCANTATO
Questo racconto è tutto
per le mie Otta, Silvia, Betta e Lucy!
Vi voglio troppo
bene…grazie di tutto!!
Cecylia
“Domani se tutto andrà bene…ovvero se l’amico di papi, Kruky riuscirà a riparate il cannone principale…domani entreremo dentro Sin.
Ho paura…molta paura…ma ciò che più mi sconcerta…è che ho scoperto cosa è
Lui veramente…come farò?
Ho solo paura…terribilmente paura…”
Rikku era seduta ad una piccola scrivania e scriveva sul suo diario. Suo padre aveva portato l’aeronave nei pressi del Fluvilunio…il suo amico Kurky era l’unico che potesse riparare velocemente il guasto. Gli sarebbe bastata infatti una sola notte e i ragazzi avrebbero alloggiato in una piccola locanda sulla riva Nord del fiume, non molto lontano dalla città di Guadosalam.
L’indomani
avrebbero fatto di nuovo rotta su Sin…per l’ultima
volta!
Negli
animi agitati di ognuno si nascondevano brutti pensieri, cattivi
presentimenti…coperti da un velo di angoscia…
La
piccola si alzò dalla sedia e uscì dalla stanza…fuori il sole era appena tramontato e il dolce paesaggio acquatico e la
vegetazione circostante erano tinti da caldi colori rosati e dorati…che
lentamente andavano inscurendosi.
Qualche
stella cominciava a brillare a Est, nella parte più
scura della volta celeste…era la prima volta che vedeva il Fluvilunio di notte!
Le avevano sempre detto che era un posto stupendo…e
fra poco l’avrebbe visto con i propri occhi.
Tranquillità
e calma assoluta…ma non nel suo fragile cuore…
Camminava lungo la riva a passi lenti e per la strana andatura il suo
corpo ciondolava leggermente….si guardava la punta dei piedi e
ogni tanto alzava lo sguardo al pelo dell’acqua…facendo mescolare le sfumature
serali al verde vivo dei suoi occhi…
Non
aveva mai provato tanta tristezza…una dolcissima, infinita tristezza…
Li…immobile
ad aspettare che si accendesse il Fiume di Stelle…
“Si
sta facendo buio…sono preoccupata per Rikku…” mormorò Yuna
“Povera
piccola…lasciamola in pace…è solo a passeggiare.”
Disse Lulu tranquillizzando la giovane.
E
al suono di quelle parole, anche qualcun altro si allontanò dal gruppo…per
parlare con la dolce Albhed.
Non
ricordava quanto fosse rimasta immobile su quella
riva…
La
dolce brezza l’accarezzava dolcemente…facendo volare i finissimi capelli
dorati…aveva cercato di cogliere ogni sfumatura di quell’incanto dove ormai,
anche i bei lilla rosati…cominciavano a splendere
avvolti da mille lunioli.
Il
Fiume della Luna…
Poi…la
piccola sentì dei passi e la figura di un uomo si accostò al suo fianco…quasi
voler condividere con lei quello spettacolo…
“Non
avevi mai visto il Fluvilunio di notte?” lo disse con il suo basso tono di voce…ma non era duro e aspro come al solito…fra quei suoni
c’era una nota di dolcezza…
“No…”
mormorò lei chinando il capo…non sapeva come dirglielo…gli avrebbe dovuto dare
spiegazioni…
Silenzio…quel
terribile e imbarazzantissimo silenzio…entrambi
avrebbero voluto dire mille cose all’altro…
Ma…visto
ciò che aveva scoperto…la ragazza doveva prendere coraggio…non avrebbe avuto
un'altra occasione…una volta che…
“Perché non me l’hai detto…? Dimmi solo perché…” aveva mormorato…senza il coraggio di affrontare il duro
giudizio di quello sguardo severo…
Anche la prima volta…quando lui le aveva chiesto di mostrarle i suoi
occhi…era stato duro reggere il suo sguardo indagatore…
E se l’avesse di nuovo incrociato…le lacrime che teneva dentro di se
sarebbero sgorgate immediatamente…
“Di
cosa parli…?” fece Auron in tono serio e autoritario.
“Oh…”
si sforzò di non piangere…ma la sua voce era
fortemente strozzata da quel nodo “…lo sai benissimo…del fatto che a Zanarkand
ho sentito e visto ciò che dicevi a Tidus…del fatto che tu…che tu sei…” chiuse
forte gli occhi…non riusciva a dirlo…
“Morto…?!” disse l’uomo con tutta la pacatezza e la tranquillità
possibile.
Come
poteva dirlo così naturalmente?! Forse è talmente
tanto tempo…che ci si è abituato…pensava la ragazza.
“Non
avevo motivo di dirtelo…anzi…non farne parola con nessuno!”
La
ragazza aveva serrato i pugni…tanto forte da farsi
male…
“Ma…non credi che potremmo fare qualcosa…non devi andare per
forza…” aveva detto in modo testardo e disperato sempre restando immobile…
“Hmpf…”
l’uomo si mosse leggermente e abbozzò un sorriso amaro
“…non
ci sarà più bisogno di me sconfitto Sin. E già troppo tempo che gioco alla
vita…qui nessuno ha più bisogno di me…non è giusto che
io rimanga qui oltre” concluse.
Era
sull’orlo di scoppiare…ma come dirgli che…che…
…lei
aveva bisogno di lui!?
Raccolse
tutto il coraggio che aveva nel cuore e in quel suo corpo…se non l’avesse detto…avrebbe avuto il rimpianto per tutta la vita…
Aveva
solo il terrore di essere rifiutata…si vergognava che una quindicenne si
permettesse di provare certi sentimenti verso un uomo adulto…
Nei
suoi sogni…dirlo era stato facile…abbracciarlo era
stato facile…amarlo era stato facile!
Ma
nella realtà era tutto maledettamente più difficile…ma
doveva provarci! Anche a costo di essere giudicata
solo una bambina da lui…
Si
girò verso di lui…e con sforzo disumano affrontò il
suo sguardo…una calda lacrima rigò la sua guancia rosea…da troppo tempo
tratteneva quella salata goccia…
“Io….”
Ormai era in ballo…non poteva più fermarsi…alzò la voce e con tono ribelle,
disperato e terribilmente innamorato… “…IO HO BISOGNO DI TE!!”
L’aveva
detto….
Le
ginocchia non la sorressero più…ci aveva messo tutta se stessa e ora il corpo
cedeva e ,dolcemente, si accasciò a terra…
Credeva
che avrebbe sentito il dolore delle piccole pietre insinuatesi nella sua
carne...invece…prontamente…le Sue braccia…la
sorressero!
Ancora
incredula era con tutto il suo peso sorretto dall’uomo…quando si drizzò
nuovamente sulle proprie gambe e lo guardò…
…lo
strinse forte a se…le mani serrate alle sue spalle ,insinuate
fra la stoffa del suo mantello e il capo appoggiato sulla sua spalla…
Sentiva il suo braccio forte sorreggerla attorno alla sua sottile
vita…forse si era solo illusa…non era un abbraccio…le aveva solo impedito una secca
caduta…
Ma
poco dopo…l’uomo fece scivolare fuori dalla manica
l’altro braccio per poterla meglio abbracciare…e solo allora la piccola Rikku
scoppiò il un pianto convulso…mormorava solo…interrotta dai singhiozzi “non
farlo…ti prego non farlo!”
Pianse
tutte le lacrime che aveva…
Quando
il corpo della giovane non fu più scosso da fremiti…Auron
la staccò da se tenendola saldamente per le spalle e scuotendola quasi per
farla rinsavire…
“Rikku…non
mi rendere tutto più difficile” la sua voce non era più ferma come prima…
E
lei se ne accorse…lo voleva guardare dritto negli
occhi quell’uomo che amava!
Fece
scivolare via i suoi piccoli occhiali scuri………………e scoprì……………che anche il
guardiano leggendario aveva lacrime…una soltanto…ma
c’era…ed era stata lei a farla nascere!
“Lo
so che non dovrei…ma…” incominciò l’uomo quasi
volendosi scusare dei suoi sentimenti…
“Non
è colpa tua se il Destino voleva separarci!” sorrise Rikku speranzosa e
convinta che lui ora le sarebbe rimasto accanto…
“No….”
La guardò tristemente “devo andare lo stesso…e tu lo
sai…”
Lei
non si rassegnava…lei non accettava…lei osava anche sfidare il Destino…ma
quella volta cedette e capì che doveva accettare…………era
diventata molto forte!
Ma…ad
un tratto…quando le parole non bastarono più…un piccolo luniolo
passò fra i due…ricordando loro lo spettacolo che stava dando il fiume
incantato…
Forse
non c’erano abbastanza parole a descriverlo…era come avere due cieli…uno
specchio della volta li accanto a se…brillante come
una cascata di diamanti…stupendo anche a guardarsi per sempre…
Rikku
era estasiata e quelle centinaia di brillanti si riflettevano
anche nei suoi smeraldi…
“Ragazza…”
con forza l’uomo la riattaccò al suo corpo cogliendola di sorpresa…
Credeva
ancora fosse un sogno…no era più bello!
La
sua mano forte la spinse verso l’alto e Rikku si alzò in punta di piedi, per
eguagliare la sua statura…non poteva essere vero…l’uomo che amava…
…la
stava baciando!
Ancora
scossa, Rikku di sedette su di un piccolo masso dietro
di lei e Auron le si inginocchiò di fronte…la ragazza mise una mano fra i
capelli dell’uomo, dietro la nuca…e appoggiò la sua fronte contro la propria…
“Questa
notte…voglio fare l’amore…la prima volta in vita mia…voglio
fare l’amore con te, Auron!”
Lasciò
che le mani di quella fata lo accarezzassero ancora un po’ prima di baciarla
nuovamente acconsentendo alla dolce richiesta della sua amata.
Solo
una notte…che cos’è una notte in confronto alla vita?!
Nulla…
…cosa
può essere…..Tutto!
Tutto…per
due persone che nonostante un Destino avverso…trovarono il modo per amarsi il
più profondamente possibile…non temendo il futuro separati…soli…ma
insieme…e se non per sempre………………………………….almeno fino
alla fine.
THE
END